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Gp Malesia: IL PUNTO

E’ stato un gran premio all’insegna degli errori, che potrebbero diventare il leitmotiv della stagione. Quando le squadre sono costrette a fare tre-quattro soste per macchina, giocando sul filo dei decimi, l’inconveniente è dietro l’angolo. Se poi aggiungiamo anche la frenesia della strategia, il meteo e la ricerca esasperata nell’effettuare pit stop sempre più veloci (siamo nell’ordine dei 2”) il quadro è completo.

A farne le spese in Malesia i piloti della Force India, rallentati da problemi tecnici alle pistole o al porta mozzo e Jenson Button (problema all’anteriore destra) oltre ad Hamilton che ha pensato bene di fare un saluto ai suoi vecchi meccanici. Non possiamo dimenticarci di Fernando Alonso e la Ferrari. Dopo pochi chilometri abbiamo perso un grande protagonista che non commetteva un errore da diversi gran premi. Autore di un errore di valutazione, a cui però bisogna sommare anche la decisione, molto strana, del muretto di non fermarlo immediatamente per la sostituzione dell’ala danneggiata. Si sarebbe potuto giocare con una strategia azzardata, ma era fondamentale arrivare almeno in zona punti.

In un mondiale di diciannove gare i piazzamenti sono fondamentali, come il 2012 ci ha insegnato. Titolo perso solamente per tre lunghezze. A volte si esasperano le strategie o la voglia di raggiungere risultati anche davanti a realtà che sono molto diverse da quelle che si prospettano. In questo caso sono stati corsi troppi rischi. Eravamo solo al secondo passaggio e si doveva cercare di contenere il danno portando a casa punti determinanti in un campionato che si delineando come molto duro e competitivi.

Recuperare questo zero non sarà facile in quanto la lotta non è racchiusa solamente a due piloti, ma abbiamo ben cinque pretendenti, senza dimenticarci gli outsider Williams, Force India e Sauber. L’anno scorso Fernando ha perso il mondiale arrivando due volte secondo in Spagna e Abu Dhabi dietro a Maldonado e Raikkonen, due macchine che all’inizio non erano candidate alla vittoria.

La Red Bull si è dimostrata anche una volta la vera macchina da battere anche se ora dovranno risolvere un problema interno non da poco. Non sarà facile per Horner e Newey gestire i due piloti. Già al secondo gran premio si è innescato una strategia che potrà creare nervosismo. Anche in Mercedes sono state date indicazioni ben precise ai piloti. Questa è la nota stonata in un gran premio bello, ricco di sorpassi, staccate e lotte interne, combattuto molto al limite in certe occasioni.

Ancora una volta i pneumatici l’hanno fatta da padrona, grazie anche ai cambi di temperatura durante la gara che hanno modificato le forze in campo. I team stanno ancora imparando a conoscere ed interprete le mescole e così abbiamo avuto un cambio di posizioni rispetto all’Australia, dove avevamo avuto una Lotus vincente e una Mclaren indietro. Nonostante tutti dessero per morta la scuderia di Walking, Button stava lottando per le zone alte della classifica. Grazie alla sua esperienza e ad una buona gestione delle gomme hard sta facendo la differenza rispetto al suo più giovane compagno Perez, alla prima esperienza in un top team e alle prese con una macchina non ancora al top.

Buon inizio di stagione per Felipe Massa che in entrambi i week end ha segnato ottime prestazioni in qualifica portando a termine una discreta gara. La sua Ferrari è stata in difficoltà con le gomme medie. Con il bagnato non reggeva il passo degli altri e ha sofferto quando la pista era ancora fredda. Il quinto posto oggi era il massimo, vista la competitività di Red Bull e soprattutto Mercedes.

Ora ci aspettano tre settimane di stop prima di andare in Cina dove i team, oltre e portare numerosi upgrade, si dovranno confrontare per la prima volta con le gomme soft Pirelli. A quel punto avremmo il panorama completo delle compound di questa stagione

 

 

 

 

 

Sepang – Gara

1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 56 giri
2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +4″2
3. Lewis Hamilton – Mercedes – +12″1
4. Nico Rosberg – Mercedes – +12″6
5. Felipe Massa – Ferrari – +25″6
6. Romain Grosjean – Lotus-Renault – + 35″5
7. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +48″4
8. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +53″0
9. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’12″3
10. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’27″1
11. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’28″6
12. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
13. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
14. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
15. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1 giro
16. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +2 giri
17. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +3 giri
18. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +5 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 40; 2. Raikkonen 31; 3. Webber 26; 4. Hamilton 25; 5. Massa 22; 6. Alonso 18; 7. Rosberg 12; 8. Grosjean 9; 10. Sutil 6

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red-Bull Renault 66; 2. Lotus-Renault e Ferrari 40; 4. Mercedes 37; 5. Force India-Mercedes 10; 6. Sauber-Ferrari e McLaren-Mercedes 4; 8. Toro Rosso-Ferrari 1.

Video – Mark Webber Finish is home Grand Prix

Un bel contenuto video per Minardi Fan TV, la raccolta video che la nostra Community ci segnala.

Contributo di Zdeněk via Facebook

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F1 – GP ABU DHABI: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Abbiamo assistito ad una bella gara con una McLaren molto forte ed è evidente che sono in crescita e che si sono trovati a loro agio su questa pista. Abbiamo avuto un Hamilton da nove per tutto il week end che, dopo aver dominato fin dalle prove libere, era stato battuto solamente sul finale delle qualifiche dal solito Vettel.
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F1 – GP Valencia: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

vettel.jpg'Grande Alonso! Al di la di un leggero miglioramento da parte della Ferrari si è reso protagonista di una gara spettacolare e al limite dell’impossibile restando costantemente attaccato all’avversario senza commettere sbavature. Sia lui che il team sono stati molto bravi durante il pit stop, anche se non impeccabili con Felipe Massa. Continua a leggere

F1 – GP Canada: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

button.jpg'E’ stato un gran premio particolarmente attraente e stressante per i piloti che hanno dovuto mantenere la concentrazione alta per così tanto tempo. Abbiamo assistito a parecchi errori ed interventi al limite del regolamento. Sono uno che permette l’aggressività in gara, ma ieri Button ed Hamilton sono stati troppo determinati in alcune loro azioni. Ho trovato giusto che le decisioni siano state comunque rimandate a gara finita.
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F1 – GP Spagna: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi

vettel.jpg'Abbiamo assistito ad un bel duello Red Bull – McLaren con il team inglese in netta crescita sul livello della competitività, anche se il team austriaco rimane certamente il punto di riferimento come dimostrano le quattro vittorie su cinque appuntamenti di Sebastian Vettel. Lewis Hamilton è riuscito a tenere impegnato il tedesco per tutta la gara arrivando a poco più di 6 dec. Il team di Woking ha fatto due strategie diverse con i suoi due piloti riuscendo a conquistare con entrambi il podio mettendo in difficoltà Mark Webber che ha alternato ad una grande qualifica una gara ad alti e bassi.
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F1 – GP Turchia: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi

vettel.jpg'Il quarto Gran Premio del Mondiale di Formula 1 ci ha regalato una corsa emozionante, ricca di sorpassi e, soprattutto di pit stop (81 in tutto). L’aspetto più positivo del weekend all’Istanbul Park è il ritorno di Fernando Alonso sul podio. Il ferrarista è stato abile nello sfruttare le gomme e ancora una volta a fare la differenza è stato il pilota perché il gap rimediato in qualifica è nettamente superiore a quello accusato durante il GP.
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F1 – GP AUSTRALIA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

vettel.jpg'E’ una gara da analizzare molto bene perché fin dalle qualifiche ci sono state delle “anomalie”. Non si sono mai visti distacchi così eclatanti: 9 decimi tra i due piloti Red Bull, 8 dec. tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton e addirittura 1.5 sec da Fernando Alonso con la prima Ferrari.
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F1 – GP Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

win.jpg'Voglio iniziare facendo una considerazione prettamente personale sulle Red Bull: con la supremazia che hanno dimostrato anche in questo week end è evidente che erano consapevoli del potenziale a loro disposizione e di poter puntare ad una doppietta, salvo ovviamente a problemi di affidabilità o incidenti di gara.
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F1 – GP Gran Bretagna: Il punto di Gian Carlo Minardi

red_bull.jpg'Alla luce dei tempi fatti registrare sabato pomeriggio durante le qualifiche, abbiamo un abisso tra le Red Bull e la concorrenza. Vettel e Webber dispongono di una vettura molto facile da guidare e perfetta, come si è potuto notare dai camera car. In un circuito con curvoni veloci e lenti come quello di Silverstone la macchina non accennava a nessun difetto. Otto decimi di vantaggio in qualifica sono tantissimi ed era da un bel po’ di tempo che non vedevamo un margine del genere.
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F1 – L’ F-duct secondo l’Ing. Gabriele Tredozi

Gabriele_Tredozi.jpg'Ospite nel salotto di Speed, , la trasmissione di Tele 1 condotta da Nicola Zama, l’Ing. Gabriele Tredozi, insieme a Gian Carlo Minardi, analizzando gli eventi che hanno caratterizzato il gran premio della Turchia, si è soffermato sull’innovativo sistema introdotto dalla McLaren ad inizio anno, l’F-duch, e sul valore dell’australiano di casa Red Bull Mark Webber che, proprio come lo spagnolo di casa Ferrari Fernando Alonso e di tanti altri campioni, ha mosso i suoi primi passi nel mondiale di Formula 1 grazie all’indiscusso fiuto dell’ex costruttore faentino.
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F1 – GP Malesia: Il punto di Gian Carlo Minardi

Minardi.jpg'Il gran premio della Malesia ci ha regalato la prima doppietta stagione targata Red Bull e il primo sigillo di Mark Webber. Gara in rimonta invece per Ferrari e McLaren che hanno dovuto fare i conti con una strategia sbagliata.
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