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F1 – Pierluigi Martini “Lavoro per un Minardi Day a Imola”

E’ Pierluigi Martini il pilota preferito dei tifosi. In un’inedita sfida partita tra le pagine di FaceBook, che ha coinvolto tutti i piloti che hanno difeso i colori del Minardi Team nelle ventuno stagioni della scuderia faentina nel Mondiale di Formula1, il 54enne Pierluigi Martini ha sbaragliato la concorrenza. “Non poteva essere diversamente. Pierluigi ha corso con noi oltre 100 Gp contribuendo in modo determinante a scrivere buona parte della storia del Minardi Team in Formula 1. Ancora oggi siamo leganti da una grande amicizia. Avrebbe meritato di conquistare ancora più successi nella sua lunga carrieracommenta Gian Carlo Minardi

Su 119 Gran Premi in F1, 107 li ha presi al via con il team fondato da Gian Carlo Minardi portando in pista la prima monoposto di Formula 1 marchiata MinardiTeam nel 1985, proseguendo la sua avventura dall ’88 al ’91 e dal 1993 al 1995. Anche il primo punto mondiale, targato 1988 a Detroit, porta la firma di Pierluigi. Salutato il Circus, nel 1999 si impone nella 24 Ore di Le Mans.

Proprio quest’anno Pierluigi è tornato a calarsi nell’abitacolo Minardi dei collezionisti. In occasione del week-end del Gran Premio d’Austria si è messo al volante della M185, mentre durante il Festival della velocità di Goodwood è tornata a rombare la M189 di Paul e Graham North (guarda la gallery) “Appena mi sono calato nell’abitacolo mi sono sentito subito a “casa”. Come se il tempo si fosse fermato e fossi sceso dalla monoposto solo il giorno prima. La M189 era come un vestito su misura. Rispetto alle F1 di oggi, quelle vetture erano molto più piccole e sembrava di essere veramente a contatto con l’asfalto. Inoltre la testa era completamente fuori dall’abitacolo avevi una grande visuale. Mi sono subito venuti in mente i bellissimi momenti vissuti con quella macchina, ma anche i meno felici. Era molto rigida e a guidarla diventavi matto. Volante piccolo, tre pedali e cambio manuale. Se non eri veramente pronto fisicamente, era lei a portarti in giro e non viceversacommenta un entusiasta Pierluigi Martini che ci ha regalato anche un inedito progetto a cui sta lavorandoSto completando il restauro della mia M189. Stiamo ultimando l’elettronica del motore. Dopodichè sto lavorando per organizzare a Imola, insieme a Gian Carlo Minardi, un Minardi Day chiamando a raccolta tutti gli amici “minardisti” Una Bella giornata in autodromo con tutte le Minardi F1, e non solo

250esimo Gp: Complimenti Nando

In una stagione avara di risultati, il Gran Premio di Russia segnerà per Fernando Alonso un traguardo importante: i 250 Gran Premi in Formula 1

“Sono veramente contento per Fernando e per questo traguardo così importante. Mi fa piacere essere stato il primo a dare inizio alla sua carriera. Gli auguro che il 250esimo Gp sia di buon auspicio per raggiungere quei traguardi che ancora insegue

Sono già passati quattordici anni da quando quel giovanissimo spagnolo (appena 19enne) si affacciava nell’olimpo del Motor Sport grazie a Gian Carlo Minardi che, dopo averlo visto in azione, lo volle follemente con se nel suo team, con cui debuttò in F.1 nel 2001 al volante della PS01. Il primo approccio avvenne però qualche anno prima, nel 1999, in occasione del primo test-premio (per aver vinto la World Series by Nissan) al volante della monoposto del Minardi team sul tracciato di Jerez.

Nel 2000, contemporaneamente all’impegno nel Campionato di F.3000, Alonso inizia a lavorare col Team Minardi. Il test più importante è stato sicuramente a Fiorano, dove fece segnare tempi tanto importanti da attirare l’interesse della Ferrari. In quel momento le sue quotazioni iniziarono a crescere

 

Da Campos a Sainz Jr. L’Asse Faenza-Spagna

Parlando del Gran Premio di Spagna non possiamo dimenticare l’asse Faenza-Spagna, un gemellaggio diventato sempre più forte nel corso degli anni, dal quale sono transitati tutti i piloti spagnoli, ad eccezione del solo Pedro De La Rosa. Il Minardi Team ha aperto la strada nel 1987 con l’ingaggio di Adrian Campos. Oggi il testimone è passato alla Scuderia Toro Rosso che ha chiamato tra le sue fila Carlos Sainz Jr, in coppia all’olandese Verstappen.

Dopo il debutto al volante della M187, con il quattordicesimo posto proprio in Spagna come miglior risultato, Adrian Campos si è fermato a Faenza anche la stagione successiva, facendo coppia con Luis Perez Sala, prima di cedere il volante della M188 a Pierluigi Martini. Per la Scuderia diretta da Gian Carlo Minardi erano i primi anni nel Mondiale di Formula 1 col debutto targato 1985, ma già a Detroit festeggiava il primo punto iridato grazie al sesto posto del romagnolo.

Arriviamo alla fine degli anni ’90 e inizio 2000 con Marc Genè e Fernando Alonso. Prima di passare nelle fila della Williams e, successivamente Ferrari come collaudatore, Genè difende i colori del Minardi Team nelle stagioni 1999 e 2000, in coppia con Luca Badoer e Gaston Mazzacane conquistando i punti nel Gran Premio d’Europa al volante della M01 motorizzata Ford, prima di passare il testimone al connazionale e futuro bi-campione del mondo Fernando Alonso.  L’ultimo spagnolo in ordine cronologico targato Minardi è Antonio Garcia che nel 2002 si era calato nell’abitacolo della PS02 di Mark Webber per un test, prima di passare con successo alle competizioni a ruote coperte. Nel suo palmares compare infatti il nono posto nel WTCC ’05 insieme alle vittorie 2008-2009-2011 nella 24 Ore di Le Mans al volante di Aston Martin e Corvette e ai successi 2009-2015 nella 24 Ore  di Daytona.

Sul fronte TR il 2009 è l’anno di Jaime Alguersuari e quest’anno del figlio d’arte Carlos Sainz Jr. «Sono stati veramente tanti i piloti spagnoli e mi fa piacere che da quando il Minardi Team ha firmato il suo debutto in F1 nel lontano 1985, tutti i piloti, ad eccezione di uno, siano transitati per Faenza. Per il Minardi Team, insieme a Monza e Imola, il GP di Spagna era la corsa di casa» racconta Gian Carlo Minardi «Ho dei bellissimi ricordi legati sia al calore dei tifosi iberici sia ai piloti, coi quali tutt’oggi ho un ottimo rapporto. L’ultimo spagnolo arrivato a Faenza e Sainz Jr, chce ha le caratteristiche per far bene. Mi auguro che abbia più fortuna del suo procedessero Alguersuari, vittima degli errori RB. Nel 2006 avevo assistito al suo debutto in Formula, sul circuito di Imola: pole, vittoria e giro veloce in entrambe le gare. Gli avevo prospettato un futuro in F1, che c’è stato, anche se troppo breve» conclude il manager faentino che nel fine settimana sarà a Barcellona anche per seguire Luca Ghiotto e Raffaele Marciello impegnati in GP3 e GP2 come alfieri dell’ACI Team Italia.

Ciao Piero, “papà” della Motori Moderni

Dopo una breve malattia, nella notte è venuto a mancare Piero Mancini. Amico di Gian Carlo Minardi, nonchè colonna portante del Minardi Team “Con Piero, questa notte viene a mancare una parte preziosa della storia del Minardi Team. Amico e partner in tante battaglie. La sua passione per il nostro Sport, lo ha portato prima ad entrare per diversi anni nella compagine societaria della Scuderia,  per fondare nel 1984 insieme all’Ing. Carlo Chiti la Motori Moderni, cuore pulsante Turbo V6 dal 1985 al 1987 della Minardi, rimasta orfana dei motori Alfa Romeo”

A tutta la Famiglia Mancini, un grandissimo abbraccio

 

Minardi-Alfa: quel matrimonio saltato all’ultimo

Durante la presentazione della SF15-T, la nuova vettura di Maranello affidata al piede destro di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen per il Mondiale di Formula 1 2015, l’attenzione dei media e degli appassionati è stata attirata anche dalla comparsa del logo “Alfa Romeo” sulla carrozzeria del Cavallino Rampante.

Immediatamente la mente di Gian Carlo Minardi ha fatto un tuffo nel passato, arrivando fino al 1983, anno in cui il manager faentino decise che il suo Minardi Team era pronto per il grande salto nel Mondiale di Formula 1. Era certamente una sfida da temerari visto  i livelli sconvolgenti che i costi stavano raggiungendo in quegli anni. Le strade di Minardi e del Biscione si incrociarono alla fine del 1983 quando Gian Carlo scrisse al Presidente Massacesi una lettera con la proposta di acquistare la squadra di F1 per un prezzo complessivo di 1.800.000 di Lire italiane. Non ottenendo nessuna risposta chiese di essere ricevuto di persona. Il costruttore lasciò gli stabilimenti della leggendaria Casa milanese con la promessa della fornitura dell’otto cilindri turbo.

Su queste basi partì il progetto della M184, costituita da una scocca in sandwich di Avional con interposta fibra di carbonio e kevlar, pance alte per dare spazio ai radiatori e un originale alettone triplano con mono-supporto e flap laterali. Cuore pulsante doveva appunto essere l’otto cilindri Alfa Romeo. Doveva, appunto. L’avventura Minardi-Alfa era pronta ad iniziare, ma con una doccia fredda e inattesa il Presidente Massacesi comunicò, di punto in bianco, che il matrimonio non s’ha da fare. Il danno era fatto, ma ormai troppo tardi per fermarsi ed arrendersi. Non c’era altra scelta che modificata la M184 per  ospitare il motore aspirato Ford-Cosworth.

Nel 1985 iniziò comunque la grande e bellissima (permettetecelo) avventura del Minardi Team nel Mondiale di Formula 1 con al volante Pierluigi Martini, durata poi la bellezza di oltre vent’anni.

Minardi Team e la Parigi-Dakar

Quando si legge il nome Minardi o si vedono i colori storici giallo/blu, la mente corre velocemente alla Formula 1 e alla storica scuderia italiana fondata da Gian Carlo Minardi  nel 1979 che per oltre vent’anni ha solcato i Gran Premi di F.1. Ed è giusto che sia così. Ma non tutti sanno che il marchio della scuderia faentina è legato anche alla competizione più famosa del mondo nel panorama dei rally: la Parigi-Dakar

Il progetto nacque nel 1985, in concomitanza con il debutto del Minardi Team nel Campionato del Mondo di Formula 1, per concretizzarsi nel 1986 con la partecipazione all’ottava edizione della competizione ideata dal pilota francese Thierry Sabine.

Gian Carlo Minardi mise a disposizione tutta la sua struttura e l’esperienza nelle gare per trasformare un camion CVS da trasporto speciale, motorizzato Iveco, e partecipare alla durissima competizione nel deserto “Durante una stagione intensa e non priva di problemi visto il debutto in F.1, è partito il progetto Parigi-Dakar. Il Minardi Team mise a disposizione tutta la sua esperienza per trasformare il pesante camion CVS in vista dell’edizione ’86. Trasferimmo la nostra esperienza in F.1 sul veicolo, che risultò estremamente bilanciato con un 40% del carico sull’anteriore e il restante 60% sul posteriore riuscendo a saltare sopra le dune a gran velocità” racconta Gian Carlo Minardi “Purtroppo l’equipaggio, formato da Gaudenzio Mantova (pilota con esperienza in F.2 e F.3) Denis Biffi (copilota) e Adriano Antolini (navigatore e padre putativo dell’avventura, in quanto fortemente da lui voluta) fu costretto al ritiro mentre occupava saldamente la secondo posizione. Il mezzo” prosegue il manager faentino “prese fuoco in mezzo al deserto. Con ogni probabilità sottodimensionammo, in fase di progettazione, l’impianto elettrico. L’errore,” conclude Minardi “basato sull’inesperienza in questo tipo di competizione, fu fatale

La Minardi torna a rombare in pista

Lo scorso fine settimana, durante la Zandwoort Festival, alcune Minardi sono tornate a rombare in pista, davanti ad una cornice di pubblico di 40.000 appassionati. Il collezionista Frits van Eed ha portato in pista, insieme all’ex Minardi Driver Verstappen e Jan Lammers sei monoposto faentine completamente restaurate con le livree originali..

Tra gli ospiti non poteva certamente mancare Gian Carlo Minardi “E’ stata una giornata assolutamente entusiasmante, affascinante ed emozionante. Rivedere in pista macchine che da circa 20anni erano rimaste ferme è qualcosa di indescrivibile. Devo fare i complimenti a Frits  per la sua passione verso il mondo della Formula 1 e i colori del Minardi Team. Basti pensare che nel suo museo si contano oltre 60 monoposto, di cui 11 (su 22 costruite) Minardi” racconta Gian Carlo Minardi “Mi ha fatto ancora più piacere perché il tutto è avvenuto in occasione del “Zandwoort Festival”, quest’anno dedicato ai prodotti italiani, e Frits ha scelto di portare in pista le mie vetture, nonostante possieda anche ben tre Ferrari, oltre a tantissime Williams, McLaren e vetture che non si vedono più in giro. Ho rivisto anche girare in pista la Minardi M187-Motori Moderni, forse la vettura più bella.”

Non perderti il video all’interno della Minardi-TV con le Minardi in azione sulla pista

Gp Inghilterra – PRESENTAZIONE

La Formula 1 torna nel circuito che ha scritto la storia dell’automobilismo, su un tracciato con una coreografia e una cultura sportiva che difficilmente si trova altrove. Arriviamo a Silverstone in un momento particolare del campionato con una bella lotta aperta in casa Mercedes tra Nico e Lewis

Rosberg dovrà cercare di difendersi da un buon pilota che è sempre andato forte e che potrà contare sul sostegno del suo pubblico di casa. Si prospetta un altro scontro diretto importante in ottica mondiale con comprimari molto veloci, come Williams e le altre monoposto spinte della P.U. tedesca che certamente non staranno a guardare. Più in difficoltà la Ferrari e la Renault che sta vivendo giorni poco esaltanti, come si legge anche nei vari settimanali specializzati. Come avevamo già anticipato nelle settimane scorse i problemi e le discussioni sono all’ordine del giorno e potrebbe succedere qualcosa.

La variabile in più potrà essere rappresentata, come succede spesso, dal meteo che storicamente ha condizionato il risultato finale. Sul fronte pneumatici, la Pirelli accantona momentaneamente le Soft e Supersoft, affidandosi alle “Medium” e “Hard” che potrebbero cambiare i valori fin qui espressi. Potrebbe esserci un ritorno della McLaren che con le Hard si è trovata sempre a suo agio. Nelle ultime gare con Magnussen ha dato segnali di risveglio, mentre Button è entrato nel mirino e potrebbe essere sacrificato in ottica 2015.

Si prospetta quindi un’estate incandescente sul fronte piloti. In casa Red Bull abbiamo un Sebastian Vettel pronto ad essere “scaricato”, anche in virtù dei numerosi giovani che spingono per avere una chance come Kvyat e Sainz J. Per una società che vive di marketing è comprensibile anche il passaggio di testimone. Vettel ha dato tutto quello che poteva facendo toccare il cielo con un dito al suo team. Aspettiamoci anche movimenti in casa Mercedes con un Hamilton poco soddisfatto della sua situazione. In più non dimentichiamo che Toto Wolf è azionista della Williams e manager di Bottas. Pertanto non mi stupirei su una possibile coppia Rosberg-Bottas. Il finlandese sta dimostrando caratteristiche velocistiche e tecniche di un certo tipo.  Come detto in casa McLaren la Honda vuole un top driver da affiancare a Magnussen. Pertanto Button-Vettel-Hamilton-Bottas potrebbero veramente infuocare il mercato. Ci aspettano diversi giochi nei Motor-Home

Per il Minardi Team, Silverstone è un circuito storico che rievoca bellissimi ricordi come il 5° e 6° posto firmati da Martini-Sala. Grazie a quel fantastico risultato eravamo riusciti a rientrare nel top ten tra i costruttori. In quesgli anni conquistare la Top-six era come entrare oggi tra i primi tre della classifica. In risultato indelebile nella storia e nella vita Minardi

Tra pochi giorni si arriverà in Inghilterra, sul tracciato di Silverstone che rappresenta la storia di questo sport.

Gian Carlo Minardi ospite a Madrid da Fernando Alonso

In occasione dell’inaugurazione della “Fernando Alonso Collection”, esposta al Centro de Exposiciones Arte Canal di Madrid, Gian Carlo Minardi è stato ospite del campione spagnolo rivivendo insieme a lui gli inizi della sua memorabile carriera in Formula 1, avvenuta proprio per mano del manager faentino e del suo Minardi Team nel 2001

Una collezione straordinaria di vetture, trofei e memorabilia sulla carriera del pilota spagnolo, ma anche un viaggio interattivo nella storia di Fernando. L’esposizione si compone di sei sezioni tematiche: “Km 0”, dove si parla dei primi passi di Alonso nel mondo dei motori; “La colección”, dove ci sono le monoposto con cui Fernando ha corso, sia di Formula 1 che di quelle minori; “Circuito Alo”, dove è possibile fare un viaggio interattivo nella carriera sportiva e nella vita di Fernando; “Start Your Engines!”, un’esperienza audiovisuale nella Formula 1, per condividere la passione che l’asturiano ha per questo sport; “F1 Experiences”, dove si scoprono i segreti sulle innovazioni tecnologiche che contrassegnano la massima competizione automobilistica; “275.000 km de emoción”, un video in cui il pilota della Ferrari ripercorre tutta la sua carriera. La mostra, organizzata dalla Fondazione Fernando Alonso e da Canal de Isabel II Gestión, costituisce l’embrione di quello che sarà il Museo Fernando Alonso, che aprirà ad Oviedo.

E’ una mostra veramente molto bella e una collezione sensazionale. Straordinaria l’intuizione da parte dei genitori di Fernando di conservare tutto il materiale sportivo, dai primi kart, tute, guanti e trofei. Vedere esposta la Minardi 2001 e la tuta con cui ha esordito in Formula 1 mi riporta con la mente a dei bellissimi ricordi. Devo fare i complimenti a tutti per l’organizzazione della mostra. E’ stata anche l’occasione per rivedere amici come Flavio e Stefano” commenta Gian Carlo Minardi

Alla cerimonia inaugurale infatti Fernando ha voluto accanto a sé non soltanto la sua famiglia e i suoi amici più cari ma anche tutti i team principal del suo cammino in Formula 1, da Gian Carlo Minardi a Flavio Briatore, da Martin Whitmarsh a Stefano Domenicali.

Una PS04B a Casa Ferrari Modena

Al Museo Casa Enzo Ferrari, in occasione dell’esposizione “Grand Prix: le Monoposto del Campionato di Formula 1″ ha fatto il suo ingresso la Minardi PS04B, la monoposto con la quale il Minardi Team ha preso parte alle prime gare nel Mondiale di Formula 1 2005 prima di far esordire la PS05, la ventunesima vettura del team faentino che ha corso l’ultimo Gran Premio in Bahrein con i driver Patrick Friesacher, Robert Doornbos e Christijan Albers

Nata dal genio dell’ing. Gabriele Tredozi, la PS04B è visibile all’interno della mostra che vuole celebrare i 40 anni di passione e velocità, in un inedito percorso dal forte valore culturale e sportivo che accoglie vere e proprie opere d’arte dell’ingegneria motoristica per far rivivere un Gran Premio fuori dagli schemi, una griglia di partenza che sintetizza un sogno impossibile nella realtà, dove i più grandi piloti della storia e le migliori macchine di sempre tornano a sfidarsi sul campo.

La Minardi PS04B, oggi di proprietà dell’Ing. Tredozi, è circondata da vere e proprie leggende che hanno entusiasmato migliaia di appassionati come la Ferrari 312 T del mondiale 1975 di Niki Lauda, la Williams del grande e indimenticato Ayrton Senna o la McLaren MP 4/4 che con Senna e Prost, si aggiudicò nel 1988 15 gran premi su 16, solo per citarne alcune. La mostra, situata nell’avveniristico “cofano” giallo che abbraccia la casa natale di Enzo Ferrari, resterà aperta fino al 28 gennaio 2014

Record di punti per Fernando Alonso

Anche se la leadership nel Mondiale è lontana 90 punti, con il quarto posto conquistato in Giappone Fernando Alonso può consolarsi con il primato nella classifica di tutti i tempi, portando il suo bottino personale a 1571 punti, contro i 1566 del sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher.

Tutto iniziò la bellezza di 213 Gran Premi fa (grazie all’intuito e all’occhio vigile di Gian Carlo Minardi), quando sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Australia 2001 faceva il suo esordio un giovanissimo Fernando (19enne), pronto a difendere i colori del Minardi Team.

In quella stagione la scuderia faentina firmò tre arrivi nella top ten, grazie a due noni posti di Marques in Brasile e Canada e al decino posto di Alonso in Germania, ma senza alcun punto mondiale (i punteggi erano destinati solamente alla top six) “Con i punteggi di oggi forse la storia del Minardi Team sarebbe andata diversamente. Il nostro bottino complessivo sarebbe stato di 446 punti” analizza Gian Carlo Minardi “Devo fare i complimenti a Fernando per l’obiettivo raggiunto. Fin dai primi giri in F1 avevo avuto l’impressione che avesse una marcia in più e nel 2001 fece una stagione bellissima con noi, prima di passare alla corte di Briatore come test driver. Immediatamente si è visto che sarebbe stato un pilota vincente” conclude Minardi “Ora raggiunge la soglia dei 1571 punti, dopo due titoli mondiali. Mi auguro che possa arrivare presto il terzo.

Complimenti Campione da Gian Carlo Minardi e Team Minardi

A fine stagione Mark Webber lascerà la Formula 1

A poche ore dal Gran Premio di Silverstone fervono i lavori nei box per preparare le vetture in vista delle prove libere di venerdì, che inaugureranno ufficialmente l’ottavo week end del Mondiale. Red Bull, Ferrari e Mercedes restano le favorite alla vittoria, ma non bisognerà sottovalutare Lotus e Force India, ottimi outsider pronti a sfruttare ogni minima occasione.

Proprio in queste ore Mark Webber ha annunciato che a fine di questa stagione saluterà il circus e la Red Bull per abbracciare il progetto Porsche LMP1, partecipando alla 24H di Le Mans “E’ un onore per me partecipare al ritorno alla massima categoria a Le Mans con Porsche e in macchina nel Campionato Mondiale Endurance sport e di essere parte della squadra. Porsche ha scritto la storia delle corse come produttore e si distingue per la tecnologia d’avanguardia e prestazioni ai massimi livelli.”

L’australiano fece il suo esordio nel 2002 al volante della PS02 del Team Minardi, conquistando proprio sulla pista di casa (e al debutto) un entusiasmante quinto posto che mandò in incandescenza pubblico e fans della scuderia faentina.

 “Ero a conoscenza delle decisioni di Mark, tanto che lo avevamo annunciato tra le righe del nostro sito. Il suo addio alla F1 credo avvenga nel momento giusto. Partecipare alle gare LMP1 con la rientrante Porsche non è certamente un declassamento, ma un premio alla sua carriera. In questi anni ha dimostrato di essere un vincente e senz’altro lo dimostrerà anche a in questa nuova avventura. Dovranno stare certamente attenti ad Audi e Toyota. Il 2014 si presenta con un anno ricco di battaglie sportive” analizza Gian Carlo Minardi

Chiusa la stagione a Faenza con un bottino di 2 punti Webber si trasferì prima in Jaguar e successivamente in Williams e Red Bull, dove approdò nel 2008. Proprio il team inglese questo fine settimana festeggerà il traguardo dei 600gp e Pastor Maldonado si sente fiducioso per la conquista dei primi punti “Sono orgoglioso di poter partecipare a questo momento storico della scuderia. Silverstone è uno dei miei circuiti preferiti. E’ molto caratteristico. Le basse temperature giocano un ruolo importante per l’usura delle gomme anteriori, di conseguenza bisognerà capire come impostare la strategia. Una cosa da tenere in considerazione è che la parte nuova del tracciato non ha molto grip. Il nostro obiettivo rimane la zona punti, per rendere quest’occasione ancora più memorabile” analizza Pastor Maldonado

Sul fronte Ferrari il Team Principal si dice fiducioso e pronto al recupero. Proprio nella passata stagione la scuderia conquisto la vittoria con Alonso “Il nostro obiettivo è ridurre le distanze dalla vetta nelle prossime tre gare. Credo che a Silverstone saremo competitivi: lo siamo stati anche nel recente passato su questa pista ma sappiamo che ci sono tanti fattori in gioco. Le gomme? Dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche e dalle temperature. La squadra è serena e concentrata: sappiamo che dobbiamo fare risultato ma siamo abituati a questo tipo di pressione”.

Per la lotta alla pole Position Lewis Hamilton e Nico Rosberg potranno infastidire Sebastian Vettel “Correre a Silverstone è sempre speciale. E’ la mia gara di casa. Tra Canada e Silverstone abbiamo avuto una lunga pausa e non vedo l’ora di tornare in macchina. La pista mi piace molto ed è fondamentale trovare il ritmo giusto con curve ad alta velocità” analizza Hamilton “Abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti e stiamo lavorando nella direzione giusta. Speriamo di avere un altro week end positivo”

Silverstone è la nostra gara di casa e per questo amiamo questo week end. Dopo Monaco e Montrael arriviamo su una pista completamente differente con tantissime curve veloci. Non so cosa potrà reagire la nostra vettura, ma sarà sicuramente un test importante per il degrado delle gomme. In Inghilterra si respira un’aria sempre speciale e sarà molto bello poter soggiornare in camper con gli altri piloti. Ci siamo organizzati con una grande barbecue” racconta Nico Rosberg

Dopo Indianapolis….un po’ di Minardi anche alla 24H di Le Mans

La 90° edizione della 24 Ore di Le Mans, la gara più affascinante nel panorama del Motorsport a Ruote Coperte è partita. Insieme a Montecarlo e Indianapolis, la 24 Ore è senza ombra di dubbio la corsa più attesa e sentita da tutti gli appassionati. Per piloti, team, ingegneri, meccanici, cuochi si tratta di un week end a cardiopalma e massacrante che vale quanto un’intera stagione. Viene preparato minuziosamente in ogni suo singolo dettaglio. A Le Mans nulla può essere lasciato al caso

Ricordo con piacere che molti miei ragazzi hanno vinto questa prestigiosa gara” ci ricorda Gian Carlo Minardi. Ed è proprio così. Nella sua storia il Minardi Team è stato in grado di lanciare nel circus piloti che si sono affermati anche al di fuori del panorama della Formula 1, proprio come nel caso di Paolo Barilla (1985 su Porsche 956), Michele Alboreto (1997 su TWR-Porsche WSX-95) , Pierluigi Martini (1999 su BMW V12 LMR) e Marc Genè (2009 su Peugeot 908-HDI FAP)

Su un parterre di 56 partenti ben 9 driver ex Minardi saranno sulla griglia di partenza per tentare di passare per primi sotto la bandiera a scacchi allo scadere della 24esima ora di gara: Davidson Anthony, Fisichella Giancarlo, Gené Marc, Lamy Pedro, Nakano Shinji, Sarrazin Stephan, Garcia Antonio e Tom Kristensen.

I primi sette portacolori hanno preso il via al mondiale di Formula 1 difendendo i colori del Team Minardi, mentre il leggendario Tom Kristensen (8 vittorie a Le Mans 1997-2000-2001-2002-2003-2004-2005-2008) si calò nell’abitacolo della Minardi M197 nel 1997 in qualità di tester, con l’obiettivo di essere al via nella stagione successiva. Solamente problemi finanziari gli impedirono di coronare il suo sogno.

A questi 9 magnifici piloti un “IN BOCCA AL LUPO”.