F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI — “VITTORIA CHE VALE DOPPIO PER VERSTAPPEN”

Il Gran Premio di Las Vegas ci ha regalato un colpo di scena degno dei migliori thriller, se non addirittura horror per Norris e Piastri, con la doppia squalifica McLaren arrivata a gara conclusa per irregolarità nel pattino. Un evento che riapre la corsa al Mondiale, non solo tra i due piloti McLaren, ma anche grazie all’inserimento di Max Verstappen, protagonista ancora una volta di una partenza straordinaria e di una gara perfetta, in cui è riuscito non solo a gestire il vantaggio, ma anche a lanciare un segnale forte e deciso ai diretti avversari negli ultimi tre giri, marcando costantemente la miglior prestazione.
Sul finale Lando ha “tirato il freno a mano”, probabilmente per evitare la squalifica dovuta all’eccessivo consumo del plank, tagliando il traguardo con venti secondi di ritardo dall’olandese dopo una partenza non perfetta che gli era costata la leadership.

Ancora una prova maiuscola per Andrea Kimi Antonelli. Un lieve errore nell’ultimo giro della qualifica bagnata gli è costato l’accesso alla Q2, seguito poi da una penalità di cinque secondi per partenza anticipata. Nonostante ciò, il giovane italiano ha rimontato dalla diciassettesima posizione fino alla quinta (poi terza dopo le squalifiche), impressionando per la costanza del ritmo nelle 47 tornate percorse con le gomme hard. Nel confronto diretto con Russell è stato spietato per regolarità, e nei duelli con Piastri e Leclerc ha mostrato grande maturità.

In casa Ferrari, Leclerc ha dato tutto ciò che la vettura gli consentiva. Sia lui sia Hamilton sono riusciti a rimediare a una qualifica complicata sul bagnato – ancor più per il britannico, costretto a scattare dal fondo – chiudendo comunque entrambi in zona punti. Per il Mondiale Costruttori però cambia poco: il secondo posto resta lontano. L’attuale classifica riflette fedelmente i valori in campo, con McLaren e Red Bull un passo avanti rispetto a Mercedes e Ferrari.

Risultati positivi anche per Sainz e Hadjar, che salutano Las Vegas rispettivamente con un quinto e un sesto posto finale, davanti a Nico Hülkenberg. Risultati importanti che consolidano le posizioni delle rispettive scuderie. Ocon e Berman approfittano della doppia squalifica per guadagnare due posizioni e completare la top-10.

A due gare, più una Sprint, dalla fine, i tre pretendenti al titolo sono separati da appena 24 punti. Ci aspetta un finale di stagione incandescente, sia tecnicamente che mentalmente. Appuntamento tra sette giorni in Qatar.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, MINARDI: “PIASTRI DEVE RISPONDERE PRESENTE”

La Formula 1 arriva a Las Vegas per il ventiduesimo appuntamento del Mondiale, sul secondo circuito più lungo della stagione: 6.201 km caratterizzati da tre rettilinei velocissimi e da una serie di chicane lente che metteranno a dura prova gli pneumatici.

Pirelli porta le mescole più morbide – C3, C4 e C5 – e le simulazioni indicano un Gran Premio a due soste. Siamo alle battute finali del campionato, con variabili che includono anche l’affidabilità. In Brasile la Red Bull ha introdotto l’ultimo motore della stagione, con Verstappen autore di una rimonta poderosa. Las Vegas, come Interlagos, offre diverse opportunità di sorpasso e può rivelarsi una pista ideale per scontare eventuali penalità, a differenza del Qatar – dove due soste saranno obbligatorie – e di Abu Dhabi.

Oscar Piastri, se vuole restare in corsa per il titolo, deve reagire subito: serve una prestazione convincente per lasciarsi alle spalle il suo momento “buio” e rispondere al compagno-rivale, anch’egli al volante di una McLaren.

Capitolo Costruttori: dopo il weekend “nero” di San Paolo, la Ferrari scivola al quarto posto e ora il secondo, occupato dalla Mercedes, dista 36 punti. Apertissima anche la battaglia per il sesto posto tra Racing Bulls, Aston Martin e Haas. La storia recente dimostra che basta un colpo di scena per riscrivere la classifica.

L’appuntamento è nelle ore piccole: servirà puntare la sveglia.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ANTONELLI STRAORDINARIO, COME VERSTAPPEN E NORRIS. PECCATO NON AVER VISTO LI IN MEZZO ANCHE LECLERC”

Interlagos ci ha regalato un Gran Premio movimentato, non per la pioggia ma per i numerosi incidenti, a cominciare da quello causato da un’azione troppo ottimistica di Oscar Piastri alla ripartenza dopo la SC, che ha messo fuori gioco Charles Leclerc e ha rischiato di coinvolgere anche Antonelli.

È stato un fine settimana che potrebbe aver indirizzato il mondiale in favore di Lando Norris, visto il numero di errori commessi dal suo compagno e principale rivale per il titolo. Mancano ancora tre GP e una Sprint, e basta un nulla per ritrovarsi con zero punti – come accaduto a Piastri nella Sprint – ma in questo momento Norris sta guidando con grande serenità, gestendo alla perfezione gomme e vettura. È stata una bella prova di forza della McLaren, ma soprattutto di Lando.

Da applausi la prestazione di Kimi Antonelli per tutto il fine settimana: secondo in qualifica, secondo nella Sprint e secondo nel GP. Ha resistito magistralmente negli ultimi giri alla rimonta di Verstappen, gestendo al meglio pneumatici e ritmo gara. Abbiamo in casa un ragazzo che sta crescendo, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questa sua prima stagione in F1, inclusi gli errori che fanno parte del percorso di crescita di un rookie.

Molto bravo anche Max Verstappen. Partito dalla pit lane, ha conquistato il podio con un terzo posto di grande spessore. Anche se aiutato da safety car e virtual safety car, ha mostrato ancora una volta il suo talento, girando per 71 giri su tempi da qualifica indipendentemente dalla mescola utilizzata e un assetto scarico che lo penalizzava nella parte più guidata del tracciato.

Peccato per la Ferrari, costretta al ritiro con entrambi i piloti. Sarebbe stato interessante vedere Leclerc in lotta con Norris, Antonelli e Verstappen. Per due Ferrari che non vedono il traguardo, ne approfittano Haas e Racing Bulls con piazzamenti importanti in ottica Costruttori.

La Haas sta facendo un ottimo lavoro, in particolare con Bearman: un team che lavora con serenità e costanza, e i risultati lo dimostrano. Bene anche la Racing Bulls, con il settimo e ottavo posto che consolidano la sesta posizione nel mondiale davanti all’Aston Martin – oggi fuori dai punti – con dieci lunghezze di vantaggio.

Appuntamento tra quindici giorni con il Gran Premio di Las Vegas.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, GIAN CARLO MINARDI “DIVERSI TEAM POTREBBERO PAGARE QUI LE PENALITA’ IN PREVISIONE DEL FINALE”

Siamo arrivati al quart’ultimo appuntamento della stagione: il Gran Premio del Brasile. Lando Norris guida la classifica con un solo punto di vantaggio su Oscar Piastri. Ci aspetta un finale di stagione incandescente, in cui entreranno in gioco anche le penalizzazioni per le sostituzioni delle varie componenti. Chi più, chi meno, tutti sono a rischio penalità.

Occhi puntati sulla McLaren. Con la Sprint in programma questo fine settimana, i punti in palio sono parecchi, e il team potrebbe essere chiamato a prendere decisioni strategiche importanti. Verstappen è lontano, ma non possono permettersi passi falsi.

Il Brasile è una pista che negli ultimi anni ha saputo regalarci qualche sorpresa. Non è un tracciato molto lungo, poco più di quattro chilometri e quindici curve, ma presenta due o tre punti in cui è possibile effettuare sorpassi. Proprio per questo, alcuni team – come la Ferrari – potrebbero decidere di scontare eventuali penalità in vista degli ultimi GP. Rispetto ai diretti avversari, in caso di sostituzione del motore, subirebbero una penalità meno pesante, avendone già scontate in precedenza. Qualche passo in avanti si è visto, in termini di risultati, ma non ancora sul fronte dei distacchi.

Il meteo può rappresentare una variabile importante, e sul fronte delle mescole Pirelli porterà le C2-C3-C4. A Interlagos, con le sue curve veloci e i continui cambi di direzione, il degrado potrebbe essere un fattore importante. L’anno scorso il nuovo asfalto aveva creato qualche problema di sobbalzi: vedremo se sono stati risolti.

Gli spunti per assistere a un bel fine settimana non mancano, a partire dalla Sprint.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MESSICO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MONDIALE COMPLETAMENTE APERTO TRA NORRIS E PIASTRI. VERSTAPPEN GRAZIATO DAI COMMISSARI”

Lando Norris 357 punti contro i 356 di Oscar Piastri.
Il Gran Premio del Messico ha riaperto completamente la lotta per il mondiale piloti in casa McLaren. A quattro gare dal termine — con ancora due sprint in calendario — i due compagni di squadra sono separati da un solo punto.

Abbiamo assistito a uno dei Gran Premi più belli degli ultimi tempi, reso vivace da strategie diverse e da un salto di mescola Pirelli finalmente decisivo. Per la prima volta, la scelta delle gomme ha davvero inciso sul risultato, mantenendo il verdetto in sospeso fino all’ultima curva.

Un Norris perfetto

Lando Norris ha disputato uno dei suoi fine settimana migliori: impeccabile in qualifica e dominante in gara. La sua vittoria, con 30 secondi di vantaggio su Leclerc, è stata netta e meritata.

Per la Ferrari, il secondo posto rappresenta un risultato importante: secondo podio consecutivo e massimo obiettivo possibile in questo momento. Un podio conquistato in pista e difeso fino all’ultimo giro, con alle spalle il solito agguerrito Verstappen.

Verstappen graziato alla prima curva

L’olandese della Red Bull, come sempre, ha venduto cara la pelle. Alla prima curva, però, è stato graziato dai commissari: da tempo non vengono più inflitte penalità per episodi simili, ma in questo caso era già fuori linea di parecchi metri, con due gomme sull’erba.
È stato bravissimo a controllare la vettura evitando il contatto con le protezioni, ma se al posto dell’erba ci fosse stata la ghiaia, la sua corsa sarebbe finita lì.

Hamilton e la penalità giusta

Diversa la situazione di Hamilton. Concordo con la decisione dei commissari: oltre a non aver seguito le indicazioni per il rientro in pista, con quella manovra ha guadagnato terreno. È vero, seguire la traiettoria corretta in quel punto non era semplice e chiunque avrebbe probabilmente fatto lo stesso, ma vista così, la penalità è corretta.

Bearman sorprende con la Haas

Ottima la prestazione di Oliver Bearman, quarto al traguardo con la Haas e a lungo in lotta per il podio. Un risultato prezioso tanto per il giovane pilota quanto per la squadra americana, che ritrova un weekend di alto livello.

Mercedes confusa, ma corretta

Più caotica la situazione in casa Mercedes. Russell ha poi restituito la posizione a Kimi Antonelli, mostrando grande correttezza, ma questi episodi andrebbero gestiti con maggiore rapidità: sono decisioni che vanno prese subito, senza attendere troppi giri.

Piastri salva il salvabile

Fine settimana più complicato per Oscar Piastri, alle prese con una McLaren molto scivolosa. Nonostante le difficoltà, è riuscito a chiudere al quinto posto, limitando i danni.

Il mondiale è ora completamente aperto. La sfida tra Norris e Piastri si infiamma, mentre per Verstappen la corsa al titolo sembra definitivamente finita.

Gian Carlo Minardi

HISTORIC MINARDI DAY PREPARA LA DECIMA EDIZIONE: 19 E 20 SETTEMBRE 2026 ALL’AUTODROMO ENZO E DINO FERRARI DI IMOLA

Dopo il grande successo della nona edizione – che ha registrato oltre 20.000 presenze nei due giorni e più di 700 vetture storiche – la macchina organizzativa dell’Historic Minardi Day è già al lavoro per un’edizione che si preannuncia particolarmente significativa: la decima, in programma sabato 19 e domenica 20 settembre 2026 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Il weekend dell’Historic Minardi Day è ormai un appuntamento fisso nel calendario internazionale del Motorsport storico. L’evento riunisce grandi nomi del mondo delle corse, collezionisti, team e appassionati, con vetture di Formula 1 storiche, monoposto, prototipi, Gran Turismo e Supercar, in un’atmosfera unica di passione e festa.

«Siamo orgogliosi dei traguardi fin qui raggiunti e siamo già al lavoro per costruire la decima edizione di un evento che è cresciuto anno dopo anno grazie alla passione del pubblico e alla collaborazione con Formula Imola. Il grande risultato dell’edizione 2025 ci sprona a fare ancora meglio in vista del 2026», dichiara la famiglia Minardi.

Nei prossimi mesi saranno comunicati i dettagli completi del programma, degli ospiti e delle attività previste per il weekend del decennale, ma fin da ora l’appuntamento è fissato: 19 e 20 settembre 2026, Imola.

 

F1 | GP MESSICO, GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN PRONTA A DEFINIRE LE STRATEGIE INTERNE?”

Siamo alle porte del Gran Premio del Messico. Fare previsioni è sempre più complicato, come abbiamo visto una settimana fa ad Austin, con un drastico cambiamento delle prestazioni da parte di alcuni team – vedi Ferrari – tra la Sprint e il GP. Gli stessi addetti ai lavori non si spiegano questo tipo di salto, chiudendo comunque la domenica con un terzo e un quarto posto.

Queste monoposto sono certamente molto sensibili ai cambiamenti, e basta un niente per passare dalle stelle alle stalle. Lo abbiamo visto anche in casa Williams e Sauber. Diversa, invece, la situazione della McLaren: la mancanza di dati raccolti durante la Sprint ha avuto ripercussioni negative anche sul risultato della gara.

Resto dell’idea che la vettura da battere sia la McLaren, anche se la serenità che si respira in casa Red Bull non permette a Lando Norris e Oscar Piastri di dormire sonni tranquilli, soprattutto di fronte a un Max Verstappen in splendida forma, che fa praticamente ciò che vuole.

Il GP del Messico si corre in altura e, come sappiamo, questo influisce sulle prestazioni delle power unit. L’unità Mercedes dovrebbe quindi essere avvantaggiata. Siamo ormai a cinque appuntamenti dalla fine del campionato, e penso che questa possa essere la gara decisiva per delineare le strategie in casa McLaren. Restano poi due gare Sprint racchiuse in quattro settimane. Verstappen è lontano e, insieme a Russell, potrà essere l’ago della bilancia, ma dovranno comunque fare attenzione. La storia insegna.

Come ad Austin, anche a Città del Messico Pirelli adotterà il salto di mescola, portando le C2 (hard), C4 (medium) e C5 (soft). L’intento è quello di movimentare la corsa con più pit stop. Staremo a vedere.

Attenzione anche alla sfida tra Racing Bulls e Aston Martin per il sesto posto nel mondiale costruttori, con i due team separati da appena tre punti.

Gian Carlo Minardi

 

F1 | GP USA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN INARRESTABILE, MA ANCHE LECLERC SUPER”

È assolutamente inspiegabile il cambio di prestazioni a cui abbiamo assistito in questo fine settimana, in particolare tra prima e dopo la Sprint in casa Ferrari.
L’unica certezza ha un solo nome: Max Verstappen. È incredibile la sua costanza e il fatto di non mollare mai. La Red Bull ha ritrovato la giusta serenità, e l’olandese fa tutto il resto.

Nonostante questo, però, resto dell’idea che la questione mondiale sia una faccenda tra Oscar Piastri e Lando Norris. Solamente un disastro in stile Sprint (con entrambe le McLaren fuori dai giochi) all’interno del GP potrebbe riaprire realmente il mondiale.

Non da meno la prestazione di Leclerc, sia in qualifica che in gara, con il terzo posto finale. È stato bravissimo, assumendosi dei rischi partendo con le soft. Tra l’altro ha pagato “solo” dodici secondi dal vincitore, uno dei migliori risultati stagionali per la Ferrari. Con il terzo e quarto posto, la Scuderia riapre la sfida con la Mercedes per il secondo posto costruttori.

Mercedes in difficoltà: non è riuscita a bissare il risultato e le prestazioni mostrate a Singapore. Ad Austin non è stata all’altezza. Peccato però per Antonelli: al di là del giro più veloce in gara, nei tempi sul giro è stato al livello di Russell. Senza il contatto da parte di Sainz, avrebbe potuto stare al passo del compagno, in sesta o settima posizione. Lo spagnolo della Williams, sempre molto pulito e corretto, questa volta ha commesso un errore.

Archivio come errore di gara anche quanto accaduto sabato tra Piastri e Norris. Il fatto di non aver raccolto i dati ha avuto ripercussioni anche in gara: sono venute a mancare informazioni preziose su pressione e degrado gomme. Norris ha comunque tagliato il traguardo al secondo posto.

Restano ancora cinque Gran Premi, e tra una settimana saremo in Messico.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP USA, GIAN CARLO MINARDI “LA SOSPENSIONE MERCEDES INIZIA A DARE I FRUTTI”

La Formula 1 arriva ad Austin, in Texas, col titolo costruttori già in mano della McLaren. Resta aperta la sfida tra Oscar Piastri e Lando Norris col team che ha ribadito di voler lasciare liberi i due piloti di lottare e correre.

Nonostante gli ultimi tre gran premi siano stati leggermente più complicati per il team campione del mondo, anche se comunque erano sempre li vicini, la McLaren resta la vettura di riferimento e da battere con un occhio di riguardo verso la Mercedes. Ho l’impressione che il team diretto da Toto Wolff abbia trovato la ricetta giusta per far funzionare nel modo migliore la nuova sospensione. Una conferma è arrivata proprio quindici giorni fa a Singapore: in condizioni di caldo e alto tasso di umidità Russell ha conquistato la vittoria. Pertanto, potranno essere gli arbitri di questo campionato, insieme a Max Verstappen.

Sul fronte pneumatici, per la seconda volta nella stagione, Pirelli porterà in pista un tris di mescole non consecutive. Dopo Spa-Francorchamps, verrà infatti nuovamente proposta la combinazione con la C1 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft con l’obiettivi di provare a diversificare le strategie.

Torna la gara sprint. Questo significa che piloti e squadre avranno a disposizione una sola sessione di prove libere, seguite da qualifica e gara sprint (18 giri sabato ore 19:00).

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SINGAPORE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “NEL GIORNO DELLA MCLAREN, FERARRI SI CONFERMA QUARTA FORZA”

Il fine settimana di Singapore consegna ufficialmente il titolo di Campione del Mondo Costruttori alla McLaren, per il secondo anno consecutivo, ma anche la vittoria Mercedes con  un fantastico Russell.

Nonostante il caldo e l’alto tasso di umidità la Mercedes è riuscita a fare la differenza fin dalla qualifica. Kimi Antonelli ha completato il positivo fine settimana della squadra col quinto posto, consolidandosi al secondo posto tra i costruttori, con una Ferrari che dovrà guardarsi le spalle dall’arrivo della Red Bull. Attualmente, comunque, il team di Maranello rappresenta la quarta forza.

Ci si aspettava certamente qualcosa di più dai piloti Papaya, ma col podio Norris guadagna sei punti sul diretto avversario provando a tenere viva la sfida interna con Piastri. E’ chiaro che i due piloti avranno carta bianca. Non credo che Verstappen sia da considerare ancora in lotta per il titolo, anche se come al solito vende cara la pelle soprattutto ora che è nuovamente supportato dalla vettura. Col giusto supporto di Tsunoda, possono ancora ambire al terzo posto ai danni della Ferrari.

Trovo corretta la scelta di Ferrari di optare per le “rosse” per riprendere Antonelli. Il problema ai freni ha vanificato il lavoro di Hamilton, ma comunque non sarebbero andati oltre una quinta posizione.

Da applausi la prestazione in casa Williams con Sainz che, partito ultimo ha tagliato il traguardo in zona punti col decimo posto. In una pista in cui è praticamente impossibile sorpassare la strategia è stata ottima, così come la guida dello spagnolo.

Altrettanto positiva il risultato di Alonso, sempre divertente nei team-radio, ma anche determinato in pista. Con la penalità di Hamilton si porta a casa il settimo posto. Sono certo che ci sia anche lo zampino di Adrian Newey.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SINGAPORE, GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN POSSIBILE ARBITRO DEL MONDIALE”

La sfida in casa McLaren è pronta a riaccendersi sul tracciato cittadino di Singapore, con Max Verstappen possibile ago della bilancia nella lotta mondiale. Dopo il successo Red Bull a Baku, la sfortunata uscita di pista di Piastri e l’occasione persa da Norris, il campionato approda su un circuito insidioso che, come da tradizione, si correrà in notturna. Le condizioni climatiche restano proibitive: circa 30°C con 70% di umidità, fattori che metteranno a dura prova i piloti.

La safety-car, quasi sempre protagonista a Marina Bay, potrà influenzare le strategie, in una gara che spesso si avvicina al limite delle due ore. Sul fronte gomme, la Pirelli ha scelto la gamma più morbida (C3-C4-C5). La qualifica sarà cruciale: storicamente chi parte dalla pole ha grandi chance di vittoria.

McLaren resta la favorita, mentre la Red Bull dovrà centrare un altro risultato pesante se vuole mantenere viva la pressione. Per Verstappen i 69 punti di distacco sono un ostacolo enorme, soprattutto con due McLaren davanti in lotta per il titolo, ma l’olandese potrebbe assumere il ruolo di “arbitro” del mondiale.

Dietro, continua la bagarre tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto costruttori, con il Cavallino reduce da un weekend difficile a Baku. Da segnalare anche la crescita della Williams, che con il podio di Sainz ha scavalcato la Racing Bulls al quinto posto.

Tutti gli ingredienti ci sono: Singapore si prepara a offrire un fine settimana di grande spettacolo.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIGIAN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI: “MAX È SEMPRE UNA CONFERMA. LA SERENITA’ NEL TEAM è DETERMINANETE PER I RISULTATI”

Abbiamo vissuto un Gran Premio interessante, soprattutto per i tempi sul giro segnati dai primi dieci piloti. È stata però anche una gara che ha confermato come la tecnica sia importante, ma che tutto il resto risulti determinante.

In una Red Bull che ha ritrovato serenità – coincisa con l’arrivo in squadra di Laurent Mekies – è arrivato il secondo successo consecutivo firmato dal solito “mostro” di bravura Verstappen; in clima sereno in squadra incidere favorevolmente anche nella gestione del team, del morale dei piloti e delle strategie. Il tutto si riflette nei risultati. Il sesto posto di Tsunoda è un’ulteriore conferma dopo diversi weekend non facili. Verstappen ci ha certamente messo del suo, gestendo al meglio una vettura più scarica delle altre nel tratto guidato e firmando, negli ultimi tre giri, la tornata più veloce nonostante un vantaggio di 14” su Russell.

Fine settimana positivo anche per la Mercedes, che lascia Baku con un secondo e un quarto posto che valgono il secondo posto nel Mondiale Costruttori, a discapito di una Ferrari in cui continua a regnare confusione. Bravo Kimi Antonelli a non prendersi inutili rischi, viaggiando costantemente a un decimo e mezzo dal compagno di squadra – che ritengo tra i tre-quattro migliori piloti del Mondiale. Antonelli ha dimostrato il suo valore, anche dal punto di vista mentale. Certo, deve apportare alcuni cambiamenti nella sua organizzazione interna, ma crescerà ulteriormente: ha davanti a sé un anno e mezzo per migliorarsi. Anche oggi ha lottato per il podio e, non dimentichiamolo, davanti a lui c’erano mostri sacri come Verstappen, Russell e Sainz.

Fine settimana assolutamente positivo anche per la Williams e per Sainz, che hanno chiuso al terzo posto dopo aver conquistato in qualifica la prima fila. Molto bravo il team nella gestione della strategia e altrettanto il pilota in gara, senza la minima sbavatura.

Capitolo McLaren: non qualificabile. Errori importanti da parte dei due piloti che ambiscono a diventare campioni del mondo, in particolare di Piastri, sia in partenza che poi finendo a muro al primo giro. Probabilmente il team, vicinissimo a riconquistare il titolo Costruttori, si è distratto e dovrà riflettere. Sia Piastri che Norris, però, non possono pensare di dormire sonni tranquilli con un Verstappen così in forma. I punti di distacco sono ancora consistenti – 69 lunghezze separano l’australiano dall’olandese – ma con sette Gran Premi ancora in calendario non rappresentano un margine rassicurante. Con il settimo posto di Norris, a Oscar è comunque andata di lusso.

Situazione decisamente opposta in casa Racing Bulls, che possono festeggiare il quinto e il decimo posto con Lawson e Hadjar. In particolare, Lawson è stato molto bravo a tenere dietro Tsunoda, che a inizio stagione lo aveva sostituito in Red Bull, creandogli non pochi problemi anche dal punto di vista mentale. Mi fa molto piacere questo risultato: tanti punti preziosi per il team, che agguanta il sesto posto tra i costruttori.

Tra quindici giorni si arriva a Singapore.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIGIAN, GIAN CARLO MINARDI “ATTENZIONE A MAX”

Da Monza a Baku passando per Imola, dove abbiamo festeggiato la 9ª edizione dell’Historic Minardi Day con un nuovo record di presenze – oltre 20.000 persone – e di vetture, più di 700 storiche protagoniste all’Autodromo di Imola. Proprio per questo voglio ringraziare tutti i collezionisti che hanno partecipato portando in pista e nel paddock auto straordinarie, insieme agli appassionati e tifosi che, con il loro calore, hanno reso memorabile questo fine settimana.

In particolare mi ha fatto estremamente piacere vedere il coinvolgimento delle nuove generazioni: ancora una volta tanti giovani, italiani e stranieri, hanno curiosato nei box e ammirato le vetture che hanno scritto la storia del Motorsport. Anche le tribune delle Acque Minerali e della Tosa sono state gremite, rafforzando ulteriormente la cornice di pubblico. È stata un’edizione da record anche sui social: nell’ultimo mese abbiamo generato quasi 2 milioni di visualizzazioni complessive tra Instagram e Facebook.

Adesso, però, si vola in Azerbaigian, su un circuito decisamente diverso da Monza: i 6,003 km di Baku si snodano tra la parte antica e quella più moderna della capitale. Due i rettilinei principali: quello dopo curva 2 e quello dei box, lungo il lungolago, che misura ben 2,2 km – il doppio rispetto agli 1.100 metri di Monza – preceduto da un tratto con curve da affrontare in pieno, che consente di raggiungere velocità molto elevate. La massima velocità registrata dalla FIA resta quella di Valtteri Bottas, che nel 2016 con la Williams toccò i 366,1 km/h.

Per la quarta volta Pirelli porterà la mescola più morbida in assoluto, la C6, affiancata da C5 e C4 (hard), con l’obiettivo di movimentare la gara. Se nell’ultima edizione la safety car non è mai entrata in pista, resta comunque una variabile, soprattutto nel tratto del “Castello”.

I team dovranno trovare il giusto compromesso tra la parte veloce, a basso carico, e quella guidata. Visto quanto mostrato a Monza, proprio in questo settore Verstappen potrebbe fare nuovamente la differenza, anche se la McLaren si conferma la vettura da battere. Occhio anche alla Mercedes: con temperature attese non troppo elevate, intorno ai 24-25 °C, la W16 potrebbe trovarsi in condizioni ottimali per “respirare” meglio grazie all’aria più fresca.

Buon GP a tutti

Gian Carlo Minardi