F1 | GP RUSSIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “UNA DELLE MIGLIORI STAGIONI. ERRORE DI VALUTAZIONE PER UN GRANDE NORRIS”
Ancora una volta la pioggia ci ha regalato un fine settimana ricco di emozioni a partire da una qualifica assolutamente atipica con Lando Norris, Carlos Sainz e George Russell ad occupare le prime tre posizioni, con Lewis Hamilton decisamente sottotono e protagonista anche di un errore abbastanza grave.
In gara l’arrivo della pioggia durante le fasi finali ha stravolto l’ordine di arrivo che sembrava ormai definito, con Norris lanciato verso la sua prima vittoria in carriera. Lando ha fatto vedere tutto il suo talento, supportato da una McLaren in grande crescita. Purtroppo, la decisione di restare in pista con le slick non ha pagato e il settimo posto non gli rende giustizia. Un errore di valutazione che gli servirà per il prossimo futuro.
Medesima situazione anche in casa Ferrari che, da una parte, festeggia il podio con Carlos Sainz, mentre Leclerc si deve accontentare della quindicesima piazza. Certamente una posizione che non rispecchia il potenziale espresso. La decisione di non rientrare ai box al momento giusto per provare ad attaccare Bottas e Ricciardo con le intermedie non ha pagato.
Bravo il muretto Mercedes a richiamare Lewis Hamilton che ha così festeggiato la centesima vittoria. Un nuovo record che sarà difficile da battere, anche se questi traguardi sono fatto per essere battuti. Decisamente positivo il secondo posto per Max Verstappen, dopo esser partito dall’ultima posizione. Anche per lui la pioggia è stata di grande aiuto, considerando che qui a Sochi la Red Bull non era al top della forma. Sono riusciti ad ottimizzare al massimo il risultato limitando i danni nei confronti del diretto avversario.
Senza alcun dubbio stiamo assistendo ad una delle migliori stagioni degli ultimi anni, sia per competitività che per variabilità delle forze in campo. Da una parte i “vecchietti” come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen che stanno facendo valere tutta la loro classe ed esperienza. Dall’altra i giovani si stanno affacciando con grande determinazione. In mezzo, Hamilton che vuole dimostrare a tutti i costi di essere ancora il più forte.
Gian Carlo Minardi













Al primo posto c’era la sicurezza e questa è stata salvaguardata. La decisione di non correre è stata intelligente poiché la visibilità era praticamente nulla. Il serpentone delle vetture si è dovuto allungare per cercare di intravedere qualcosa, poiché neanche la luce posteriore delle vetture era più visibile. Forse questa decisione è arrivata con qualche ora di ritardo, ma capisco anche la necessità degli organizzatori di far partire la gara per salvaguardare la parte economica. A volte, è troppo facile criticare.






















Fervono i preparativi della quinta edizione dell’Historic Minardi Day. Sabato 28 e domenica 29 agosto, a partire dalle ore 8:00 i cancelli dell’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola si spalancheranno (i biglietti sono già in vendita su TickeOne.it) coi propulsori pronti a rombare dalle ore 9:00 con le prime sessione.
Carlo Maria del Conte porterà in pista la Surtees ST8 (1971), mentre Roberto Farneti si alternerà al volante della March 761 (ex Vittorio Brambilla) e March 732. Anche la Arrows A3 (ex Jochen Mass) calcherà la pista di Imola, insieme alla Shadow DN3, Osella FA1G, Brabham BT30, Reynard 89D, Surtees TS15/A, Dallara 190 e Toyota TF105 e Toyota TF108. Per la prima volta all’Historic Minardi Day la Jaguar R3 numero 16 con cui Eddie Irvine conquistò il terzo posto nel Gran premio d’Italia a Monza nel 2002.

