F1 | GP Russia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Un gran premio molto tirato nei tempi in cui la Mercedes è dovuta ricorrere a tutte le strategie possibile pur di battere una buona Ferrari a cui non si può recriminare nulla se non di regalare 2-3 dec. al giro ai diretti avversari. Ancora una volta Bottas si è sacrificato in favore del suo compagno […]

F1 | Giovinazzi in Sauber a fianco di Raikkonen. MINARDI “Coppia perfetta”

Dopo sette lunghi anni, l’Italia avrà nuovamente il suo alfiere nel Campionato del Mondo di F1. La lunga attesa sarà interrotta da Antonio Giovinazzi che dalla prossima stagione difenderà a tempo pieno i colori del team Alfa Romeo-Sauber a fianco di Kimi Raikkonen.

Il ventiquattrenne pilota pugliese prenderà il sedile lasciato libero da Leclerc (promosso in Ferrari a fianco di Vettel), tornando nel team che lo ha fatto debuttare nel 2017 disputando i Gran Premi di Australia e Cina in sostituzione dell’infortunato di Wehrlein.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Gian Carlo Minardi, impegnato a Roma “Felicissimo per Antonio e per tutto il Motorsport italiano che dopo sette anni ritrova un suo alfiere in F1 a tempo pieno. Si tratta di uno step molto importante del progetto portato avanti da ACI Sport, le cui radici partono dal karting per passare alle formule propedeutiche” commenta soddisfatto il manager faentino “L’accoppiata Raikkonen-Giovinazzi è azzeccatissima perché il team potrà contare sull’esperienza di un maestro come il finlandese dando la possibilità al giovane di imparare e crescere. Mi auguro che l’allievo possa superare velocemente il maestro” conclude Minardi

Ad Hinwil, Giovinazzi ritroverà non solamente Raikkonen, ma anche Simone Resta, la cui carriera è iniziata nel 1998 da Faenza nelle fila del Minardi Team, nella veste di Direttore Tecnico che curerà il progetto della C38

F1 | Gp Russia, Minardi “Per Ferrari solo un risultato possibile”

Siamo giunti agli ultimi sei appuntamenti in calendario e questo fine settimana, a Sochi, la Ferrari ha solamente un risultato possibile: la doppietta. Gli uomini di Maurizio Arrivabene devono provare a mettere in difficoltà Hamilton e la Mercedes, che naturalmente partono coi favori del pronostico.

In questo momento la Mercedes ha la tranquillità che manca a Maranello e la consapevolezza di poter gestire un buon vantaggio in entrambe le classifiche. L’anno scorso Vettel e Raikkonen riuscirono a conquistare l’intera prima fila, ma la gara andò ad appannaggio di Bottas. Quest’anno bisognerà evitarlo.

Bisogna fare una considerazione. Mi sembra di rivivere quanto giù visto l’anno scorso con un prima parte di campionato a favore della Ferrari e una Mercedes in crescita e in rimonta. Esattamente come sta succedendo ora. E’ da capire se siamo di fronte ad una Mercedes attendista, oppure ad una Ferrari che commette troppi errori, vanificando il vantaggio. Certamente piloti e squadra non sono esenti da colpe.

Sul fronte delle mescole la Pirelli porterà la Soft come mescola più dura per arrivare alle hypersoft. Mi auguro di vedere una maggiore differenza di prestazione tra una mescola e l’altra, poiché è uno degli elementi che è venuto a mancare quest’anno. Per il 2019 la Pirelli vorrebbe diminuire la gamma di pneumatici, ma l’obiettivo dovrebbe essere aumentare il divario di prestazione tra le mescole.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Singapore, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Non è più Formula 1”

Vince ancora uno strepitoso Hamilton coadiuvato da una macchina fantastica. Una Mercedes che è tornata agli splendori dominando l’intero weekend col britannico, protagonista il sabato di un giro-capolavoro. Una Ferrari che a Singapore è apparsa molto sottotono, che ha chiuso la gara, così come le qualifiche, dietro anche alla Red Bull di Verstappen.

Dopo il suo pit stop, Vettel non è riuscito a sfruttare al meglio il vantaggio delle gomme più fresche perdendo tempo prezioso dietro a Sergio Perez, protagonista in negativo di diversi contatti, pagando la posizione a vantaggio di Verstappen. Proprio in quella circostanza ho avuto l’impressione di un Vettel che si è arreso psicologicamente.

La corsa però ha messo in evidenza un problema non di poco conto legato alle prestazioni di queste gomme e sarebbe bello avere una spiegazione da parte della Pirelli. Trovo inammissibile avere tempi sul giro in gara più lenti di 6-7 secondi rispetto alla qualifica. Si è corso a ritmo di una gara endurance col miglior crono segnato addirittura da Fernando Alonso. Mi piacerebbe ricevere alcune delucidazioni.

Lo spagnolo ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento nonostante una McLaren non all’altezza ed è vergognoso che un campione del suo calibro sia stato costretto ad emigrare verso nuovi lidi.

Restano ancora sei gran premi, e per Sebastian Vettel e la Ferrari la sfida si fa sempre più ardua, soprattutto contro un avversario così tosto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Raikkonen-Sauber, Minardi “Mi riporta in mente la storia di Alboreto”

Per Leclerc e Raikkonen, il Gran Premio di Abu Dhabi del prossimo 25 novembre sarà l’ultimo rispettivamente al volante della Sauber e Ferrari. Dal 2019 si scambieranno gli abitacoli col monegasco (21 anni) che si trasferirà a Maranello a fianco di Sebastian Vettel e il finlandese (38 anni) che tornerà a Hinwil con in mano un contratto biennale. I rumors delle settimane precedenti sono stati confermati e altri due tasselli hanno trovato posto nel puzzle che ci consegnerà una griglia di partenza rimaneggiata.

In Sauber Raikkonen ritroverà Simone Resta nelle veste di Direttore Tecnico, dopo il suo trasferimento da Maranello a fine maggio.

Sportivamente parlando quella di Raikkonen è una bella favola, tornare nel team con cui debuttò in F1 all’età di 39 anni. Sarà interessante capire chi sarà il suo compagno” commenta Gian Carlo MinardiNaturalmente faccio il tifo per Antonio Giovinazzi che avrebbe la possibilità di imparare molto dal finlandese, che metterebbe anche a disposizione del team la sua esperienza per sviluppare la vettura” prosegue il manager. “Se così fosse vedrei in modo positivo l’operazione.”

Questo mi ricorda il percorso di Michele Alboreto nel mondo delle Formule. Debuttò col Minardi Team nel 1981 in Formula 2 per chiudere la sua carriere sempre con noi nel 1994, questa volta in Formula 1” ricorda Minardi

F1 | Minardi “SI alla terza vettura, NO alle vetture-clone”

I rumors delle settimane scorse hanno trovato conferma con un mercato-piloti 2018 che continua a stupirci. Questa mattina la Ferrari ha ufficializzato l’addio di Kimi Raikkonen a fine stagione, annunciando successivamente l’arrivo di Charles Leclerc. La vera sorpresa è la conferma del ritorno del finlandese alla Sauber, che nel 2001 lo lanciò nel mondiale di Formula 1, prendendo il posto proprio del monegasco.

Raikkonen ha firmato un contratto biennale col team svizzero che avrà quindi la possibilità di concludere la sua carriera nel mondiale proprio da dove la iniziò, oltre che ritrovare Simone Resta che qualche mese fa è passato sotto le vesti del team di Hinwil assumendone il ruolo di Direttore Tecnico. Resta l’incognita su chi sarà il suo compagno di box. Un ulteriore tassello trova il suo posto.

Nei giorni scorsi Toto Wolff aveva usato parole dure minacciando di voler chiudere il programma giovani piloti Mercedes qualora Esteban Ocon non riuscisse a trovare un volante, aprendo però ad una possibilità che già qualche anno fa Gian Carlo Minardi aveva lanciato, ossia la terza vettura per un pilota debuttante

Da tempo sono favorevole a questa opzione, così come da anni chiedo il ritorno dei venerdì mattina aperti ai rookie” commenta il manager faentino “Bisogna dare una possibilità a chi investe nei giovani fin dalle formule propedeutiche, partendo già dal karting. Ad oggi invece la strada è sempre più difficile e l’imbuto sempre più stretto. Se non si mette in moto qualche nuova iniziativa ci troveremo di fronte ad una crisi estremamente grave” prosegue lanciando un campanello d’allarme.

Bisogna considerare che non tutti i team hanno la forza economica per costruire e gestire in pista contemperamento tre vetture. Pertanto bisognerebbe rivedere l’intero sistema di punteggio creando una classe dedicata ai giovani esordienti  – come succede nelle categorie GT – per dare la possibilità anche ai team miniri di lottare per la zona punti che, diversamente, sarebbe off-limits avendo in pista tre Ferrari e altrettante Mercedes, Red Bull e Renault” propone Minardi

Così facendo si escluderebbe la possibilità di avere quatro top team e altrettanti cloni, una strada che non mi affascina e che potrebbe snaturare il DNA del CampionatoSiamo davanti ad un cambiamento importante di una F1 che è in mano a quattro grandi costruttori come Ferrari, Mercedes, Renault e Honda. Speriamo che abbiano l’intelligenza, la capacità e, soprattutto, la volontà di gestire la situazione al meglio” conclude Minardi

F1 | Minardi “Ocon merita di restare in F1”

Siamo alle porte del Gran Premio di Singapore, quindicesimo appuntamento (di ventuno) del mondiale e intorno al mercato piloti aleggia ancora una forte incertezza. Da diversi anni non assistevamo a così tanti scambi di casacca o annunci (vedi il ritiro di Fernando Alonso, il passaggio di Daniel Ricciardo da Red Bull a Renault o il cambio di proprietà della Force India che si è vista l’azzeramento del punteggio in occasione del Gp di Belgio), ma soprattutto ci sono ancora dei tasselli che devono trovare il loro posto.

In questo momento l’ago della bilancia è in mano alla Ferrari, con l’incognita legata al futuro di Kimi Raikkonen. Nonostante le numerose voci, non arriva nessuna smentita o ufficializzazione da parte di Maranello, anche se è eclatante quanto successo sull’account ufficiale di Garage Italia che fa capo a Lapo Elkann in cui ha annunciato l’arrivo di Charles Leclerc al fianco di Vettel, salvo poi modificare il testo del post.

Fin tanto che non verrà fatta chiarezza su questo punto, sarà difficile vedere ulteriori movimenti poiché la Ferrari condiziona due team (Haas gode di una maggiore autonomia rispetto alla Sauber sul fronte piloti).

In questo gioco di scambi, purtroppo, potrebbe farne le spese Esteban Ocon, soprattutto dopo l’arrivo di Lawrence Stroll a capo della cordata che ha salvato la Force India (ribattezzata Racing Point Force India) che con grande probabilità porterà all’interno del team il figlio Lance (liberando un posto in Williams).

A farne le spese dovrebbe essere proprio il transalpino. Mi auguro e spero che un abile manager come Toto Wolff non permetta questo scempio poiché, a mio modesto parere, stiamo parlando di uno dei piloti emergenti più interessanti che merita di restare nel Circus. Sarebbe demenziale se non facesse parte dei venti piloti in griglia nel 2019.

Attualmente Ocon occupa la decima posizione nella classifica piloti con 45 punti, uno in meno di Sergio Perez.

Gian Carlo Minardi

DZ Engineering e Fondazione Dino Zoli protagonisti nel weekend del Singapore Gp

La DZ Engineering, società di Dino Zoli Group di Forlì amministrata da Monica Zoli, sarà ancora una volta protagonista a Singapore, in occasione del Gran Premio di Formula 1. Oltre alla realizzazione degli impianti di illuminazione e di comunicazione di pista sul circuito di Marina Bay, la DZ Engineering si occuperà anche dell’illuminazione artistica di alcuni edifici storici di Singapore, promuovendo, congiuntamente alla Fondazione Dino Zoli, una spettacolare installazione di Edoardo Tresoldi, uno dei giovani artisti più influenti d’Europa (da “Forbes”, 2017).

La ricerca di Edoardo Tresoldi si caratterizza per l’uso della rete metallica. A differenza dell’architettura convenzionale, che racchiude lo spazio restituendo un paesaggio modificato dall’uomo, la sua struttura essenziale abbraccia il contesto e accoglie la presenza umana dando vita a un’inedita realtà esperienziale. Una dimensione eterea in costante dialogo con il paesaggio, inteso come contaminazione di linguaggi culturali, sociali e identitari, le cui dinamiche diventano parti costituenti dell’opera.

Dal 13 al 16 settembre 2018, presso la sede di Cargo 39 (39 Keppel Road #03-03, Tanjong Pagar Distripark), l’artista presenterà “Cube Temple. An ethereal creation of wire mesh in Singapore”, a cura di Nadia Stefanel, un’installazione temporanea ideata per un evento reale ad Abu Dhabi e rimodulata per garantire il dialogo con il luogo che la ospita. Uno spazio dinamico e iridescente, in cui diventa possibile sperimentare una dimensione eterea, mentre la luce – studiata dai tecnici di DZ Engineering – favorisce un’interpretazione dell’opera soggetta a diversi stati d’animo.

«Abbiamo conosciuto Edoardo – spiega Roberto Grilli, General Manager di DZ Engineering – nel 2016, illuminando il suo primo capolavoro: la Basilica paleocristiana di Siponto. Siamo orgogliosi di portare questa eccellenza italiana a Singapore, con un’installazione di grande importanza artistica e culturale».

«È dal momento dell’incontro a Siponto con Edoardo Tresoldi e la sua straordinaria opera – dichiara Monica Zoli, Amministratore Unico di DZ Engineering – che sogno un progetto congiunto. Ora ne realizzeremo addirittura due: dopo l’esperienza di Singapore, città unica e luogo strategico per l’attività della DZ Engineering, avremo modo di ospitare Tresoldi anche in Italia, all’interno della Fondazione Dino Zoli, con una mostra che rappresenterà per la prima volta il racconto del lavoro di questo incredibile artista».

L’esposizione, realizzata in collaborazione con Ambasciata d’Italia a Singapore, ICCS e Regione Emilia-Romagna, sarà aperta al pubblico con orario 10.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: DZ Engineering (tel. +39 0543 1917350, info@dz-e.com, www.dz-e.com); Fondazione Dino Zoli (tel. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com).

Edoardo Tresoldi gioca con la trasparenza della rete metallica e con i materiali industriali per trascendere la dimensione spazio-temporale e narrare un dialogo tra Arte e Mondo, una sintesi visiva che si rivela nella dissolvenza dei limiti fisici. La fusione del linguaggio classico e di quello modernista ne genera un terzo, marcatamente contemporaneo. Nato nel 1987, cresce a Milano dove, all’età di 9 anni, inizia a sperimentare tecniche e linguaggi artistici differenti sotto la guida del pittore Mario Straforini. Nel 2009 si trasferisce a Roma e inizia a lavorare in diversi ambiti. Cinema, musica, scenografia e scultura gli forniscono una visione eterogenea delle arti e diventano una piattaforma per la sperimentazione. Dal 2013 realizza interventi nello spazio pubblico, focalizzando la sua ricerca sul genius loci e lo studio degli elementi del paesaggio. Le sue opere sono state inserite in spazi pubblici, contesti archeologici, festival di arte contemporanea, festival musicali e mostre collettive. Nel 2016 realizza, in collaborazione con il MIBACT, il restauro della Basilica paleocristiana Santa Maria di Siponto (FG), una convergenza unica tra arte contemporanea e archeologia. Nel 2017 viene incluso da “Forbes” tra i 30 artisti under 30 più influenti d’Europa. Nel 2018 partecipa al Coachella Valley Music and Arts Festival di Indio, California, dove realizza “Etherea”, installazione temporanea a carattere monumentale.

La DZ Engineering, società di Dino Zoli Group, progetta e realizza sistemi integrati di illuminazione, telecomunicazioni e audiovisivi, sia in Italia che all’estero. Propone soluzioni di altissima qualità ed elevato contenuto tecnologico, frutto di trent’anni di esperienza maturata in tutto il mondo dagli ingegneri e dai tecnici che la compongono. Opera sia in ambito pubblico che privato, spaziando dalle cattedrali ai palazzi storici, dai siti archeologici ai centri antichi, dagli stadi di calcio agli autodromi internazionali, dalle aree portuali alle piattaforme offshore. È presente a Singapore dal 2011 con l’incarico per la realizzazione degli impianti di illuminazione e di comunicazione di pista sul circuito di Marina Bay, dove ogni anno viene disputato il Gran Premio di Formula 1. A giugno 2018, DZ Engineering si è assicurata il servizio fino al 2021 grazie alla vittoria delle gare d’appalto internazionali.

F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Hamilton straordinario. Ferrari, quanti errori”

Alla luce dei risultati ottenuti nelle prove libere e, soprattutto, in qualifica, il risultato della gara è nettamente a sfavore della Ferrari che lascia Monza con solamente un secondo posto.

Purtroppo abbiamo assistito al Festival degli errori: Sebastian Vettel è incappato nel quinto errore stagionale dopo appena trenta secondi dal semaforo verde, il muretto ha chiamato troppo presto Raikkonen al pit-stop dando la possibilità ad Hamilton di coprire otto giri in più, ma credo che qualcosa non abbia funzionato perfettamente sulla macchina del finlandese che ha pagato un blistering eccessivo sulla posteriore sinistra dovuto forse ad un set di mescola non perfetto o ad un setup non ottimale.

Stiamo assistendo ad una lotta entusiasmante tra due grandi costruttori, molto tirata anche nelle sciabolate verbali e nelle strategie. E’ stato chiaro il messaggio lanciato a Bottas che ha rallentato Raikkonen favorendo la rimonta di Hamilton. Giochi che fanno parte della F1 e dimostrano quanto sia importante avere due piloti in gioco. Questo deve far riflettere la Ferrari per il futuro prossimo.

Monza ci ha regalato un gran premio tirato e corso sul filo dei centesimi dove Hamilton non ha commesso il minimo errore. Ha rischiato portando a casa il massimo risultato. E’ stato perfetto in ciascuna circostanza: al via, nel sorpasso ai danni di Vettel e nell’attacco finale sul finlandese. Ha aspettato il momento per sferrare l’affondo su Raikkonen, anche supportato dalla strategia del suo team. Davanti ad un pilota così sarà difficile per Vettel recuperare il gap con solamente sette gran premio ancora all’attivo.

Il Miglior pilota del Gran Premio? Sicuramente Hamilton. Non ha commesso il minimo errore, ha corso costantemente all’attacco mettendo sotto pressione l’avversario. L’aiutino da parte di Bottas ci sta.

Devo fare i complimenti a tutto il pubblico perché ha risposto alla grande dimostrando quanto sia importante per gli italiani questa tappa riempiendo le gradinate. Sono stati tre giorni entusiasmanti. Ora aspettiamo di vedere cosa succederà a Singapore.

Gian Carlo Minardi