F1 | GP ARABIA SAUDITA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI IN CRESCITA, SOPRATTUTTO CON POCO BENZINA. DA APPLAUSI IL DEBUTTO DI BEARMAN”

Al di la dei primi due in classifica (Verstappen e Perez), siamo di fronte ad un campionato molto tirato, sia in qualifica che in gara. Alla fine la scelta di Leclerc (che ha puntato su un maggiore carico aerodinamico) ha pagato arrivando ad appena 18” dal vincitore Max Verstappen, aggiudicandosi anche il giro più veloce conquistato all’ultimo giro strappandolo a Lewis Hamilton.

Un risultato anche questo che va letto come un segnale positivo in quanto conquistato con gomme media con all’attivo già 35 passaggi. La Ferrari, in condizioni di poca benzina, ha dimostrato di aver fatto un passo in avanti rispetto all’anno passato, mentre a pieno carico non è ancora all’altezza della concorrenza.

Ottima prestazione anche da parte di Piastri (McLaren) così come per Fernando Alonso (Aston Martin), mentre sottotono le Mercedes con Russell ed Hamilton.

Molto bravo Oliver Bearman, al sul debutto in Formula 1 al volante della Ferrari. In qualifica ha mancato la Q3 per appena 36 millesimi e in gara ha conquistato il settimo posto. Un risultato incredibile considerando il pochissimo tempo avuto a disposizione. Anche lui ha firmato la sua migliore prestazione in gara all’ultimo passaggio. Un risultato positivo sia per la Ferrari stessa, ma anche per la FDA. A questo punto alcune considerazioni sono necessarie.

Fine settimana positivo anche per Sergio Perez che ha chiuso ad appena 8” dal compagno (diventati 13” per la penalità di 5”). Un miglioramento notevole rispetto alla gara di apertura della stagione.

Da segnalare il decimo posto di Hulkenberg. Questa è una pista che non penalizza chi ha problemi di carico e il motore Ferrari li ha certamente aiutati. Ben diversa è la situazione in casa Alpine.

Purtroppo i risultato non mi stupiscono del tutto poiché è un team che da diversi mesi è in balia di cambiamenti e forte instabilità. Fattori che poi hanno ripercussioni sui risultati in pista. Certamente Alpine/Renault non sono in F1 per essere fanalino di coda…..

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ABU DHABI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “COMPETITIVITA’ IN CRESCITA. BUON SEGNALE IN OTTICA 2024″

Siamo arrivati alla conclusione di questa lunghissima stagione con un nuovo successo di Max Verstappen (il 19esimo su 22 GP) che ha “concesso” solamente due gare a Sergio Perez e una a Carlos Sainz. L’olandese si è portato a casa il giro più veloce della gara firmando anche il record dei giri al comando in una stagione (1000).

Una supremazia quella Red Bull che ha dell’incredibile. Sommando i punti conquistati da Mercedes e Ferrari, non si raggiungono gli 860 punti della coppia Verstappen-Perez.

Fino all’ultimo giro Mercedes e Ferrari hanno lottato per il titolo di vice-campione, con Charles Leclerc (secondo) che le ha provate tutte. Più di questo non poteva veramente fare. Purtroppo, è mancato Sainz il cui fine settimana è stato condizionato dall’errore del venerdì.

Abbiamo visto una gara senza l’ingresso della safety-car che ha delineato le forze in campo di questa stagione. Il gap di “appena” 17” tra Verstappen e Leclerc può far ben sperare in vista della prossima stagione e lo si può leggere in maniera positiva. Alle sue spalle ci sono poi tre case costruttrici racchiuse in una forbice di pochi secondi. Sappiamo con certezza che Red Bull, da tempo, aveva fermato lo sviluppo della vettura per concentrarsi sulla nuova “arma” che i rumors dicono essere ancora un passo avanti rispetto alla “RB19”….Davanti a queste voce, ma soprattutto al team più organizzato col miglior tecnico è quasi impossibile fare delle previsioni.

Certamente alle loro spalle abbiamo avuto una grande alternanza di prestazioni con Mercedes, Ferrari, McLaren e Aston Martin che si sono imposte come seconda forza del mondiale. Alla fine, l’ha spuntata Mercedes sulla Ferrari, con McLaren che ha chiuso davanti all’Aston Martin.

Ci avviamo velocemente al 2024 che vedrà un calendario ancora più impegnativo con 24 GP. Si inizia già martedì coi test di fine stagione in cui i team porteranno in pista un pilota titolare affiancato da un giovane. Un primo assaggio lo abbiamo già visto durante il primo turno di prove libere con le squadre che hanno schierano 10 giovani con risultato molto interessanti.

Sarà un inverno lungo non solamente per i team, ma anche per Federazione e Liberty Media che dovranno rivedere alcuni regolamenti, per evitare questi continui cambi oltre ad analizzare bene le penalità, alcune molto discutibili come quest’ultima assegnata a Perez.

Gian Carlo Minardi

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F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ESAME SUPERATO. GP RICCO DI SORPASSI E LOTTE”

Quarantuno anni dopo, Las Vegas è tornata ad ospitare un Gran Premio di Formula 1, in un circuito totalmente nuovo, sia come location che layout. Una pista che non ha tradito le attese, regalandoci una gara movimentata, ricca di sorpassi e lotte in cui i piloti non si sono certamente risparmiati.

Una fase iniziale concitata: Verstappen (partito secondo a fianca del poleman Leclerc) arriva lungo ricevendo una penalità di 5”; Fernando Alonso si gira ed entra in contatto con Lewis Hamilton costringendo entrambi al pit-stop e ad una bella rimonta.

Come era facile preventivare, la safety-car ha fatto la differenza, soprattutto al secondo ingresso durante il 26esimo passaggio con alcuni piloti che avevano già fatto la loro sosta. Tra questi proprio Charles Leclerc che ha tagliato il traguardo con gomme più usate avendo percorso 5 giri in più rispetto a Verstappen e Perez. I due piloti Red Bull avevano effettuato il cambio-gomma proprio in regime di SC.

Da applausi l’ultimo giro di Leclerc che in staccato ha “strappato” a Sergio Perez il secondo posto segnando anche la sua personale migliore prestazione. Un risultato che vale molto per il monegasco, ma anche per la Ferrari che ha ridotto a sole quattro lunghezze il distacco dalla Mercedes. Ferrari che ha completato il fine settimana col sesto posto di Carlos Sainz, autore anche lui di una bella rimonta dopo una penalità che non ho trovato molto corretta, partendo dalla dodicesima posizione dopo aver chiuso la qualifica alle spalle del compagno.

Ancora una volta, in condizioni di pista con poco grip e molto veloce, la Ferrari è riuscita a difendersi conquistando una strepitosa pole position e il secondo posto dietro all’imprendibile Verstappen che ha messo a segno il diciottesimo successo su ventuno appuntamenti. Per la prima volta, oltre al titolo Costruttori, Red Bull pizza i due piloti al primo e secondo posto tra i Piloti

Ottima gara anche da parte di Esteban Ocon, quarto al traguardo, anche lui “vittima” del tombino e protagonista di una bella rimonta dalla diciassettesima piazza. Dalla diciannovesima posizione fino alla decima per Oscar Piastri, penalizzato dal cambio gomma. Dopo due stint con le “bianche” ha dovuto montare le gialle negli ultimi giri perdendo parecchie posizioni (in parte recuperate).

Bella rimonta anche da parte di Fernando Alonso (nono) e Lewis Hamilton (settimo) nonostante il pit stop iniziale con l’Aston Martin che conquista il quinto posto con Lance Stroll

Las Vegas Strip Circuit ha superato le aspettative, nonostante un avvio in salita con i problemi durante le prove libere che hanno condizionato, certamente, il fine settimana di Sainz e Ocon. Come sempre, in caso di novità, le valutazioni si fanno alla fine dell’evento. Se da una parte può essere discutibile lo show (è soggettivo), il circuito si è dimostrato valido, regalandoci tanti sorpassi, lotte e staccate.

Ci avviamo verso Abu Dhabi con la lotta serrata tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto e tra Fernando Alonso e Carlo Sainz, appaiati al quarto posto con 200 punti ciascuno. Lotta aperta anche tra McLaren e Aston Martin per il quarto posto. Il team diretto da Mike Krack ha ridotto il distacco a undici punti.

Gian Carlo Minardi

@credit F1.com

F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “INTERLAGOS UNO DEI MIGLIORI WEEKEND. ALONSO STRAORDINARIO”

Interlagos e il Brasile ci hanno regalato uno dei fine settimana più emozionati dell’intera stagione, a partire dalla qualifica con una Q1 che ha visto venti piloti racchiusi in un secondo, una sprint-race emozionante ricca di sorpassi e un gran premio che non ha tradito le attese con tutti i piloti molto ravvicinati nei tempi. Fortunatamente la pioggia (arrivata solamente nei cinque minuti della qualifica anche se molto intensa) non ha stravolto i programmi, e soprattutto, le gerarchie e le classifiche.

Ha vinto il solito Verstappen, ma ancora una volta la McLaren ha dimostrato di essere nella direzione giusta conquistando non solamente il secondo posto con Lando Norris, ma portandosi a casa anche il giro più veloce in gara. Norris ha tagliato il traguardo pagando solamente un distacco di 8 secondi. Un risultato certamente importante e positivo che dimostra la loro progressiva crescita. Passo dopo passo si stanno avvicinando alla Red Bull.

Un segnale decisamente positivo in prospettiva futura. Senza le difficoltà di inizio stagione sarebbero in piena lotta per il secondo posto nel Mondiale Costruttori. Ad oggi, sono loro la reale seconda forza del mondiale.

Molto bella la sfida per il terzo e quarto posto tra Fernando Alonso e Sergio Perez, concluso a vantaggio dello spagnolo dell’Aston Martin per appena 53 millesimi. Si è vista tutta l’esperienza e l’abilità di Fernando che aveva trovato il punto esatto per ricaricare le sue batterie, riuscendo così a tenere a debita distanza il diretto avversario. Dopo diversi gran premi in difficoltà, l’Aston Martin qui è riuscita a trovare il bandolo della matassa, come dimostra anche il ritorno in zona punti di Lance Stroll.

In casa Ferrari dovranno capire cosa sia successo nel giro di ricognizione a Charles Leclerc, ma il sesto posto di Carlos Sainz lo si può leggere in maniera positiva visto che sono riusciti a ridurre leggermente il distacco dalla Mercedes portando a venti i punti di divario. Mercedes che non è riuscita ad andare oltre l’ottava piazza con Lewis Hamilton, accusando il ritiro con Russell. Restano ancora due gran premi e la Ferrari, con un po’ più di fortuna e abilità, può ambire a raggiungere il suo risultato personale.

Col nono posto, Yuki Tsunoda porta a sette i punti di stacco dalla Williams. Ancora un risultato positivo per Alpha Tauri che dopo Singapore si conferma in costante crescita. Peccato per quanto successo a Daniel Ricciardo, colpito dallo pneumatico perso da Magnussen che gli ha danneggiato l’ala posteriore. Nonostante un giro di distacco, è riuscito non solamente a sdoppiarsi, ma a rimontare fino alla tredicesima posizione grazie ad un ritmo elevato. Avrebbe potuto lottare con la posizione di Stroll. Anche per loro segnali positivi in attesa degli ultimi due appuntamenti.

Ora aspettiamo con trepidazione di conoscere e vedere l’evento e la pista di Las Vegas

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MESSICO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PROBABILMENTE L’UNICO MODO PER FERMARLI E’ MANDARE IN PENSIONE NEWEY”

Davanti a questa supremazia così disarmante sia in termini di velocità, ma soprattutto di affidabilità e competitività di Max Verstappen e della Red Bull, non so cosa potranno fare anche nel prossimo futuro i diretti avversari.

Forse l’unica soluzione è mandare in pensione Adrian Newey.

Siamo di fronte a due pianeti: uno di proprietà assoluta Red Bull. Poi ci sono tutti gli altri che lottano per accaparrarsi le posizioni di rincalzo. Max Verstappen guida con estrema tranquillità, percorrendo tutti i giri in una forbice di 1-2 decimi. Questa volta gli è sfuggito il giro più veloce solo perché non si aspettavano la zampata finale di Lewis Hamilton, ottimo secondo.

Un grande plauso va alla McLaren. Probabilmente sono l’unica squadra che in questo momento possono avvicinarsi alle prestazioni della Red Bull. Dopo essere stati costantemente competitivi, inspiegabilmente hanno sbagliato le qualifiche con entrambe le macchine, per poi recuperare magistralmente in gara. Norris è riuscito a rimontare fino alla 5° posizione, chiudendo davanti anche a George Russell facendo così un regalo a Ferrari che col 3° e 4° posto di Leclerc e Sainz conferma le ventidue lunghezze di distacco da Mercedes.

Fine settimana decisamente positivo anche per Alpha Tauri e Daniel Ricciardo. Quarto in qualifica e sesto posto in gara sono un ottimo risultato, soprattutto in termini di punti. Peccato per l’errore di Tsunoda. Col tentativo di soprasso andato a male su Oscar Piastri, ha vanificato l’ottimo lavoro fino a quel momento e la possibilità di portare al team ulteriori punti. La macchina è sicuramente cresciuta, soprattutto dopo Singapore. Poi tocca ai piloti concretizzare tutte le occasioni. Al secondo gran premio dal rientro dopo l’incidente, Ricciardo si è reso protagonista di un ottimo fine settimana.

Segio Perez ha confermato di non essere ludico e tranquillo. Certamente davanti al suo pubblico avrebbe voluto conquistare ben altro risultato, ma nonostante questo “zero” non credo che il suo futuro sia lontano da Red Bull.

Tra sette giorni si torna in pista, in Brasile che sarà anche teatro dell’ultima sprint-race 2023

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTIN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VINCE VERSTAPPEN E HAMILTON SI AVVICINA A PEREZ. POI LA SQUALIFICA”

Va in archivio una delle gare più tattiche della stagione. Ancora una volta Max Verstappen si aggiudica la vittoria (è il cinquantesimo successo personale in carriera) dopo esser scattato dalla sesta fila. Una vittoria non facile e agile come tante altre, avendo tagliato il traguardo con poco più di due secondi di vantaggio su Lewis Hamilton.

Ancora una volta l’olandese e la Red Bull conquistano sia il gran premio che la sprint, lasciando agli avversari solamente le “briciole”.

Fine settimana decisamente positivo per Mercedes e McLaren con Lewis Hamilton che conquista il secondo posto consolidando il secondo posto tra i costruttori della Mercedes che allunga non solo sulla Ferrari, ma anche sulla McLaren oggi terza con Lando  Norris. Hamilton che riduce il distacco da Perez per il secondo posto nella classica piloti.

Ferrari che non va oltre il quarto posto con Carlos Sainz, ma la vera notizia è la diversificazione di strategie tra i due piloti. Scelta che trovo assolutamente corretta. Sono convinto che il quarto posto sia il massimo risultato a cui potevano ambire. Al massimo avrebbero potuto portare a casa il quinto posto ai danni di Sergio Perez. Niente di più. Proprio per questo è stato giusto provare un qualcosa di diverso tra Leclerc e Sainz.

Da segnalare anche l’ottimo decimo posto di Tsunoda a cui va sommato il punto addizionale del giro più veloce in gara, conquistato all’ultimo passaggio. Ottima gestione della corsa e risultato ottimizzato considerando che si trovano in lotta praticamente con tutte case automobilistiche.

[Aggiornamento] Con la squalifica di Lewis Hamilton e Charles Leclerc per irregolarità tecnica legata al fondo piatto, la classifica finale viene stravolta con Ferrari che rosicchia qualche punto sulla Mercedes grazie al terzo posto di Carlos Sainz. Sergio Perez allunga su Hamilton tra i piloti.  Yuki Tsunoda scala fino all’ottavo posto portando l’Alpha Tauri a sole due lunghezze dalla Haas, mentre per la prima volta entra nella top-10 il pilota Williams, Sergent.

Peccato per Fernando Alonso. Partito dalla pit-lane si è dovuto ritirare per un problema sulla vettura mentre era in top-10.

Prossima settimana la F1 si trasferisce a “casa” di Sergio Perez, in Messico. Chissà che non possa essergli di aiuto per un pronto rilancio. I fischi rivolti a Verstappen, in favore di Perez, sono stati certamente una scena poco felice da parte del pubblico americano.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PISTA DA RIVEDERE. OSCAR PIASTRI MAGISTRALE”

La Formula 1 dovrebbe essere la massima espressione del Motorsport, ma sta perdendo decisamente dei colpi. Abbiamo vissuto un fine settimana intenso fortemente caratterizzato e condizionato dalle penalità per il superamento dei track limits, a cui si è aggiunto anche l’aggravante sicurezza legato ai cordoli.

Ho avuto l’impressione che il problema del superamento dei track limits sia dovuto ad un layout della pista, e delle curve, non ottimale che induce i piloti a commettere l’errore. Le penalità sono state veramente tante, assegnate quasi a tutti i piloti. Per di più si è aggiunto il problema legato ai cordoli. Tutti questi aspetti sarebbero da valutare molto attentamente prima de rilascio dell’omologazione.

Siamo alla presenta di una pista che dovrà essere sottoposta ad un’attenta analisi.

Parliamo sempre tantissimo di sicurezza e poi si costringono i piloti ad effettuare anche quattro soste, percorrendo quattro stint da qualifica come dimostra il miglior crono di Verstappen appena più lento di un secondo scarso rispetto alla pole position. Tutto questo va contro la sicurezza dei piloti stessi che sono arrivati al traguardo stravolti, anche a causa del caldo e dell’elevato tasso di umidità. Sergeant non ha retto. Da un lato è stato corretto imporre il numero massimo di giri per ciascuna gomma per evitare eventi spiacevoli, ma dall’altra si è creato comunque una situazione di pericolo. Questo non va bene.

Analizzando i risultati della pista, i complimenti sono tutti per Oscar Piastri, vincitore della sprint race e ottimo secondo al Gp, davanti al compagno Norris. Non sembrava assolutamente un rookie. Non ha commesso la minima sbavatura nonostante non avesse mai corso su questa pista. La McLaren si conferma in grande spolvero e si appresa a sopravanzare l’Aston Martin in classifica.

Non è certamente una sorpresa, ma Max Verstappen si è aggiudicato il terzo mondiale consecutivo entrando di diritto tra i grandi della storia.

Molto bravo anche George Russell. Da ultimo a quarto davanti alla Ferrari di Leclerc. Come ha ammesso lo stesso Hamilton, il sette volte campione del mondo ha esagerato compromettendo in modo irreparabile la sua corsa. Era uno dei pochi con gomma soft e doveva velocemente recuperare, ma ha danneggiato anche il suo compagno che, comunque, è stato abilissimo a recuperare arrivando ai piedi del podio.

Fine settimana sofferto per Ferrari che ha corso la gara con una solo macchina, in seguito al problema di Sainz scoperto solamente ad un’ora dalla partenza. I regolamenti impongono di rifornire le vetture per la gara solamente in un determinato momento. A quel punto era troppo tardi per rimediare all’inconveniente sulla vettura di Sainz, accusato durante la sprint. Il distacco da Mercedes è leggermente aumentato.

Sottotono anche l’Aston Martin. Va bene che corre solamente con un pilota (Fernando Alonso), ma è una macchina non facile da guidare.

L’errore commesso da Alonso lo conferma. Di fronte a questa McLaren, il quarto posto è a rischio.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PEREZ, UNICO PROBLEMA IN CASA RED BULL”

Max Verstappen è passato dalle parole ai fatti. Dopo il non facile fine settimana di Singapore aveva dichiarato che a Suzuka sarebbero tornati davanti e che non c’era alcun problema. Così è stato.

In Giappone la Red Bull è tornata a dominare con la solita tranquillità relegando il primo degli avversari, Lando Norris su una buona McLaren, ad oltre diciannove secondi. Secondi che salgono (e tornato ad essere) a quarantacinque nel caso della Ferrari, quarta al traguardo con Leclerc.

Dopo quattordici giri il vantaggio di Verstappen su Norris era già di dieci secondi. A quel punto l’olandese ha solamente gestito la corsa, girando oltre 1” più lento rispetto al suo giro più veloce (1:34.183 contro 1:35.247 Lando Norris – 1:35.611 Lewis Hamilton – 1:36.187 Carlos Sainz). Senza strafare ha vinto agevolmente con 19” di vantaggio, salvaguardando anche la vettura.

Sarebbe interessante capire cosa sia successo a Singapore perché un problema di quel genere non lo risolvi in così poco tempo. L’unico vero problema della Red Bull, in questo momento, si chiama Sergio Perez. Il messicano soffre paurosamente la personalità e la competitività di Max Verstappen che si conferma un “ammazza piloti”. In questo fine settimana Perez ha commesso una serie di errori che non sono ammissibili da parte di un pilota di Formula 1, soprattutto con un’esperienza come la sua.

Era solamente questione di tempo, come lo sarà per Verstappen. La Red Bull ha vinto matematicamente il titolo costruttori, in casa della Honda. Un risultato importante anche dal punto di vista marketing, sia per Honda che per Red Bull stessa.

Ferrari chiude al quarto posto. Il risultato conferma il potenziale attuale, alle spalle di una McLaren in grandissimo spolvero che può contare su due giovani piloti, di cui un ottimo rookie: Oscar Piastri che festeggia il primo podio in carriera. Ha accusato un distacco dal compagno di squadra di 17”, ma interviene anche la strategia. Emerge un’immagine positiva, di squadra coesa nel rispetto degli ordini di scuderia. Sono in forte ascesa e possono diventare un antagonista scomodo con ancora sei appuntamenti. Attualmente occupano il quinto posto, a soli 49 punti da Aston Martin che non è andata oltre l’ottavo posto con un anonimo Alonso. Ancora una gara da dimenticare per Stroll.

Col 4° e 6° posto Ferrari guadagna quattro punti in classifica ai danni di Mercedes portando il distacco a soli venti punti, ma con questa McLaren nulla è scontato.

Da segnalare anche la buona prestazione di Liam Lawson, che chiude il suo terzo gran premio in undicesima posizione davanti al compagno Tsunoda. Undicesimo e dodicesimo posto che non regala alcun punto ad Alpha Tauri, ma che sottolinea il valore tecnico dell’australiano. Nonostante il rinnovo di Ricciardo e Tsunoda, Lawson si è guadagnato la conferma di pilota di riserva Red Bull e Alpha Tauri. Un segnale importante per i piloti titolari.

Appuntamento tra quindici giorni, col gran premio del Qatar.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SINGAPORE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “UNA FERARRI DEGNA DEI MIGLIORI ANNI”

In un fine settimana condizionato da una Red Bull non perfetta, abbiamo assistito ad un gran premio tiratissimo con quattro macchine in piena lotta per la vittoria. E’ stata una gara molto tattica come ci si poteva aspettare viste le caratteristiche della pista di Singapore, dove non sono mancati i colpi di scena.

La Ferrari ha sorpreso tutti conquistando pole position e vittoria degna dei migliori anni. Carlos Sainz è stato protagonista di una corsa fantastica in cui non ha ceduto neanche un millesimo alla concorrenza, nonostante una strategia rischiosa.

Tra Sainz e Norris c’è una bellissima amicizia e si conoscono molto bene, visti i trascorsi in McLaren, ma non credo che negli ultimi giri abbia volutamente rallentato per dare la possibilità a Lando di avere il DRS per difendersi da un agguerritissimo Russell. In quel momento non aveva il completo controllo sulle gomme avendo percorso già oltre 40 giri con le hard.

La Mercedes ha tentato una strategia aggressiva per cercare di sopravanzare la Ferrari e puntare alla vittoria. Purtroppo, Russell ha commesso un errore grave. In un quel momento si trovava marcato da Lewis Hamilton, determinato a passarlo, e al tempo stesso stava provando a sopravanzare Norris: al 59° e 60° passaggio si è reso protagonista di due giri fantastici mettendo l’avversario alla frutta, che è arrivato lungo concludendo la gara contro le barriere lasciando il podio nelle mani di Hamilton. Un errore grave, che fa parte delle corse, soprattutto in una corsa così tirata.

Da capire cosa sia successo in casa Red Bull: inspiegabilmente ha accusato il colpo in un circuito, sulla carta, a lei favorevole. Da capire se la causa è da ricercare nell’introduzione della TD018 – ennesimo cambiamento in corsa – o da motivazioni tecniche.

Ancora una volta le previsioni pre-gp sono state disattese e questo è certamente un aspetto positivo per lo spettacolo.

Bravo Lawson che col nono posto regala punti importanti all’ AlphaTauri, e Kevin Magnussen che agguanta la top-10 grazie all’uscita di Russell. De segnalare anche la buona prestazione da parte di Alpine, con Gasly in sesta posizione, alle spalle di Max Vestappen e davanti alla McLaren di Oscar Piastri. Dal ritiro di Ocon e l’introduzione della VSC, la decisione di Mercedes di far rientrare i due piloti, regalandoci così un finale da cardio palma.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, IL PIUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FORMAT QUALIFICA APPROVATO. PENALITA’ AD HAMILTON TROPPO BLANDA”

Facciamo un passo indietro e torniamo a sabato, teatro del secondo esperimento legato al nuovo format di qualifica: dopo Budapest, la pista di Monza è stato teatro del secondo test “Alternative Tyre Allocation”

Devo dire che si tratta di un format interessante, che non stravolge i valori in campo. Così come a Budapest, anche a Monza abbiamo avuto una qualifica molto combattuta con un’intesa lotta tra i primi tre. E’ stato il secondo test, su una pista completamente diversa rispetto all’Hungaroring. Sono convinto che sia una strada da percorrere nuovamente prima di una sua introduzione definitiva nel 2024.

Sul fronte gran premio, al di là dell’illusione del risultato in qualifica, già durante le prove libere era emerso il miglior passo gara di Verstappen e della Red Bull. Ancora una volta, quando si tratta di fare sul serio, l’olandese ha girato costantemente 5-6 decimi più veloce dei diretti avversari, stabilizzando poi il passo gara ad 1 decimo dell’inseguitore. Una volta preso il vantaggio di sicurezza ha amministrato. Il vero vantaggio della Red Bull non è ancora quantificabile, e forse non lo sarà mai.

Detto questo nei primi giri Max Verstappen ha studiato il suo avversario prima di affondare la stoccata finala, avviandosi verso il decimo successo consecutivo. Buona anche la gara di Sergio Perez dopo il quinto posto in qualifica. Avendo a disposizione una Red Bull, è riuscito a recuperare portandosi alle spalle del compagno.

Discreta la prestazione di casa Ferrari. Essendo Monza una pista a loro favorevole, sono riusciti a conquistare il podio (e il quarto posto con Leclerc) davanti ad un pubblico fantastico, recuperando punti importanti anche in ottica campionato mondiale sui diretti avversari della Mercedes, consolidandosi al terzo posto a vantaggio di un’Aston Martin poco performante.

Arrivando su piste meno “amiche” sarà interessante osservare se si attesteranno su risultati in stile Zandvoor o Monza.

Dopo il secondo posto conquistato in Olando, Fernando Alonso si è dovuto accontentare di un nono posto. Contando solamente su un pilota, per Aston Martin non è facile lottare al pari coi diretti avversari di Mercedes e Ferrari tra i Costruttori.

Con piacere, dietro ai tre top team, si è rivista una Williams in forte ascesa che con l’ottimo Albon porta a casa un positivo settimo posto. Commette pochi errori e riesce con costanza a conquistare la Q3 e la zona punti. Il tredicesimo posto di Sergent conferma la crescita del team. Tra l’altro ha messo a segno una delle sue migliori in qualifiche.

Ho trovato la penalità di 5” inflitta a Lewis Hamilton troppo blanda, considerando che ha rovinato la gara di Oscar Piastri, costretto ad un pit aggiuntivo per il cambio dell’ala col risultato di uscire dalla zona punti. Si consola però col giro più veloce della gara. Fino a qual momento, però, si era reso protagonista di una prestazione molto positiva, oltre ad aver qualificato la sua McLaren davanti a quella del compagno.

Con Monza si concludono le tappe europee e prosegue l’incertezza di prestazioni alle spalle del leader.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP OLANDA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN (IMBATTIBILE) MONDIALE MOVIMENTATO”

Nonostante la pausa estiva di tre settimane, Red Bull e Max Verstappen si confermano imbattibili in ogni condizione di pista. Ancora una volta Verstappen si è portato a casa la vittoria senza commettere il minimo errore, surclassando il compagno di squadra, su cui sono state adottate strategie discutibili.

La penalizzazione di 5” del messicano ha aiutato Gasly (terzo al traguardo), penalizzato anche lui, ma in funzione dei tanti pit stop effettuati e della bandiera rossa esposta sul finale è riuscito a recuperare.

Stiamo vivendo certamente una nuova era della Formula 1. Nei tempi passati questo gran premio non sarebbe mai ripartito. Proprio per questo credo sia errato raffrontare risultati e statistiche.

Ottima prestazione anche per Fernando Alonso che ritrova il podio grazie al secondo posto. Alla ripartenza ha provato ad impensierire il leader che, come sempre, quando serve mette in mostra il suo valore e quello della sua vettura. Si può comunque consolare col secondo posto e col giro più veloce della gara.

Senza l’olandese staremo assistendo ad un mondiale combattuto ed estremamente movimentato con una grande alternanza. Alle sue spalle si è rivista l’Aston Martin dopo un periodo meno favorevole. Quinto posto per Carlos Sainz che ancora una volta ha messo in difficoltà il compagno di squadra, protagonista di un errore nelle prove libere. Il ritiro ha cancellato l’errore al pit-stop.

Errori importanti sono stati commessi anche in casa McLaren, ma sia Norris che Piastri sono riusciti a recuperare chiudendo comunque in zona punti. Bella la rimonta anche portata a termine da Lewis Hamilton, sesto alle spalle del ferrarista.

In Olanda ha firmato il suo debutto nel mondiale il neozelandese Liam Lawson con Alpha Tauri, portando a termine una corsa non facile nonostante regolamenti assolutamente assurdi che non permette gli allenamenti. Positiva anche la prestazione di Tsunoda. Proprio a riguardo del team, mi ha fatto particolarmente piacere l’accostamento al nome “Minardi” in previsione del prossimo cambiamento. Non accadrà, ma sarebbe stato bello. Sommando ai 340 GP corsi dal Team Minardi quelli della Scuderia Toro Rosso e Alpha Tauri, parliamo di una realtà da quarto posto assoluto. Restando a Faenza, mi fa molto piacere l’approdo di Laurent Mekies. Spero che possa essere di buon auspicio per lasciarsi alle spalle l’ultimo posto.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “DISARMANTE LA COSTANZA E SERENITA’ DI VERSTAPPEN. PUNTO DI PARTENZA PER FERRARI?”

In questo momento Max Verstappen è il numero uno in assoluto. E’ disarmante la costanza e la serenità con cui conquista ciascun risultato.

Anche oggi ha coperto un alto numero di giri restando nella forbice di un decimo. Ancora oggi non conosciamo il limite di questa vettura e, probabilmente, non lo conosceremo mai. Gli è mancato solamente il giro più veloce in gara, ma questa volta non c’erano le condizioni per un pit stop all’ultimo momento, cosa che è riuscita a Lewis Hamilton anche in ottica della sfida diretto con la Ferrari.

Dopo alcuni gran premi disastrosi, qui in Belgio si è rivisto Sergio Perez che ha portato a casa il risultato minimo che ci si aspetta da lui: il secondo posto. Poi nessuno può fare nulla contro questo Verstappen.

La sorpresa del fine settimana è stata la Ferrari che ha chiuso al terzo posto con un ottimo Charles Leclerc. Nonostante i 32” di distacco, il terzo posto lo si può prendere come un segnale di ripresa o, comunque come uno sep per ricostruire una stagione fino a questo momento disastrosa. In classifica costruttori ha quasi raggiunto l’Aston Martin al terzo posto (ora il distacco è di appena 5 punti), mentre ha perso punti nei confronti della Mercedes. A pesare il ritiro di Carlos Sainz in seguito al contatto di gara con Oscar Piastri, che ha costretto entrambi (anche se in tempi diversi) al ritiro.

Gara perfetta per Leclerc che ha dato il 100% (forse anche qualcosa in più) ed è tornato nella posizione che merita la Ferrari, quando non commette errori. I 51 punti di distacco dai diretti avversari della Mercedes posso sembrare tanti, ma davanti abbiamo ancora undici appuntamenti.

Dopo due risultati positivi, in casa McLaren si sono dovuti accontentare del settimo posto di Lando Norris. Resta l’incognita di cosa avrebbe potuto fare Oscar Piastri che per tutto il fine settimana è stato superiore al compagno. Nella sprint è riuscito ad aggiuntare un ottimo secondo posto confermando tutto il suo valore.

Ancora una volta abbiamo assistito ad una qualifica molto tirata a dimostrazione dell’alta competitività raggiunta da questa Formula 1, perlomeno nel giro “secco” con dieci vetture racchiuse in poco più di un secondo. Questo si è trasformato in sfide emozionanti nelle retrovie, nel caso specifico tra Russell, Norris, Ocon e Stroll e Gasly e Bottas. Sfide che andrebbero esaltate al meglio col supporto della regia.

Il fine settimana è stato caratterizzato anche dalla Sprint-race, movimentata grazie al meteo incerto che ha comunque visto il successo dell’olandese, davanti ad un ottimo Piastri.

Ora ci aspettano qualche settimana di vacanza, prima della seconda parte di stagione

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SCHIAFFO MORALE, SPORTIVO E TECNICO DI RED BULL”

L’Ungheria è stata teatro del nuovo format della qualifica che ha visto i piloti affrontare le tre sessioni con le mescole imposte. Un esperimento nuovo che ha bisogno di ulteriori verdetti, ma ho trovato segnali decisamente positivi. Può avere un futuro. Abbiamo assistito ad una bellissima lotta sul filo dei centesimi. In Q2 sedici macchine erano racchiuse in una forbice di appena 7 decimi. In Q3 dieci vetture in poco più di 5 decimi con Hamilton, Verstappen e Norris in 85 millesimi. E’ facile assistere a delle sorprese, come successo con George Russell e passare dalle “stelle” alle “stalle”. Sono curioso di vederlo replicato a Monza.

Per quanto riguarda il gran premio, cosa dire. Max Verstappen superlativo, supportato da una grandissima Red Bull. Si confermano assolutamente imbattibili. Verstappen ha tagliato il traguardo con 33”7 su Lando Norris, ottimo secondo con la McLaren che ha confermato l’ottimo step evolutivo già mostrato in Austria e Inghilterra.

Oscar Piastri conferma quanto sostengo da tempo, crescendo gara dopo gara, soprattutto da quando il Mondiale è arrivato su piste a lui già conosciute. In più ora è supportato anche tecnicamente. Forse è leggermente penalizzato nelle strategie in favore di Norris, pilota inglese su vettura inglese.

Peccato per Lewis Hamilton. Con la partenza non perfetta ha vanificato il podio trovandosi velocemente alle spalle non solamente della Red Bull di Verstappen, ma anche delle due McLaren.

Sergio Perez ha portato a termine il suo compito, considerando la vettura a disposizione. Dopo un sabato disastroso ha recuperato fino al podio, il risultato minimo. Probabilmente lo strapotere del compagno l’ha demoralizzato. Gravissimo l’errore commesso venerdì, al primo giro con pista bagnata. Un pilota che ambisce al mondiale non può commettere questi errori.

Errore altrettanto grave per Charles Leclerc in corsia box, anche se gli è costato poco considerando i 70” di distacco (sarebbero stati 65” senza la penalità) pagati nei confronti di Verstappen. In qualsiasi caso, se vuoi giocarti il mondiale, non puoi incappare in queste leggerezze. Errore anche per la squadra, con la posteriore sinistra. Certamente in Ferrari c’è grande nervosismo. Il team non riesce a trovare la via di uscita.

Anche oggi la Red Bull ha inflitto una lezione e uno schiaffo morale, tecnico e sportivo a tutti con un pit stop concluso in 1”9 (Ferrari ha fatto in 2”6) a cui bisogna anche aggiungere il miglior giro in gara segnato dall’olandese: in 1:20.504. Unico a scendere sotto il muro dell’ 1:21. Lewis Hamilton, il migliore tra gli altri, si è fermato a 1:21.601. Lando Norris 1:22.178. Charles Leclerc 1:22.469.

Ora non resta che aspettare Spa-Francorchamps, prima della pausa estiva.

Gian Carlo Minardi