Problema Renault. E se la Lotus avesse visto lontano?

Mentre tutti i team sono impegnati nel quarto ed ultimo giorno di test sul tracciato di Jerez – dal 19 febbraio il circus si trasferirà al caldo in Bahrain – proviamo a giocare con i numeri. Lasciando per il momento da una parte i riscontri cronometrici, mettiamo un po’ di ordine sul numero di giri inanellati dai Motoristi e dai team.

Dopo i primi tre giorni abbiamo un motore Mercedes che guida la classifica con la bellezza di 466 passaggi grazie ai suoi quattro team (McLaren , Mercedes, Williams e Force India), seguito dal propulsore di Maranello con un totale di 235 giri, realizzati in collaborazione con la Sauber C33 e la Marussia M03 – il cui esordio però risale solamente nella giornata di ieri (5 tornate). Ben più staccati invece i team equipaggiati dalla nuova unità Energy Renault.  Solo 81 passaggi messi nel sacco, con il Team Campione del Mondo fermo a 14. In questa classifica manca la grande assente, la Lotus “A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” raccontava ieri Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

Da quello che si apprende nessun team sta ancora spremendo al limite la propria unità “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare” analizza il manager faentino

Tra i costruttori motorizzati Mercedes, la W05 di Nico Rosberg e Lewsi Hamilton risulta essere la più stakanovista con 177  passaggi, seguita dalla MP4-29 di Button e Magnussen con 135 tornate, dalla Williams di Massa e Bottas con 89 giri. La Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg segna 65 passaggi sul traguardo

Tra i costruttori motorizzati Ferrari, la coppia Alonso-Raikkonen ha inanellato 136 tornate. 94 passaggi per la C33 di Adrian Sutil e Esteban Gutierrez. Solo 5 giri per Max Chilton e la sua Marussia

Tra i costruttori motorizzati Renault, la Scuderia Toro Rosso guida la classifica con 45 giri, seguito dalla Caterham con 22 passaggi. Fanalino di coda la Red Bull che non va oltre le 14 tornate con Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.

Non dimentichiamoci che si è aperto solamente il quarto giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano le prime prove privatamente, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo su alcune monoposto  sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°” conclude Minardi

Gian Carlo Minardi “Non si abbandona mai la nave”

Sulla pista di Jerez è trascorso anche il terzo dei quattro giorni che caratterizzano questa prima uscita della Formula 1 targata 2014. Senza tenere in considerazioni i riscontri cronometrici – siamo 1 sec più lenti delle GP2 – quello che salta all’occhio sono il grande quantitativo di giri messi insieme in casa Ferrari con Alonso (58), McLaren (50 con il debuttante Magnussen e 40 con Button) e Mercedes con Hamilton (62).

Ancora problemi per la Red Bull-Renault il cui stato maggiore ha salutato il circuito con un giorno di anticipo “Vedere lo staff del team Campione del Mondo lasciare la scena non è certamente un segnale positivo. Il comandante non deve mai abbandonare la nave. Potrebbe essere un segnale importante sull’entità dei problemi, considerando anche che manca ancora un giorno alla chiusura della sessione. Si è sentito parlare di una furiosa litigata tra Adrian Newey e il responsabile dei motori Renault White” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.itMi viene difficile interpretare questo fuggi-fuggi, soprattutto quando manca ancora un giorno. In pista si possono analizzare i correttivi immediati” sottolinea il manager faentino

Dopo tre giornate abbiamo una Mercedes-Mercedes con sulle spalle la bellezza di 177 tornate, seguita dalla Ferrari con 136 passaggi, dalla McLaren-Mercedes con 133 (il primo giorno è rimasta ferma nei box) e dalla Williams-Mercedes con 89 giri. Soffrono invece i team motorizzati Renault, con la Red Bull ferma solamente a 14 passaggi “Siamo solamente al terzo giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano queste prove privatamente prima di andare in pista, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°. Proprio per questo non analizzo i riscontri cronometrici, soffermandomi piuttosto sui propulsori. A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” prosegue Minardi “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare

Salutata la Spagna il circus della Formula 1 si trasferirà in Bahrain dove farà il suo debutto anche la Lotus “Dal 19 febbraio si andrà in Bahrain dove le temperature saranno sicuramente molto più alte. Se già adesso alcuni hanno problemi di raffreddamento non oso pensare cosa potrà succedere a Sakhir” conclude il faentino “Da queste prime prove abbiamo visto come qualcuno sia stato più bravo a lavorare Indoor e sinceramente sono stupito, in negativo,  dalla Renault

Jerez Day 1 – Minardi lancia l’allarme “Occhio alla chimica”

La nuova era della Formula1 è iniziata questa mattina con la prima giornata di test collettivi sul tracciato di Jerez. Assenti solamente Lotus e Marussia.. Una sessione certamente complessa per i team che hanno dovuto far fronte alle numerose novità introdotte. Se normalmente i tempi dei test vanno presi con le pinze, quelli di oggi vanno semplicemente letti per quello che sono, anche se fa piacere vedere un Kimi Raikkonen mettere insieme 31 tornate.

Come ci si poteva aspettare sono stati dei primi giri abbastanza complicati e ricchi di bandiere rosse con l’uscita di Hamilton, dove i meccanici hanno lavorato sicuramente più a lungo dei rispettivi piloti. La McLaren è stata fermata nei box per problemi elettronici mentre Red Bul e Caterham hanno finito il montaggio della vettura solamente nel tardo pomeriggio, competando così solo degli shake-down” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

L’interesse maggiore era certamente rivolto alle nuove forme geometriche, caratterizzate da prospicienti proboscidi “Il problema è sempre lo stesso. Chi scrive le regole non è un progettista e i risultati sono questi. Al di la dell’estetica, alquanto discutibile, voci autorevoli quali Adrian Newey e Gabriele Tredozi – presente a Jerez –  pongono l’attenzione sul fattore sicurezza. In caso di contatto laterale queste protuberanze potrebbero creare seri problemi, oltre a snaturare la Formula 1”

Grazie alla sua pluriennale esperienza come costruttore, il manager faentino vuole porre l’attenzione su un aspetto altamente interessante legato alla benzina “Come i telaisti hanno interpretato in modo estremo i regolamenti, mi auguro che altrettanto non abbiano fatto i motoristi e i fornitori di carburanti. Attraverso l’uso della chimica infatti si potrebbe alterare il peso specifico della benzina  o migliorarne le prestazioni con l’uso del turbo, falsificando così il campionato e snaturando la volontà della FIA il cui intento è utilizzare un prodotto in ottica auto di serie. Nel passato infatti, prima di apportare delle modifiche alle caratteristiche della benzina per la F1, il fornitore doveva depositare un campione per essere analizzato e testato sulle auto di serie. Sul fronte motori, osservatori esterni hanno stilato una prima classifica grazie all’uso di strumentazione fonometriche con Mercedes e Ferrari davanti alla Renault. Naturalmente bisognerà anche analizzare l’aspetto legato ai consumi, certamente di non seconda importanza

Alle spalle del ferrarista si è piazzata la Mercedes di Hamilton con 11 tornate, davanti a Bottas (7) alla Force India di Perez (11) e alla Toro Rosso, che chiude con 15 passaggi “Sulla carta la Mercedes ha dato l’impressione di essere una vettura temibile. La Force India, nonostante problemi di gioventù, ha fatto vedere cose egregie

Domani si accenderanno i riflettori sulla seconda giornata. Aspettiamo di vedere i primi giri cronometrati di McLaren e Red Bull

La Formula 1 cavalca le nuove frontiere dell’informazione

Aspettando di vedere le nuove forme di Red Bull, Mercedes, Marussia e Caterham e dopo le presentazioni on-line firmate McLaren MP4-29, Ferrari F14-T, Sauber C33-Ferrari e quelle virtuali di Williams, Force India e Lotus grazie ai nuovi mezzi di comunicazioni, il Mondiale di Formula 1 è pronto ad entrare nel vivo con la prima giornata di test collettivi a Jerez.

Il Circus si prepara a vivere e a scrivere un capitolo completamente nuovo della sua storia, non soltanto per le numerose novità tecnico-sportive, ma anche dal punto di vista della comunicazione

Siamo in un momento epocale. L’informazione sta cambiando velocemente grazie a internet e giornali e riviste, purtroppo, arrivano sempre dopo. Le notizie sono già “bruciate” dal web, con i suoi Social Network e i siti internet” commenta Gian Carlo Minardi tramite le colonne del sito www.minardi.it “La massima serie sta cercando di percorrere al meglio le strade messe a disposizione dai nuovi mezzi di comunicazione, e così in questi giorni abbiamo avuto una rincorsa a chi presentava per prima la macchina, attraverso anche anteprime virtuali non preannunciate. Si ha la sensazione che tutti vogliano rivendicare la paternità di una soluzione tecnologica.  

In pochi secondi è possibile far arrivare in tutto il mondo una notizia o un’immagine fotografica, cosa impensabile fino a qualche anno fa quando ci si doveva appoggiare a giornali o telecamere. Sinceramente sono molto d’accordo su questo tipo di presentazione, in quanto a mio avviso è inutile spendere soldi in presentazioni spettacolari che non hanno nulla a che vedere con la tecnologia” prosegue il manager faentino “C’è sicuramente ancora molto su cui lavorare, ma bisogna provare a recuperare audience, soprattutto nel vecchio continente. I numeri della F.1 sono pareggiati dall’arrivo di nuovi mercati, me certamente si è persa un po’ di popolarità in Europa

In questi giorni l’ambiente Formula 1 è stato anche scosso dall’improvviso abbandono del Team Principal Lotus, Eric Boullier. Dalle prime battute Boullier era stato dato molto vicino alla poltrona di Whitmarsh, con il 55enne britannico pronto ad approdare in Lotus “La decisione di Lopez di riprendere in mano in prima persona le sorti del team la vedo in modo positivo. Anche se l’ho accettato, ho sempre criticato l’arrivo dei manager in Formula 1. Ora a capo delle scuderie abbiamo dei manager, che oggi ci sono e domani chissà. Una volta il team principal era anche il proprietario del team” analizza il fondatore dell’omonimo team di F1

Gian Carlo Minardi “Zanardi, un esempio per tutti noi”

Dopo due medaglie d’oro e una d’argento ai Giochi paralimpici di Londra 2012 in handbike e i tre titolo mondiali su strada, Alessandro Zanardi è pronto a tornare al volante di una vettura Gran Turismo.

A distanza di quattro stagioni dalla sua ultima corsa, l’ex pilota di Formula 1 e campione Cart sarà impegnato al volante della BMW Z4 GT3 nella Blancpain GT Sprint “Bisogna fare a Zanardi un grandissimo in bocca al lupo. In questi ultimi anni ha dimostrato tutto il suo valore andando a vincere ben due medaglie d’oro alle ultime Paraolimpiadi – non prettamente il suo sport – e ora è pronto a rimettersi in gioco a 47 anni” commenta Gian Carlo Minardi

“Sarà una sfida certamente non facile per molti aspetti. E’ stato lontano dalle corse per diverso tempo e dovrà rientrare nei ritmi di una vettura da corsa. Stiamo però parlando di un ragazzo determinato, un esempio per tutti. Da un atleta come lui noi tutti dobbiamo solamente imparare. E’ la prova vivente che con la forza di volontà e la testardaggine si possono raggiungere traguardi importanti”

Alessandro Zanardi firma il suo ingresso in Formula 1 nel 1991 con la Jordan, prendendo parte alle ultime tre gare. Nell’anno successivo Gian Carlo Minardi chiama il bolognese per sostituire l’infortunato Christian Fittipaldi nei GP d’Inghilterra, Germania e Ungheria “Ho avuto la fortuna di conoscerlo quando era molto giovane. Tornando a quegli anni rimane solo un rimpianto. Se avesse avuto la preparazione fisica di oggi, la sua carriera in Formula 1 sarebbe stata certamente diversa. Oggi ha un fisico eccezionale, cosa che gli mancò nel 1992. Abbiamo avuto un rapporto piacevole, ma anche dei problemi. Io ero solo alla mia ottava stagione e lui non era pronto fisicamente” ricorda il manager faentino “Tornando al presente gli faccio ancora un grandissimo in bocca al lupo per la sua nuova sfida”

Campanello d’allarme Caterham

In occasione della presentazione della nuova line-up 2014- Kamui Kobayashi e Marcus Ericsson che avranno rispettivamente il #10 e  #9 – il patron Tony Fernandes ha lasciato intendere che se non arriveranno i primi risultati importanti, a fine stagione potrebbe anche lasciare il Circus.

La Caterham ha firmato il suo ingresso nel Mondiale di Formula 1 nel 2010 con il nome di Lotus Racing, prima di prendere la denominazione attuale a partire dalla stagione 2012. Giunti alla quinta stagione Fernandes si aspetta i primi punti. Non è più deciso a restare in fondo alla classifica con distacchi così importanti “Se ancora una volta occuperemo la parte finale dello schieramento metterò fine la progetto Formula 1. Dopo cinque stagioni mi aspetto i primi punti. Non ha senso continuare ad occupare costantemente le ultime file” commenta  Fernandes “C’è un limite alla pazienza, alle motivazioni e ai soldi

Il team anglo-malese era arrivato nel Circus insieme alla HRT e all’attuale Marussia. A fine 2012 la HRT aveva già alzato bandiera bianca

 

Ericsson e Kobayashi in Caterham

Line-up completamente rinnovata per la Caterham. Fuori Pic e Giedo van der Garde, dentro Kamui Kobayashi e Marcus Ericsson.

Dopo la parentesi Ferrari, sponda GT, il giapponese ex-Sauber torna a vestire i panni di piloti di Formula 1, difendendo i colori del team di Tony Fernandez. Al suo fianco l’esordiente svedese Marcus Ericsson, classe 1990 con un passato in GP2 e Formula 3

Con l’annuncio di questa mattina si completa la griglia di partenza del Mondiale di Formula 1 che muoverà i suoi primi passi la prossima settimana sulla pista di Jerez con la tre giorni di test collettivi.

Salutata la Caterham, per Giedo van der Garde si sono aperte le porte di servizio della Sauber. L’olandese occuperà il ruolo di terzo pilota, teoricamente insieme a Sergey Sirotkin.

 

Minardi “Una pazzia entrare in F.1 senza una storicità”

Da qualche mese la FIA ha aperto un nuovo bando per scovare nuovi team interessati ad entrare nel Mondiale di Formula 1, com’era successo nel recente passato  con l’ingresso nel 2010 di HRT, Virgin Racing (oggi Marussia) e Lotus Racing (oggi Caterham)

Ad oggi sarebbero tre le realtà interessate al bando: Stefan GP, Haas Racing e una compagine diretta da Colin Kolles “Entrare in Formula 1 senza una storicità è da pazzi. Non puoi inventarti costruttore dall’oggi al domani” commenta Gian Carlo Minardi “Ho la sensazione che siano più spot pubblicitari che altro. Far entrare team che non hanno nulla a che vedere con la parola Costruttore non porterebbe nessun vantaggio all’ambiente F1

In effetti gli ultimi ingressi hanno dimostrato quanto sia difficile fondare un team partendo da zero “Il recente passato dovrebbe fare scuola. Gli ultimi arrivati si sono inventati costruttori, senza avere alle spalle un passato. Se poi ci aggiungiamo anche la difficoltà nel reperire le risorse economiche il quadro è veramente completo “prosegue il manager faentino che, partito dalla Formula Italia, ha messo insieme con il suo Minardi Team la bellezza di 340 GP in 21 anni di F.1, passando per la Formula 2 degli anni ‘80 “Diversa invece è la situazione dell’attuale Team Lotus o della Red Bull Racing. La compagine diretta da Eric Boullier ha radici profonde fin nella Formula 2 nascendo dalle “ceneri” di Renault, Benetton e Toleman, mentre la Red Bull ha acquisito la struttura ex-Jaguar Racing (prima Stewart Grand Prix)”

Il nuovo team prenderebbe il posto lasciato libero dalla HRT, che ha salutato il Circus due anni dopo il suo ingresso per problemi finanziari. Il 28 Febbraio FIA e FOM dovrebbero diramare le prime comunicazioni in merito. Restiamo in attesa

Gian Carlo Minardi “Priorità al presente”

Siamo entrati in una settimana cruciale per la Formula 1. Nella giornata di mercoledì, Team Principal e Presidente FIA Jean Todt si incontreranno intorno ad un tavolo per discutere dei provvedimenti presenti e futuri, a cui farà seguito la presentazione (virtuale) di alcune monoposto e la prima sessione di prove collettive sulla pista spagnola di Jerez, in programma a partire dal 28 gennaio

Il Salary Cap in previsione 2015 è certamente un argomento fondamentale per la sopravvivenza del Circus, ma  nella scaletta di mercoledì sarà importante mettere in cima i problemi attuali che attanagliano la Formula 1 di oggi, nonostante le dichiarazioni di rito dei diretti interessati.

In questo momento abbiamo diverse realtà che lottano con gli aumenti esponenziali dei costi, derivanti dalle importanti novità tecnologiche introdotte, e la mancanza di sponsorizzazioni. Ad esclusione  dei primi due-tre team del mondiale, gli altri navigano in acque molto agitate. Una volta il tam-tam classico era la sopravvivenza o la chiusura di un piccolo team come la Minardi, mentre ora sentiamo di una Lotus – quarta forza del mondiale – in forte difficoltà o di una McLaren che non supera i crash test, ecc…

La Formula 1 è sempre stata la massima espressione della tecnologia e la strada intrapresa abbraccia quelle che saranno le caratteristiche delle prossime auto di serie: recupero dell’energia, riduzione dei consumi e i motori turbo. Solo la competizione sportiva può aiutare velocemente la ricerca, ma a mio avviso sono errate le tempistiche. Non sono stati presi correttamente in esame i campanelli d’allarme sulla difficile situazione economica mondiale. Non dimentichiamoci che la Formula 1 è l’evento mediatico più seguito, dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio – che arrivano però solo ogni 4 anni – mentre i Gran Premi si corrono ogni 15 giorni. Pertanto il Circus non può permettersi scelte poco ponderate, come il raddoppio dei punti per rendere più spettacolare un mondiale, che per la mia storicità è assolutamente fuori logica.  A mio avviso l’attuale regolamento è troppo penalizzante. In questo momento il numero di motori e di cambi a disposizione per ogni pilota è troppo ridotto così come le giornate di prove, soprattutto in virtù delle numerose novità introdotte e delle problematiche che i team stanno affrontando. I ritardi sulla tabella di marcia sono evidenti e questo inciderà sull’affidabilità, sulla performance delle vetture e sulla sicurezza.

Siamo arrivati oltre metà gennaio e a breve inizierà la prima giornata di test collettivi sulla pista di Jerez. Chi ci sarà? In che condizioni gireranno? Come affronteranno i primi appuntamenti? Ho l’impressione che il Mondiale potrà essere vinto non da chi avrà le migliori soluzioni tecniche, ma da chi riuscirà a tagliare il traguardo. L’affidabilità diventerà la vera arma vincente. In un ambiente competitivo e tecnologico come il Circus, i problemi economici si ripercuotono non solamente sulla ricerca tecnologica, ma anche sull’affidabilità delle varie componentistiche.

La F1 sta vivendo un momento difficile; i problemi di Mr E. si ripercuoteranno sull’ambiente? Nonostante dichiari di avere il pieno appoggio dei team, sarà sempre il punto di riferimento o da questa riunione emergeranno nuove figure?

Mi auguro che vengano presi in esame i numerosi problemi in ottica 2014 per garantire credibilità,  uno spettacolo e una competitività degna di questo sport, prima di pensare al futuro prossimo

 

Max Chilton con il #4

Dopo la conferma al volante della Marussia per il secondo anno consecutivo, per Max Chilton è arrivato il momento di scegliere il suo numero personale che lo accompagnerà nella sua avventura nel Circus.  L’inglese, classe 1991, si è aggiudicato il #4.

Per la prima volta dal suo ingresso in Formula 1 la scuderia di Banbury si presenterà ai nastri di partenza dei Gran Premi con due piloti “esperti” avendo confermato in toto la coppia 2013. Chilton  continuerà a dividere il box con il francese FDA Jules Bianchi.

Anche se non è arrivato nessun punto, Max ha salutato il suo esordio nella massima serie con un primato, avendo visto la bandiera a scacchi in tutti e 19 appuntamenti

Per completare il mosaico 2014 mancano all’appello solamente i piloti e i numeri targati Caterham

1* Sebastian Vettel, Red Bull
3 Daniel Ricciardo, Red Bull
44 Lewis Hamilton, Mercedes
6 Nico Rosberg, Mercedes
14 Fernando Alonso, Ferrari
7 Kimi Raikkonen, Ferrari
8 Romain Grosjean, Lotus
13 Pastor Maldonado, Lotus
22 Jenson Button, McLaren
20 Kevin Magnussen, McLaren
27 Nico Hulkenberg, Force India
11 Sergio Perez, Force India
99 Adrian Sutil, Sauber
21 Esteban Gutierrez, Sauber
25 Jean-Eric Vergne, Toro Rosso
26 Daniil Kvyat, Toro Rosso
19 Felipe Massa, Williams
77 Valtteri Bottas, Williams
17 Jules Bianchi, Marussia
4  Max Chilton, Marussia
TBA, Caterham
TBA, Caterham

* Vettel ha sclto il #5 qualora non dovesse confermarsi Campione del Mondo

La Formula 1 da i numeri

La FIA ha ufficializzato la entry list 2014 e subito salta all’occhio la conferma di Max Chilton in casa Marussia che anche per la prossima stagione dividerà il box con il francese di casa FDA Jules Bianchi.

Contestualmente la Federazione ha diramato anche i numeri che contraddistingueranno tutti i piloti nella loro carriera all’interno del mondiale. Da quest’anno infatti sulle macchine la numerazione non seguirà più la Classifica Costruttori, bensì ogni pilota avrà il suo numero personale.

Sulla Red Bull del Campione del Mondo capeggerà ancora il #1, mentre sulla scocca del compagno svetterà il #3. Sebastian Vettel ha indicato anche il #5, da utilizzare nel momento in cui dovesse perdere il titolo. Il casa Ferrari Fernando Alonso e Kimi Raikkonen saranno contraddistinti dal #14 e #7.

#44 e #6 per Lewis Hamilton e Nico Rosberg, #8 e #13 per la coppia Lotus Grosjean e Maldonado, #22 e #20 per Jenson Button (numero col quale si è laureato campione del mondo) e Magnussen (con il quale ha vinto il titolo in WSR 3.5 nel 2013).

Ancora senza numero Max Chilton (Marussia) e le due Caterham che devono annunciare la coppia piloti.

1* Sebastian Vettel, Red Bull
3 Daniel Ricciardo, Red Bull
44 Lewis Hamilton, Mercedes
6 Nico Rosberg, Mercedes
14 Fernando Alonso, Ferrari
7 Kimi Raikkonen, Ferrari
8 Romain Grosjean, Lotus
13 Pastor Maldonado, Lotus
22 Jenson Button, McLaren
20 Kevin Magnussen, McLaren
27 Nico Hulkenberg, Force India
11 Sergio Perez, Force India
99 Adrian Sutil, Sauber
21 Esteban Gutierrez, Sauber
25 Jean-Eric Vergne, Toro Rosso
26 Daniil Kvyat, Toro Rosso
19 Felipe Massa, Williams
77 Valtteri Bottas, Williams
17 Jules Bianchi, Marussia
TBA Max Chilton, Marussia
TBA, Caterham
TBA, Caterham

La Formula 4 prende forma

 

Telaio Tatuus, Propulsore  FIAT 4 cilindri turbo da 1,4 litri FPT, Promotore WSK Promotion… con estrema decisione tutti i tasselli che comporranno il mosaico della nuova FIA Formula 4 prendono posto.

La nuova categoria voluta fortemente dalla FIA e appoggiata dall’Automobile Club d’Italia,  che sarà la prima a percorrere questa strada, nasce con l’obiettivo di scoprire i nuovi talenti dell’automobilismo sportivo facendo da ponte tra il mondo del karting e le monoposto, essendo aperta ai ragazzi che hanno compiuto i 15 anni.

Il Campionato Italiano, che vedrà al via i telai Tatuus spinti dal propulsore FTP da circa 160 cv,  sarà composto da sette appuntamenti e scatterà nel mese di maggio sulla pista di Vallelunga per chiudere a Barcellona il 19 ottobre, passando per le piste di Adria, Imola, Mugello e Monza. Ancora da decidere il tracciato che ospiterà l’evento in programma l’8 giugno. A breve sarà diramato anche il nome del fornitore di pneumatici.

Per quanto riguarda i costi sono naturalmente confermate le cifre già espresse dalla FIA. Il telaio costerà 33.000 euro più iva, ed il motore 9.500 euro più iva.

Affidabilità e consumi, parole chiave 2014

Con l’arrivo del nuovo anno siamo entrati in un mese caldo per la Formula 1. Nelle prossime settimane alcuni team sveleranno – almeno in modo virtuale – le forme della loro vettura, in attesa del primo test in programma il 28 gennaio sulla pista di Jerez. Ad oggi però non sappiamo ancora quante compagini saranno presenti al primo appuntamento Spagnolo. Di certo per ora c’è l’assenza – per ragioni finanziarie o strategiche – del team Lotus, che in questi mesi è stato “saccheggiato” dei suoi tecnici. Non dimentichiamoci però che il team è composto da uno zoccolo duro che ha radici radicate fin dalla nascita del Team Toleman,  riuscendo sempre a riemergere, rigenerando il personale partito verso nuove sfide e sopravvivendo ai vari cambiamenti societari.

Ci troviamo di fronte ad un nuovo capitolo e i team sono chiamati ad affrontare numerose problematiche e i ritardi sulle tabelle di marcia sono palpabili. Alcuni team clienti hanno ricevuto il “manichino” del propulsore – intorno al quale viene costruito l’impiantistica e la carrozzeria – solamente qualche settimana prima di Natale. Pertanto Ferrari e Mercedes potrebbero avere qualche vantaggio in questi termini.

Sarà una stagione difficile da decifrare le cui parole d’ordine saranno Affidabilità e Consumi. Quest’anno non si tratta solamente di realizzare la macchina più performante, ma soprattutto più affidabile e dai minori consumi.  Dopo otto anni di regolamenti praticamente congelati si dovrà ripartire da zero. Si esploreranno nuovi campi legati al recupero dell’energia e la ricerca farà passi da gigante. Sarà altrettanto importante quindi raggiungere le giuste partnership con i fornitori, per assemblare al meglio tutte le componenti della vettura.

Rispetto alle ultime stagioni, i test pre-stagionali assumeranno un ruolo più importante. Quasi certamente i team si nasconderanno molto meno e pertanto sono ansioso di vedere l’intensità dei primi giri.

Mentre nelle passate stagioni avere la migliore coppia piloti assumeva un valore aggiunto non di poco conto nel panorama 2014,  poter contare su campioni del calibro di Alonso, Vettel, Rosberg o Hamilton potrebbe non bastare. Vincere vorrà dire vedere la bandiera scacchi per primo, non necessariamente essere il più veloce in pista………….