F1 | GP AZERBAIJAN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “51 GIRI AL CARDIOPALMA. PIASTRI FENOMENALE. PEREZ-SAINZ? IL MESSICANO CON PIU’ COLPA
Questi straordinari ragazzi sanno come farci divertire. CI hanno regalato 51 giri corsi al cardiopalma con addirittura quattro piloti racchiusi in poco più di due secondi. Piastri, Leclerc e Perez racchiusi in meno di un secondo mezzo.
E’ stato un gran premio combattuto, vinto da un bravissimo Oscar Piastri, autore di un bellissimo sorpasso ai danni Leclerc, ma soprattutto abile nel gestire una situazione non facile in una pista complicata come Baku. Non rappresenta certamente una sorpresa perché Piastri è un ragazzo con tutte le carte in regola per far parlare di se. In più ha una macchina una spanna sopra gli altri, che gli permette di frenare più tardi rispetto agli altri con un DRS più performante. Si è visto soprattutto nel sorpasso ai danni del ferrarista. E’ riuscito a recuperargli 5 decimi, contrii soli 2 decini di Leclerc, autore di una bellissima pole position. Questo, però, dovrà far riflettere gli uomini a Maranello.
Peccato solamente per il finale. Avevamo avuto una corsa senza interruzioni, nonostante un ritmo molto elevato.
Fino a quel momento strepitosa rimonta di Carlos Sainz, dopo una prima parte di gara fiacca. Gara altrettanto notevole anche da parte di Sergio Perez, che in questi tracciati ha sempre dato il meglio di se. In questo momento, le difficoltà della Red Bull sembrano penalizzare maggiormente Max Verstappen. Non è facile analizzare il contatto Sainz-Perez. Televisivamente parlando, mi sembra che il messicano abbia una percentuale di colpa maggiore in quanto lo spagnolo gli era davanti. In più Perez aveva una visuale a lui più favorevole. Aveva tutto lo spazio per spostarsi, quel che bastava a sinistra, per evitare il contatto fatale.
Il ritiro di Sainz costa caro in termini di punteggio per la Ferrari, il cui distacco dal vertice sale a 54 punti con ancora sette gara da disputare.
Festa doppia in casa McLaren. Oltre alla vittoria si porta a casa anche la leadership nel costruttori, scavalcando la Red Bull dopo 55 gare. Da applausi anche la gara di Lando Norris. Partito dalla quindicesima casella, ha chiuso in quarta posizione davanti a Verstappen, aggiudicandosi anche il punto addizionale per il giro veloce.
Il doppio ritiro ha favorito George Russell, che conquistato un insperato podio, ma anche i due piloti della Williams e Oliver Bearman, protagonisti di un ottimo fine settimane e premiati con punti importanti. Risultati positivi soprattutto per i due giovani ragazzi (Colapinto e Bearman). L’Argentino ottimo scudiero nei confronti di Albon. Al suo secondo GP, Bearman conquista nuovamente la zona punti con due scuderie diverse. Risultato non certamente scontato, guidando una Haas.
Ci avviamo verso gli ultimi appuntamenti che si prospettano incandescenti. Sono già in trepidazione di vedere cosa succederà nel cittadino di Singapore.
Dai nostri portacolori, in questo fine settimana sono arrivati importanti risultati, a partire dal podio di Gabriele Minì in F2 (al debutto) seguito dal terzo posto di Andrea Kimi Antonelli nonostante una vettura danneggiata in un contatto. In Giappone, al Fuji, Davide Rigon ha portato al successo la Ferrari 296 LMGT3 nel Campionato del Mondo FIA WEC e Raffaele Marciello ha conquistato il secondo posto al volante dell’Hypercar BMW. Sono tutti risultati motivo di grande orgoglio nonché frutto del lavoro svolto in tutti questi anni dalla Federazione e da ACI Sport.
Gian Carlo Minardi



Siamo ormai alle porte del Gp dell’Azerbaigian, diciassettesimo appuntamento del Mondiale. Con Baku ha inizio l’ultimo terzo di stagione. Pista decisamente impegnativa, lunga 6,003 chilometri da percorrere 51 volte caratterizzata da 20 curve, alcune ad angolo retto e molto lente, altre molto veloci seguite dal rettilineo più lungo del mondiale.



Il gran premio d’Olanda ci ha regalato 72 giri impegnativi, corsi ad un ritmo molto elevato e senza alcun incidente e safety-car. E’ stato un gran premio lungo e complicato con un Lando Norris che l’ha fatta da padrone, nonostante una partenza non perfetta così come per il suo compagno.


Siamo al quarto anno di un regolamento che si avvia alla sua conclusione e che ci sta regalando gran premi affascinanti e molto combattuti frutto di un compattamento verso l’alto delle prestazioni, con più pretendenti al podio e alla vittoria.
Dall’Ungheria passiamo velocemente al Belgio, Spa-Francorchamps. Circuito assolutamente all’opposto rispetto all’Hungaroring. Molto veloce e lungo coi suoi 7004 metri e altrettanto impegnativo per macchine e piloti. Da non sottovalutare l’incognita meteo. Nelle giornate di venerdì e sabato la percentuale di pioggia è intorno al 50%, per scendere al 20% la domenica.





Silverstone, grazie anche al suo meteo assolutamente imprevedibile, ci ha regalato un gran premio emozionante e, unitamente al grande lavoro dei team, ci apprestiamo a vivere una seconda parte di campionato elettrizzante.

Silverstone, Gran Premio d’Inghilterra, dodicesimo appuntamento. Ci aspetta un fine settimana infuocato, su una pista non facile. Sarà interessante seguire il gran premio anche in seguito a quanto successo nei giri finali tra Max Verstappen e Lando Norris in Austria.
