F1 | Gp Belgio. Pista pro-Mercedes. Minardi “La migliore difesa è l’attacco”

Terminata la pausa estiva ci prepariamo ad entrare nell’ultima parte di un campionato che si sta dimostrando molto equilibrato. Mancano ancora nove appuntamenti alla fine e, almeno sulla carta, Ferrari e Mercedes hanno quattro gran premi favorevoli ciascuno. Vincerà chi sarà più bravo a mettere in pista gli ultimi sviluppi e chi commetterà meno errori, poiché fino ad oggi sia Vettel che Hamilton non sono esenti da colpe.

Si parte con Spa-Francorchamps e Monza, due piste pro-Mercedes, prima di arrivare a Singapore che potrebbe essere lo spartiacque anche per il mercato-piloti. In questa ultima parte di stagione entreranno in gioco anche le possibili penalty per la sostituzione dei componenti legate alla Power-Unit. Sebastian Vettel è leggermente in svantaggio rispetto a Lewis Hamilton.

Si arriva su una pista molto impegnativa sia per le vetture che per i piloti con carico aerodinamico e velocità importanti.

Tradizionalmente il meteo è molto variabile e per la prima volta nelle Ardenne Pirelli porterà le Ultra-Soft. Le prove libere del venerdì saranno determinanti per studiare il comportamento di questa mescola e capire i giri che si potranno effettuare prima di passare al compound più duro.

Così come a Monza, anche in Belgio, la prima curva rappresenta un incognita importante. Storicamente la Source è stata fatale a molti piloti tra cui anche Fernando Alonso che perse un mondiale con la Ferrari quando Grosjean gli decollò pericolosamente sopra.

La Red Bull potrebbe essere il terzo incomodo, pronta a rubare punti pesanti con Verstappen e Ricciardo, sfruttando il buon carico aerodinamico prima di giocarsi il tutto per tutto a Singapore. Il bel gesto visto in Ungheria da parte degli uomini di Toto Wolff potremo non rivederlo. Hanno regalato a Vettel tre punti che potrebbero risultate anche determinanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “E’ DOPPIETTA FERRARI!”

Tutto “quasi” come da copione, sole e Ferrari, all’insegna dell’avevamo previsto. Una prima fila tutta Ferrari dopo un weekend durante il quale il team di Maranello ha saputo ottimizzare tutte le novità portate sul tracciato, sarebbe bastata una buona partenza e via. Invece come sempre l’imprevisto. Un volante non in asse e la gara di Vettel si è fatta complicata. Una vittoria splendida che ha confermato la tabella di marcia di questo Mondiale che vedeva la Ferrari favorita su questo tracciato, una doppietta importante per entrambe le classifiche mondiali con una menzione di merito al lavoro di Raikkonen che ha fatto da scudiero ad un Vettel capace di portare alla vittoria la propria vettura nonostante l’impedimento.

La gara è stata interessante sotto il profilo tecnico, meno sotto il profilo dello spettacolo; si sa all’Hungaroring i sorpassi sono difficili. E’ da sottolineare la prestazione della Red Bull che è stata sempre performante durante il weekend e in gara, senza la penalizzazione per la sciocchezza iniziale che costata anche l’esclusione di Riccardo, Verstappen avrebbe potuto inserirsi nella lotta fra i due Piloti Mercedes e forse dare qualche grattacapo anche a Raikkonen.

Meritano la menzione il solito Fernando Alonso che ha portato al 6° posto la sua Maclaren-Honda dimostrando la sua indomabile grinta, e Carlos Sainz che con il 7° posto ha portato un buon bottino di punti ad una Toro Rosso un po’ distratta dai programmi futuri che si vocifera prevedano la motorizzazione Honda.

Una nota infine per la sportività Mercedes che ha amministrato i giochi di squadra in modo molto corretto, tanto da rinunciare a tre punti per Hamilton che potrebbero in futuro pesare non poco nell’economia del Campionato Piloti.

Il Circus va in ferie ed era indispensabile che la Ferrari portasse a casa il bottino pieno per affrontare al rientro le prossime due gare con lo spirito di chi è pronto a sovvertire i pronostici che vedono una Mercedes favorita sui veloci tracciati di Spa e Monza. La reazione tecnica c’è stata e, chissà, le condizioni del tempo o scenari diversi potranno anche sovvertire le previsioni.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Ungheria, Banco di prova per Mercedes e Ferrari

Questo weekend la Formula 1 sbarca a Budapest, inaugurando la seconda parte di stagione. Si arriva su un tracciato tradizionalmente baciato dal sole e dalle alte temperature in cui i team dovranno scoprire velocemente la migliore mescola (tra Medie, Soft e SuperSoft) da usate su un asfalto stradale e poco usato durante la stagione. Le condizioni del tracciato cambieranno velocemente dopo ogni sessione così come le performance delle vetture andranno migliorando.

Sulla carta parliamo di un layout (molto simile ad un kartodromo) favorevole a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, anche se l’anno scorso dietro alle due Mercedes arrivarono le Red Bull, anche oggi sono in fase di recuperato giocando un ruolo da guastafeste.

Davanti ad una Mercedes così competitiva c’è poco da stare tranquilli e a Maranello ne sono consapevoli. Dopo il difficile fine settimana britannico, è stato molto apprezzabile il supporto alla squadra arrivato dal Presidente Sergio Marchionne.

L’Hungaroring sarà un bel banco di prova per Mercedes, ma soprattutto per la Ferrari in ottica campionato. Se i ragazzi di Toto Wolff dovessero ripetere il risultato eclatante di quindici giorni fa su una pista che la vede meno favorita, il campionato si può (quasi) ritenere concluso, aprendo ad un’estata bollente sul fronte dei rinnovi contrattuali in casa del Cavallino Rampante.

Non dimentichiamoci che da martedì inizieranno due giorni di test in cui rivedremo in pista Robert Kubica al volante della Renault R.S. 17. Davanti ad un risultato positivo l’ambiente potrebbe destabilizzarsi. Sarà una sfida importate per il polacco che firmerà il suo debutto sulla vettura di nuova generazione. Con grande piacere ho appreso la notizia dell’esordio (mercoledì) di Luca Ghiotto al volante della Williams FW40. Un ragazzo che ho avuto modo di seguire insieme alla Scuola Federali fin dai suoi esordi nelle formule. Antonio Giovinazzi, terzo pilota Ferrari, sarà invece al volante della Haas motorizzata Ferrari durante le prove libere del gran premio.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Inghilterra, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari in affanno davanti allo strapotere Mercedes”

Bisogna riconoscere lo strapotere Mercedes, partito fin dal sabato con una stratosferica pole position di Lewis Hamilton e continuata con la doppietta in gara. Il team ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua forza e supremazia sia sul fronte motore che telaio. Lo si è visto in particolar modo nella rimonta di Valtteri Bottas che dalla nona posizione ha chiuso alle spalle del compagno di box.

Una Ferrari in affanno che si è difesa soprattutto con un Kimi Raikkonen (in spolvero rispetto a Vettel) che con un guizzo è riuscito a portare la sua SF70H in prima fila. Cercando di tenere il passo degli avversari le rosse sono andate in affanno e proprio sul finale la classifica è stata stravolta per colpa di una doppia foratura.

Silverstone era una gara favorevole alle Mercedes e i pronostici sono stati rispettati pienamente anche se si sperava in una “sconfitta” meno dolorosa da parte del team di Maranello. Rispetto ad un anno fa c’è stato un miglioramento grazie al podio del finlandese. Col settimo posto finale, Vettel ha visto praticamente azzerato tutto il suo vantaggio nei confronti del campione britannico, che si è portato ad una sola lunghezza dal ferrarista. La Ferrari perde ulteriore terreno anche nella classifica costruttori.

Tra quindici giorni si arriverà a Budapest, una pista che potrebbe giocare in favore della Ferrari, anche se davanti ad una Mercedes così competitiva nulla è scontato. Una Ferrari che dovrà guardarsi dalla Red Bull pronta a rovinarle i piani. Max Verstappen, esente da problemi tecnici, è tornato il solito guerriero mentre Ricciardo si è reso protagonista di una grande rimonta, chiudendo in quinta posizione alle spalle dell’olandese.

Gian Carlo Minardi

F1 | Silverstone, Minardi “E’ la pista di Lewis, ma la Ferrari c’è. Nel 1989 l’emozione più bella”

A distanza di una settimana si riaccende la sfida tra Mercedes e Ferrari, con la Red Bull terzo incomodo. Arriviamo al giro di boa della stagione su una pista, Silverstone, che tradizionalmente è favorevole alla Mercedes e a Lewis Hamilton, ma la Ferrari c’è ed è uscita molto bene dal confronto austriaco.

Il meteo sarà certamente una componente importante, ma stiamo assistendo ad un’entusiasmante lotta a cinque giocata sul filo dei centesimi tra Hamilton-Bottas-Vettel-Raikkonen-Ricciardo come hanno dimostrato la sequenza dei tempi messi a segno negli ultimi dieci giri al Red Bull Ring.

Al di la delle qualifiche in cui tutti hanno i loro segreti (vedi il doppio overboost messo a punto a Brackley) in gara abbiamo un livellamento delle forze in campo, anche se la W08 resta la vettura da battere. Se l’anno scorso Hamilton o Rosberg potevano permettersi di partire dal fondo dello schieramento agguantando ugualmente il podio, quest’anno il lavoro è più tosto. In Austria il pilota britannico, scattando dalla quarta fila, si è dovuto accontentare della quarta piazza alle spalle di un agguerrito Ricciardo che ha conquistato il quinto podio consecutivo.

Silverstone è un circuito affascinante con un pubblico eccezionale il cui tifo darà certamente la carica ad Hamilton, chiamato a reagire alla sconfitta austriaca provando a ripetere il successo della passata stagione. Vettel si presenta con venti punti di vantaggio e cercherà il riscatto dopo la débâcle 2016 dove non riuscì ad andare oltre il nono posto (quinto Kimi Raikkonen). La situazione a Maranello rispetto ad un anno fa è decisamente diversa e la Ferrari porterà un’evoluzione della Power Unit per contrastare la corrazzata tedesca che qualche crepa sul lato dell’affidabilità la sta mostrando. E’ una pista molto veloce e assisteremo all’ennesimo abbassamento dei tempi sia un qualifiche che in gara. Sul fronte dei pneumatici, la Pirelli porterà le mescole Medium, Soft e SuperSoft. Una scelta che gioca in favore della Mercedes.

Silverstone ha regalato al Minardi Team diverse soddisfazioni. La più importante è sicuramente marchiata 1989 quando con “Piero” Martini e Luis Perez Sala conquistammo un insperato quinto e sesto posto, salvando le sorti del team restando nei primi dieci della classifica costruttori (fondamentale per la spartizione dei diritti televisivi). In quegli anni solamente i primi sei classificati entravano nella zona punti. Fu certamente una grandissima soddisfazione anche perché al primo giro Piero rientrò ai box per un surriscaldamento delle temperature del motore. Decisi di rimandarlo in pista per la disperazione. Per fortuna il guasto era causato solamente da una bolla che venne riassorbita permettendogli di tagliare il traguardo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, Il PUNTO di Gian Carlo Minardi

In Austria la Mercedes ha dato prova ancora una volta della sua forza e di essere il team da battere. E’ stata protagonista con due piloti nonostante Lewis Hamilton non sia riuscito ad agguantare il podio finale in favore di un ottimo Ricciardo. Nella parte finale la Ferrari ha sfiorato il successo con Sebastian Vettel ma deve ottimizzare tutto al 101% per cercare di contrastare questo strapotere Mercedes che ogni tanto mostra qualche “crepa” sul lato affidabilità.

E’ stato un gran premio lottato sulle strategie in cui le gomme hanno giocato un ruolo importante. Dal 50esimo al 71esimo passaggio la sequenza dei giri veloci è stata impressionante. Vettel, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen giravano su tempi vicinissimi racchiusi in una forbice di pochi millesimi.

Al via Valtteri Bottas si è reso protagonista di una partenza perfetta, determinante per restare in vetta e passare indenne la prima curva che è costata cara invece a Verstappen ed Alonso causa Kvyat. Start non ottimo per Kimi Raikkonen che si è trovato a lottare con Daniel Ricciardo, col ferrarista costretto ad andare largo alla prima curva perdendo alcune posizioni.

Come era prevedibile la Red Bull sarà il vero termometro di questo mondiale. Quinto podio consecutivo in questa stagione per Ricciardo. Grazie al secondo posto “Seb” porta a 20 punti il suo vantaggio nei confronti di uno scatenato Lewis Hamilton che ha provato in tutti in modi ad agguantare almeno il podio nonostante i problemi di blister sulle sue Pirelli, mentre sul fronte Costruttori la casa di Maranello cede ancora qualche punto. Non siamo neanche a metà mondiale e c’è tutto il tempo per recuperare. Nella seconda parte della stagione l’affidabilità sarà determinante, così come le penalità per l’eventuale sostituzione delle componenti della Power-Unit.

Tra una settimana si arriverà a Silverstone, circuito particolarmente ostico per la Ferrari che l’anno scorso vide il trionfo di Lewis Hamilton. A casa sua proverà a recuperare terreno. La Ferrari dovrà stare attenta a sfruttare ogni occasione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, Minardi “Arriviamo da una settimana ridicola”

Si è chiusa una settimana a dir poco ridicola, ricca di tante parole sgonfiate come una bolla di sapone nell’incontro a Parigi del tutto inutile poiché non ha portato a nient’altro tranne che una reprimenda nei confronti di un atto che resta discutibile.

Durante il weekend austriaco, Sebastian Vettel avrà gli occhi dei commissari sportivi puntati addossi e questo potrebbe giocare a favore di Lewis Hamilton in una possibile bagarre col diretto avversario. Tra i due piloti ci sarà certamente tensione, anche se non ho mai creduto ad una convivenza idilliaca visto che sono in piena lotta per il mondiale. Un grattacapo in più per la Mercedes considerando che le mie sirene parlano di un possibile approdo del ferrarista, già nel 2018, a Brackley.

Si arriva su un circuito corto (lungo appena 4.318 metri) in cui il meteo potrebbe giocare un ruolo importante, ma abbastanza veloce da regalarci prestazioni ravvicinate. La pole position potrebbe giocarsi sul filo dei millesimi.

La Ferrari dovrà essere pronta a controbattere lo strapotere Mercedes, guardandosi le spalle dai padroni di casa della Red Bull che tenteranno il tutto per tutto in qualifica per portarsi in prima fila e infastidire la lotta al vertice, avendo optato per 9 set di UltraSoft (contro gli otto di casa Mercedes e 7 di Vettel e Raikkonen).

La sorpresa di questa stagione è la Force India che sta confermando il quarto posto nel mondiale costruttori conquistato nella passata stagione. Un risultato straordinario per un piccolo team disturbato da non pochi problemi economici, chiamato anche a gestire un’incandescente lotta tra Perez ed Ocon. Il messicano deve riscattare l’episodio negativo canadese in cui non ha ascoltato l’ordine di scuderia, soprattutto in vista del mercato piloti.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Vince Ricciardo davanti a Bottas. Minardi “Circuito inadatto alla F1. Decisioni dei commissari non oggettive”

Su un circuito inadatto ad ospitare un gran premio di Formula 1, gli errori dei piloti e l’impreparazione dei commissari di percorso hanno reso spettacolare una corsa fino all’ultima curva dell’ultimo giro, tra safety-car e bandiere rosse, come dimostra una classifica che ha visto al primo e secondo posto due piloti che ad inizia gara si trovavano in fondo.

I commissari sportivi hanno giustamente penalizzato la reazione di Sebastian Vettel che ha colpito Lewis Hamilton, frutto però di un errore voluto da parte del britannico che a mio parere non ha rispettato il regolamento rallentando eccessivamente al momento della ripartenza della corsa dopo la safety-car. Dalle riprese in tv la distanza tra la sua Mercedes e la vettura di sicurezza mi sembrava decisamente superiore alle dieci macchine previste. Considerando anche il problema a Lewis, lo stop and go di dieci secondi è stato fatale al tedesco della Ferrari che si porta a casa un risultato comunque prezioso in ottica campionato poiché è riuscito a stare davanti al diretto avversario su una pista decisamente favorevole ai motori Mercedes come hanno dimostrato le prestazioni di Force India e Williams.

La Ferrari, e Sebastian Vettel, dovranno essere abili a battere la concorrenza anche sul lato psicologico, tallone d’Achille di Hamilton, soprattutto su quei circuiti in cui la Mercedes si dimostrerà superiore dal lato tecnico, come in questo weekend. Il risultato della qualifica parla da se.

Degno di nota il terzo posto di Lance Stroll che fino agli ultimi metri ha assaporato il profumo della seconda posizione. Un risultato comunque importantissimo per un pilota che è stato bersagliato da numerose critiche e che in una gara difficile non ha commesso errori. Si tratta di un risultato importante anche per i colori italiani poiché il canadese è partito proprio dalla Campionato Italiano di Formula 4.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Minardi “Pista adattata al propulsore Mercedes. Ferrari dovrà limitare i danni”

Per il secondo anno la Formula 1 arriva a Baku per il Gran Premio di Azerbaijan, su una pista decisamente anomala. I suoi 6 chilometri di asfalto la rendono il secondo circuito più lungo del mondiale la cui carreggiata passa da 12 a 7 metri, con passaggi molto impegnativi come le curve 8,9 e 10 (zona del castello). E’ presente anche il rettilineo più lungo del mondiale ( oltre 2 Km) in cui si raggiungeranno velocità elevatissime, terreno fertile per il propulsore Mercedes. L’anno scorso Sebastian Vettel è riuscito a inserire al sua Ferrari alle spalle del vincitore Nico Rosberg, sfruttando il momento di nervosismo di Lewis Hamilton. Probabilmente saranno battuti i record, sia in qualifica che in gara, della passata stagione.

Proprio per le sue caratteristiche , il tracciato è favorevole alla compagine tedesca e Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dovranno cercare di ridurre al minimo i danni. In un campionato che si sta dimostrando altamente combattuto dovranno cercare di sfruttare al meglio ogni indecisione degli avversari, sia sul lato tecnico che della strategia.

Il lungo rettilineo che immette sul rettilineo finale potrebbe diventare un nuovo teatro di qualche team-radio di Fernando Alonso, nonostante gli sforzi della Honda di rassicurare tifosi, appassionati e addetti ai lavori. La situazione purtroppo non è piacevole e voci parlano di un piano B da parte della McLaren, anche se non di facile attuazione poiché i giapponesi non sono solamente dei partner tecnici, ma anche finanziari.

Occhio agli outsider, con la Force India in prima linea. Perez ed Ocon potrebbero ripetere l’exploit di Montreal. La Red Bull invece potrebbe pagare dazio principalmente per colpa del motore transalpino.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, IL PUNTO di Minardi “Mercedes imprendibile, ma risultato favorevole a Vettel”

Come avevamo anticipato, Montreal si è confermata terra fertile per la Mercedes che ha dominato la scena firmando pole position, vittoria e giro più veloce con Lewis Hamilton nonché la prima doppietta stagione. Il campione britannico ci ha messo molto del suo talento nella 65esima pole, mettendo tra la sua macchina e quella del compagno di box oltre cinque decimi di secondo.

Un gran premio estremamente difficile da decifrare soprattutto in casa Ferrari, anche se il quarto posto di Vettel è sicuramente importante in ottica mondiale poiché nonostante la debacle ha limitato i danni nei confronti del diretto avversario che a Montecarlo (in un weekend altrettanto non facile) non era riuscito ad andare oltre ad un settimo posto. In un campionato così tirato questi risultati possono diventare fondamentali. Una gara che è partita subito in salita per il tedesco, costretto a sostituire l’ala anteriore e correre in rimonta, lottando a quanto pare con un fondo della vettura non perfetto. Problemi ancora da accertare hanno rallentato la corsa di Kimi Raikkonen anche se in certi momenti non è riuscito ad esprimere un ritmo costante.

Molto bravo Daniel Ricciardo. Da professionista si è fatto nuovamente trovare pronto portando a casa un terzo posto. Peccato per Verstappen, autore di una partenza fantastica. Purtroppo l’affidabilità gli è stata fatale. Questo risultato ci conferma quanto la Red Bull sia un team da non sottovalutare e che nella seconda parte della stagione potrà essere il termometro del campionato.

Inspiegabile la condotta in casa Force India. Sergio Perez non ha ascoltato un ordine di scuderia in favore del compagno che in quel momento era più veloce. In un momento di mercato questa azione non gioca in favore del messicano che poteva ambire al sedile in un top team.

Finalmente un gesto fuori programma anche in Formula 1, con Fernando Alonso che fa irruzione in mezzo al pubblico in tribuna. Ha sfogato l’adrenalina del ritiro a due giri dalla bandiera a scacchi salutando il pubblico canadese che lo ha osannato per tutto il weekend. Non è più un segreto che in casa McLaren si stia lavorando per una soluzione “b” sul fronte motore, anche se non di facile soluzione poiché Honda è anche uno sponsor.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, Minardi “Mercedes favorita, ma la Ferrari va forte”

La Formula 1 arriva nel salotto di Gilles Villeneuve. Montreal, un circuito che per le sue caratteristiche lo considero spartiacque. Se la Ferrari dovesse uscire indenne dalla trasferta di Montreal può iniziare a pensare in grande.

Una Ferrari che in questi primi appuntamenti ha dimostrato di sapersi adattare alle varie condizioni, anche se la Mercedes parte avvantaggiata. Parliamo di una pista con rettilinei veloci e importanti frenate dove il motore e i consumi hanno un ruolo prioritario. Hamilton e Bottas potranno contare sui due bottoni magici. Diversamente da quanto successo a Montecarlo, il passo lungo non sarà un problema.

Si va a correre in una pista che risente di repentini cambi climatici in cui la safety-car ha un’alta percentuale di intervento. I muretti sono vicini e un errore può essere pagato pesantemente. Facilmente il record della passata stagione sarà battuto. In qualifica i piloti potrebbero scendere sotto il muro del 1’10”

Sul fronte dei pneumatici i due top team hanno fatto scelte lievemente diverse con 9 set ultrasoft per Vettel e Raikkonen, contro gli otto di Hamilton e Bottas.

Dopo il positivo weekend nel principato concluso col podio di Ricciardo, la Red Bull potrebbe tornare alle spalle di Ferrari e Mercedes. La crescita telaistica non è supportata dalla motorizzazione Renault (a volte ho l’impressione che il costruttore transalpino non fornisca lo stesso motore a Renault e Red Bull), anche se su alcuni circuiti saranno il termometro di questo campionato.

Ci aspetta un weekend e un gran premio con caratteristiche molto differenti da quanto abbiamo assistito fino a questo momento.

Buon gran premio a tutti

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, Minardi “Ottimo Vettel. Strategie determinanti”

Un Gran premio di Montecarlo all’insegna della Ferrari. Dopo aver conquistato la prima fila in qualifica si sono portati a casa anche una fantastica, quanto importante, doppietta in ottica mondiale. Un risultato che farà sicuramente morale, portandoli in vetta in entrambe le classifiche. Un weekend in cui tutti i record sono stati battuti. E’ incredibile vedere questi ragazzi sfrecciare tra le stradine del principato sfiorando i guard-rail.

Sebastian Vettel è stato bravissimo in tutte le fasi della corsa. Si merita un 10 pieno. Nel primo stint è stato in scia al compagno conservando al meglio le gomme, facendo poi la differenza nei momenti cruciali con giri-capolavori prima del suo pit stop e alla ripartenza dopo la safety-car in seguito all’incidente tra Button e Wherlein.

E’ stato un gran premio con pochi sorpassi, come da tradizione, in cui le strategie hanno avuto un ruolo importante. Col pit-stop di Max Verstappen la Red Bull ha commesso l’ennesimo errore di strategia, facendo cadere anche in tentazione la Mercedes con Bottas che ha concluso la corsa fuori dal podio e alle spalle di Daniel Ricciardo. Restando in pista più a lungo, Vettel e Ricciardo hanno avuto la meglio sui rispettivi compagni di box.

In ottica mondiale è importante che abbia vinto Sebastian, sia considerando il settimo posto di Lewis Hamilton sia per le possibili penalità che potrebbero arrivare in seguito alla sostituzione dei componenti della power-unit da qui alla fine della stagione.

Molto bravo anche Carlos Sainz, sesto con la Toro Rosso. Lo spagnolo si conferma a ridosso dei big, girando su tempo costanti per tutta la corsa. Peccato per l’irruenza di Perez che ha rovinato la corsa di Kvyat. Come successo in Spagna, è stato interessante seguire l’evoluzione della corsa dal monitor dei tempi, segnata da numerosi giri veloci.

Tra quindici giorni si arriverà in Canada, pista che mette a dura prova l’impianto frenante.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Monaco, Minardi “Ferrari favorita con passo corto ma Mercedes ha due assi nella manica”

Questo fine settimana la Formula 1 indosserà l’abito di gala per prendere parte all’appuntamento più glamour della stagione. Nonostante la sua particolarità, Monaco è un appuntamento importante in ottica mondiale soprattutto col grande equilibrio tra Ferrari e Mercedes emerso in questa prima parte di stagione.

I muretti e i guard-rail sono in agguato e basterà una minima sbavatura per mandare all’aria un intero weekend. Le qualifiche hanno da sempre un ruolo predominante al fine del risultato dal gran premio e quest’anno non potrà essere diversamente. Sebastian Vettel e Lewis Hamilton si presentano in griglia con due vittorie a testa, col ferrarista a guidare la classifica con 104 punti (6 in più del britannico), ma la Mercedes in vantaggio sul campionato costruttori.

La Ferrari potrebbe avere un leggero vantaggio grazie al passo più corto rispetto alla diretta avversaria Mercedes anche se indiscrezioni post- GP Spagna provenienti dall’estero (sponda Germania) parlano di una W08 dotata di due overboost: oltre al bottone che garantisce una potenza extra dalla durata di 1 giro, Hamilton e Bottas avrebbero anche un extra di 15” da utilizzare in occasioni particolari, come alla partenza o durante un sorpasso (vedi il sorpasso ai danni di Vettel al Montmelò)

Non bisognerà dimenticare la Red Bull. Se nei primi gran premi Verstappen e Ricciardo hanno accusato ritardi importanti (a Barcellona l’australiano ha chiuso terzo ad oltre 75” dal vincitore) in qualifica si riescono a difendere. Inoltre l’anno scorso Ricciardo riuscì a piazzare la sua RB in prima fila davanti a Rosberg. Quindi occhio!

Le strategie avranno un ruolo chiave e la Pirelli porterà le mescole UltraSoft, SuperSoft e Soft. In casa Ferrari, Vettel e Raikkonen hanno optato per 10 set “viola” (una in più dei piloti Mercedes) 2 “rosse” (1 in meno rispetto alla Mercedes) e 1 “gialla”. In vista di Montecarlo il fornitore unico del Circus ha deciso di rivedere le pressioni dei pneumatici al ribasso. Le gomme anteriori passeranno da 19 PSI a 17 PSI, mentre al posteriore si scende da 18 PSI a 16,5 PSI. Un altro aspetto importante in casa Ferrari che fin qui ha dimostrato di sapere gestire molto bene le gomme con la SF70H

Gian Carlo Minardi