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Tra Conferme e Supposizioni si va verso il Bahrain

Manca ancora più di un mese al Gran Premio di Australia e con alle spalle solo Jerez, il primo test stagionale, stiamo già assistendo a cambiamenti di  Tecnici e Team che, preoccupati per i problemi motoristici incontrati, si stanno muovendo in ottica 2015. Sembra di assistere ai movimenti del mondo del calcio, quando in pre-campionato “saltano” le prime panchine o le squadre ricorrono al mercato di riparazione.

Nonostante Renault,  Red Bull e Toro Rosso si impegnino a trasmettere tranquillità e serenità nei loro comunicati e interviste, dalle informazioni che circolano, la situazione pare più complicata del previsto e di non facile risoluzione. Sembra che in  casa Red Bull stiano esplorando  un possibile cambiamento di motorizzazione per il 2015, mentre in Toro Rosso è saltato il sesto/settimo Direttore Tecnico della loro storia. Sul fronte motori poi – dalle informazioni provenienti al di fuori dai confini nazionali –  la Renault sta provando a fare “shopping” di tecnici oltre i confini transalpini (ricevendo risposte negative), cosa praticamente mai successa prima, in quanto  ha sempre cercato di difendere, giustamente, la propria tecnologia. Queste notizie non possono che alimentare sospetti, in base a quanto si vocifera, sulla probabile esistenza di problemi strutturali del propulsore, che sembrano essere di non facile risoluzione nel breve. Alcune case costruttrici, non attualmente impegnate nel Mondiale F.1, hanno già pronto una loro personale unità e stanno valutando una loro scesa in campo, anche se rallentati dalle difficoltà di trovare partnership importanti, a meno che queste perplessità non vengano superate sfruttando  l’attuale debacle Renault. Ovviamente mi auguro di poter essere smentito già tra qualche settimana quando in Bahrain, secondo test pre-campionato, potremo vedere i miglioramenti messi in atto dai Team e dai Motoristi.

Stiamo certamente vivendo un momento caotico per la Formula 1.

Sentiamo parlare sempre più spesso di un Salary Cap da fissare in 200 milioni di dollari. Attualmente però solamente tre o quattro team superano questo tetto, mentre la realtà di tutti gli altri partecipanti è ben lontana da queste cifre e le difficoltà con le quali debbono convivere sono sotto gli occhi di tutti. Forse queste esternazioni sono alimentate per distrarre la gente dai veri problemi della F.1. Come abbiamo sottolineato in passato (oggi anche altri autorevoli personaggi del Circus confermano)  la F. 1 va  rivista in tutti suoi aspetti. Non è accettabile che oggi ci siano team con  tre Team Principal al posto di un unico Proprietario o Direttore Generale e  che una vettura non abbia più un solo padre putativo con in mano l’intero progetto della vettura. Attualmente c’è un Responsabile per l’installazione  Motore, uno dell’area Aerodinamica , uno per la Produzione, uno per la gestione pista, uno per l’elettronica ecc. ecc. In questo modo viene a mancare la visione completa del progetto, oltre ad un aggravio di costi e l’ottimizzazione delle risorse,  con aumenti esponenziali di maestranze nei Team. Questa scelta è certamente figlia dello sviluppo, ma forse non è la strada giusta. Occorre fare qualche passo indietro prima di parlare di Salary Cap.

Nei giorni scorsi avevo voluto attirare l’attenzione sull’argomento sicurezza nei circuiti e sulle strutture Tecniche della FIA. Anche qui, con soddisfazione, ho notato che il problema è stato affrontato e discusso da Professionisti che hanno evidenziato e sottolineato le criticità emerse.   Ad oggi la FIA non ha informato i circuiti e delineato linee guida su come ci si debba comportare durante il recupero di una vettura ferma in pista. La conferma è arrivata dalla Sig.ra Rossella Amadesi, Responsabile CEA Squadra Corse. I Leoni della CEA Squadra Corse sono i migliori al mondo e questo rappresenta un valore aggiunto e una maggiore tranquillità per l’organizzatore del G.P d’Italia, ma trovo assurdo che a metà febbraio non siano ancora state diramate le dovute informazioni che potrebbero prevedere, oltre a sessioni formative anche dei costi aggiuntivi derivanti dall’acquisto di nuove attrezzature o divise da utilizzare nella stagione 2014.

Tutto questo fa parte di un’altra critica da me sollevata nei confronti della FIA, ripresa dall’Ingegnere Cadringher – ex responsabile FIA per i regolamenti negl’anni 80 – su un noto settimanale (Autosprint), dove anche per lui gli uomini preposti alla stesura dei regolamenti non hanno una visione globale.

Detto questo andiamo in Bahrain, attenti ad individuare i progressi dei Team che hanno incontrato i problemi maggior a Jerez, osservando se la Mercedes confermerà la sua affidabilità e competitività e se la Ferrari, che a detta degli uomini di Maranello è in linea con le aspettative, ci darà delle indicazioni  positive sulla stagione alle porte.

Problema Renault. E se la Lotus avesse visto lontano?

Mentre tutti i team sono impegnati nel quarto ed ultimo giorno di test sul tracciato di Jerez – dal 19 febbraio il circus si trasferirà al caldo in Bahrain – proviamo a giocare con i numeri. Lasciando per il momento da una parte i riscontri cronometrici, mettiamo un po’ di ordine sul numero di giri inanellati dai Motoristi e dai team.

Dopo i primi tre giorni abbiamo un motore Mercedes che guida la classifica con la bellezza di 466 passaggi grazie ai suoi quattro team (McLaren , Mercedes, Williams e Force India), seguito dal propulsore di Maranello con un totale di 235 giri, realizzati in collaborazione con la Sauber C33 e la Marussia M03 – il cui esordio però risale solamente nella giornata di ieri (5 tornate). Ben più staccati invece i team equipaggiati dalla nuova unità Energy Renault.  Solo 81 passaggi messi nel sacco, con il Team Campione del Mondo fermo a 14. In questa classifica manca la grande assente, la Lotus “A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” raccontava ieri Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

Da quello che si apprende nessun team sta ancora spremendo al limite la propria unità “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare” analizza il manager faentino

Tra i costruttori motorizzati Mercedes, la W05 di Nico Rosberg e Lewsi Hamilton risulta essere la più stakanovista con 177  passaggi, seguita dalla MP4-29 di Button e Magnussen con 135 tornate, dalla Williams di Massa e Bottas con 89 giri. La Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg segna 65 passaggi sul traguardo

Tra i costruttori motorizzati Ferrari, la coppia Alonso-Raikkonen ha inanellato 136 tornate. 94 passaggi per la C33 di Adrian Sutil e Esteban Gutierrez. Solo 5 giri per Max Chilton e la sua Marussia

Tra i costruttori motorizzati Renault, la Scuderia Toro Rosso guida la classifica con 45 giri, seguito dalla Caterham con 22 passaggi. Fanalino di coda la Red Bull che non va oltre le 14 tornate con Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.

Non dimentichiamoci che si è aperto solamente il quarto giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano le prime prove privatamente, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo su alcune monoposto  sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°” conclude Minardi

Gian Carlo Minardi “Non si abbandona mai la nave”

Sulla pista di Jerez è trascorso anche il terzo dei quattro giorni che caratterizzano questa prima uscita della Formula 1 targata 2014. Senza tenere in considerazioni i riscontri cronometrici – siamo 1 sec più lenti delle GP2 – quello che salta all’occhio sono il grande quantitativo di giri messi insieme in casa Ferrari con Alonso (58), McLaren (50 con il debuttante Magnussen e 40 con Button) e Mercedes con Hamilton (62).

Ancora problemi per la Red Bull-Renault il cui stato maggiore ha salutato il circuito con un giorno di anticipo “Vedere lo staff del team Campione del Mondo lasciare la scena non è certamente un segnale positivo. Il comandante non deve mai abbandonare la nave. Potrebbe essere un segnale importante sull’entità dei problemi, considerando anche che manca ancora un giorno alla chiusura della sessione. Si è sentito parlare di una furiosa litigata tra Adrian Newey e il responsabile dei motori Renault White” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.itMi viene difficile interpretare questo fuggi-fuggi, soprattutto quando manca ancora un giorno. In pista si possono analizzare i correttivi immediati” sottolinea il manager faentino

Dopo tre giornate abbiamo una Mercedes-Mercedes con sulle spalle la bellezza di 177 tornate, seguita dalla Ferrari con 136 passaggi, dalla McLaren-Mercedes con 133 (il primo giorno è rimasta ferma nei box) e dalla Williams-Mercedes con 89 giri. Soffrono invece i team motorizzati Renault, con la Red Bull ferma solamente a 14 passaggi “Siamo solamente al terzo giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano queste prove privatamente prima di andare in pista, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°. Proprio per questo non analizzo i riscontri cronometrici, soffermandomi piuttosto sui propulsori. A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” prosegue Minardi “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare

Salutata la Spagna il circus della Formula 1 si trasferirà in Bahrain dove farà il suo debutto anche la Lotus “Dal 19 febbraio si andrà in Bahrain dove le temperature saranno sicuramente molto più alte. Se già adesso alcuni hanno problemi di raffreddamento non oso pensare cosa potrà succedere a Sakhir” conclude il faentino “Da queste prime prove abbiamo visto come qualcuno sia stato più bravo a lavorare Indoor e sinceramente sono stupito, in negativo,  dalla Renault

Chiacchere da Box… 2014 e non solo

Tutti gli sforzi dei Motoristi sono rivolti al 2014 e non sono poche le difficoltà che stanno incontrando. E’ il momento di fare il punto della situazione con l’aiuto di amici a suo tempo vicini al alla Minardi F.1 Team ed altri che sono costantemente a contatto con la ribalta. Vorrei andare oltre i tanti articoli  molto dettagliati sotto il profilo tecnico già comparsi su molte testate sportive e fare una panoramica a ruota libera basata sulle “chiacchiere da box”.

I  principali problemi che i costruttori stanno affrontando in previsione 2014 ( Ferrari – Mercedes – Renault) sono  Consumo – Potenza – Affidabilità, ma il vero handicap è la mancanza di test in pista. Si lavora solo nelle sale prova che, pur sofisticate, non posso riprodurre fedelmente le problematiche che si potrebbero verificare sulle vetture in pista.

Con la collaborazione dei fornitore l’affidabilità sta migliorando, ma stiamo sempre parlando di risultati ottenuti al banco prova. La situazione potrebbe cambiare con l’installazione dell’unità motore nella vettura e l’uscita in pista, in quanto è veramente difficile riprodurre nel dettaglio tutte le variabili.

Le informazioni che abbiamo raccolto ci fanno intuire che i tre propulsori potrebbero racchiudersi in  una forbice compresa tra i 610-620 cv. Le attenzioni dei progettisti sono indirizzate sull’ottimizzazione dei consumi, piuttosto che  sulla ricerca della potenza massima. La vera spada di Damocle per il 2014 sarà infatti il limite imposto dei 100 Kg di carburante. Consumi eccessivi  potrebbero essere penalizzanti in gara e pare che tutti siano ancora alla ricerca del giusto equilibrio.

Voci di corridoio inoltre riferiscono che tutti i Costruttori paventano in via teorica il problema del pattinamento, in particolare,  in seconda e terza marcia (effetto coppia-erogazione di potenza-pneumatici). Con le Pirelli attuali quindi diventa importante conoscere quanto prima le specifiche degli pneumatici 2014. Non aggiungo altro, perché sulle interpretazioni regolamentari tutti stanno rincorrendo soluzioni adeguate, senza scordare che il 2014 vedrà anche il debutto di nuovi “sistemi di recupero di energia”: l’MGU-K ( in pratica il vecchio Kers) ed il neonato MGU-H, tutto nuovo e da collaudare e di non facile assemblaggio nella vettura. Non dimentichiamoci che mancano solo quattro mesi alla consegna del motore base alla FIA !

Alla panoramica 2014, unirei una riflessione sul 2015. Certo l’arrivo della Honda, cuore pulsante della futura McLaren, anche la Porsche potrebbe aprire i suoi orizzonti alla Formula 1. Nonostante non abbiano per il momento nessuna collaborazione con team, stanno provando un propulsore al banco prova (i ben informati parlano di un’unità non seconda a nessuna in termini di cavalli, consumi e affidabilità). Stiamo parlando di due Costruttori che hanno nel loro DNA la storia e l’esperienza vincente sulle motorizzazioni turbo (mi piace sottolineare anche che hanno sempre utilizzato questa tecnologia nella produzione di serie).

La Honda, da indiscrezioni, pare stia toccando i 640 cavalli, non pochi in più rispetto agli avversari, con ottimi consumi. Voci dal Giappone, danno addirittura certa la prova in pista con un telaio ibrido. L’opportunità, per la Honda, di provare per tutto il 2014  il propulsore, avvalendosi della collaborazione McLaren/Mercedes, potrà rappresentare un vantaggio tecnico eccezionale e potrebbe rivelarsi vincente per il 2015.

Sono “chiacchiere da Box”, ma è certo che molto bolle in pentola e se ne vedranno delle belle; sarà tutto da scoprire! Ci aspettano un inverno ed una primavera incandescenti.

F1 – Ferrari, ora devi rischiare di brutto!!

Si è concluso un nuovo anno e sembrava ieri che iniziavo a scrivere il primo articolo della stagione. E’ stato un anno fantastico all’insegna dei sorpassi e, purtroppo per il popolo ferrarista, della Red Bull. Una RB che sembra inavvicinabile.

Anche domenica ha giocato con le strategie spostando le carte e facendo in modo che Fernando Alonso scendesse dal gradino del podio nella classifica dei piloti. Questo la dice lunga sul loro potenziale, anche perché manca veramente poco al 2012. Non so quanto sia possibile recuperare 8 dec. da un team che sembra imbattibile. Facendo “chiacchiere da bar” pare che stiano lavorando su soluzioni incredibili, nonostante il divieto degli scarichi soffiati.

Tornando al GP, il solo sorpasso di Alonso meritava il prezzo del biglietto di Interlagos o l’abbonamento televisivo. Questo dimostra che abbiamo una grande Red Bull, un buon Vettel ma uno straordinario Alonso. Da solo ha salvato la stagione della Ferrari. Lo dimostra che Massa non è salito sul podio per tutta la stagione e anche domenica è stato autore di una gara in secondo piano, mai incisivo e aggressivo.

A differenza della Scuderia del Cavallino la McLaren ha saputo ottenere una buona uniformità nei risultati con tutte le mescole, mentre la “Rossa” si salva solamente con le morbide. E’ troppo il divario con le dure La Pirelli ha fatto cose che non mi sarei mai aspettato ad inizio anno. Auguriamoci che questo inverno porti consigli e che i cambiamenti in atto all’interno del team possano portare soluzioni avveniristiche. Bisogna rischiare di brutto. In 2 mesi non sarà facile annullare un gap di 7-8 dec, con una continuità di regolamenti.

Dietro i tre top team si è piazzata nuovamente una Force India, autore di un bellissimo campionato come dimostra il sesto posto nel mondiale, subito alle spalle di case o team ufficiali. Si sono avvicinati tantissimo ad una Renault che sul finale ha tirato i remi in barca pensando principalmente al 2012. Direi che hanno monetizzato al meglio il rapporto budgets/risultato. Sul fronte Renault la mancanza di Kubica ha pesato notevolmente. Nei test ufficiali erano davanti e questo significa che senza il polacco sono venuti a mancare i riferimenti. Petrov e Heidfeld non sono riusciti a portare avanti lo sviluppo del team. Bella anche la lotta tra Sauber e Toro Rosso che in tre punti si sono giocati il settimo posto. L’arrivo di Kimi Raikkonen alla Lotus Renault è la ciliegina sulla torta per questa F1. Il prossimo anno avremmo quindi 6 campioni del mondo. Questo sarà sinonimo di competitività e grande richiamo.

Sempre sul fronte dei piloti il prossimo anno avremmo l’esordio di Pic al volante della Marussia, anche se potremmo valutarlo solamente nel corso della stagione. Purtroppo senza le prove libere del venerdì mattina diventa difficile mettere alla prove i giovani sulla base del loro talento (e non del budgets). C’è ancora grande movimento tra le squadre di terza fascia dove si esibiscono però i giovani con alle spalle grandi risorse economiche derivanti da politiche pubblicitarie dei loro governi. Questo concetto manca in Europa e soprattutto in Italia. Berni ha ragione quando dichiara che l’Europa è morta.

Oggi abbiamo una fascia di giovani piloti che non potranno sempre fare affidamento su famiglie o amici importanti. Pertanto si rischia di perderli. Questo discorso però vale anche per le moto. C’è una grande volontà da parte di ACI, CSAI e FDA a supportare i ragazzi, ma non basta. Ci vorrebbe una partecipazione esterna. Non è come nel calcio che basta un pallone e un paio di scarpe… Non possiamo mettere in mostra questo che riusciamo a produrre

Gian Carlo Minardi

F1 – GP Malesia: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

vettel.jpg'Come già successo nella gara inaugurale di 15 giorni fa i colori Red Bull, McLaren e Renault hanno dipinto il podio. Sebastian Vettel ha confermato la vittoria, mentre Petrov ed Hamilton hanno ceduto il posto ai rispettivi compagni di scuderia.
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F1 – GP Singapore: IL PUNTO…di Gian Carlo Minardi

win.jpg'La Ferrari, sul tracciato di Singapore, come aveva già fatto a Monza, ha lavorato molto bene azzeccando le mosse tecniche, aiutata da un grande Fernando Alonso che ha fatto bottino pieno con pole position, giro veloce e vittoria.
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F1 – GP Turchia: Il punto di Gian Carlo Minardi

red_bull.jpg'Era da un pezzo che non assistevamo ad un Gran Premio così emozionante. Prima del disastro tra i due portacolori di casa Red Bull avevamo quattro vetture racchiuse in appena due secondi. Dopo questo spiacevole, quanto grave episodio, la Red Bull rischia di gettare al vento un campionato che in questo momento sta dominando, per via dell’affidabilità e per la lotta interna tra Vettel e Webber.
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F1 – Gian Carlo Minardi “I team cercano di nascondersi”

Toyota.jpg'Nelle scorse settimane i team di Formula 1, ad eccezione della Force India, hanno continuato il loro avvicinamento al primo gran premio stagionale scendendo nuovamente in pista, dividendosi però ancora una volta in due gruppi: Ferrari, BMW Sauber e Toyota al caldo del Bahrain sul tracciato di Sakhir , Toro Rosso – versione 2008 – McLaren, Williams, Renault e Red Bull RB5 in terra spagnola a Jerez.
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