PREMIO ALLA CARRIERA PER GIAN CARLO MINARDI E PIERLUIGI MARTINI

Imola -MINARDI DAY SABATO MATTINA MINARDI GIANCARLO

Sono diversi gli eventi che faranno da contorno al Formula 1 Emirates Gran Premio dell’Emilia Romagna, in programma all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre.

Nonostante l’evento si svolgerà a porte chiuse, non mancano le iniziative che daranno lustro al ritorno della massima serie motoristica mondiale sul circuito romagnolo. Si inizia sabato con la consegna sul podio di un riconoscimento alla carriera a due personaggi che sono stati protagonisti della Formula 1 e della storia del circuito di Imola: Gian Carlo Minardi, fondatore della Scuderia omonima, diventata successivamente Toro Rosso e quindi ora AlphaTauri, grande team manager e scopritore di talenti, uno su tutti Fernando Alonso; e Pierluigi Martini, ex-pilota, che ha corso il mondiale F1 al volante della monoposto faentina. A premiare i due “monumenti” del motorsport sarà il sindaco di Imola Marco Panieri.

Minardi e Martini sono legati a filo doppio, perché i migliori risultati nella Formula 1 li hanno ottenuti correndo insieme. Le stagioni più significative sono state quelle dal 1988 al 1991, dove Martini ottenne il primo punto iridato per sé e per la scuderia faentina (GP degli Stati Uniti 1988), l’unico giro al comando (GP del Portogallo 1989), prima fila (GP degli Stati Uniti 1990). A Imola Pierluigi Martini ha corso otto volte, piazzandosi due volte a punti, con il miglior risultato, un quarto posto, conquistato nella stagione 1991. L’ultima gara sul tracciato di casa è stato nella stagione 1995.

Domenica spazio agli sbandieratori del Rione delle Stuoie di Lugo, che sicuramente daranno spettacolo con le loro evoluzioni sulla griglia di partenza, quindi appuntamento prima del via della gara, davanti ai piloti schierati, con l’esibizione canora del trio Il Volo, che canteranno l’Inno di Mameli. Immediatamente dopo occhi puntati al cielo per vedere una pattuglia di 4 velivoli caccia Eurofighter appartenenti al 4° Stormo di Grosseto (2) e al 51° Stromo di Istrana (TV), pilotati da militari dell’Aeronautica Militare, che effettueranno due passaggi sulla linea di partenza.

Infine, per gli amanti dei numeri, dalla nascita della Formula 1, nel 1950, sono 99 i Gran Premi disputati nel Bel Paese. Quello di domenica 1 novembre 2020, in programma all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, sarà, quindi, il centesimo Gran Premio sul suolo italiano.

F1 | GP EMILIA ROMAGNA, MINARDI “GIUSTO L’ESPERIMENTO DEI DUE GIORNI”

A distanza di quattordici anni dall’ultimo Gran Premio, questo fine settimana la Formula 1 farà il suo ritorno all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, anche se a porte chiuse.

Per l’Italia sarà il terzo appuntamento nel mondiale, una prova di forza importante per tutto il nostro territorio nazionale e si appresta a fare da apripista ad un programma racchiuso nelle sole giornate di sabato e domenica. In una stagione decisamente anomala, che ha saputo regalarci un calendario certamente ricco di novità sul fronte dei circuiti, è giusto fare questo esperimento anche se non credo sia la strada giusta per il contenimento dei costi per i team.

Dell’attuale griglia, solamente Kimi Raikkonen ha già corso un GP ad Imola, mentre Latifi e Stroll hanno avuto la possibilità di conoscerla durante la loro permanenza nel Campionati ACI. Per il 98% della griglia si tratterà di una novità.

Imola è una pista impegnativa per macchine e piloti che dovranno fare attenzione alla ghiaia posta subito fuori dalla pista. Nonostante il periodo, il meteo dovrebbe essere positivo con temperature intorno ai 12-14°C, senza il pericolo di nebbia tranne nelle prime ore della giornata. La Pirelli porterà le mescole C2, C3 e C4. Dalle simulazioni i 4909 mt di pista dovrebbero essere percorsi in appena 1’15” (contro 1’22″5 del 2006).

Questo Gran Premio è frutto di un grande lavoro di tutte le istituzioni sia a livello locale che regionale con un grande contributo da parte di Formula Imola. Finalmente intravedo un’uniformità di veduta che può aprire a nuovi orizzonti per il futuro dell’autodromo. La cornice di pubblico sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

Lewis Hamilton si prepara a ritoccare nuovamente il nuovo record di vittorie. E’ incredibile quanto in casa Mercedes non siano sazi di vittorie. A Portimao Hamilton era riuscito a migliorare per diciotto volte consecutive la sua prestazione fino a segnare definitivamente il giro più veloce della corsa, lasciando il compagno od oltre 5decimi, Verstappen a 1”1 e Leclerc a 1”6.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP PORTOGALLO, IL PIUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “HAMILTON HA SBRICIOLATO BOTTAS. GRANDE RAIKKONEN”

Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W11 driving through the gravel.
24.10.2020. Formula 1 World Championship, Rd 12, Portuguese Grand Prix, Portimao, Portugal, Qualifying Day.
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Portimao si è confermato un circuito spettacolare e perfetto ad ospitare un gran premio di Formula 1, regalandoci momenti emozionanti sia in qualifica che in gara, movimentata anche da alcune gocce di pioggia con un inizio sorprendente che ha visto Sainz portarsi al comando per alcuni giri, oltre all’incredibile partenza di Raikkonen che aveva conquistato la sesta posizione.

Hamilton ha messo in bacheca non solamente la 92esima vittoria, segnando il nuovo record di vittorie che sarà presto aggiornato, ma ha surclassato Valtteri Bottas lasciandolo ad oltre 25” migliorando per oltre quattordici volte arrivando a fermare il cronometro sull’ 1’18”750.
Sul fronte Ferrari sono riusciti a recuperare nei confronti dei team di seconda fascia, anche se il quarto posto è arrivato soprattutto per merito di Leclerc. Un risultato sicuramente positivo, anche se paga ancora un secondo dalla Mercedes.

E’ stata una gara in cui sono tanti i piloti ad essersi messi in mostra, a cominciare da Gasly ottimo quinto con l’Alpha Tauri. Come lui, anche Ocon, è stato bravo nella gestione della vettura e delle gomme riuscendo a ritardare il pit stop, restando in pista per oltre 52 giri dei 66 totali. Come già detto anche Sainz è stato protagonista di una bella corsa, come Raikkonen che ha lottato per conquistare il punto, perso solamente in favore di Vettel (decimo sul traguardo).

Considerando i presupposti iniziali, stiamo assistendo ad una stagione divertente. Tralasciando le gare doppie su alcuni circuito, che onestamente non ripeterei, i nuovi circuiti non hanno tradito le attese.

Tra sette giorni l’Italia ospiterà il terzo appuntamento. Dopo Monza e Mugello, è arrivato il turno di Imola. Pista storica che non ha bisogno di presentazione, conosciuto da pochi piloti dov’è presente la ghiaia ai lati della pista. Per la prima volta il programma del weekend sarà raggruppato in sole due giornate. Un’ulteriore novità.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP PORTOGALLO, MINARDI “UN OCCHIO ALLA PISTA, UNO AL RETRO-BOX”

Per il dodicesimo appuntamento del Mondiale, la Formula 1 fa il suo ritorno in Portogallo. Per l’occasione però non sarà circuito di Estoril ad ospitare le monoposto, bensì il “nuovo circuito di Portimao inaugurato nel 2008.

Solamente Verstappen, Giovinazzi, Leclerc, Stroll, Albon e Norris (quest’ultimo in occasione di un test su F1) hanno avuto l’opportunità di provarlo in un racing weekend. Pista impegnativa in cui bisogna trovare il giusto compromesso tra velocità e carico aereodinamico, essendo caratterizzato da diversi Sali-scendi naturali, rettilinei e curve performanti. La Pirelli porterà le tre mescole più dure (C1-C2-C3), ma durante le FP2 si sarà un accenno al 2021 con le nuove mescole.

Sul fronte meteo l’influenza dell’oceano atlantico potrebbe farsi sentire, ma non penso che Hamilton farà fatica ad incassare la 92esima vittoria.

Oltre allo spettacolo in pista, bisognerà seguire anche i movimenti nel retro-box col gli ultimi colpi del mercato piloti. Occhio anche ai movimenti sul fronte manageriale col Presidente Mercedes, Ola Källenius, determinato ad aumentare il suo potere decisionale all’interno del team. Questo potrebbe aprire a diversi scenari. Naturalmente resta da risolvere l’incognita motori, dopo l’abbandono di Honda.

Ci sono diversi ingredienti per vivere al meglio il nuovo appuntamento del Mondiale, in attesa di Imola.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP EIFEL, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI

Si chiude l’ennesimo gran premio sotto l’insegna della Mercedes e di Lewis Hamilton che mette in bacheca la 91esima vittoria in carriera entrando di diritto nella legenda, raggiungendo il record di Michael Schumacher. Emozionante il gesto di Mick che ha regalato il casco del padre al britannico.

Un risultato più che meritato, anche se non è molto corretto fare questi paragoni poiché nell’era Schumacher i campionati erano composti da un numero inferiore di gare. Hamilton si conferma un grande campione pronto a raggiungere il tedesco anche nel numero dei campionati vinti, ma altrettanto fortunato poichè se c’è un problema sulla vettura questo capita a Bottas.

Molto bravo anche Max Verstappen che ha provato a tenere il passo dell’inglese conquistando il podio davanti alla Renault, in crescita, di Ricciardo.

Il risultato della Renault può essere di buon auspicio per il futuro, dopo l’annuncio del ritiro della Honda, anche se accusano ancora problemi di affidabilità come visto con Ocon e Norris.

Da sottolineare la buona prova da parte di Antonio Giovinazzi che porta la sua Alfa Romeo Racing al decimo posto conquistando il terzo punto stagionale. Antonio sta dimostrando di meritarsi la conferma, difendendo la posizione dagli attacchi di Sebastian Vettel.

Sul fronte Ferrari, Leclerc riesce a mettere una pezza sul giro secco in qualifica, come ha dimostrato sabato col quarto tempo, ma nulla può in gara dove non riesce ad andare oltre la settima posizione.

Si chiude un gran premio con sette vetture differenti nelle prime sette posizioni e si è fatto un nuovo passo in avanti verso la conclusione di questa anomala stagione.  Tra quindici giorni (25 ottobre) il circus arriverà in Portogallo, a Portimao per il GP numero dodici.

Gian Carlo Minardi

 

 

F1 | GP EIFEL, MINARDI “SBAGLIATO PRIVARE GIOVINAZZI DI UNA SESSIONE”

Il mondiale di Formula 1 è arrivato in Germania, al Nurburgring, per una tappa non certamente prevista all’inizio dell’anno ma che fa parte di questa stagione anomala. Il Circus arriva su questa pista in un periodo dell’anno particolare dove le temperature basse e le previsioni meteo potranno coprire un ruolo importante, poiché sono attese temperature non superiori ai 9-10°C.

In una pista importante per l’aerodinamica con curve medio-veloci la Pirelli ha portato le mescole C2-C3-C4 e credo che la Red Bull avrà la possibilità di inserirsi, con Max Verstappen, tra le due Mercedes.

Dopo l’annuncio della Honda, Red Bull e Alpha Tauri sono alla ricerca di un nuovo motorista. Ad oggi le opzioni possibili sono solamente due: il ritorno ai Renault o il passaggio al Mercedes coi tedeschi pronti a restare in F1 solamente come fornitore di motori. Vedo quest’ultima opzione la più probabile. Con la fuoriuscita dei giapponesi, che hanno confermato il programma dichiarato fin dal giorno del loro ritorno, per Stefano Domenicali inizia un inverno non facile poiché tre motoristi sono pochi sia per l’immagine del mondiale che per venti macchine.

Per questo fine settimana la Ferrari porterà un ulteriore lieve step evolutivo, che fa però parte di un progetto più a lungo termine volto già al 2021 e 2022.

La novità sarà il debutto di Mick Schumacher nelle prove del venerdì sull’Alfa Romeo Racing. Il tedesco scenderà in pista guidando la macchina di Giovinazzi. Privare Antonio di una sessione su un circuito che non conosce, contrariamente a Raikkonen, la trovo una decisione (l’ennesima nei suoi confronti) assurda. E’ nuovamente penalizzato.

Gian Carlo Minardi

F1 | HONDA LASCIA, GIAN CARLO MINARDI “HANNO CONFERMATO IL PROGRAMMA INIZIALE. SI APRONO NUMEROSI SCENARI”

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. La casa giapponese ha annunciato il proprio ritiro a fine della prossima stagione, lasciando così senza fornitura sia la red Bull Racing che l’Alpha Tauri.

Certamente per i diretti interessati questa non è stata una notizia improvvisa e si staranno già muovendo su diversi fronti” commenta Gian Carlo Minardi, raggiunto telefonicamente al Mugello, impegnato nel Racing Weekend ACI Sport.

La fuoriuscita della Honda è frutto del nuovo Concord Agreement, che permette a tutti di uscire dalla Formula 1 con un solo anno di avviso, senza dover pagare una penale. Onestamente non è un buon segnale per il paddock. Una notizia che ha spiazzato tutti, anche se fa parte del progetto iniziare dei giapponesi, che avevano dichiarato fin dall’inizio la loro permanenza fino al 2021” prosegue il manager faentino.

La Honda è pronta a chiudere un ciclo non certamente facile, anche se stava iniziando a raccogliere i frutti con la Red Bull, che ora dovrà bussare alle porte di Ferrari, Renault e Mercedes. “Questa decisione apre a numerosi scenari, tra i quali il cambio di strategia in casa Mercedes con un programma proiettato solamente alla fornitura motori. La Mercedes potrebbe vendere il suo team” commenta Minardi.

Oltre alla fornitura Mercedes, l’altro canale potrebbe essere il ritorno alla Power-Unit Renault, che dal prossimo anno sarà nel Mondiale col marchio Alphine “I rapporti tra Red Bull e Renault, nel recente passato, non sono stati dei più felici la cui collaborazione ha avuto una brusca interruzione, ma in questo momento tutto è possibile

L’uscita della Honda si potrebbe anche leggere come un fallimento dell’era ibrida “La realtà è che in questo momento non ci sono nuovi costruttori interessati ad entrare nel mondiale e dal 2021 avremo solamente tre motoristi… Non il massimo per l’immagine della F1conclude Gian Carlo Minardi.