F1 | Gian Carlo MINARDI “Anche Canada a rischio”

Christijan Albers (NDL) Minardi Cosworth PS05.
Formula One World Championship, Rd 8, Canadian Grand Prix, Practice Day, Montreal, Canada, 10 June 2005.
DIGITAL IMAGE

L’ultimo gran premio, in ordine cronologico, a essere posticipato è Baku. Se il Gran Premio di Monaco è definitivamente annullato per la stagione 2020, salgono a sette gli appuntamenti che ad oggi risultano posticipati e in cerca di una nuova data.

Stando al calendario attuale, l’inizio del Campionato del Mondo di Formula 1 potrebbe avvenire il fine settimana del 14 giugno, in occasione del Gran Premio del Canada, anche se Gian Carlo Minardi ripone qualche dubbio.

“Credo che anche Montreal sia in forte dubbio poiché, come Monaco e Baku, è un circuito semi-permanente. A breve quindi saranno chiamati a prendere una decisione per evitare di incorrere in perdite ulteriori, dovendo partire per tempo nell’allestimento di tribune e pista”

Il Circus è compatto per trovare una soluzione. La volontà è di far partire il Mondiale 2020. La chiusura estiva è stata anticipata per avere a disposizione le settimane del mese di agosto, tradizionalmente chiuse per le ferie.

“Bisogna tenere in considerazione anche un altro aspetto economico importante. Quest’anno i team ricevono i diritti televisivi della stagione passata, ma i problemi potrebbero emergere nel 2021 qualora quest’anno venissero a mancare setto-otto gare. La conferma del Budget Cap 2021 è una notizia positiva in questo senso” analizza il manager faentino

“In questo momento è troppo presto per fare qualsiasi previsione poiché l’emergenza Covid-19 ha tempistiche molto differenti per ciascun paese” conclude Minardi.

[Breaking News] Riprogrammazione Historic Minardi Day

Cari Amici,

abbiamo lavorato sodo per poter realizzare quest’anno un’edizione dell’Historic Minardi Day che sia ancora più appassionante e coinvolgente in ogni suo dettaglio. La macchina organizzativa del Minardi Day, seppur in smart working per seguire al meglio le indicazioni del Decreto Governativo relativo al Coronavirus, è pronta. Ciononostante è nostro dovere considerare l’emergenza COVID-19 con la massima serietà possibile.

In tal senso abbiamo deciso di individuare nuove date per il Minardi Day, che possano dare a Voi e a noi tutti la serenità di poter realizzare un evento nelle condizioni di massima sicurezza, allegria, passione e condivisione.

La riprogrammazione delle nuove date sarà effettuata e comunicata al più presto e, statene certi, proporrà una soluzione efficace e ottimale per lo svolgimento dell’Historic Minardi Day 2020.

Avremo quindi anche quest’anno tre giorni da sogno presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, dove potremo e dovremo festeggiare la ripartenza delle attività e il rilancio del nostro Paese.

#IoRestoaCasa

F1 | Gp Australia, MINARDI “Giovedì, la prima sfida”

Ci siamo, tra polemiche e incognite tutti i team sono arrivati in Australia, teatro del primo appuntamento di una stagione lunga e impegnativa, anche se con l’incognita “COVID 19”.

Nonostante l’Albert Park Hotel, adiacente alla pista, sia stato chiuso e il personale messo in quarantena dopo aver registrato il suo primo caso positivo al Covid-19, il weekend di gara resta confermato anche se il Premier dello stato di Victoria ammette che tutto potrebbe cambiare all’improvviso.

Team e piloti sono arrivato a Melbourne con solamente sei giorni di test sulle spalle, non sufficienti a delineare le forze in campo, ma abbastanza per alimentare diverse polemiche.

Giovedì, si correrà la prima gara dell’anno, con la Federazione chiamata alla prima, e più complessa e approfondita, verifica per accertare la regolarità di tutte le vetture. Eventuali contestazioni potrebbero partire da qui.

Sotto la lente di ingrandimento ci sono i Campioni del Mondo della Mercedes, con la Red Bull che avrebbe chiesto un chiarimento regolamentare sulla presa del bracket posteriore che la FIA l’anno scorso aveva ritenuto legale, ma anche la Racing Point, il “clone” della Mercedes 2019 riuscito molto bene che ha stupito a Barcellona.

Le verifiche tecniche saranno anche il banco di prova per sapere se è stata messa la parola fine sull’accordo segreto tra la Federazione e la Ferrari, che non è piaciuto ai sette team non motorizzati Ferrari con Marko, consulente Red Bull, che ha usato parole dure nei confronti della FIA.

Polemiche a parte, Melbourne sarà l’occasione per fare un po’ di ordine e capire le reali forza in campo. A Barcellona abbiamo assistito ad un compattamente molto interessante con tutte le vetture racchiuse in una forbice di appena 1’5”. Se così fosse, ci aspetta una bella sfida. La Mercedes resta la squadra da battere, anche se con l’incognita affidabilità. Vedremo quale sarà la posizione della RP20 di Perez e Stroll.

Ci aspetta un fine settimana ricco di incertezze, compreso sul fronte meteo con qualche precipitazione attesa per venerdì, ma una domenica soleggiata. L’unica certezza sono le gomme, le medesime della passata stagione coi team che hanno confermato praticamente la strategia 2019. Ferrari e Red Bull hanno optato per 9 set di C4 Soft, come nella passata stagione, con la Mercedes che ne avrà a disposizione 10, una in più rispetto a 2019.

E’ una pista di trazione e frenata con poco grip essendo un asfalta prettamente stradale in cui è facile l’ingresso della safety-car.

Insomma, ci sono tutte le premesse per vivere un fine settimana divertente e ricco di spunti. Le qualifiche a partire dalle ore 7.00 e il Gran Premio alle 6.10 (ora italiana con diretta Sky Sport F1 HD)

Gian Carlo Minardi

Caos F1, MINARDI “7 team all’attacco, ma parla solamente il consulente Red Bull”

A destabilizzare l’ambiente della Formula 1 non c’è solamente la crisi dettata dal Covid-19. A meno di una settimana dal gran premio d’Australia non c’è ancora la certezza del suo corretto svolgimento, anche se lo start è orma praticamente sicuro. Nel frattempo è arrivata la decisione degli organizzatori del Bahrain: il GP si farà, ma a porte chiuse.

Nei giorni scorsi, però, ad alzare la voce sono stati sette team non motorizzati Ferrari – Mercedes, McLaren, Red Bull, Alpha Tauri, Renault, Force India e Williams – che con un comunicato congiunto hanno chiesto alla Federazione maggiore chiarezza sull’accordo raggiunto dalla FIA con la Ferrari in merito alla questione power-unit.

In base agli articoli 4 (ii) e 4 (vi) delle regole disciplinari e giudiziarie la FIA ha deciso di stipulare un accordo con la Ferrari per chiudere questo procedimento (non essendo riusciti a dimostrare un’eventuale irregolarità) garantendone la riservatezza. Ad alzare i toni ci aveva pensato Helmut Marko, braccio destro di Dietrich Mateschitz in Red Bul usando parole pesanti nei confronti della Federazione.

“Sono perplesso, perché tutti i team e motoristi non legati alla Ferrari sono rimasti in silenzio appoggiandosi solamente ad un comunicato congiunto in cui chiedevano maggiore chiarezza alla FIA. Solamente Marko ha alzato la voce usando parole molto forti nei confronti della Federazione la quale ha dichiarato di prendere tutte le misure necessarie per proteggere lo sport e il suo ruolo e la sua reputazione come regolatore del Campionato del Mondo di Formula 1. Essendo solamente un consulente, Marko non è perseguibile dal punto di vista sportivo,” sottolinea Gian Carlo Minardi, interpellato ai microfoni di Minardi.it

“Mi sembra un teatrino costruito. Non dimentichiamoci che siamo nel pieno del rinnovo del Concorde Agreement, periodo storicamente ricco di diatribe in cui tutti i team cercano di ottenere il massimo e l’attuale spartizione economica non trova l’approvazione di Mercedes.”

“Intanto il Consiglio Mondiale ha appoggiato l’operato di Jean Todt in merito all’accordo segreto raggiunto con la Ferrari (la quale avrebbe aperti i segreti di tutti i punti grigi del regolamento), ammonendo i sette team,” conclude Minardi.

Sarà stata messa veramente la parola fine?