GRANDI NOMI DEL MOTORSPORT ATTESI PROTAGONISTI DELLA 9° EDIZIONE HISTORIC MINARDI DAY. BIGLIETTI ACQUISTABILI SU TICKETONE

Imola -MINARDI DAY
Saranno quasi trenta i campioni e protagonisti del Motorsport che arriveranno all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari in occasione della 9ª edizione dell’Historic Minardi Day, tra le giornate di sabato 13 e domenica 14 settembre (biglietti disponibili su www.ticketone.it, nei punti vendita autorizzati Ticketone oppure presso le biglietterie dell’Autodromo).
Un’occasione unica per incontrare personaggi che hanno scritto pagine importanti del Motorsport mondiale e che da sempre sono legati al mondo Minardi, non facendo mai mancare la loro presenza all’Historic Minardi Day. Tra loro: gli ingegneri Aldo Costa, Gabriele Tredozi e Nigel Cowperthwaite, Alessandro Nannini, Arturo Merzario, Pierluigi Martini, Riccardo Patrese, Philippe Alliot, Thierry Boutsen, Carlo Facetti, Bruno Giacomelli, Miguel Angel Guerra, Roberto Moreno, Luis Perez Sala, Luca Badoer accompagnato dal figlio Brando, Leonardo Fornaroli – fresco vincitore a Monza e attuale leader del Mondiale di F2 – Beppe Gabbiani, Siegfried Stohr, Giovanni Lavaggi, Sergio Campana, Niccolò Piancastelli, Massimo Ciccozzi, Raffaele Giammaria, Roberto Farneti, Vinicio Salmi, Ruggero Melgrati, Giordano Regazzoni, Alister Yoong e Luciano Crespi.
Curiosità. Sono stati diversi gli ex-piloti che hanno scelto di tornare a indossare tuta e casco in occasione dell’Historic Minardi Day. Nel 2017, ad esempio, Emanuele Pirro si è messo per la prima volta al volante della Minardi M189; Gaston Mazzacane ha guidato la “sua” Minardi M02, mentre Gian Carlo Minardi si è cimentato con la M192-Lamborghini. Nell’edizione 2018, l’allora direttore tecnico di Mercedes AMG F1, Aldo Costa, aveva portato in pista la Mercedes W04. Nel 2020 è stato il turno di Riccardo Patrese a scaldare i cuori degli appassionati con la Williams FW14 del 1991.
Più recentemente, nel 2023 e nel 2024, Thierry Boutsen ha emozionato il pubblico scendendo in pista a bordo della Ferrari 312 T5 #2 ex-Gilles Villeneuve e della McLaren MP4/03 n.1 di Alain Prost. L’ingegnere Gabriele Tredozi è stato protagonista a bordo della Minardi PS04B; Aldo Costa si è calato nell’abitacolo della Dallara Stradale EXP, così come il campione del mondo rally Miki Biasion. Gianni Morbidelli si è esibito al volante della Minardi M189 di Pierluigi Martini, Miguel Angel Guerra ha guidato la March 761 ex-Vittorio Brambilla alternandosi con Roberto Farneti, oltre ad aver firmato il suo debutto personale al volante di una monoposto Minardi, la M189. Arturo Merzario si è calato nell’abitacolo della Lucchini Alfa Romeo (Scuderia del Portello). Bruno Giacomelli ha invece riportato in pista la F2 March 772 motorizzata BMW.
Immancabile, infine, la presenza di Pierluigi Martini, accompagnato dalla sua Minardi M189, dalle Tyrrell P34/02 e P34/05 perfettamente restaurate, dalla Ralt RT30 Ford-Cosworth e dalla Ferrari 126 C4 ex-Michele Alboreto del 1986.

Imola (Bo) Minardi Day



A Monza si è appena concluso un fine settimana fantastico sia dal lato tecnico che sportivo col il nuovo record stabilità in qualifica da Max Verstappen, trasformato poi in una strepitosa vittoria con quasi 20” di vantaggio sui due piloti della McLaren. Sarà interessante vedere se questo trend, dettato da Laurent Mekies, si ripeterà anche nel proseguo della stagione.




A una settimana dalla 9ª edizione dell’Historic Minardi Day, in programma all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, ci spostiamo a Monza per il sedicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1.




Nonostante le premesse di un possibile gran premio anomalo, abbiamo assistito ad una gara movimentata da tre safety-car in cui le sorprese non sono mancata a partire dalla bellissima partenza da parte di Piastri e dal capolavoro firmato Verstappen che ha gestito la macchina che gli stava per sfuggire di mano.


Continua ad arricchirsi il programma della 9° edizione dell’Historic Minardi Day, in programma il 13 e 14 settembre all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, così come l’incredibile parco vetture.


All’Hungaroring la McLaren ha messo a segno la settima doppietta stagionale, la quarta consecutiva, a dimostrazione di una supremazia disarmante. Fino a questo momento sia Norris che Piastri si sono resi protagonisti di un duello molto leale, come poche volte abbiamo visto.
Per il quattordicesimo appuntamento del Mondiale, la Formula 1 approda a Budapest, all’Hungaroring, per tagliare il traguardo della 40esima edizione – proprio come gli anni dal debutto del Minardi Team nel Mondiale di F1 – con ancora undici appuntamenti alla conclusione.
Spa-Francorchamps ci ha regalato un Gran Premio certamente movimentato, come spesso accade in condizioni di pista così bagnata, e all’insegna della sicurezza: abbiamo infatti dovuto aspettare un’ora e mezza prima della partenza. Una gara che ha confermato lo strapotere della McLaren, con un Piastri che ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a Norris. Un capolavoro il suo sorpasso, così come la gestione complessiva della corsa. Ha commesso due piccoli errori, che ci possono stare su una pista come Spa.
Dopo una pausa di tre settimane e qualche scossone – vedi casa Red Bull – la Formula 1 si appresta a riaccendere i motori per il giro di boa. Spa-Francorchamps si preannuncia come una gara importantissima sotto molti aspetti. Come già detto, sarà la prima senza la presenza di Horner al muretto Red Bull, mentre in casa Mercedes si dovrebbe essere arrivati a una soluzione definitiva sul fronte piloti.