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Gian Carlo Minardi “Ferrari, ago della bilancia per il mercato”

Con le vacanze ormai alle spalle la Formula 1 si prepara a tornare in pista per l’ultima parte di stagione. Come da tradizione, due tracciati che hanno contribuito a scrivere parte della storia di questo sport, Spa-Francorchamps e Monza, sono anche sinonimo di Marcato Piloti.

Tutti gli occhi sono puntati su Ferrari e Red Bull con una Lotus che difficilmente riuscirà a tenere Raikkonen. Proprio la Scuderia di Maranello potrà essere la chiave di volta per dare il via alle danze, come ci annuncia Gian Carlo Minardi “La Ferrari potrà essere l’ago della bilancia per diversi motivi. Prima di tutto è un sedile ambito da qualsiasi pilota in quanto arrivare a Maranello significa raggiungere un obiettivo professionale molto elevato. Per tanto le mosse della “rossa” determineranno il resto del mercato, anche se al momento è molto ristretto a causa dei problemi finanziari di diversi team” In casa Red Bull è certa la partenza di Mark Webber, come annunciato diversi mesi fa dallo stesso pilota australiano “Ultimamente Marko sponsorizza molto Daniel Ricciardo e presumo che il predestinato sarà lui, con l’arrivo di Da Costa in Toro Rosso. Qualora la Red Bul decidesse di fare scelte diverse, credo che Vergnè sarà sacrificato. ” analizza il manager faentino.

Il momento poco felice per alcune scuderia incide anche sul mercato e sulle scelte del pilota stesso “La situazione tecnico-finanziaria non rendono alcuni team più appetibili da quei piloti che si vogliono affacciare alla Formula 1, o che sono in attesa di approdare in un top team. Resiste la Force India, anche se bisognerà vedere come si comporterà nell’ultima parte. Quasi certamente molti saranno costretti a puntare solamente su piloti con alle spalle forti sponsorizzazioni. Questo è sicuramente una nota dolente, in quanto mi piacerebbe vedere piloti come Hulkenberg, Di Resta o Sutil su vetture competitive. Soprattutto i due piloti Force India hanno fatto vedere cose egregie”

Minardi però pone l’accento anche su un altro aspetto molto importante che potrà contribuire a movimentare il mercato “La seconda parte di stagione sarà fondamentale anche per le scelte tecniche che verranno fatte, e si ha la sensazione che Mercedes abbia tra le mani un motore turbo che potrebbe fare la differenza. L’aspetto determinante non sarà soltanto la potenza, ma anche il consumo di benzina. La casa di Stoccarda fornirà ben quattro scuderie e questo potrebbe aiutare diversi team a rinascere, come la Williams. Staremo  attenti alle fughe di notizie per capire chi tra i motoristi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento

Insieme a Da Costa, il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, pone la sua attenzione anche verso altri piloti giovani “Credo che i primi tre piloti della WSR 3.5 – Magnussen, Vandoorne,  Stevens –  ed Evans (GP2 Series) siano già pronti per il salto in F.1. Poi i Rookye test di Silverstone ci hanno mostrato un Sainz J. molto competitivo con un futuro ai massimi livelli, ma bisogna lasciarlo lavorare e crescere ancora nelle formule minori” conclude Minardi

Gp Ungheria – UP & DOWN

Archiviato il Gran Premio di Ungheria e la prima vittoria targata Mercedes per Lewis Hamilton diamo i voti ai protagonisti

LEWIS HAMILTON 10 – è stato perfetto in qualifica con un giro spettacolare e in gara perché ha gestito molto bene le gomme attaccando e difendendosi nei momenti giusti

KIMI RAIKKONEN 8.5 – purtroppo ha dormito un po’ in qualifica e questo non gli permette di prendere un voto più alto, che invece meriterebbe per la gara, dove ha dimostrato ancora una volta di essere in forma splendida. Ha fatto solamente due pit stop, gestendo molto bene le gomme. Peccato solo per la qualifica

ROMAIN GROSJEAN 7– un bel voto lo merita anche lui anche se è stato penalizzato eccessivamente. Fosse stato un altro pilota molto probabilmente i commissari sarebbero stati più clementi.

SEBASTIAN VETTEL 7.5 – un po’ nervoso in qualifica quando si sentiva già sicuro della pole. In gara attacca inutilmente Raikkonen accusandolo ingiustamente di scorrettezza. Visto il risultato di Webber avrebbe potuto fare molto di più

MARK WEBBER 8.5 – nonostante una sfortuna che si accanisce sempre contro di lui è stato autore di una gara stupenda recuperando e portando punti importanti al team

FERNANDO ALONSO 6 – raggiunge a malapena la sufficienza. Onestamente non mi aspettavo quelle dichiarazioni pre e post gara. Certamente ha saputo tirar fuori un buon risultato da un week end poco felice per la Ferrari, ma come sempre si vince e si perde tutti insieme.  Ha portato a casa dei punti forse insperati però si gioca il resto della votazione con le sue dichiarazioni. Insufficiente  Massa

JENSON BUTTON 7 – ha saputo gestire bene una McLaren in difficoltà aiutandola a rinascere

PASTOR MALDONADO 7 – in una giornata estremamente difficile ha saputo regalare al team il primo punto mondiale. In questa parte del mondiale diventa sempre più difficile entrare nella zona punti in quanto abbiamo cinque team (Red Bull, Mercedes, Lotus, Ferrari e McLaren) che non vogliono regalare niente. I team di seconda fascia dovranno sfruttare ogni occasione, proprio come ha fatto Pastor con il ritiro di Rosberg

Gian Carlo Minardi “Già al lavoro sulla F. ACI CSAI Abarth 2014”

Tra le terre che furono di Dante Alighieri lo scorso fine settimana sono tornati ad accendersi i riflettori sulla Formula ACI CSAI Abarth. Archiviato il terzo appuntamento, il Campionato Italiano si appresta ora a entrare nella seconda metà di stagione con una classifica ancora tutta da scrivere e aperta a diversi finali.

Analizzando i dati della serie tricolore il “numero perfetto” compare diverse volte: oltre al numero di gare fino ad oggi disputate e ad altrettante ancora da correre – Imola, Misano, Monza -, tre sono i piloti racchiusi in una manciata di punti (Michele Beretta, Simone Iaquinta e Lukas Moraes) e in scia ad Alessio Rovera, al comando della classifica generale, e altrettanti sono stati i piloti che si sono divisi il gradino più alto del podio nell’ultimo fine settimana.

Il week end tra le colline toscane era iniziato con la nuova doppia pole position per Alessio Rovera che portava così a sei su sei le partenza dal palo, ma ancora una volta in gara le carte si sono rovesciate con Michele Beretta e Simone Iaquinta che replicano alla vittoria del leader, rispettivamente in  gara-2 e gara-3 tenendo vivi i giochi in vista della seconda metà.

La Formula ACI CSAI Abarh si sta dimostrando un campionato di altissimo livello e una serie addestrativa per i ragazzi che si affacciano al mondo delle formule. Anche al Mugello abbiamo avuto gare interessanti con tre vincitori diversi” analizza Gian Carlo Minardi “Ci apprestiamo ad accogliere la seconda parte del campionato con almeno quattro pretendenti alla vittoria finale. ACI CSAI sta già lavorando in ottica 2014 per ottimizzare al meglio questa Formula e per renderla sempre più attrattiva a nuovi team e piloti” racconta il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari

Giù le mani dai Young Driver Test

E’ l’ammonizione di Gian Carlo Minardi verso chi vorrebbe sostituire i tre giorni dedicati ai Rookie Test, in programma dal 17 al 19 luglio proprio a Silverstone, con una sessione di lavoro sulle gomme.

Dopo gli episodi che hanno caratterizzato e condizionato il risultato del Gran Premio di Silverstone i principali attori della Formula 1 hanno ipotizzato di sacrificare le tre giornate di test aperte ai giovani piloti in favore di un test per lo sviluppo delle gomme.

Non bisogna dimenticare che le giornate dedicate ai giovani piloti sono nate proprio con l’obiettivo di valorizzare e testare i piloti più promettenti al volante di una vettura di Formula 1, su un tracciato del mondiale Un palcoscenico di vitale importanza per tutti quei piloti che puntano alla Formula 1 e che ogni week end lottano per vincere una gara o un campionato nelle serie propedeutiche  “La situazione che stiamo vivendo in F1 oggigiorno è certamente frutto di pochi test e di aver deliberato gli pneumatici solo dopo poche sessioni di test e in condizioni atmosferiche e ambientali diverse da quelle che stiamo vivendo in questo momento dell’anno” analizza Gian Carlo Minardi “Detto questo non sono certamente d’accordo a sostituire i prossimi Rookie Test con una sessione di prove per deliberare le nuove gomme. In questo momento non possiamo permetterci di perdere l’occasione di vedere in azione dei giovani piloti solo perché sono stati commessi errori di valutazione nella scrittura dei regolamenti al fine di ridurre i costi” ammonisce il manager faentino che ha costruito la sua carriera lavorando e appoggiando la crescita dei giovani talenti “Quanto è costato in termini d’immagine ed economici il “caso gomme”? Forse molto di più che qualche test programmato per lo sviluppo della monoposto e delle gomme”

In risposta alla richiesta di alcuni team, Charlie Whiting ha fatto sapere che la proposta verrà presa in considerazione. “La FIA ha indetto per mercoledì una riunione d’emergenza in cui dovrà trovare insieme alla Pirelli una soluzione in vista del Nurburgring (in programma tra sette giorni)

Gli episodi di domenica sono anche un segnale molto importante per la sicurezza. Lo scoppio di uno pneumatico a più di 300km/h può avere conseguenze importanti per un pilota e Adrian Newey punta il dito contro quei team che non hanno voluto il cambio delle mescole “In questo momento stiamo assistendo al solito scambio di accuse tra i team sulle responsabilità per le decisioni prese da Pirelli di continuare con gli stessi pneumatici. Ritengo che la Pirelli, uno dei più grandi costruttori al mondo di gomme, abbia informato per tempo la FIA di quello che stava accadendo e dei problemi a cui si andava incontro. A quel punto la FIA avrebbe dovuto automaticamente autorizzare le nuove gomme, in nome della sicurezza. In questo modo si sarebbe messa la parola fine alle discussioni e, automaticamente, decadeva la necessità dell’unanimità per procedere” conclude Minardi

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Se da un lato abbiamo vissuto quasi due ore intense, dall’altra è stato un gran premio condizionato dalle safety car e, soprattutto, dalle gomme. Sinceramente questo non è il modo giusto per fare le corse e la Pirelli dovrà correre ai ripari velocemente, anche per una questione di sicurezza. Mi auguro vivamente che non vengano sacrificati i rookie test, il cui significato è tutt’altro che sviluppare macchina o gomme.

Silverstone ci ha consegnato una Ferrari in grande difficoltà, anche se aiutata dalla fortuna. In un campionato così lungo gli episodi si annullano. Lo zero di Vettel annulla lo zero di Alonso in Malesia. Si devono certamente rimboccare velocemente le maniche poichè la prossima gara (Nurburgring) è solamente tra sette giorni. Ancora una volta Alonso è stato autore di una gara corsa con il coltello tra i denti, ma questo non basta nonostante la conquista di un podio e di un risultato insperato fino a sabato sera.

In questo momento la Mercedes  è in lotta con la Red Bull per diventare la prima forza del campionato. Con Rosberg hanno conquistato una grandissima vittoria, dopo aver monopolizzato la prima fila il sabato. Anche Hamilton era in grande spolvero,  ma è stato il primo ad essere penalizzato dallo scoppio degli pneumatici. Hanno certamente la miglior coppia del mondiale in quanto entrambi possono segnare pole position e vittoria. Stanno crescendo molto bene anche se la Red Bull rimane la vettura di riferimento, come dimostrano le due classifiche.

Ancora un errore di strategia in casa Lotus, nonostante la richiesta di Raikkonen. E’ stato un vero peccato perché Kimi aveva fatto una bella gara e avrebbe meritato qualcosa in più. Nuovo week end positivo per Toro Rosso e Force India che dimostrano di poter infastidire i top team. Stanno lottando per conquistare un posto importante nel mondiale. La squadra di Faenza ha distanziato ulteriormente la Sauber mentre la Force India ha guadagnato punti sulla McLaren. Un bel segnale da due team di seconda fascia.

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

 

Gp Inghilterra – Gara

1. Nico Rosberg – Mercedes – 52 giri

2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +0″7
3. Fernando Alonso – Ferrari – +7″1
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +7″7
5. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +11″2
6. Felipe Massa – Ferrari – +14″5
7. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +16″3
8. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +16″5
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +17″9
10. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +19″7
11. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +21″1
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +25″0
13. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +25″9
14. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +26″2
15. Charles Pic – Caterham-Renault – +31″6
16. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +36″0
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1’07″6
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1’07″7
19. Romain Grosjean – Lotus – +1 giro
20. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 132; 2. Alonso 111; 3. Raikkonen 98; 4. Hamilton 89; 5. Webber 87; 6. Rosberg 82; 7. Massa 57; 8. di Resta 36; 9. Grosjean 26; 10. Button 25; 11. Sutil 23; 12. Vergne 13; 13. Perez 12; 14. Ricciardo 12; 15. Hulkenberg 6.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull 219; 2. Mercedes 171; 3. Ferrari 168; 4. Lotus-Renault 124; 5. Force India-Mercedes 59; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 24; 8. Sauber-Ferrari 6.

GP Inghilterra – PRESENTAZIONE

Dal Gran Premio di Montreal, che ci ha introdotto nel secondo terzo di campionato, sono passate tre settimane. I team  quindi hanno avuto due settimane piene per lavorare sui nuovi aggiornamenti, che potranno essere determinanti per la lotta alla pole position e la vittoria.

Silverstone è un circuito vero, oltre che storico. Per di più si trova in uno Stato in cui condizioni atmosferiche e basse temperature potranno avere un ruolo determinante. Storicamente Red Bull e Mercedes sono le favorite anche se la Ferrari non può permettersi di perdere altro terreno. Proprio nella passata stagione firmò il suo sigillo con Alonso. Questi tre team sono certamente i favoriti alla conquista del gradino più alto del podio con Hamilton e Rosberg pronti a infastidire Vettel per la pole.

In casa Lotus l’arrivo di nuova linfa, derivante dalla cessione del 35% delle quote, sarà determinante per riprendere lo sviluppo, anche se dovrà essere spalmata in modo intelligente nell’arco di tutta la stagione. Saranno certamente un importante outsider insieme a Force India e, con condizioni particolari legate al meteo, Toro Rosso e McLaren.

Per la Williams l’appuntamento inglese avrà un sapore importante visto che rappresenta il 600esimo Gran Premio in Formula 1. Un traguardo straordinario anche se in questo momento la scuderia sta attraversando un anno non facile, caratterizzato da una riorganizzazione sia manageriale che tecnica. Ho grande fiducia nel lavoro di Frank. E’ sempre stato molto bravo a ribaltare le situazioni difficili e a ricreare il team.

In questi giorni di attesa è arrivato anche il responso sul “Test-gate”, che mi trova particolarmente d’accordo. Hanno fatto un test in più ed è arrivato il divieto di prendere parte alla giornata dedicata ai rookie. Un test importante in quanto, nonostante siano aperti e dedicati ai giovani, le scuderie usano quelle giornate per effettuare delle prove. Spero si arrivi alla chiusura di questa telenovela alquanto inutile sulla chiusura dei test.

Silverstone 1989 rappresenta forse la migliore gara in assoluto del Minardi Team. Grazie al 5° e 6° posto di Martini-Sala restammo nella top 10. In quegli anni l’acquisizione dei punti, e quindi dei diritti televisivi e dei trasporti, era divisi in due semestri. Silverstone era l’ultima gara del primo semestre e dovevamo conquistare assolutamente due punti. Grazie a Martini e Sala ne portammo a casa addirittura tre. Avevamo raggiunto a pieni voti un risultato di vitale importanza per noi.

Ne parlavo giusto qualche sera fa con Pier Luigi e sono convinto che sia stata la miglior gara in assoluta firmata dal binomio Minardi-Martini. Al rientro a Bologna, nonostante la Ferrari avesse vinto con Mansell, tutti i faentini ci prepararono una fantastica festa all’aeroporto. Proprio in quell’occasione nacque il primo importante colloquio con l’ing. Fusaro, Presidente Ferrari, che ci portò a “vestire” i propulsori Ferrari nella stagione 1991.

Dopo Indianapolis….un po’ di Minardi anche alla 24H di Le Mans

La 90° edizione della 24 Ore di Le Mans, la gara più affascinante nel panorama del Motorsport a Ruote Coperte è partita. Insieme a Montecarlo e Indianapolis, la 24 Ore è senza ombra di dubbio la corsa più attesa e sentita da tutti gli appassionati. Per piloti, team, ingegneri, meccanici, cuochi si tratta di un week end a cardiopalma e massacrante che vale quanto un’intera stagione. Viene preparato minuziosamente in ogni suo singolo dettaglio. A Le Mans nulla può essere lasciato al caso

Ricordo con piacere che molti miei ragazzi hanno vinto questa prestigiosa gara” ci ricorda Gian Carlo Minardi. Ed è proprio così. Nella sua storia il Minardi Team è stato in grado di lanciare nel circus piloti che si sono affermati anche al di fuori del panorama della Formula 1, proprio come nel caso di Paolo Barilla (1985 su Porsche 956), Michele Alboreto (1997 su TWR-Porsche WSX-95) , Pierluigi Martini (1999 su BMW V12 LMR) e Marc Genè (2009 su Peugeot 908-HDI FAP)

Su un parterre di 56 partenti ben 9 driver ex Minardi saranno sulla griglia di partenza per tentare di passare per primi sotto la bandiera a scacchi allo scadere della 24esima ora di gara: Davidson Anthony, Fisichella Giancarlo, Gené Marc, Lamy Pedro, Nakano Shinji, Sarrazin Stephan, Garcia Antonio e Tom Kristensen.

I primi sette portacolori hanno preso il via al mondiale di Formula 1 difendendo i colori del Team Minardi, mentre il leggendario Tom Kristensen (8 vittorie a Le Mans 1997-2000-2001-2002-2003-2004-2005-2008) si calò nell’abitacolo della Minardi M197 nel 1997 in qualità di tester, con l’obiettivo di essere al via nella stagione successiva. Solamente problemi finanziari gli impedirono di coronare il suo sogno.

A questi 9 magnifici piloti un “IN BOCCA AL LUPO”.

Williams-Sauber, da outsider a comparse

Dopo un 2012 ricco di soddisfazioni concluso con il sesto e ottavo posto, Sauber e Williams si erano presentati al via della nuova stagione come i principali outsider dei top team. Dopo il primo terzo di campionato però si sono trasformati velocemente in semplici comparse.

Con alle spalle sette Gran Premi il bottino del team svizzero conta solamente 5 punticini e l’ottavo posto nel mondiale (grazie all’ottavo e decimo posto di Hulkenberg in Malesia e Cina)alle spalle di Force India (51), McLaren (37) e Toro Rosso (20). Nono posto e nessun punto invece per la scuderia inglese e per i suoi alfieri Maldonano e Bottas

Quando sei un team di seconda fascia che lotta sul filo dei decimi per la conquista dei punti è molto facile passare da una buona stagione, come il 2012, a prestazioni meno esaltanti” analizza Gian Carlo Minardi “A mio avviso il team di Hinwil ha pagato il passaggio in McLaren di Perez, non tanto in termini di prestazioni, ma sul piano finanziario. In aggiunta ha perso alcuni tecnici. Una serie di coincidenze che hanno portato la Sauber a lottare per le posizioni di ripiego.

La Williams invece sta attraversando una fase importante di riorganizzazione interna. Pertanto un anno sabatico è necessario prima di riconquistare un posto alla luce del sole. E’ stato scelto un pilota giovane come Bottas che in Canada ha fatto vedere una prestazione importante regalando al team la seconda posizione, ma ha ancora bisogno di tempo. Maldonando, anche se commette meno errori, non è ancora maturo al 100%. In aggiunta non so quanto possa essere di aiuto per lo sviluppo della macchina e la crescita del team. Le novità previste per la nuova stagione non aiutano certamente in questo senso, in quanto sarà difficile portare avanti contemporaneamente il progetto 2013 e 2014. Il nuovo anno è dietro l’angolo

A complicare la situazione anche la crescita importante di due scuderie come Force India e Toro Rosso “Il team indiano sta conservando con tutte le forze la quinta posizione nel mondiale mettendo in difficoltà la McLaren e la Toro Rosso ha dimostrato grande competitività sia in gara che qualifica andando con costanza a punti” analizza il manager faentino

Minardi “Si ai test, ma con un rookie”

Finalmente. Ci è voluto uno scandalo come quello Pirelli-Mercedes-FIA per tornare a parlare e riaprire i test durante una stagione di Formula 1. Stando alle indiscrezione nel 2014 si potranno svolgere sui circuiti europei quattro sessioni da due giorni ciascuna.

Non posso che essere soddisfatto di questa scelta. A mio avviso però, come sostengo da anni ormai, sarebbe giusto organizzarli in modo che ogni team si presenti in pista con un pilota titolare affiancato da un rookie” analizza Gian Carlo Minardi che, dopo aver lavorato e lanciato in F1 tantissimi giovani campioni, continua a porre l’attenzione sui piloti del domani, vera linfa del Motor Sport.

Dopo tutto il polverone sollevato era inevitabile, ma era anche paradossale pensare di ridurre le spese tagliando sulle prove, dirottando così la ricerca verso altri settori come simulatore, prove indoor e galleria del vento. E’ da anni che lo sostengo e finalmente ci siamo. La Formula 1 deve certamente stare attenta ai costi, fare limitazioni, ma non proibire” conclude il manager faentino e attuale supervisore della Scuola Federale “Vediamo cosa succederà nelle prossime settimane”

Il punto sui motori 2014

Per la Formula 1 sono stati giorni intensi, non soltanto per il caso test Pirelli-Mercedes che ha monopolizzato l’attenzione e le pagine dei giornali, ma anche per gli accordi legati alla fornitura dei nuovi propulsori turbo che dalla prossima stagione saranno il cuore pulsante della F1.

Ad oggi tutti gli undici team hanno firmato un accordo con Ferrari, Mercedes e Renault che hanno così completato il mosaico “Con la scelta di Mercedes di fornire anche la Williams, insieme a McLaren (fino a fine 2014) e Force India il parco team è stato coperto al 100%” analizza Gian Carlo Minardi “Questa scelta ha l’impressione di essere uno sbarramento per evitare l’ingresso di nuove case costruttrici ,anche se la parola fine è ancora lontana in quanto sappiamo molto bene che Porsche e Toyota sono molto avanti nella progettazione della nuova unità. In aggiunta anche Ford e BMW stanno pensando al circus

Le case costruttrici tornano quindi a guardare alla F1 “Il futuro dell’automobilismo di serie  è rivolto al KERS, turbo e  alla parte elettronica. Aspetti su cui i costruttori stanno già investendo. Pertanto fornire il proprio propulsore gratis o dietro il pagamento di un piccolo rimborso di spese potrebbe creare un valore aggiunto in termini di comunicazione e immagine. Bisogna tenere in considerazione anche che diversi team sono in difficoltà economica e la mancanza di sponsor, animali sempre più in via di estinzione, non aiuta in questo passaggio di generazione che porterà ad un aumento inevitabile dei costi. Si passa dai 6-8 milioni a circa 18-21 milioni per il turbo. Proprio per questo aspetto” conclude il manager faentino “potrebbero esserci delle novità in futuro e chi vorrà entrare dovrà dare una grande prova di forza. Si potrebbero aprire nuovi scenari interessanti”

Monaco, in pista con Minardi: domenica in chat su Sky.it

In occasione del Gran Premio di Montecarlo Gian Carlo Minardi sarà ospite di SKY.IT per commentare Live la gara tra le stradinde del Principato.

E’ da anni uno dei simboli del Motorsportitaliano e mondiale e con la sua scuderia faentina ha contribuito a scrivere una parte importante della storia della Formula 1. Il debutto nel 1985 e, quasi due decenni dopo, l’intuizione su Fernando Alonso, che in F1 arrivò proprio grazie all’occhio esperto di Gian Carlo Minardi. Grazie alla sua pluriennale esperienza nel circus il manager faentino arricchirà la cronaca della corsa con il suo commento tecnico, oltre a rispondere in esclusiva alle domande dei tifosi attraverso la nuovissima Chat.

L’appuntamento è quindi per domenica alle 14.00 sui canali SKY.IT per viviere un gran premio “unico nel suo genere e famoso in tutto il mondo

Minardi “Montecarlo dovrebbe fare scuola”

Con le prove libere il fine settimana nel Principato è ufficialmente iniziato. Un Gran Premio ricco di storia e conosciuto in tutto il mondo, grazie ad un palcoscenico unico reso possibile da una posizione geografica mozzafiato, che si corre su una pista che si ama o si odia e fuori dalla norma, dove le qualifiche hanno un’importanza esagerata, visto che sorpassare è praticamente impossibile nonostante KERS, DRS e Pirelli.

Montecarlo ha però anche un’ulteriore caratteristica che lo rende ancora più unico nel suo genere, poiché gli appassionati possono veramente vedere da vicino i loro idoli e le macchine sfrecciare tra i palazzi sfiorando i muretti “E’ una pista fuori dalla norma. Noi corriamo qui per lo show, per lo spettacolo e per il pubblico che può ammirare delle macchine sfrecciare a 250 all’ora tra i muretti“ commenta Fernando Alonso “Oltre ad essere una pista fuori dalla norma, anche la gara in se è fuori dalla norma. Corriamo praticamente da soli, non c’è battaglia visto che non si può sorpassare. La vera lotta è contro il cronometro il sabato e contro gli errori di guida la domenica. In gara bisogna tenere sotto controllo tutte le componenti meccaniche della macchina, stando nel frattempo attenti a non toccare il guard-rail“. Gli fa eco anche colui che ha lanciato lo spagnolo nel Mondiale, Gian Carlo Minardi “In nessun circuito al mondo si respira la medesima atmosfera. Nonostante tutte le transenne che ti fanno quasi sentire in gabbia, si ha veramente la sensazione di poter toccare e sfiorare con mano le monoposto. Vibri insieme al motore. La gente ha la possibilità di passare a pochi metri dai Motorhome e vedere così vicino i suoi idoli. E’ veramente incredibile. Unico

Montecarlo dovrebbe dunque essere preso come esempio per cercare di avvicinare ulteriormente gli appassionati, ma anche gli sponsor. Intorno al circus girano sicuramente tanti soldi, ma nonostante questo non è esente dalla crisi. Diverse scuderie non saranno in grado di reggere il confronto con i top team per portare fino alla fine lo sviluppo delle macchine e, al tempo stesso, lavorare sul progetto 2014 oltre a dover “vendere” i sedili al miglior offerente con alle spalle magari intere nazioni. “Su questo fronte la Formula 1 si deve ringiovanire. Tra gli anni ’90 e 2000 era quasi impossibile trovare un pass paddock. Per le aziende essere presenti era sinonimo di privilegio e immagine ed erano molto interessate ad avvicinare questo mondo. Ora invece, questo clima è cambiato e la F1 dovrebbe aprirsi verso l’esterno. L’appassionato vuole vedere da vicino i suoi idoli e le macchine. Montecarlo dovrebbe fare da scuola” commenta Minardi “In Spagna il giovedì pomeriggio, pagando un supplemento del biglietto, era possibile visitare il paddock. Era veramente pieno di gente. Si è sempre data la priorità alle TV che pagano i diritti. A mio avviso sarebbe interessante che in ogni appuntamento si potesse far vivere agli appassionati una giornata indimenticabile facendole toccare, nel limite del possibile e senza interferire con il lavoro dei team, il mondo della F1. Questo potrebbe incentivare, perché no, anche l’ingresso di nuovi sponsor. Oggi all’interno dei paddock si vedono sempre le stesse facce e solamente gli addetti ai lavori. Bisognerebbe portare la F1 ad un livello più umano” conclude il manager faentino

A Indianapolis anche un po’ di Minardi

In concomitanza con il Gran Premio di Monaco, ma dall’altra parte del globo, si sono accessi i riflettori sull’evento motoristico a stelle e strisce più atteso: la 500 Miglia di Indianapolis, giunta quest’anno alla sua 97esima edizione.

Tra i trentatré piloti che coloreranno le udici file dello schieramento dell’ovale più famoso al mondo, pronti a sfidarsi per ottocento chilometr,i ci saranno anche tre piloti che hanno firmato il loro debutto al volante di una Formula 1 grazie al Minardi Team, tra il 2003 e il 2005; Justin Wilson, Will Power e Katherine Legge

L’inglese Wilson prese parte al Mondiale di F.1 nel 2003 al volante della PS03, mentre l’australiano Will Power, accreditato per la vittoria finale, e l’allora 25enne inglese Katherine Legge provarono l’emozione della Formula 1 rispettivamente nel 2004 e 2005 sulle piste di Misano e Vallelunga ai comandi della PS04 e PS05 del team faentino.

Mi fa molto piacere vedere tre Dallara guidate da tre piloti diversi che hanno come comune denominatore i colori Minardi.  La 500 Miglia di Indianapolis è una gara storica che ha fatto la storia dell’automobilismo, in particolar modo oltre oceano, che negli ultimi anni si è decisa solamente negli ultimi metri. E’ una corsa molto tattica dove non bisogna commettere il minimo errore interpretando al meglio le varie safety car.

Justin Wilson corse con noi tutta la stagione di Formula 1 nel 2003. Il suo debutto in F1 fu legato ad un episodio molto particolare in quanto tifosi e amici fecero un investimento sull’inglese, comprandogli delle quote. La stagione fu dignitosa e ricordo sempre con piacere il primo test a Imola prima di partire per l’Australia. Nonostante una vettura al debutto e con gomme imprestare dalla Ferrari, segnò un tempo pari al sesto-settimo tempo delle prove libere ufficiali. Purtroppo durante la stagione non riuscimmo più a ripetere quella prestazione, anche a causa di un rapporto travagliato con Bridgestone” ricorda Gian Carlo Minardi

Katherine Legge era la ragazza più veloce in quel momento e fu una giornata molto interessante. Sulla pista di Vallelunga dimostro buona qualità, anche se lontane dai canoni per la F.1 Si vedeva che aveva le carte in regola per essere sopra la media, così come Will Power che provo la Minardi nel 2004 sul tracciato di Misano. Purtroppo però non disponeva delle risorse necessarie per il debutto nell’anno successivo. Ci aspetta dunque un week end intenso di avvenimenti sportivi importanti. Dopo Montecarlo potremmo goderci anche lo spettacolo di Indianapolis” conclude il manager faentino