F1 – GP Malesia: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

SEPANG – Il gran premio di Sepang ci ha regalato un grande spettacolo, aiutato anche dalla condizioni atmosferiche, evidenziando forze e limiti di piloti e team. Un grandissimo Fernando Alonso a cui bisogna affiancare anche i complimenti alla Ferrari che tante volte è stata criticata per scelte sbagliate. Questa volta il lavoro del muretto è stato eccellente. Perfetta la strategia e perfetto il lavoro dei meccanici. Questo successo deve rappresentare uno stimolo per continuare a lavorare per appianare il gup con McLaren e Red Bull.

Il risultato delle qualifiche ha rispecchiato i valori già emersi in Australia con McLaren, Red Bull, Mercedes e Ferrari, mentre in gara lo scenario può cambiare. In questo momento non si può dare nulla per scontato e bisogna andare cauti con i giudizi negativi. La classifica finale parla di 9 team nei primi dieci posti. Il compattamento verso l’alto della classifica può generare sorprese interessanti come quella della Sauber che ha piazzato Sergio Perez tra Alonso ed Hamilton. Fino ad un anno fa lottava per la settima posizione mentre oggi rappresenta la quarta forza del mondiale. Potrebbe essere uno stimolo in più per la Lotus Renault.

Perez merita certamente un 8 pieno, se non qualcosa in più. E’ giovane ed è solamente alla sua seconda stagione in Formula 1. Ha provato a mettere sotto pressione Alonso, ma lo spagnolo non si è fatto intimidire nonostante con l’asciutto fossero tornate tutte le negatività della macchina. Con l’ultimo pit stop la Ferrari ha riconquistato quei secondi determinanti per mettere sotto pressione il suo avversario, che è caduto in una sbavatura a quattro tornate della bandiera a scacchi. Si trovava in una posizione che genera tensione e adrenalina. Anche McLaren e Red Bull non sono stati esenti da errori, sia ai box che in pista. Errori che sono stati fatali per il risultato finale. La Mercedes ha evidenziato tutti i suoi limiti nel consumo delle gomme. Dovranno certamente lavorare sulle mescole e sui long run.

Nei primi otto mi fa piacere vedere Vergne, pilota con grandi possibilità che fa vedere di cosa è capace. E’ sicuramente uno dei piloti più promettenti approdati in Formula 1. Ancora una volta l’ultimo giro è stato fatale a Pastor Maldonado, che si sta dimostrando un pilota veloce, anche se gli manca un po’ di fortuna. La Williams sta crescendo come dimostra il sesto posto di Senna e può essere uno di quei team che potrà dare fastidio. Potremmo avere delle belle sorprese e alcuni piloti potranno scombussolare i piani per la lotta del titolo. Quindici piloti a pieni giri è sinonimo di competitività e basta un niente per ritrovarsi indietro.

Felipe Massa è il primo pilota dei non doppiati. In qualifica il brasiliano aveva limitato i danni rimanendo nel tradizionale gap con Fernando , di 3-4 dec. Oggi un insieme di negatività gli hanno fatto pagare un dazio troppo grande. Credo che il vero valore della rossa sia tra la bella prestazione di Fernando e quella opaca di Felipe.

Ad oggi comunque la vettura che ha stupito maggiormente in modo negativo è la Red Bull che con errori ai box e un eccesso di foga di Vettel ha compromesso il risultato. Il tedesco + certamente un campione ma questa situazione potrà consacrarlo nell’olimpo dei grandi. Deve dimostrare di essere non soltanto un pilota veloce ma anche di costanza che sa reagire e dare al team le giuste indicazioni per tornare a vincere.

Gian Carlo Minardi