F1 | Gp Bahrain – Anteprima

Aspettiamoci un Gran Premio tattico in cui le gomme avranno un ruolo da protagonista. La Pirelli porterà Medium, Soft e SuperSoft. Una bella scelta variegata per i team. Qualcuno ci  hanno già fatto intuire le loro possibile strategie. Mercedes infatti poterà solamente un set di gomme Medium per pilota, e sei di Soft e SuperSoft, a dimostrazione che non sono intenzionati ad usare le mescole medie. In casa Ferrari, Raikkonen e Vettel avranno invece 4 set di Soft (che utilizzeranno in qualifica e prima parte di gara) e 6 di SuperSoft. L’anno scorso l’aveva fatta da padrona la Soft, con una strategia a due soste e le Medium usate solamente perché imposte dal regolamento.

Arriviamo su un circuito “vero” dopo il cittadino Melbourne in cui il caldo avrà un ruolo importante, anche se si correrà verso fine giornata in cui le condizioni atmosferiche saranno meno torride. Anche i freni saranno un elemento sollecitato a causa dei lunghi rettilinei.  Sarà interessante vedere, al di la della rincorsa alla Mercedes, se avremo le conferme da parte di Haas e Toro Rosso che già l’anno scorso aveva conquistato la top ten. Oggi possono contare su una migliore affidabilità e sul motore Ferrari.

Dodici mesi fa Sebastian Vettel ci aveva regalato la prima fila, a pochi decimi dal poleman  Hamilton, mentre Raikkonen si era reso protagonista della sua gara migliore, chiudendo al secondo posto.

Non mancano gli spunti per assistere ad un bel week-end di gara,  a partire da venerdì coi due turni di prove libere in programma alle 13.00 e 17.00 (ora italiana) e  alle 14.00 di sabato in preparazione delle qualifiche (ore 17.00). Dopo tante critiche, anche in Bahrain avremo le nuove qualifiche con eliminazioni ogni novanta secondi. I team non hanno trovato l’unanimità per cambiare e tornare indietro. Mi viene da pensare che sia, soprattutto, una mossa politica in vista dei cambi di regolamenti in ottica 2017. La gara scatterà domenica alle 17.00

Venerdì 1 Aprile

Libere 1: 13:00-14:30

Libere 2: 17:00-18:30

Sabato 2 Aprile

Libere 3: 14:00-15:00

Qualifiche: 17:00

Domenica 3 Aprile
Gara: 17:00  ̶  57 giri

F1 | Gp Australia: IL PUNTO sulla gara

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Una stagione iniziata col botto, nel vero senso della parola. L’incidente di Fernando Alonso con Gutierrez ha cambiato il panorama del Gran Premio, vanificando la bellissima partenza delle Ferrari, che avevano ottimizzato il nuovo sistema  ad una sola “paletta”. La bandiera rossa ha poi cambiato le strategie in campo.

La Mercedes, con le mescole Medium, hanno fatto certamente la scelta migliore, mentre la Ferrari ha optato per le Soft, poiché fin dai test di Barcellona la SF16-H si è dimostrata maggiormente a suo agio con Soft e SuperSoft. Una scelta guidata per provare a impensierire gli avversari. Bicchiere mezzo pieno per Maranello, soprattutto dopo la qualifica. C’è ancora da lavorare ma in soluzione gara sono più vicini. Rispetto ad un anno fa c’è stato un miglioramento. Non sono mancati gli errori, con una strategia aggressiva che non ha pagato al 100%, il problema al pit-stop di Vettel e il ritiro di Raikkonen.

Abbiamo vissuto una bella domenica mattina con diverse lotte in famiglia. Rosberg, dopo un fine settimana vissuto all’ombra di Hamilton, ha avuto la meglio mentre in casa Toro Rosso bella la sfida tra Verstappen e Sainz. L’olandese mi è sembrato troppo duro, anche verbalmente, sia nei confronti del team che col compagno. Da applausi l’avvio della Haas. Un debutto col sesto posto equivale ad una vittoria. Ottima strategia per Daniel Ricciardo che è riuscito a risalire fino alla quarta posizione marchiando anche il giro più veloce della gara.

Tra 15 giorni la Formula 1 arriverà su un circuito “vero” dove il caldo la farà da padrone e la Ferrari potrebbe impensierire le Mercedes. Passo indietro sulle qualifiche. Si tornerà al format dell’anno scorso.

F1 – Gp Abu Dhabi: IL PUNTO

E’ andata in archivio un’altra stagione con un gran premio che ha messo in evidenza le forze in campo del momento: Mercedes-Ferrari-Williams. Un 2015 in cui la Ferrari è stata in grado di recuperare riprendendosi il secondo posto in classifica proprio ai danni della Williams, anche se il gap tecnico coi tedeschi resta ampio

Il cronometro è un termometro che rende molto bene l’idea. Sebastian Vettel ha firmato il suo miglior giro con le SuperSoft in 1.44.550 mentre Hamilton con le Soft ha messo lo zampino sul giro più veloce della gara (1.44.517).

Fine campionato favorevole a Nico Rosberg che si è portato a casa pole position (sesta consecutiva) e vittoria. Risultati che lo rilanceranno in vista della prossima stagione. Peccato che si sia svegliato troppo tardi, poichè ci avrebbe potuto far divertire. In casa Mercedes sono stati molto bravi a gestire le tensioni tra i due portacolori proseguendo per la loro strada, usando stesse strategie e lasciandoli liberi di battagliare in pista.

Un plauso alla Force India, e in particolare a Sergio Perez, che ha piazzato ancora una volta due vetture nella zona punti confermandosi al quinto posto, dietro alla Red Bull e davanti ad una Lotus dal futuro ancora incerto. Il sesto posto rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per le casse di Enstone.

Anche se sono finiti fuori dalla zona punti, non mi è dispiaciuta la prestazione della Toro Rosso con un Verstappen, ancora una volta, determinato ma sfortunato nel ricevere la penalizzazione da commissari troppo severi. La battaglia con Button sinceramente la posso leggere solamente come un segnale positivo per questo sport. Fortunatamente oggi abbiamo assistito a diverse lotte e sorpassi. Abbiamo la “fortuna” di avere autodromi con vie di fuga eterne e asfaltate. Dovrebbero lasciarci vedere sorpassi e dare la possibilità ai piloti di lottare liberamente. Auspichiamoci che l’inverno possa portare consigli per migliorare le regole sportive e far si che la F1 sia uno sport costruito anche sulle “sportellate”

Molto bravi anche in casa Ferrari, dopo il pasticcio nelle qualifiche con Vettel. Ottimi pit stop e bel recupero da parte del tedesco.

Da martedì 1 dicembre sarà già 2016 col test Pirelli a porte chiuse. Entreranno in azione le Ultra-morbide. Una variabile in più per la prossima stagione.

F1 – Road to …. Abu Dhabi

Arriviamo all’ultima gara di una stagione all’insegna della Mercedes, dove solamente la Ferrari è riuscita a rovinarle la festa in tre occasioni, anche se purtroppo il divario tecnico resta ampio. Gli stessi clienti Mercedes, nonostante la superiorità garantita della Power-Unit, non sono riusciti a reggere il confronto sul lato tecnico.

Arriviamo quindi ad Abu Dhabi, con più poco da dire. Resta in ballo solamente il quarto posto con una lotta tra Bottas-Raikkonen-Massa e il sesto posto nel costruttori tra Lotus e Toro Rosso. Mi auguro che Kimi sia in grado di sopravanzare il connazionale della Williams dimostrando il suo vero valore, visto l’importante divario di punti nei confronti di Vettel,  per iniziare al meglio il 2016. Nove punti invece separano Faenza da Enstone. Un distacco non facile da colmare in una sola gara, nonostante una Lotus in difficoltà economica.

Come da trazione si correrà in notturna con un asfalto condizionato dalla sabbia del deserto, che andrà migliorando sessione dopo sessione, e dal caldo. L’impianto frenante è particolarmente sollecitato visto che lavora per il 22% del giro, con due importanti rettilinei. Dopo i due successi consecutivi, Rosberg proverà a chiudere in bellezza una stagione per lui amara, anche se Hamilton è determinato a non concedergli nulla. Finale di campionato veramente indecifrabile per il buon Nico. Scarico dalle tensioni del campionato, ha trovato la serenità per controbattere il suo fortissimo compagno di squadra.

Da martedì 1 dicembre invece sarà già “Mondiale 2016” con il test Pirelli, dove verrà provata la mescola ultra morbida Super SuperSoft color viola. I team ne verificheranno la durata e il degrado con massimo carico di carburante e in versione Q3. Una variabile in più per le strategie.

F1 – Gp Brasile: IL PUNTO

Incredibilmente Nico Rosberg si è svegliato. Da due gran premi a questa parte non ha commesso il minimo errore riuscendo a tenere testa ad un Lewis Hamilton determinato a continuare a vincere, nonostante la conquista del Titolo Mondiale. Ancora una volta è stata una lotta totalmente in famiglia, tra Nico e Lewis. Vettel ha provato a tenere il ritmo delle Mercedes chiudendo comunque la corsa a 14” di distacco.

E’ veramente disarmante la supremazia Mercedes. Che sia un fatto tecnico lo si capisce dalle caratteristiche della pista. Tracciato corto, posizionato in altura e con poche frenate per ricaricare il kers. Nonostante questo hanno sbaragliato la concorrenza. Lo vediamo dalla classifica, con solamente quattro vetture a piani giri. Riescono a gestire la PU al meglio, sfruttando al massimo ogni componente anche nei confronti dei loro clienti. Il raffronto dei giri veloci è un ulteriore campanello d’allarme. Lewis Hamilton con le Medium fissa il miglior giro della gara in 1.14.832, Vettel con le Soft si ferma a 1.15.614 (1.15.046 con le Medium). Non sarà facile per la concorrenza metterci una pezza in vista della prossima stagione.

Bravo certamente Sebastian Vettel che ha cercato di tenere il loro passo, esaltando la sua Ferrari, lasciando Raikkonen ad oltre 30”. Coi suoi 13 podi, il tedesco, sta concludendo la sua migliore stagione in assoluto. Con il successo Rosberg è matematicamente il vice-campione, mentre resta aperta la lotta per il quarto posto tra i finlandesi di casa Williams e Ferrari, con Bottas avanti di un punto su Kimi. Col nono posto di Grosjean la Lotus guadagna un punto sulla Toro Rosso, decima con Max Verstappen autore ancora una volta di una gara esemplare. Ci ha regalato emozioni di altri tempi portando a termine ottimi sorpassi. Peccato per Sainz, tradito ancora una volta da un problema tecnico.

 

F1 – Road to…. Brasile

La Formula 1 è pronta ad arrivare in Brasile, a San Paolo, la terra che ha visto il debutto del Minardi Team nel Mondiale di F1 30anni or sono. Era il 5 aprile 1985 quando ci apprestavamo a fare il nostro ingresso nel Circus, anche se nella cornice di Rio. Era un sogno che diventava realtà dopo le tante difficoltà. Mi fa piacere anche ricordare i tre piloti verde-oro che hanno corso con me: Roberto Moreno nel 1991, Christian Fittipaldi le due stagioni successive e Tarso Marques nel 2001

Per anni Interlagos è stato teatro di lotte finali, mentre quest’anno tutto è già disegnato e scritto, anche se ci sono alcune sfumature interessanti che meritano attenzione. In primis abbiamo una lotta aperta tra Rosberg e Vettel per il secondo posto nel mondiale piloti, anche se quasi certamente Nico avrà la possibilità di mettere la parola fine. Alle loro spalle una bella sfida a tre per il quarto posto, tra Bottas-Raikkonen-Massa, mentre sul fronte costruttori Lotus e Toro Rosso si giocano il sesto posto. Un risultato non di poco conto considerando che i primi due posti sono targati Mercedes. Sul fronte giovani Felipe Nasr, giocando in casa, vorrà ben figurare nonostante una Sauber in difficoltà. In questa stagione ha dimostrato più volte di poter far parte di questo mondo. Tra tutto questo abbiamo un Lewis Hamilton determinato a vincere nella terra del suo idolo Ayrton Senna

La Pirelli porterà, come già successo nel 2014, le Medium e Soft e ci possiamo aspettare 2 o 3 soste. L’anno scorso Nico si impose con una strategia di 3 pit-stop. Un circuito che si presta a belle lotte essendo anche molto selettivo per le gomme, sia per l’asfalto che i cambi di direzione, sia per i freni. Sul fronte meteo, si segnale qualche instabilità per il sabato con possibilità di pioggia. Speriamo che i protagonisti possano regalarci un bel finale di campionato, anche se non sarà così elettrizzante come Valencia nella MotoGp.

Infine, la Renault sembrerebbe disposta a fare un passo indietro rendendosi disponibile a fornire nuovamente i suoi propulsori alla Red Bull.

F1 – Gp Messico: IL PUNTO

Un gran premio scivolato via nella normalità, movimentato solamente dalla giornata negativa in casa Ferrari, con diversi errori da parte dei due piloti. Un gran premio bello dal punto di vista della coreografia grazie ai 300.000 spettatori corsi in autodromo, con il settore dello “stadio” molto scenografico anche se il curvone originario resta unico. Sul fronte dello spettacolo in pista, invece nulla da segnalare. La mancanza della pioggia si è fatta sentire.

La Mercedes ancora una volta ha dominato la scena coi suoi piloti. Dopo la pole, Nico Rosberg si è portato a casa anche la vittoria vincendo la sfida col neo-campione del mondo a suon di giri veloci, e con Sebastian Vettel per il secondo posto. “Seb” ha provato a non perdere punti nei suoi confronti tirando oltre il limite, pagandone pesantemente dazio. Certamente una giornata di tensione per i due alfieri di Maranello. Ancora una volta abbiamo visto un contatto tra Raikkonen e Bottas. Questa volta è stato il ferrarista a doversi ritirare, lasciando via libera a Bottas per la conquista del podio.

Sul fronte Red Bull, il russo ha confermato il risultato della qualifica sovrastando Ricciardo. Anticipando la sosta, forse, avrebbero potuto impensierire maggiormente la Williams. In casa Toro Rosso, col nono posto di Verstappen, riescono a rosicchiare un punto alla Lotus nella lotta per il sesto posto tra i Costruttori. Ancora una volta l’olandese si è reso di una gara encomiabile. Restano solamente due appuntamenti in calendario prima di far calare definitivamente il sipario. Tutte le classifiche sono ormai definite. Resta in ballo la lotta tra Lotus e Toro Rosso che a fine anno si trasformerà in denaro derivante dai diritti televisivi.

Gli sforzi si indirizzeranno verso il 2016. La stessa McLaren sta utilizzando i week-end di gara per sviluppare e fare chilometri, con l’obiettivo di raccoglierne i frutti già nella prossima stagione, che vedrà il debutto del team Haas coi portacolori Grosjean-Guttierez.

F1 – Road to… Messico

La Formula 1 prepara il  ritorno all’Hermanos Rodriguez di Città del Messico, a 23 anni di distanza dall’ultima edizione marchiata dall’incredibile incidente di Ayrton Senna e dalla vittoria di Mansell su Williams, davanti al compagno di box Riccardo Patrese

Si torna a correre sul tracciato storico, modificato però nella parte più pericolosa e spettacolare, la Peraltada (curva 14), che immetteva sul lunghissimo rettilineo del traguardo e alla prima curva a destra, teatro di numerose battaglie e incidenti. Un “semi-cerchio” che un tempo faceva la differenza percorrendolo in accelerazione. Col nuovo layout, nel settore 3, si passerà in mezzo allo stadio di baseball attraverso le varianti 12-13-14, che immettono sul tracciato originale.

Sarà un bel banco di prova anche per le power-unit visto che i 4304 mt (da percorrere per 71 volte) sono posizionati a 2300 mt s.l.m. Un’altitudine mai provata che potrebbe creare problemi di competitività o affidabilità.

Occhio anche al meteo. Dopo la forte pioggia caduta nel Texas, per il week-end si attendono prove libere e qualifiche asciutta, con gara bagnata, e temperature intorno ai 22-23°C. Praticamente esattamente l’opposto di sette giorni fa. Per il ritorno in Mexico la Pirelli conferma le mescole di Austin, con Soft e Medium

Sul fronte della pista, l’attenzione sarà rivolta sulla lotta tra Rosberg e Vettel per il secondo posto. I portacolori Mercedes e Ferrari arrivano con umori decisamente contrastanti. Seb, avanti di quattro punti, è reduce dal podio dopo una bellissima rimonta, con Nico scottato dalla vittoria di Hamilton. In casa Toro Rosso, Max Verstappen e Carlos Sainz jr  proseguiranno l’inseguimento alla Lotus, attualmente al sesto posto. Senza i vari problemi di affidabilità la STR avrebbe potuto lottare tranquillamente con la Force India. Perez farà gli onori di casa, grazie anche agli ultimi buoni risultati. In casa Haas, al fianco di Grosjean, potrebbe essere annunciato Gutierrez.

Sul lato tecnico/politico proseguiranno le discussioni sul motore Red Bull. La Honda si sarebbe fatta avanti, trovando però il veto di Ron Dennis. Renault invece aspetta, oltre alle scuse pubbliche, che salti qualche testa in RBR. Situazione certamente non facile, visto che siamo arrivati alla fine di ottobre

F1 – Gp America: IL PUNTO

Il Gran premio di Austin ci ha regalato il fine settimana più bello della stagione, grazie alle impervie condizioni atmosferiche che hanno alterato la supremazia Mercedes, regalandoci un bellissimo spettacolo in pista.

Tra sorpassi, rimonte, cambi di posizioni al vertice e ribaltoni, comunque la Mercedes ha portato a casa un’altra doppietta. La vittoria è andata ancora una volta a Lewis Hamilton che mette la parola fine sul mondiale aggiudicandosi il terzo titolo mondiale. Nulla ha potuto Nico Rosberg, che ci ha provato ma la sua stagione è stata certamente sotto le aspettative. Con pista ancora bagnata, Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat ci avevano sperato. L’australiano si era portato anche al comando della corsa per alcuni giri, prima di sprofondare nelle retrovie chiudendo al decimo posto, beffando proprio sul finale Alonso.

Ora tutta l’attenzione sarà rivolta verso la sfida Rosberg-Vettel per il secondo posto nel mondiale, dove Nico ha tutto da perdere. Arrivare alle spalle anche del ferrarista, sarebbe per lui una disfatta enorme. Gara magistrale per Vettel che, scattato dalla 13esima posizione, è riuscito a rimontare fino al podio chiudendo a pochi decimi da Nico. Bellissimo recupero anche da parte di Sainz, che da ultimo è risalito fino al sesto posto* completando l’ottimo fine settimana della Toro Rosso che ha sfiorato il podio con Verstappen. Punti importanti per la STR in ottica Mondiale, che si avvicina al sesto posto della Lotus. Il sesto posto di Jenson Button con la McLaren, davanti alla Lotus di Maldonado, è la dimostrazione di quanto sia stata una gara anomala e condizionata dalla forte pioggia caduta fino al mattino.

Tra una settimana però si tornerà in pista per il Gran Premio del Messico, new-entry nel calendario, con tutti i titoli già assegnati. Complimenti al Campione del Mondo 2015, Lewis Hamilton

*A fine gara è arrivata la penalizzazione a Carlos Sainz Jr di 5″, scivolando al settimo posto

F1 – Gp Russia – IL PUNTO

Un gran premio che ci ha sorpreso per lo spettacolo offerto. Per certi verso il fine settimana russo è stato uno dei migliori di tutta la stagione grazie anche alle varie vicissitudini che lo hanno contraddistinto, a partire dalla presenza del gasolio in pista durante le prove libere, dal maltempo, del botto incredibile di Sainz durante le FP3 (per fortuna senza conseguenza) per finire con una gara ricca di sorpassi e colpi di scena fino all’ultimo giro, con il contatto tra Raikkonen e Bottas in lotta per il terzo posto insieme a Perez.

Dimesso dall’ospedale, Carlos Sainz Jr è tornato nell’abitacolo della sua Toro Rosso in tempo per la gara, rendendosi protagonista di una gara incredibile fintanto che il mezzo l’ha assistito. Purtroppo è stato tradito dall’impianto frenante. Peccato anche per la corsa di Max Verstappen, condizionata da un contatto (incolpevole) al primo giro, chiude al decimo posto (in virtù della penalizzazione a Fernando Alonso).

Giornata veramente sfortunata per Nico Rosberg che avrebbe potuto tenere aperti i giochi per il mondiale. Dopo la bella pole position è stato costretto al ritiro per la rottura del pedale dell’acceleratore a pochi giri dal via.  Ancora una volta Hamilton ha gestito a sua piacimento la gara, andando a conquistare una nuova vittoria, ma non mi ha dato l’impressione di essere al top, come dimostrata il miglior giro marchiato al 51esimo passaggio da Sebastian Vettel.

Il tedesco della Ferrari, grazie al secondo posto, scavalca in classifica proprio il tedesco di casa Mercedes, aprendo una bella sfida in vista degli ultimi quattro appuntamenti. Una Ferrari che si conferma seconda forza del Mondiale e a suo agio con le Soft e SuperSoft, nonostante le temperature non altissime. Bella gara anche per Kimi Raikkonen, autore di numerosi sorpassi anche al limite del regolamento. Peccato per il contatto, proprio sul finale, che ha messo KO il  connazionale della Williams e riconsegnato nelle mani di Sergio Perez il terzo posto. L’incidente è finito sotto investigazione. Sentiti i due piloti i Commissari decidono di penalizzare il pilota Ferrari di 30″, che scivola all’ottavo posto

Ottima prestazione per il messicano e per la Force India, autori di una strategia rischiosa, che li ha portati a cambiare le gomme al 13esimo passaggio, arrivando poi alla fine. Perez è stato molto bravo a gestire la sua macchina nonostante i problemi di gomma regalando al suo team un importantissimo podio dopo l’uscita di scena al via del compagno Hulkenberg, per un contatto con la Sauber di Ericsson. Il team svizzero però ritrova i punti grazie al sesto posto di Nasz, che chiude alle spalle del padrone di casa Kvyat e davanti a Maldonado, Raikkonen, Button e Verstappen che completano la top ten e chiudono la zona punti.

Con il penalty a Kimi, la Mercedes vince matematicamente il suo secondo Campionato del Mondo Costruttori. Tra quindici giorni si tornerà in pista con il Gran Premio degli Stati Uniti.

F1 – Road to …. Russia

La Formula 1 torna in Russia per la seconda edizione del suo Gran Premio. Certamente la prima non è passata alla storia come la gara più esaltante, ma quest’anno gli scenari potrebbero cambiare grazie anche alla scelta della Pirelli di portare le Soft e Supersoft. Sono attesi infatti tempi cronometrici migliori di circa 3”, che potrebbero  animare la corsa

Salvo cataclismi sarà l’ennesimo fine settimana all’insegna della Mercedes, che potrebbe già aggiudicarsi il Mondiale Costruttori. Sul fronte Piloti, per Nico è veramente l’ultima chiamata. Hamilton parte avvantaggiato sia dal punto di vista psicologico che di punti, poichè gli basterebbero cinque secondi posti per confermarsi campione. Alle loro spalle dovremo trovare la Ferrari (a suo agio con queste mescole anche se le temperature saranno intorno ai 15-20°C) che dovrà guardarsi le spalle non solamente dalla Williams, ma anche da Red Bull e Lotus. Spero che gli uomini di Enstone abbiano trovato una soluzione definitiva con la Renault per poter programmare al meglio il futuro e chiudere con maggiore serenità la stagione.

Parliamo di un tracciato semi-cittadino con 18 curve (12 a destra e 6 a sinistra) caratterizzato dalla curva più lunga di tutto il mondiale, che mette sotto stress le gomme. Avvicinandosi alla parte finale le forze in campo sono praticamente delineate anche se la Ferrari ha il dovere di proseguire lo sviluppo per avvicinarsi ulteriormente alla Mercedes. Non possono alzare la guardia.

Proseguiranno le trattative nel dietro le quinte, poiché ad oggi Red Bull e Toro Rosso sono senza un motore. Le ore iniziano a scarseggiare anche se hanno tutte le risorse per recuperare il tempo perso. Le ultime indiscrezione parlano di una Toro Rosso molto vicina alle Power-unit di Maranello ed una red Bull che avrebbe riaperto le trattative con Mercedes, cercando di by-passare la figura di Toto Wolff. E’ arrivato il momento id fare chiarezza.

 

F1 – Gp Giappone: IL PUNTO

Tutto è tornato nella routine. Dopo la parentesi negativa di Singapore, qui in Giappone la Mercedes ha mostrato nuovamente tutto il suo strapotere con un Hamilton imprendibile, che ha dimostrato alla concorrenza di avere le redini del gioco e di poter fare cosa vuole. Nico Rosberg, sbagliando la partenza, ha compromesso non solamente la sua gara, ma anche le sue chance iridate.

La W06 Hybrid è su un altro pianeta, al di la di qualche errore o problema. Dopo una vittoria, un terzo posto è sempre un “boccone” amaro, ma il terzo e quarto posto sono un buon bottino per la Ferrari. Vettel porta a casa il decimo podio stagionale su un tracciato difficile per la rossa, che consolida il suo secondo posto nel Mondiale Costruttori, ai danni di una Williams già orientata al 2016.

Un gran premio che comunque ci ha regalato dei bei duelli e sorpassi, come quello di Nico ai danni di Bottas o Verstappen sul compagno Sainz. Per fortuna la regia ha cambiato politica, dando molto spazio alle lotte di metà gruppo. Ancora una volta i due giovani “tori” hanno animato la corsa, regalando alla Toro Rosso tre punti importanti in ottica Campionato nonostante qualche errore, come nel caso di Sainz Jr all’ingresso della corsia box danneggiando la sua ala. Complimenti anche alla Force India e, soprattutto, alla Lotus. Il team diVijay Mallya, che ha confermato anche per la prossima stagione Hulkenberg e Perez, dimostra che il quinto posto nel mondiale è più che meritato. Molto bella la reazione della Lotus che saluta Suzuka col settimo e ottavo posto, nonostante i momenti difficili. Un premio per tutto lo staff che continua a lavorare nonostante la forte pressione. Speriamo che nei prossimi giorni arrivi l’annuncio del passaggio di proprietà.

Un pensiero anche sulla gara di Fernando Alonso. Certamente non condivido lo sfogo via radio dello spagnolo che non ha risparmiato critiche pesanti verso la sua McLaren-Honda, dopo l’ennesimo sorpasso subito. Posso capire però la sua frustrazione. Nonostante abbia lottato costantemente ha chiuso solamente in undicesima posizione, davanti al compagno fermo al sedicesimo posto. E’ un momento veramente difficile sia per lui, ma soprattutto per la Honda. Sono preoccupato di cosa possano fare i giapponesi davanti ad una situazione così critica. Il divario tecnico è importante e non si vedono miglioramenti sulla Power-Unit. Ad oggi non vedo per loro un futuro in Formula 1 oltre il 2016.

Il Circus però sta affrontando una situazione non facile. Alcune realtà stanno camminando sui carboni ardenti. Insieme alla Honda, le cui problematiche si riversano anche sulla componente economica del team, abbiamo una Red Bull (RBR e TR) senza un motore, oltre alla Lotus che aspetta con ansia la Renault. Il tempo stringe e questa settimana, stando alle indiscrezioni, dovrebbero sbloccarsi alcune situazioni complicate. Potrebbe esserci anche un ripensamento da parte della Mercedes nei confronti della Red Bull. Sta di fatto che c’è un regolamento che parla chiaro: ciascun team deve avere un motore. Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà. Da ottimo maestro d’orchestra, Mr E. non starà a guardare.

F1 – Road to ….. Suzuka

Entriamo negli ultimi 6 gran premi della stagione, con ancora 150 punti a disposizione. Dopo la vittoria a Singapore targata Ferrari e Vettel, e il ritiro per problemi di Lewis Hamilton, tutti sognano l’impossibile.

Il Circus arriva in Giappone, a Suzuka. Circuito storico di vecchia concezione dove l’errore viene pagato pesantemente. I piloti dovranno dimenticarsi velocemente le lunghe, asfaltate e sicure vie di fuga alla “Tilke”.

Parliamo di una pista che ha scritto pagine importanti di questo sport, lungo, veloce e molto impegnativo, caratterizzato anche dalle avverse condizioni climatiche. Ovviamente la mente corre veloce ad un anno fa, a quel terribile incidente che ci ha poi strappato Jules Bianchi. Motori e gomme vengono notevolmente sollecitati creando maggiore incertezze, come il possibile ingresso della Safety-car

Sarà interessante vedere come sapranno reagire in casa Mercedes. La Ferrari, piano piano, sta rosicchiando punti importanti. Il passato ci insegna che la compagine tedesca, messa sotto pressione, non è poi così perfetta. La Williams credo abbia ormai la testa al 2016. Il terzo posto è per loro una certezza. Non penso che la Red Bull abbia la forza per recuperare l’attuale gap, così come la Lotus nei confronti della Force India. La Toro Rosso proverà invece ad infastidire proprio il team di Enstone coi suoi due giovani alfieri reduci da un bel week-end a Singapore, specialmente Verstappen protagonista di un buon recupero agevolato anche dalle due Safety car.

Sarà un appuntamento importante anche nel dietro le quinte con manovre pesanti per un futuro non così roseo. Abbiamo una Honda che, tra i tanti problemi, si preparare a fare gli onori di casa, una Red Bull senza motore e una Renault che deve decidere i suoi piani. In tutto questo il tempo scorre inesorabile.