F1 | GP MIAMI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ORA VI ASPETTIAMO A IMOLA A TIFARE IL MADE IN ITALY.. E NON SOLO”

Miami ci ha regalato un fine settimana entusiasmante sotto alcuni punti di vista, con una qualifica straordinaria da parte del solito Max Verstappen e una McLaren devastante in gara che ha relegato il primo degli inseguitori – George Russell su Mercedes – ad oltre 37secondi di distacco.

Se in qualifica i distacchi sono minimi (solo 7 decimi tra il primo e il decimo posto) in gara abbiamo assistito ad un monologo tutto McLaren con Oscar Piastri che ha pizzato il suo quarto sigillo stagionale, davanti al compagno di box, confermandosi di essere il futuro di questo sport.

Certamente ottima la difesa da parte di Verstappen, in qualifica e gara, con le sue staccate e per l’incredibile padronanza che dimostra di avere della macchina nonostante una Red Bull in difficoltà con cui ha mancato il terzo posto in favore della Mercedes.

Sul fronte dei colori italiani, Andrea Kimi Antonelli mi ha scioccato positivamente conquistando la sua prima pole position in F1 in occasione delle qualifiche Sprint – diventando il più giovane poleman della storia – Sono rimasto però ancora più colpito dalla sua reazione in occasione del terzo posto conquistato il giorno successivo nelle qualifiche per il GP. E’ solamente al suo sesto fine settimana e sta dando segnali molto importanti.

Assistere alla diatriba via radio tra Leclerc ed Hamilton per il sesto e settimo posto è stato abbastanza avvilente. Purtroppo, questo era abbastanza prevedibile soprattutto nel caso di una vettura non competitiva, come si sta dimostrando ad oggi la Ferrari. Non sarà facile per questa dirigenza placare gli animi dei due piloti. A Imola, tra quindici giorni, dovrebbero essere introdotti importanti aggiornamenti con la speranza che li possano riportare in alto.

Archiviamo Miami e Imola si preparare ad ospitare il primo appuntamento europeo. Spero ci possano essere tanti appassionati a sostenere sia Antonelli che la Ferrari per dimostrare quanto sono importanti i Gran Premi italiani nel mondo. Vogliamo regalare a tutto il mondo una bellissima immagine del nostro Motorsport.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MIAMI, GIAN CARLO MINARDI “ASPETTANDOVI NUMEROSI A IMOLA ANDIAMO IN FLORIDA”

In foto – Adrian Campos impegnato nel GP USA del 1987 al volante della M187

La Formula 1 approda negli Stati Uniti, in Florida, prima di fare il suo debutto annuale in Europa con l’appuntamento all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola il prossimo 17 e 18 maggio.

Per il Gran Premio di Miami Pirelli ha optato per la C3-C4-C5, un grado di mescole più morbido rispetto al 2024 dove il meteo potrebbe essere una variabile in più. Nonostante temperature elevate intorno ai 29°-30° è presente una percentuale di pioggia che potrebbe incidere anche sulle strategie e sui pit stop. Tradizionalmente è una gara ad una sosta. Il tracciato costruito attorno allo stadio è caratterizzato da un asfalto molto liscio e sottopone i pneumatici a forze longitudinali e laterali medio-basse. Il degrado termico sarà un fattore determinante.

Il leitmotiv del fine settimana sarà la sfida interna in McLaren che cercherà di prendere in largo sui diretti avversa Mercedes, Ferrari e Red Bull, ma soprattutto la lotta tra Piastri e Norris. Da una parte l’australiano proverà a consolidare la sua leadership sia all’interno della squadra che in campionato, mentre Norris sarà chiamato a dare una risposta dopo gli errori commessi in Bahrain. Deve dimostrare di aver ritrovato quella fiducia e freddezza necessaria a lottare per il mondiale piloti.

Dall’altra parte abbiamo la Red Bull che deve trovare serenità all’interno del team, nonostante Max Verstappen sempre presente e in splendida forma. Soprattutto in qualifica, sul giro secco, la vettura riesce ad esprimersi al meglio. Proprio le due qualifiche, per la Sprint e GP, saranno importanti perché si giocheranno sul filo dei millesimi.

Sul fronte Ferrari, dopo il podio di Leclerc di quindici giorni fa, speriamo possa fare un ulteriore passo in avanti mettendo a punto gli aggiornamenti introdotti a Sakhir. Occhio anche alla Mercedes, attualmente seconda forza del mondiale.

Il tracciato disegnato attorno all’Hard Rock Stadium è lungo 5,412 chilometri da ripetere in gara 57 volte. Ricavato sfruttando aree di parcheggio, strade di servizio e anche arterie cittadine, è contraddistinto da 19 curve: sette a destra e dodici a sinistra. Pur essendo localizzato in una zona priva di rilievi altimetrici, sono stati creati alcuni dislivelli: i più rilevanti sono fra la curva 13 e la 16, dove il tracciato passa sotto a dei cavalcavia su un terreno irregolare e percorre una corsia di decelerazione della Florida’s Turnpike. Così come a Gedda, anche a Miami le zone DRS saranno tre al termine delle quali ci sono le migliori opportunità di sorpasso della pista.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “LECLERC-HAMILTON. DISTACCO TROPPO ELEVATO”

In Arabia Saudita abbiamo assistito ad un fine settimana all’insegna della McLaren, ma soprattutto sotto il nome di Oscar Piastri che ha preso di prepotenza lo scettro di numero uno all’interno della squadra capitanata da Andrea Stella nonché la testa della classifica mettendo a sesta il terzo successo stagionale. Si sta confermando pilota completo.

Sempre presente Verstappen, autore di una straordinaria pole position dopo il difficile fine settimana vissuto in Bahrain. Non sono però d’accordo con la penalizzazione. Credo che 5” siano stati troppo pochi considerando il vantaggio ottenuto dalla sua azione e sia perché arrivati all’inizio della corsa. Ha avuto tutto il tempo per recuperare tagliando il traguardo in seconda posizione a poco più di 2” dall’australiano. Un drive-through sarebbe stato più coerente.

Da applausi il gran premio di Leclerc che non solo ha regalato alla Ferrari il primo podio stagione in un GP, ma ha nascosto e attenuato i veri problemi della vettura invece molto evidenti con Hamilton che ha un andamento poco lineare non da sette volte campione del mondo. In questo momento è abbastanza inspiegabile.

Ottima la difesa di Kimi Antonelli proprio su Hamilton. La Mercedes è la seconda forza del mondiale con una coppia di piloti molto vicina tra loro, nonostante un rookie. Russell è in splendida forma, come dimostra la terza posizione in qualifica e il quinto posto in gara.

Fine settimana negativo per Norris. Sta correndo a corrente alternata e sono evidenti le sue difficoltà. Certamente positivo il recupero in gara, frutto anche di una buona strategia, ma l’errore in Q3 è molto pesante. Nonostante disponga della migliore vettura in pista, non è riuscito a superare Leclerc. Questo rende ancora più importante il risultato conquistato dal monegasco. Norris sta patendo pesantemente il “problema” Piastri che sfrutta al meglio la sua McLaren.

Fine settimana positivo anche per Carlos Sainz, in crescita con la sua Williams, che ha nuovamente lasciato alle sue spalle il compagno Albon, e per Hadjar che ha regalato alla Racing Bulls il punto della top-10, con Lawson comunque in dodicesima piazza. Facendo un paragone con la passata stagione, la delusione più grande sta arrivando dall’Aston Martin, fuori dalla zona punti.

Tra quindici giorni si arriva a Miami prima dell’approdo in Europa all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola il 16-18 maggio.

E’ stato un fine settimana di Pasqua all’insegna del Motorsport. Se a Jeddah abbiamo assistito al quinto appuntamento del Mondiale di F1, Imola ha ospitato il secondo appuntamento del Campionato del Mondo WEC richiamando oltre 65000 appassionati. Devo ringraziarli uno ad uno per il calore che con cui mi hanno accolto, in particolare al momento dello start della 6Ore, così come ringrazio tutta la squadra di Formula Imola per l’ottimo lavoro svolto. Sono arrivati anche i complimenti e ringraziamenti da parte dell’organizzatore WEC. Con l’arrivo della F1 tra quattro settimane, spero di poter assistere ad una folla ancora più calorosa e numerosa. Gli appassionati sono i nostri “sponsor” e la carica per continuare a migliorare. Noi dobbiamo farci trovare pronti per mettere in difficoltà chi deve prendere certe decisioni.

Gian Carlo Minardi

F1| GP BAHRAIN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PIASTRI PILOTA COMPLETO. NORRIS IN DIFFICOLTA’ MENTALE”

Ancora una volta abbiamo assistito ad una gara estremamente competitiva in cui le strategie e la safety-car sono stati determinanti al fine del risultato. Un Gran Premio che ci ha fatto divertire con numerosi sorpassi, che ha evidenziato ancora una volta che basta una minima sbavatura – vedi qualche imperfezione nel pit-stop – per perdere diverse posizioni.

Complimenti a Oscar Piastri, protagonista di un fine settimana perfetto. Ha firmato il suo 50esimo GP in F1 con pole position e vittoria. Si sta confermando pilota completo, che sta maturando. E’ il pretendente al titolo, considerando le difficoltà mentali di Norris. Il suo compagno non è stato altrettanto previso con alcuni errori sia in qualifica, ma anche allo start. Un errore che ha condizionato la sua corsa chiudendo alle spalle di Russell.

Si stanno evidenziando le forze in campo con una McLaren sempre più padrona di questo campionato, davanti ad una bella Mercedes e ad una discreta Ferrari. Per la prima volta dall’inizio della stagione, Antonelli chiude la corsa fuori dalla zona punti. Bellissimo il suo sorpasso ai danni del quattro volte campione del mondo Max Verstappen, ma l’ingresso della safety-car ha scombussolato i piani della Mercedes vanificando così l’ottimo lavoro con una strategia non perfetta.

Qui abbiamo visto una Red Bull maggiormente in difficoltà, anche se è riuscita a conquistare la zona punti con entrambe le vetture. Probabilmente un risultato quasi insperato ad inizio del fine settimana.

Proprio loro potrebbero essere stati vittime di questo calendario troppo intenso. 24 gare a mio avviso sono eccessive. Team e piloti sono soggetti a ritmi serrati e il rischio di errore è dietro l’angolo. Probabilmente a causa del tour-over, alcune procedure non hanno funzionato a dovere tra gli uomini di Horner.

Trovo corretta la decisione di non procedere nei confronti di Russell. Si è trattato di un errore veniale dettato da un problema di gestione esterno legato alla centralina. Non penso abbia avuto un grande vantaggio.

Detto questo, tra sei giorni si torna in pista a Jedda per il quinto gran premio della stagione, in Arabia Saudita.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN CONTINUA A IMPRESISONARE. ANTONELLI HA GUIDATO DA TOP-DRIVER.

Il Gran Premio del Giappone è stata una gara molto interessante, forse non tanto sul fronte dei sorpassi, ma per i tempi sul giro coi primi sei classificati racchiusi in 19 secondi, di cui i primi tre in poco più di 3”.

Ancora una volta Verstappen ha fatto la differenza in Red Bull, confermando tutto il suo valore, dopo averci dato un anticipo già il sabato portandosi a casa  una pole position straordinaria, davanti alle due McLaren, nonostante una vettura inferiore firmando il quarto successo di fila a Suzuka.

Tsunoda, alla sua prima uscita con la Red Bull, ha pagato quello che è il vero valore della macchina. Se durante le prove libere era riuscito a non sfigurare nei confronti del compagno, in qualifica l’olandese ha fatto la differenza. Partendo così indietro diventa difficile recuperare. Ha segnato buoni tempi sul giro, ma ha tagliato il traguardo con 58” di ritardo.

Questo fine settimana ha consacrato le forze in campo sia sul fronte costruttori che piloti. Nonostante Piastri avesse qualcosa in più rispetto a Norris, concordo sulla strategia e sulle scelte adottate in casa McLaren che, comunque, col secondo e terzo posto, ha consolidato la leadership in campionato. Sia in qualifica che in gara il team di Woking ha “regalato” a Verstappen un decimo, che gli è costata la vittoria.

Segnali positivi sono arrivata dalla Mercedes che consolida la seconda posizione, grazie al quinto e sesto posto rispettivamente con Russell e Antonelli. In particolare, Kimi, ha fatto una gara da top-driver su una pista impegnativa come Suzuka che non conosce  così come tutti i rookie, segnando non solo il giro più veloce in gara che gli vale sia il nuovo record della pista e il riconoscimento di pilota più giovane a segnarlo, ma è stato il pilota che ha compiuto più giri con le “gialle”. Dopo una prima parte in difesa, dal 32esimo al 53esimo passaggio ha girato costantemente a pochi decimi dalla sua migliore prestazione recuperando sul compagno di squadra sei/sette decimi ad ogni passaggio.  Una strategia che ha pagato decisamente sul fronte dei tempi sul giro. Il supporto di un ingegnere come Bono, che ha lavorato a fianco di Hamilton negli ultimi dodici anni, è prezioso. Non dimentichiamo che siamo solamente al terzo appuntamento.

Pur migliorando rispetto ad un anno fa, Ferrari ha chiuso al quarto posto pagando con Leclerc 16 secondi di distacco dalla vetta, che si tramutano in un gap di quasi tre decimi. Non sono tantissimi, ma potrebbero non essere facili da recuperare.

Sono rimasto positivamente impressionato da Hadjar, ottimo sia in qualifica – subito alle spalle di Antonelli -, ma anche in gara con l’ottava posizione e punti importanti per il team

Comunque, c’è poco tempo perché venerdì si torna già in pista col quarto appuntamento in Bahrein, pista che tutti conoscono molto bene rookie compresi.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, GIAN CARLO MINARDI “FERRARI, E’ PRESTO PER FARE PROCESSI. SUZUKA PISTA MOLTO TECNICA”

Stiamo arrivando velocemente al terzo appuntamento del Campionato del Mondo dove le novità principali sono legata alla griglia, con Tsunoda che approda in Red Bull al fianco di Max Varstappen e Lawson che prende il suo posto in Racing Bulls.

Non mi aspetto grandi novità sulle vetture (livree a parte) visto il poco tempo a disposizione dei team, che introdurranno gli aggiornamenti importanti più avanti con l’arrivo in Europa.

Suzuka è una pista molto tecnica, tra le più storiche in calendario, dove i piloti avranno la possibilità di esprimersi, anche in virtù della lotta serrata tra le squadre. Tra i rookie, sarà interessante vedere chi si adatterà meglio alle caratteristiche della pista, trattandosi di una novità per tutti. La pioggia prevista per domenica rappresenta un’incognita in più.

Il Giappone è una tappa importante per verificare le forze in campo. Vedremo se sarà confermata la supremazia McLaren e se Ferrari e Mercedes saranno in grado di recuperare il divario. Sul fronte Ferrari prendiamo atto dei risultati nei primi due GP, ma è ancora presto per fare dei processi e, soprattutto, emettere sentenze.

Sul fronte gomme, Pirelli porta le C1-C2-C3 che rappresentano il compound più duro, per fronteggiare un asfalto storicamente molto abrasivo, anche se la pista è stata riasfaltata.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP CINA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ALTEZZA DA TERRA PROBLEMA IN CASA FERRARI”

Il Gran Premio della Cina, secondo appuntamento del mondiale, ha confermato i valori in campo con la McLaren che porta a casa la prima doppietta davanti ad un ottimo George Russell, ancora una volta  a podio, Max Verstappen e alla coppia Ferrari.

Rispetto a quanto visto una settimana fa a Melbourne, dalla Ferrari sono arrivati certamente segnali positivi, ma sono convinto che anche senza il problema all’ala anteriore Leclerc non avrebbe potuto lottare per la vittoria. Vittoria che però è arrivata nella sprint con Hamilton, protagonista anche della pole position.

Credo che proprio in questa differenza di prestazione, tra Sprint e GP, sia da ricercare il vero problema della SF-25 che per essere competitiva deve girare molto bassa. Qualifiche Sprint e gara-sprint sono terreno fertile, dettate dal chilometraggio limitato (100 km) e da meno benzina a bordo. Cambia drasticamente la situazione in vista del GP. Per evitare di consumare il pattino sono costretti ad alzare la vettura, sacrificando così la prestazione. Questo però non gli ha permesso di evitare la squalifica di entrambe le vetture (anche se per motivi diversi tra Leclerc ed Hamilton) arrivata a gara già conclusa, cancellando così il quinto e sesto posto.

In casa Red Bull il problema è ben altro, se così lo possiamo definire, nel senso che ancora una volta si trovano a correre con un solo pilota: Max Verstappen. Non è possibile, però, che chiunque arrivi al suo fianco abbia delle difficoltà così enormi. Probabilmente è una vettura molto difficile da guidare e gestire, essendo costruita totalmente intorno all’olandese che usa uno stile di guida particolare, mettendo in difficoltà i suoi compagni.  Faccio fatica ad immaginare una spiegazione diversa, dal momento che gli stessi “cugini” si permettono di essere più veloci e performanti di Lawson.

Racing Bulls è riuscita a vanificare un ottimo lavoro da parte del team e dei suoi piloti con una strategia totalmente sbagliata che li ha portati a stare fuori dalla top-10 nonostante la doppia squalifica Ferrari. Hanno gettato al vento punti importanti, a vantaggio dei diretti avversari.

Ancora una volta voglio fare i complimenti a tutti gli esordienti. In particolare, Isack Hadjar ha riscattato la brutta figura in Australia, mentre trovo eccessiva la penalità inflitta a Jack Doohan. Bravo “Kimi” Antonelli, ancora a punti con la Mercedes e senza commettere errori, occupa la quinta posizione in classifica generale.

Adesso ci spostiamo in Giappone, a Suzuka, un’altra pista impegnativa “old style” caratterizzata dalle vie di fuga con la sabbia.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN STRATOSFERICA, FERRARI RIMANDATA. WILLIAMS PIACEVOLE CONFERMA

Tra conferme e colpi di scena, dettati anche dalle particolari condizioni metereologiche, la Formula 1 ci ha regalato in Australia un primo fine settimana entusiasmante.

Abbiamo ritrovato alcuni risultati già emersi durante i test in Bahrein, in particolare legati alla McLaren e alla Williams, ma anche alla Ferrari seppur in negativo.

Siamo davanti ad una McLaren stratosferica che ha dimostrato una solidità incredibile, nonostante qualche errore da parte dei due piloti.

Alle loro spalle abbiamo trovato un incredibile Max Verstappen il cui talento ha nascosto, molto probabilmente, le difficoltà della Red Bull, rendendosi protagonista di una gara strepitosa tenendo impegnato, dal primo all’ultimo giro, Lando Norris e Oscar Piastri. Fino all’ultimo ha provato a insidiare il vincitore.

Terzo e quarto posto per la Mercedes con Russell e Antonelli. Mi ha fatto molto piacere che gli Steward abbiano fatto marcia indietro sulla penalità di 5″ inflitta a “Kimi” restituendogli la quarta posizione. Avevo trovato la decisione molto discutibile. E’ stato protagonista di un’ottima rimonta chiudendo il suo primo Gran Premio davanti alla Williams di Albon. Sicuramente partiva da una posizione che non rispecchiava il suo reale potenziale, favorendolo nei sorpassi, commettendo però solamente una sbavatura dove molti hanno commesso errori importati, pagati pesantemente col ritiro. La pioggia e l’asfalto scivoloso ha esaltato tutto il suo talento naturale.

La vera sorpresa di questo inizio di stagione, probabilmente, è la Williams che ha confermato gli ottimi segnali visti a Sakhir. Decisamente sottotono, in tutto il fine settimana, Carlos Sainz nonché protagonista di un errore importante in gara che un pilota esperto come lui non deve permettersi.

Anche Fernando Alonso è stato protagonista di un errore finendo a “muro”, ma questa volta ci ha pensato Lance Stroll a salvare la domenica dell’Aston Martin portandola fino al sesto posto, davanti ad un ottimo Nico Hulkenberg con la Sauber.

Arriviamo quindi alla Ferrari. Quando il fine settimana è entrato nel vivo, vedi prove libere 3 e  Q3, loro si sono persi. Hanno sbagliato tutto, strategia compresa. Le perplessità emerse durante i test hanno trovato riscontro in Australia. Rispetto ad un anno fa, infatti, sono il team che ha migliorato di meno, e oggi si è visto. La stagione è certamente lunga perché ci sono ancora 23 GP, ma in Cina e Giappone devono arrivare delle risposte positive importanti. Auspichiamo sia un lavoro recuperabile. Non dimentichiamoci che quest’anno, con i regolamenti 2026 alle porte, l’impegno è doppio.

Tra una settimana si torna già in pista con destinazione Shanghai, teatro anche della prima gara sprint.

Gian Carlo Minardi

F1 | FINALMENTE SI PARTE! TUTTI A CACCIA DELLA MCLAREN DI NORRIS E PIASTRI, MA OCCHIO ALLE MERCEDES

Si parte, finalmente!

Quanto visto in Bahrein conta poco. Tre giorni sono veramente troppo pochi per capire le forze in campo anche perchè mancano dati fondamentali per analizzare i tempi con freddezza.

Certamente l’impressione è di una McLaren in vantaggio su tutto il gruppo. Per me sono la macchina di riferimento. Sono ripartiti da dove avevano finito il 2024… Anzi con un vantaggio leggermente più ampio.

Sarà interessante vedere chi sarà l’anti-McLaren. Siamo alla fine di un ciclo tecnico ed è più facile fare un salto in avanti per chi era indietro, vedi Williams. Per questo mi aspetto un compattamento verso l’alto delle prestazioni. Da quanto si è visto, Mercedes è la vettura, insieme al team diretto da Andrea Stella, che ha fatto lo step evolutivo più importante, con tutti i “se” e i “ma” del caso. Per questo sarà da osservare attentamente fin dalle prove libere di venerdì.

Sono tanti che in questi giorni mi hanno chiesto un parere su Andrea Kimi Antonelli. In questi anni ha dimostrato ampiamente tutto il suo valore tecnico e l’approdo in Mercedes è il frutto di questo lavoro incredibile. Non gli è stato, certamente, regalato nulla. Come sappiamo in questa F1 la vettura conta molto. Se sarà supportato dalla vettura  ha tutte le carte in regola per fare bene fin da subito. Tutto l’ambiente però lo deve supportare senza mettergli troppa pressione addosso. E’ dal 1953 che l’Italia aspetta il suo Campione del Mondo…

Poi c’è la Ferrari con Leclerc ed Hamilton. Sono rimasto positivamente colpito dal suo approdo e dal suo atteggiamento positivo. Ha una motivazione incredibile. Di contro ho avuto l’impressione di un Leclerc particolarmente nervoso, ma d’altronde  chi non lo saprebbe con un 7 volte campione del mondo al suo fianco?

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un primo GP entusiasmante, con tante domande che aspettano una risposta. Comunque vada, ci vorranno ameno tre o quattro appuntamenti per avere un quadro più chiaro.

Buona Formula 1 a tutti

Gian Carlo Minardi

INTERVISTA A GIAN CARLO MINARDI “NON FACILE LA GESTIONE LECLERC-HAMILTON”

In questo inizio di anno abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi per ripercorrere con lui i momenti più significativi del Campionato del Mondo di F1 2024, con un occhio verso la prossima stagione. “Possiamo catalogare il 2024 come uno dei migliori campionati in termini di affidabilità e competitività con quattro costruttori che si sono divisi le vittorie.

Ci stiamo avvicinando alla fine di un ciclo ed è auspicabile ipotizzare che anche questa stagione ci possa regalare le medesime emozioni e competizione.

E’ stato certamente un anno molto lungo con 24 GP che ha avuto la sua massima espressione specialmente nella seconda parte di stagione con ottimi tempi in qualifica e una lotta aperta fino all’ultimo appuntamento per il titolo costruttori, caratterizzata anche dal cambiamento di rotta da parte della Red Bull.

Il 2025 ci porterà a numerose novità in griglia con tanti debuttanti che vanno ad abbassare l’età media della griglia, nonostante un 40enne (Lewis Hamilton) e un 43enne (Fernando Alonso) che la fanno da padrone.

Ci aspettano certamente numerose incognite con la speranza, da tifoso, che la Ferrari possa farci divertire ancora di più. Siamo davanti ad un anno molto importante che ci traghetterà verso un cambiamento radicale del regolamento.”

Il 2024 ci ha regalato diverse novità, probabilmente inaspettate, tra cui gli esordi di Bearman, Colapinto e Lawson.

Tutti i giovani che si sono affacciati nel mondiale, partecipando ai gran premi o alle prove libere del venerdì, si sono fatti trovare pronti dimostrando che la preparazione delle formule propedeutiche è di alto livello. Proprio in questi giorni è arrivata la conferma del passaggio di Franco Colapinto dalla Williams all’Alpine in qualità di terzo pilota. Ora bisogna vedere se saranno in grado di sbalordire, dopo averci impressionato positivamente.

L’altra novità, che vedremo tra qualche settimana, è la presentazione collettiva che si terrà a Londra, poco prima dei test in Bahrein. Un nuovo modo di fare spettacolo.

….oltre al ritorno al successo della McLaren, 26 anni dopo.

In casa McLaren hanno commesso alcuni errori che sono frutto della crescita di un team. Certi errori diventano più evidenti quando lotti per vincere. Gli stessi errori commessi nelle posizioni di rincalzo, fanno molto meno scalpore. Il team cresce man mano che la macchina diventa competitiva. Sono certo che quest’anno non commetteranno i medesimi errori. È il pegno che bisogna pagare per diventare vincente. È un passaggio quasi obbligato. Lo abbiamo visto in casa Red Bull, Mercedes, Ferrari (solo per citarne alcuni) prima di aprire un ciclo vincente. Devo fare i complimenti ad Andrea Stella che è stato in grado, in poco tempo, di ricostruire una struttura riportandola al successo. Mi pare di intravedere una linea a cui sono molto affezionato: dando fiducia ai giovani.

Spesso nel 2024, hai sottolineato che per te la line-up migliore era proprio quella McLaren

E lo confermo. Nel 2024 la McLaren ha avuto la migliore coppia di piloti. Due ragazzi molto veloci che sono stati in grado di alternarsi al vertice, ma anche di trainarsi. Non sono stati esenti da errori, ma come dicevo prima fa parte del percorso di crescita. Quest’anno, sia Lando che Oscar, saranno in lotta per la vittoria. Ritengo che Piastri abbia tutte le carte in regola per diventare presto un campione del mondo. La gestione non sarà facile, ma hanno già l’esperienza della passata stagione.

… gestione non facile così come in casa Ferrari

Con Leclerc ed Hamilton, in Ferrari la gestione sarà difficile a prescindere soprattutto se avranno, come l’anno passato, una vettura che lotta per il secondo e terzo posto. Con due “galli” di quel calibro non sarà facile. Diversa la situazione in caso di una Ferrari dominante. A quel punto sarà la pista a parlare.

La Formula 1 sta attraversando un momento positivo. Tutti vogliono ospitare un GP

Bisogna però andarci piano. In questo momento la Formula 1 sta attraversando un momento felice e positivo, ma nella mia carriera ho vissuto tanti alti e bassi. Il vento cambia direzione in un attimo. Siamo di fronte ad una società molto labile, con giovani facilmente influenzabili. Lo stesso vale per le case automobilistiche. Oggi ci sono, ma basta un attimo che qualcosa possa cambiare. È il passato della F1 che ce lo racconta.

Proprio a riguardo del futuro, le Sprint continuano a tenere banco. Chi le vorrebbe diminuire o togliere e chi aumentare.

Un calendario con ventiquattro GP e sei sprint è già molto impegnativo per il lavoro dei team, ma anche in ottica budget cap. Un possibile aumento delle gare sprint non mi troverebbe favorevole, mentre opterei per modificare il sistema punteggio. Oggi non lo trovo proporzionato al costo di questa operazione.

Imola -MINARDI DAY SABATO MATTINA MINARDI GIANCARLO

Un altro argomento caldo è legato alla possibile alternanza di alcune piste storiche, tra cui anche Imola.

Personalmente sono favorevole al progetto alternanza. Probabilmente è un ragionamento di parte in quanto sono impegnato anche come Presidente di Formula Imola, a cui darebbe la possibilità di programmare gli investimenti. Nel 2020 e 2021 ci siamo fatti trovare pronti, salvando il Mondiale durante la pandemia e siamo stati ripagati con un contratto triennale. L’edizione del 2023, purtroppo, non si è disputata causa alluvione e ci è stato promesso il recupero nel 2026. Imola è una pista che piace a team e piloti, è un circuito spettacolare e, per me, il più bello del mondo. Sta aumentando la competizione per ospitare un GP e l’eventuale alternanza potrebbe essere una soluzione per continuare ad ospitare il Circus senza pagare cifre ulteriormente esorbitanti.

Restando a Imola, cosa hai provato rivedendo la McLaren di Ayrton in pista?

Rivedere in pista la McLaren MP4/8 mi ha riportato indietro a uno dei momenti più belli della mia storia sportiva e di appassionato nonché di amico di Ayrton. Mi sono emozionato quando è entrata in pista. Vettel si è aggiudicato una delle macchine più iconiche del 1993. Con quella vettura, dotata di un motore non ufficiale (il Ford Cosworth HB n.d.r) e meno performante delle dirette avversarie Williams e Benetton, il brasiliano ha dimostrato che nulla è impossibile raggiungendo risultati importanti.