F1 | Gp Belgio, MINARDI “Positivo lo scambio Gasly-Albon”

Siamo entrati nella settimana del Gran Premio del Belgio. Lo scenografico stracciato di Spa-Francorchamps ospiterà il tredicesimo appuntamento e la novità più importante ce l’hanno regalata la Red Bull e la Scuderia Toro Rosso con lo scambio Gasly-Albon. Parlo di avvicendamento e non declassamento poiché mi sembra un’azione plausibile tra due team sotto la medesima proprietà, soprattutto in ottica futura.

La Red Bull conosce già il livello di Kvyat, autore del podio in Germania, mentre non conosce ancora l’intero potenziale del giovanissimo Alexander, alla sua prima stagione nel mondiale. Trovo corretto dare questa opportunità soprattutto in ottica 2020, soprattutto quando si ha la possibilità di sfruttare le risorse in “famiglia”.

La Red Bull-Honda è in forte ascesa anche se dovrà fare i conti con le penalizzazione sul fronte dei motori e con questa azione si vogliono avvantaggiare sulla prossima stagione, per essere ancora più competitivi e vincenti.

L’anno scorso a Spa-Francorchamps la Ferrari aveva conquistato una’importante vittoria con Sebastian Vettel e speriamo che possa essere di buon auspicio anche quest’anno. Alcuni settori della pista sono certamente a vantaggio della “rossa” anche se la Red Bull sarà un avversario tosto e importante. Siamo di fronte ad una stagione che ha più ben poco da raccontarci sul fronte del risultato finale con la Mercedes e Lewis Hamilton lanciati verso il sesto titolo Mondiale, ma un successo di casa Maranello potrebbe essere un bel biglietto da visita per il Gran Premio d’Italia, in programma il weekend dell’ 8 settembre.

Entusiasmante la sfida alle spalle dei tre top team, con la Mclaren a fare da capofila come quarta forza del mondiale con 82 punti, davanti alla Toro Rosso (43) che dovrà cercare di non vanificare il lavoro svolto fino ad oggi, difendendo il quinto posto dalla Renault (39 punti).

Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “NO ad una F1 monomarca”

L’abbassamento costi è un tema sempre attuale e molto caldo in Formula 1, specialmente negli ultimi anni. Si è partiti col taglio drastico dei test, sostituiti però dai costosissimi simulatori e oggi la direzione scelta è la standardizzazione di alcune componenti, come la centralina unica.

La volontà è di andare con maggiore decisione verso questa strada rischia di naturalizzare il vero DNA della Formula 1 e il valore del campionato costruttori.

Da sempre sono stato riluttante ad avere vetture clone e, anche oggi, sono della medesima idea” commenta Gian Carlo Minardi .

Standardizzare alcune componentistiche di una monoposto di F1 significherebbe andare verso un monomarca, snaturando il DNA di questo campionato che rappresenta da sempre la massi espressione della tecnologia“.

Sono convinto che per diminuirei i costo si debba intervenire sull’aerodinamica e, forse, anche su motori estremamente meno tecnologici che nel budget di un team rappresenta una voce importante. Non mi sembra corretto limitare la capacità costruttiva di una scuderia creando dei cloni, limitando il lavoro degli ingegneri

Il tempo stringe e la fine di settembre di sta avvicinando e i team dovranno trovare una soluzione in ottica 2021

In una recente intervista rilasciato a Motorsport.com, Mattia Binotto ha ribadito il suo no alla standardizzazione dei componenti tecnici nelle monoposto di F1 “Fin dall’inizio abbiamo sempre sottolineato di essere contrari alla standardizzazione (delle componenti tecniche) e sento che si stia andando troppo in quella direzione. Perché siamo contrari? Perché crediamo che il DNA di questo sport sia la competizione, e la standardizzazione è concettualmente contro questo spirito.”

Non ci resta che aspettare, sperando che il buon senso prevalga.

Foto: Aldo Iacucci (pu24.it)

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Budapest ci ha raccontato la sfida del futuro”

Questo weekend ungherese può rappresentare l’antipasto di cosa ci aspetterà nel prossimo futuro con la lotta tra Verstappen, strepitoso nella pole del sabato e in gara, ed Hamilton che ha fatto la differenza in questa vittoria coadiuvato da una strategia da veri numeri 1 da parte del muretto Mercedes.

Il campione britannico ha inanellato una serie di giri stratosferici, costantemente più veloce di 7-8 dec rispetto al diretto avversario della Red Bull riuscendo a sopravanzarlo nell’ultima parte di gara.

Una Mercedes che ha risposto sul campo alla debacle di una settimana fa, forse anche spronata da un’ottima Red Bull.

Decisamente deludente il fine settimana della Ferrari che chiude col terzo posto di Sebastian Vettel, davanti al compagno Leclerc. In questa pausa estiva a Maranello dovranno lavorare duramente per provare a recuperare il divario nella seconda parte di campionato. Non si può concludere un gran premio a quasi un giro dal vincitore. Spa-Francorchamps, sulla carta, dovrebbe adattarsi maggiormente rispetto al lento tracciato di Budapest, ma a preoccupare è l’ennesimo messaggio del muretto in cui hanno chiesto ai due piloti di risparmiare benzina.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, MINARDI “La vera sfida è dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull”

Siamo alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, a una settimana dall’incredibile gara all’ Hockenheimring.

Le previsioni meteo annunciano nubi sparse e temporali pomeridiani per la giornata di sabato, mentre la gara sarà asciutta. Il caldo potrebbe rappresentare un problema, soprattutto in casa Mercedes che nonostante il weekend poco felice appena trascorso resta la macchina da battere ed Hamilton e Bottas andranno alla caccia del pronto riscatto.

Le caratteristiche del tracciato, lento, tortuoso e corto, potrebbero avvantaggiare la Red Bull che proverà ad avvicinarsi ulteriormente al secondo posto della Ferrari. La SF90 ha dato segnali importanti di crescita e avrebbe bisogno di un fine settimana non condizionato da problemi ed errori. In Germania la macchina ha dimostrato di essere competitiva sia con le alte temperature che in condizioni di pista bagnata, anche se è stata tradita dall’affidabilità.

La sfida si accende soprattutto dietro i tre top team, con una McLaren in grande spolvero che sta prendendo un’importane vantaggio sui diretti avversari e la Toro Rosso che si è portata al quinto posto, forse del podio conquistato da Kvyat e dal sesto posto di Albon, davanti ad una Renault in difficoltà sul fronte affidabilità. Per la TR il quinto posto rappresenterebbe la consacrazione, soprattutto dopo l’importante lavoro svolto la scorsa stagione col motore Honda in favore della Red Bull che oggi raccoglie i frutti.

Tradizionalmente, l’arrivo della pausa estiva accende il mercato piloti, anche se quest’anno lo vedo particolarmente “dormiente” poiché i grandi spostamenti potrebbero avvenire nel 2021, in occasione dei nuovi regolamenti. A tenere alto l’interesse è il futuro di Bottas in casa Mercedes, il cui sedile potrebbe esser preso da Esteban Ocon, in prospettiva di farlo crescere a fianco di un campione del calibro di Hamilton che, a scadenza di contratto, potrebbe pensare a nuove sfide lontano da Brackley. Tra le retrovie, nodi da sciogliere in casa Haas e Racing Point.

Gian Carlo Minardi