GP Ungheria – IL PUNTO

Il Gran Premio di Ungheria ci ha consegnato una Mercedes in grande spolvero, che ha saputo ribaltare un inizio anno molto deludente. Oltre ad essere molto veloci in qualifica hanno dimostrato di essere in forma anche sulla distanza. Potevano essere un elemento di disturbo tra Red Bull e Ferrari, ma si stanno proponendo velocemente come nuova forza in campo e pretendenti al successo. Ci aspettano 9 Gran Premio tiratissimi.

Indubbiamente chi esce con le orecchie basse è la Ferrari. Ha deluso sia in qualifica che in gara. Se non ritroveranno lo smalto dei primi appuntamenti sarà un fine 2013 molto difficile. Abbiamo diversi primi attori e questo rende ancora più incerto il risultato, oltre al recupero. Le forze in campo sono cambiate nuovamente con Red Bull sempre al comando, ma seguita da Mercedes e Lotus. Attualmente la Ferrari è la quarta forza del mondiale e Fernando ha sbagliato a non partecipare ai test di Silverstone. Lo spagnolo dovrebbe iniziare a parlare di meno.  I risultati non si fanno con le parole. La Lotus si prepara ad insidiare la Ferrari, sostenuta da due piloti che portano a casa punti pesanti. Senza la penalità, Grosjean avrebbe potuto lottare con Webber. Gli sviluppi non portano i risultati sperati e di sta venendo meno la capacità della “rossa” di recuperare in corsa  che li aveva contraddistinti nei campionati precedenti. Certamente la situazione si può ancora ribaltare, ma bisogna lavorare e rimboccarsi le maniche

Finalmente è arrivato il primo punto per la Williams grazie al decimo posto di Maldonado. Entrare nella top ten sarà sempre più difficile in quanto i top five non regaleranno niente. Questa volta il tassello lasciato libero da Rosberg è stato occupato del venezuelano mentre è venuta a mancare la Force India, che ha visto ridurre di molto il suo vantaggio sulla McLaren, cosa prevedibie. In questo momento della stagione i team di serie B dovranno essere molto bravi a calibrare le forze e le risorse anche in ottica 2014.

Ora mandiamo tutti in vacanza e restiamo in attesa di vedere cosa succederà a Spa.

Gp Ungheria – PRESENTAZIONE

Con il Gran Premio di Ungheria ci prepariamo a voltare pagine, con il campionato pronto ad entrare nella parte calda della stagione. Dopo questo fine settimana resteranno solamente nove round, tutti importanti e determinanti. Dopo la pausa estiva, con Spa e Monza, la classifica potrebbe delinearsi.

Il tracciato di Budapest si può definire un kartodromo, in cui i sorpassi tradizionalmente sono sempre stati molto difficili, anche se avremo due zone DRS. Qui ogni piccolo errore si paga il doppio. Arriviamo dopo i tre giorni (indecifrabili) di test di Silverstone e avremo anche l’incognita delle gomme “nuove” a rendere ancora più difficile una previsione. La Pirelli fornirà a tutti i team pneumatici con spalla 2012 e mescola 2013. Non credo che cambierà qualcosa in termini di forze in campo, ma rappresenterà comunque un’incognita maggiore.

Da quello che abbiamo potuto vedere a Silverstone la Red Bull continua ad essere in grande spolvero e il punto di riferimento per tutti, anche se la Ferrari non si è risparmiata macinando tantissimi chilometri e raccogliendo dati importanti per lo sviluppo della F138. Rigon ha lavorato molto bene e Massa ha lanciato segnali positivi. La stessa Mercedes ha svolto una grande mole di lavoro e potrebbe essere un outsider in più per la vittoria.

La qualifica avrà certamente la sua importanza, ma non dobbiamo aspettarci un risultato scontato in quanto possono intervenire diversi fattori.  I giri da percorrere sono veramente tanti e sono attese alte temperature che potranno portare a diversi pit stop. Tradizionalmente si forma sempre un corridoio dal quale non bisogna uscire, per evitare di perdere aderenza e raccogliere lo sporco della pista.  La strategia avrà un ruolo importante e per ottenere un buon risultato bisognerà azzeccare la gara perfetta.

Bisognerà vedere chi sarà stato più bravo in queste tre settimane e diminuire il gap con le Red Bull, che anche al Nurburgring erano apparse in splendida forma. Andando avanti, per i team di seconda fascia diventerà sempre più difficile entrare nella top 10, come ha già dimostrato la classifica in Germania.

Gp Germania – IL PUNTO

Ancora una volta lo spettacolo non è mancato anche se troppo condizionato dagli pneumatici. Alcuni team scompaiono troppo velocemente nel buio per poi ricomparire nel gran premio successivo o, addirittura, cambiano le loro prestazione nello stesso week end al variare di pochi gradi di temperatura dell’asfalto. A questo punto mi domando cosa serve spendere tutti quei soldi in sviluppo e galleria del vento se poi basta un nonnulla per compromettere tutto il lavoro.

Detto questo non voglio togliere nulla alla grandissima prova di forza della Red bull che si è ripresa velocemente dalla debacle tecnica di Silverstone. Hanno certamente la migliore macchina guidata da un pilota che sa gestirla al meglio. Molto bravo anche Webber che ha saputo reagire al problema del pit stop entrando nella top ten e portando al team altri “punti mondiale” molto importanti.

Purtroppo al Nurburgring è mancata la Ferrari che le ha studiate tutte per ribaltare un risultato negativo. Saluta la Germania con una quarto posto di Alonso, sicuramente importante visto com’era iniziato il fine settimana, cedendo però altro terreno agli avversari.  Di questo passo il terzo posto nel mondiale costruttori sarà difficile da conservare in quanto abbiamo una Lotus che anche in Ungheria saprà farsi dare del “Lei”. Con un altro risultato importante Kimi potrebbe tentare l’aggancio allo spagnolo. Sarà importante capire anche cosa stia succedendo a Felipe Massa. Onestamente non ci sono ancora delle voci ufficiali, ma l’imbarcata presa mi sembra alquanto strana. Se fosse arrivato “lungo” la vettura avrebbe dovuto puntare verso destra, mentre il brasiliano è arrivato con le gomme bloccate per poi puntare a sinistra. Non mi sento di attribuirgli la colpa, ma purtroppo la scuderia ha perso punti anche sul fronte costruttori. Alonso non ha un valido copri spalle, diversamente dai suoi principali avversari.

Il campionato è ancora molto lungo anche se in questo momento la Red Bull è nettamente favorita. Speriamo che le tre settimane che ci separano dall’Ungheria e il mese sabbatico di agosto porti delle novità in Ferrari. Credo che l’ordine di arrivo di domenica rappresenti bene il valore tecnico attuale dei team con le prime nove posizioni occupate dai cinque top team. All’appello manca solo Massa e per questo si è inserito Hulkenberg, autore di una bellissima gara che ha regalato alla Sauber  un punto.

La McLaren è riuscita a sfruttare a suo favore il caldo, spodestando così Toro Rosso e Force India che sabato avevano portato le loro monoposto nella top 10.

Per quanto riguarda l’incidente ai box di Webber, già qualche gran premio fa mi ero voluto soffermare sulla pericolosità di questi cambi-gomme. Fino ad ora gli pneumatici si erano staccati in pista, mentre ora è accaduto in una spazio ridotto come la corsia box, dove solo per fortuna non è successo il peggio. Purtroppo un cameraman è rimasto ferito e, pertanto, dalla prossima gara dovranno stare solamente sui muretti. Anche se non è certamente facile porre dei rimedi mi pare che si “chiuda sempre il recinto quando i buoi sono ormai scappati”…

Prima di darvi appuntamento in Ungheria, vorrei parlare anche della richiesta della Mercedes di  partecipare ai test di Silverstone. Al di la delle numerose deroghe date al team tedesco, credo sia giusta la loro partecipazione in quanto è un test voluto al fine della sicurezza. Sarà importante che i commissari vigilino sul corretto svolgimento, mentre è altrettanto corretto la loro esclusione dalle due giornate aperte ai giovani

GP Germania – PRESENTAZIONE

Arriviamo al Nurburgring in un momento molto caldo della stagione e dopo troppi pochi giorni da Silverstone. Per i team sarà stato alquanto difficile portare aggiornamenti e correttivi. In Germania la Pirelli si presenterà in pista con le nuove mescole che porteranno a nuove incognite. E’ fuori dubbio che non si potesse tornare a correre con le incertezze e defaillance tecniche degli pneumatici di Silverstone e sono certo che il costruttore fornirà gomme super collaudate della passata stagione (Soft e Medium), anche se in questi ultimi sei mesi l’evoluzione delle macchine è stata notevole, anche dal punto di vista del carico aerodinamico.

Abbiamo una Ferrari che dovrà ribaltare una situazione difficile sia in qualifica che in gara in quanto, al di la del talento e della buona prestazione di Alonso, il divario da Red Bull e Mercedes era consistente come ha dimostrato la bella rimonta di Webber.  La Red Bull rimane certamente la macchina di riferimento e da battere.  Per la lotta alla pole vedo una sfida tutta Red Bull-Mercedes, mentre in gara la Ferrari potrà inserirsi.

Grande attenzione sarà rivolta ancora una volta agli outsider Force India e Toro Rosso che si sono dimostrati in grado di portare via punti importanti ai top team. La Lotus dovrà invece fare un passo indietro dopo l’introduzione della nuova sospensione, che le aveva restituito la competitività di inizio anno. Sul fronte climatico normalmente in Germania le temperature non sono molto alte.

I RICORDI Il Nurburgring mi riporta a dei bellissimi ricordi. In Formula 2 abbiamo partecipato all’ultima gara a ruote coperte sul tracciato lungo, conquistando un prezioso secondo posto con Nannini dopo una bella lotta con la March-BMW. In quell’occasione Nannini tagliò il traguardo addirittura con solo tre ruote, dopo che un contatto all’ultima curva lo portò fuori pista.

Arrivando in Formula 1, nel 1999 conquistammo con Mark Genè un sesto posto determinante in una stagione difficile.  La festa sarebbe potuta essere doppia perché grazie a strategie ottime, cambiamenti climatici e a pit stop perfetti, avevamo un Luca Badoer in rimonta e certamente da podio. Purtroppo a pochi giri dalla fine un’incrinatura nella scatola del cambio causò una perdita d’olio costringendolo a parcheggiare la sua vettura  a bordo pista. E’ stata una di quelle gare in cui passammo dalle Stelle alle Stalle. Sarebbe stato un risultato molto importante e magari avrebbe cambiato la storia del Minardi Team

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

Gp Inghilterra – UP & DOWN

Con il Gran Premio d’Inghilterra alle spalle andiamo a dare i voti ai principali attori di questa domenica

Pubblico 10 – gli inglesi sono stati fantastici tutto il week end. Credo che abbiano registrato il record di presenza stagionale. Correttissimi, applaudendo  sempre il leader della corsa.

Nico Rosberg 9 – dopo la prima fila di sabato, ha saputo sfruttare al meglio ogni occasione, dalle bandiere gialle alle safety car. Un pizzico di fortuna gli ha “regalato” la vittoria. Ma nella gare ci vuole anche questa e ben venga.

Sebastian Vettel  8.5 – fino al cedimento del cambio era stato uno degli attori del week end rendendosi autore di una bella partenza

Lewis Hamilton 8.5 – gara strepitosa per l’inglese di casa Mercedes dopo una pole fantastica. Purtroppo è stato una delle “vittime”

Fernando Alonso 8 – non si è fatto avvilire dalle difficoltà del week end portando a termine una gara corsa con il coltello tra i denti. Un terzo posto insperato dopo le qualifiche.

Mark Webber 7.5 – bellissima rimonta anche se, ancora una volta, aveva compromesso il gp alla partenza

Felipe Massa 7 – non è certamente il suo anno. Dopo una signora partenza il problema alla gomma ha vanificato tutto. Non si è demoralizzato e ha portato in seno al team punti importanti.

Piloti Toro Rosso e Force India 7 – molto bravi e costanti sia in qualifica che in gara. Si confermano ottimi outsider per tutti gli avversari e consolidano la loro posizione in classifica

Lotus 5 – ancora una volta commettono un grave errore di strategia che li priva di punti importanti. Kimi avrebbe meritato certamente un risultato più importante

FIA e Pirelli 3 – per non dare di meno. Si parla tanto di sicurezza ma in questo caso è venuta a mancare. La Federazione ha il dovere e il diritto di intervenire quando si parla di sicurezza. Domenica questa è venuta a mancare. L’incidente di Vergne a 300 km/h poteva avere conseguenze importanti. Pirelli di contro dovrebbe tutelare maggiormente la sua immagine e la sicurezza dei piloti.

 

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Se da un lato abbiamo vissuto quasi due ore intense, dall’altra è stato un gran premio condizionato dalle safety car e, soprattutto, dalle gomme. Sinceramente questo non è il modo giusto per fare le corse e la Pirelli dovrà correre ai ripari velocemente, anche per una questione di sicurezza. Mi auguro vivamente che non vengano sacrificati i rookie test, il cui significato è tutt’altro che sviluppare macchina o gomme.

Silverstone ci ha consegnato una Ferrari in grande difficoltà, anche se aiutata dalla fortuna. In un campionato così lungo gli episodi si annullano. Lo zero di Vettel annulla lo zero di Alonso in Malesia. Si devono certamente rimboccare velocemente le maniche poichè la prossima gara (Nurburgring) è solamente tra sette giorni. Ancora una volta Alonso è stato autore di una gara corsa con il coltello tra i denti, ma questo non basta nonostante la conquista di un podio e di un risultato insperato fino a sabato sera.

In questo momento la Mercedes  è in lotta con la Red Bull per diventare la prima forza del campionato. Con Rosberg hanno conquistato una grandissima vittoria, dopo aver monopolizzato la prima fila il sabato. Anche Hamilton era in grande spolvero,  ma è stato il primo ad essere penalizzato dallo scoppio degli pneumatici. Hanno certamente la miglior coppia del mondiale in quanto entrambi possono segnare pole position e vittoria. Stanno crescendo molto bene anche se la Red Bull rimane la vettura di riferimento, come dimostrano le due classifiche.

Ancora un errore di strategia in casa Lotus, nonostante la richiesta di Raikkonen. E’ stato un vero peccato perché Kimi aveva fatto una bella gara e avrebbe meritato qualcosa in più. Nuovo week end positivo per Toro Rosso e Force India che dimostrano di poter infastidire i top team. Stanno lottando per conquistare un posto importante nel mondiale. La squadra di Faenza ha distanziato ulteriormente la Sauber mentre la Force India ha guadagnato punti sulla McLaren. Un bel segnale da due team di seconda fascia.

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

 

Gp Inghilterra – Gara

1. Nico Rosberg – Mercedes – 52 giri

2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +0″7
3. Fernando Alonso – Ferrari – +7″1
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +7″7
5. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +11″2
6. Felipe Massa – Ferrari – +14″5
7. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +16″3
8. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +16″5
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +17″9
10. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +19″7
11. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +21″1
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +25″0
13. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +25″9
14. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +26″2
15. Charles Pic – Caterham-Renault – +31″6
16. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +36″0
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1’07″6
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1’07″7
19. Romain Grosjean – Lotus – +1 giro
20. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 132; 2. Alonso 111; 3. Raikkonen 98; 4. Hamilton 89; 5. Webber 87; 6. Rosberg 82; 7. Massa 57; 8. di Resta 36; 9. Grosjean 26; 10. Button 25; 11. Sutil 23; 12. Vergne 13; 13. Perez 12; 14. Ricciardo 12; 15. Hulkenberg 6.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull 219; 2. Mercedes 171; 3. Ferrari 168; 4. Lotus-Renault 124; 5. Force India-Mercedes 59; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 24; 8. Sauber-Ferrari 6.

GP Inghilterra – PRESENTAZIONE

Dal Gran Premio di Montreal, che ci ha introdotto nel secondo terzo di campionato, sono passate tre settimane. I team  quindi hanno avuto due settimane piene per lavorare sui nuovi aggiornamenti, che potranno essere determinanti per la lotta alla pole position e la vittoria.

Silverstone è un circuito vero, oltre che storico. Per di più si trova in uno Stato in cui condizioni atmosferiche e basse temperature potranno avere un ruolo determinante. Storicamente Red Bull e Mercedes sono le favorite anche se la Ferrari non può permettersi di perdere altro terreno. Proprio nella passata stagione firmò il suo sigillo con Alonso. Questi tre team sono certamente i favoriti alla conquista del gradino più alto del podio con Hamilton e Rosberg pronti a infastidire Vettel per la pole.

In casa Lotus l’arrivo di nuova linfa, derivante dalla cessione del 35% delle quote, sarà determinante per riprendere lo sviluppo, anche se dovrà essere spalmata in modo intelligente nell’arco di tutta la stagione. Saranno certamente un importante outsider insieme a Force India e, con condizioni particolari legate al meteo, Toro Rosso e McLaren.

Per la Williams l’appuntamento inglese avrà un sapore importante visto che rappresenta il 600esimo Gran Premio in Formula 1. Un traguardo straordinario anche se in questo momento la scuderia sta attraversando un anno non facile, caratterizzato da una riorganizzazione sia manageriale che tecnica. Ho grande fiducia nel lavoro di Frank. E’ sempre stato molto bravo a ribaltare le situazioni difficili e a ricreare il team.

In questi giorni di attesa è arrivato anche il responso sul “Test-gate”, che mi trova particolarmente d’accordo. Hanno fatto un test in più ed è arrivato il divieto di prendere parte alla giornata dedicata ai rookie. Un test importante in quanto, nonostante siano aperti e dedicati ai giovani, le scuderie usano quelle giornate per effettuare delle prove. Spero si arrivi alla chiusura di questa telenovela alquanto inutile sulla chiusura dei test.

Silverstone 1989 rappresenta forse la migliore gara in assoluto del Minardi Team. Grazie al 5° e 6° posto di Martini-Sala restammo nella top 10. In quegli anni l’acquisizione dei punti, e quindi dei diritti televisivi e dei trasporti, era divisi in due semestri. Silverstone era l’ultima gara del primo semestre e dovevamo conquistare assolutamente due punti. Grazie a Martini e Sala ne portammo a casa addirittura tre. Avevamo raggiunto a pieni voti un risultato di vitale importanza per noi.

Ne parlavo giusto qualche sera fa con Pier Luigi e sono convinto che sia stata la miglior gara in assoluta firmata dal binomio Minardi-Martini. Al rientro a Bologna, nonostante la Ferrari avesse vinto con Mansell, tutti i faentini ci prepararono una fantastica festa all’aeroporto. Proprio in quell’occasione nacque il primo importante colloquio con l’ing. Fusaro, Presidente Ferrari, che ci portò a “vestire” i propulsori Ferrari nella stagione 1991.

IL PUNTO di (quasi) metà stagione

Con il Gran Premio del Canada la Formula 1 è entrata nel secondo terzo di stagione. Team e piloti si avvicinano sempre di più al giro di boe e alla parte bollente della stagione che tradizionalmente segna uno spartiacque naturale tra i top team e le scuderie di seconda fascia che non dispongono delle risorse finanziarie e tecniche per proseguire lo sviluppo della monoposto lavorando al tempo stesso sul progetto 2014 che, come sappiamo, introdurrà numerose (e costose) novità.

Il campionato è ripartito da dove ci eravamo lasciati nel 2012 con una Red Bull al comando della classifica e una Ferrari che insegue, quest’anno  con qualche rimpianto, in quanto Fernando potrebbe avere più punti se non avesse fatto uno zero in Malesia e una prestazione opaca a Sakhir. La F138 si è dimostrata certamente performante nei long run, ma non ancora all’altezza dei principali avversari per quanto riguarda la qualifica.

Prestazioni altalenanti da parte della Mercedes che dopo Montecarlo ha dato un segnale importante, dimostrando di aver risolto in parte i gravi problemi di degrado che le avevano condizionato pesantemente la passata stagione. La scuderia delle Tre Stelle potrà essere certamente, per il futuro, un terzo incomodo. Per il primo terzo di campionato abbiamo avuto una Lotus in grande spolvero con un Raikkonen aggressivo e molto costante. Occupano la terza e quarta posizione nel mondiale piloti e costruttori, ma dovranno fare un grande sforzo a livello organizzativo, ma non so se le risorse economiche glielo permetteranno, per essere pronti  nel 2014. La prossima stagione presenterà numerose novità, prima tra tutto il motore Turbo, e pertanto si dovrà creare una forte collaborazione (non facile) tra costruttore e motorista.

Molto bene la Force India che si sta confermando, con il suo quinto posto davanti alla McLaren, outsider scomodo e difficile. Inizio certamente non facile proprio per la scuderia di Waking che sta attraversando un periodo di riorganizzazione interna e forse è già proiettata al 2015, quando tornerà un binomio importante come quello con la Honda.

Dopo Melbourne e Bahrein la Toro Rosso è riuscita a portarsi costantemente in zona punti conquistando l’attuale settimo posto nel mondiale, aiutata soprattutto da un grande Vergne che è tornato in lizza per un posto in Red Bull se, come è probabile, Webber prenderà altre strade a fine anno.

Stiamo parlando senza alcun dubbio di un campionato condizionato dall’interpretazione da parte dei Team delle gomme. La  situazione che si è venuta a creare per ottenere  maggiore spettacolo potrebbe anche non giovare all’ immagine della Pirelli, che quindi dovrà necessariamente intervenire tecnicamente . Quello che lascia maggiormente perplessi, in questa prima parte del Campionato, sono le differenze sostanziali di prestazioni tra i piloti  all’interno delle stesso team. A Silverstone i Team dovrebbero provare nuove gomme con costruzione della spalla diversa. Attendiamo quindi con curiosità queste prove per vedere se poi ci sarà l’unanimità dei Team per il cambiamento Tecnico.

Gp Canada – IL PUNTO

Come spesso è capitato in questa stagione abbiamo vissuto un week end a due facce per la Ferrari e ad unica linea per la Red Bull. Ancora una volta il risultato è stato deciso dal tempo e dalla basse temperature, e di conseguenza, dalle gomme.

Un sabato che potremmo definire molto difficile per la Ferrari ed eccezionale per la Red Bull, soprattutto con Vettel che ha costruito proprio con la qualifica il successo della domenica. Ha fatto la lepre prendendo subito un buon margine. Si sono dimostrati molto bravi a ribaltare le situazioni difficili, ma altrettanto fortunati perché nonostante la toccata contro il muro di Sebastian e il “lungo”, la vettura non ha riportato nessun tipo di danno. I due errori sono un segnale che anche il tedesco non è immune dalle sbavature.

Molto bravo Fernando Alonso che ancora una volta, come se ne avesse bisogno, ha dimostrato di essere un cavallo vincente conducendo una gara costantemente all’attacco. Il secondo posto vale quanto una vittoria. Rimane il rammarico per il troppo tempo perso dietro Rosberg e Webber. Positiva anche la prestazione di Felipe Massa. Dopo il brutto incidente in cui ha compromesso le qualifiche è stato autore di una buona corsa, recuperando diverse posizioni e girando su ottimi riscontri portando alla Ferrari punti importanti in ottica mondiale.

La Mercedes ha dimostrato di aver risolto i suoi problemi con le gomme chiudendo al terzo posto con Hamilton, dopo una bella lotta con il ferrarista. Potranno essere gli arbitri del mondiale. Tra i quattro team, la Lotus potrebbe essere quella meno pericolosa, in quanto dubito che potranno proseguire lo sviluppo della monoposto, nata molto bene, fino a fine campionato. Mi auguro che la prestazione di domenica non sia un primo campanello. Credo abbiano pagato le basse temperature della pista in quanto 28°C della pista sono pochi per loro. Nonostante questo Kimi ha proseguito la sua striscia positiva entrando nuovamente nella zona punti, diversamente dal suo compagno.

Da applausi la prestazioni di Vergne e della Toro Rosso. Non sono entrati solamente nella zona punti, ma hanno conquistato la Top 6 lottando ad armi pari con i top team. Nella storia della F1 la Top 6 era la linea che delimitava la zona punti mentre oggi, per fortuna di team e piloti, questa forbice è stata allargata. Oggi parliamo di un settimo/ottavo posto come un risultato importante, mentre negli anni passati era considerato di secondo piano. Proprio per questo quando un pilota legato ad un team di seconda fascia conquista la quinta posizione, lo considero ancora di più un risultato importante. Quella di domenica per la scuderia di Faenza è stato il migliori risultato dopo la vittoria di Monza e dimostra di avere intrapreso una strada interessante, supportata anche da un buon momento di competitività dei suoi alfieri.

La Force India si conferma un ottimo outsider consolidando la quinta posizione, davanti ad una McLaren che è rimasta fuori dalla zona punti.

Tra tre settimane si tornerà in Europa sui circuiti storici e i team avranno due settimane piene di lavoro per mettere a punto ulteriori aggiornamenti.

Gp Monaco – IL PUNTO

Abbiamo vissuto un Montecarlo caratterizzato da numerosi incidenti, safety-car e da una Mercedes decisamente competitiva. Nonostante “una rondine non faccia primavera” – stiamo sempre parlando di un gran premio corso su un tracciato particolare, utilizzando due mescole che difficilmente ritroveremo ancora –  hanno dato comunque una grande prova di forza e, qualora confermassero di aver veramente risolto i problemi di degrado in gara, il campionato avrà trovato dei nuovi pretendenti per il titolo.

Uso ancora in condizionale in quanto i valori in campo cambiano molto velocemente da un gran premio all’altro, anche se hanno dimostrato di essere veloci fin dal primo giorno. Un plauso bisogna certamente farlo a Nico Rosberg, non soltanto per la vittoria, ma anche perché ha dimostrato di sapere gestire al meglio, sia in prova che in gara, il binomio macchina-gomme. Questo risultato in un certo senso riabilita anche Michael Schumacher che, al di la dell’età, aveva lottato contro un pilota che non è certamente di seconda fascia, ma un validissimo driver. Oggi invece sta vincendo il confronto con un pilota emergente, campione del mondo e considerato da tutti come il migliore, che in partenza ha dormito un po’.

Se da un lato il successo della Mercedes potrà regalarci maggiore suspense rendendo questa stagione ancora più incerta, di contro un avversario un più vuol dire maggiore difficoltà nel recuperare punti. Questo aspetto mette in evidenza maggiormente il week end poco felice della Ferrari e di Alonso, caratterizzato anche dal doppio incidente di Felipe Massa. Sarà importante rimboccarsi le maniche, cercando di mettere a fuoco tutti gli errori dopo il trionfo spagnolo. In Canada gomme e meteo potranno condizionare ancora il risultato.

Giornata positiva invece per Force India e Toro Rosso con il team di Vijay Mallya che si conferma al quinto posto e outsider veramente tosto. Grande esuberanza da parte di Perez che vuole dimostrare a tutti i costi di poter avere un futuro e di non essere di secondo piano. Molto irruente, ma anche sfortunato e non trattato benissimo dai colleghi. Lo stesso Raikkonen, che ha fatto gli ultimi 3-4 passaggi tiratissimi, ha stretto il messicano per ben due volte. E’ importante che i commissari usino lo stesso metro per tutti i piloti e in tutte le gare.

E’ stata una domenica ricca di polemica dove a tener banco ci ha pensato il test Mercedes-Pirelli. Mille chilometri avvallati dalla FIA, ma che la Mercedes non avrebbe svolto nel rispetto delle regole, ovvero non utilizzando una vettura vecchia almeno di due anni. Ci sono regolamenti chiari che però vengono interpretati a seconda delle varie esigenze dei team. Questo non va bene

 

 

 

 

 

GP Montecarlo
1. Nico Rosberg – Mercedes – 78 giri
2. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +3″8
3. Mark Webber – Red Bull-Renault – +6″3
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +13″8
5. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +21″4
6. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +23″1
7. Fernando Alonso – Ferrari – +26″7
8. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +27″2
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +27″6
10. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +36″5
11. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +42″5
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +42″6
13. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +43″2
14. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +49″8
15. Giedo van der Garden – Caterham-Renault – +1’02″5
16. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

Mondiale Piloti:

1. Vettel 107; 2. Raikkonen 86; 3. Alonso 78; 4. Hamilton 62; 5. Webber 57; 6. Rosberg 47; 7. Massa 45; 8. Di Resta 28; 9. Grosjean 26; 10. Button 25;

Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 164; 2. Ferrari 123; 3. Lotus-Renault 112; 4. Mercedes 109; 5. Force India-Mercedes 44; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 12; 8. Sauber-Ferrari 5

Monaco, in pista con Minardi: domenica in chat su Sky.it

In occasione del Gran Premio di Montecarlo Gian Carlo Minardi sarà ospite di SKY.IT per commentare Live la gara tra le stradinde del Principato.

E’ da anni uno dei simboli del Motorsportitaliano e mondiale e con la sua scuderia faentina ha contribuito a scrivere una parte importante della storia della Formula 1. Il debutto nel 1985 e, quasi due decenni dopo, l’intuizione su Fernando Alonso, che in F1 arrivò proprio grazie all’occhio esperto di Gian Carlo Minardi. Grazie alla sua pluriennale esperienza nel circus il manager faentino arricchirà la cronaca della corsa con il suo commento tecnico, oltre a rispondere in esclusiva alle domande dei tifosi attraverso la nuovissima Chat.

L’appuntamento è quindi per domenica alle 14.00 sui canali SKY.IT per viviere un gran premio “unico nel suo genere e famoso in tutto il mondo

Minardi “Montecarlo dovrebbe fare scuola”

Con le prove libere il fine settimana nel Principato è ufficialmente iniziato. Un Gran Premio ricco di storia e conosciuto in tutto il mondo, grazie ad un palcoscenico unico reso possibile da una posizione geografica mozzafiato, che si corre su una pista che si ama o si odia e fuori dalla norma, dove le qualifiche hanno un’importanza esagerata, visto che sorpassare è praticamente impossibile nonostante KERS, DRS e Pirelli.

Montecarlo ha però anche un’ulteriore caratteristica che lo rende ancora più unico nel suo genere, poiché gli appassionati possono veramente vedere da vicino i loro idoli e le macchine sfrecciare tra i palazzi sfiorando i muretti “E’ una pista fuori dalla norma. Noi corriamo qui per lo show, per lo spettacolo e per il pubblico che può ammirare delle macchine sfrecciare a 250 all’ora tra i muretti“ commenta Fernando Alonso “Oltre ad essere una pista fuori dalla norma, anche la gara in se è fuori dalla norma. Corriamo praticamente da soli, non c’è battaglia visto che non si può sorpassare. La vera lotta è contro il cronometro il sabato e contro gli errori di guida la domenica. In gara bisogna tenere sotto controllo tutte le componenti meccaniche della macchina, stando nel frattempo attenti a non toccare il guard-rail“. Gli fa eco anche colui che ha lanciato lo spagnolo nel Mondiale, Gian Carlo Minardi “In nessun circuito al mondo si respira la medesima atmosfera. Nonostante tutte le transenne che ti fanno quasi sentire in gabbia, si ha veramente la sensazione di poter toccare e sfiorare con mano le monoposto. Vibri insieme al motore. La gente ha la possibilità di passare a pochi metri dai Motorhome e vedere così vicino i suoi idoli. E’ veramente incredibile. Unico

Montecarlo dovrebbe dunque essere preso come esempio per cercare di avvicinare ulteriormente gli appassionati, ma anche gli sponsor. Intorno al circus girano sicuramente tanti soldi, ma nonostante questo non è esente dalla crisi. Diverse scuderie non saranno in grado di reggere il confronto con i top team per portare fino alla fine lo sviluppo delle macchine e, al tempo stesso, lavorare sul progetto 2014 oltre a dover “vendere” i sedili al miglior offerente con alle spalle magari intere nazioni. “Su questo fronte la Formula 1 si deve ringiovanire. Tra gli anni ’90 e 2000 era quasi impossibile trovare un pass paddock. Per le aziende essere presenti era sinonimo di privilegio e immagine ed erano molto interessate ad avvicinare questo mondo. Ora invece, questo clima è cambiato e la F1 dovrebbe aprirsi verso l’esterno. L’appassionato vuole vedere da vicino i suoi idoli e le macchine. Montecarlo dovrebbe fare da scuola” commenta Minardi “In Spagna il giovedì pomeriggio, pagando un supplemento del biglietto, era possibile visitare il paddock. Era veramente pieno di gente. Si è sempre data la priorità alle TV che pagano i diritti. A mio avviso sarebbe interessante che in ogni appuntamento si potesse far vivere agli appassionati una giornata indimenticabile facendole toccare, nel limite del possibile e senza interferire con il lavoro dei team, il mondo della F1. Questo potrebbe incentivare, perché no, anche l’ingresso di nuovi sponsor. Oggi all’interno dei paddock si vedono sempre le stesse facce e solamente gli addetti ai lavori. Bisognerebbe portare la F1 ad un livello più umano” conclude il manager faentino

Gp Monaco – La parola ai protagonisti

A poche ore dal primo semaforo verde del Gran Premio di Montecarlo abbiamo sentito le aspettative di Ferrari, Mercedes, Lotus e Force India. Tra le stradine del Principato le qualifiche hanno sempre avuto un ruolo da primo attore e questo potrebbe accrescere le possibilità della Mercedes, che ha una vettura perforante sul giro secco. Di contro c’è una Ferrari molto forte nel long run, ma non ancora perfetta in qualifica. Ancora una volta tra gli outsider si sarà da tenere in grande considerazione la Force India, attualmente al quinto posto nel mondiale davanti alla McLaren.

 ROB SMEDLEY (Ferrari) “Bisogna avere un anteriore molto buono per affrontare al meglio le tantissime curve lente. Allo stesso tempo, bisogna tener conto delle ondulazioni, dei cordoli e delle sconnessioni: la vettura saltella molto e, quindi, vanno curate con attenzione le fasi di frenata e di accelerazione. Conta tantissimo l’aderenza meccanica e non ci sono praticamente curve veloci ma soltanto lente, alcune di esse molto strette, come il tornante del Loews. Dal punto di vista aerodinamico si cerca quindi la configurazione con massimo carico, senza stare troppo a pensare alla resistenza all’avanzamento: è una scelta sulla carta inefficiente ma qui funziona così. Dal punto di vista della distribuzione dei pesi si cerca di andare per quanto possibile verso il posteriore, che deve essere molto rigido e accoppiato ad un anteriore morbido per ridurre il sottosterzo nelle curve lente”.

FELIPE MASSA (Ferrari) “Monaco è una pista molto speciale, completamente differente da tutte le altre. Dovunque sei davvero vicino ai guardrail: bisogna andare al limite ma non un centimetro oltre perché il più piccolo errore si paga a caro prezzo. E’ davvero particolare come tracciato e correrci è molto emozionante. Non penso che ci sia una parte più difficile di un’altra. Tutte le curve sono impegnative e rappresentano una sfida: per fare il giro perfetto devi affrontarle al cento per certo. In certe piste se si fa un piccolo errore ad una curva si può pensare di recuperarlo in un altro punto ma a Monaco la minima sbavatura ti fa perdere tantissimo tempo: questo è uno dei motivi che lo rende un tracciato straordinario da fare con una monoposto di Formula 1”.

NICO ROSBERG (Mercedes) “Monaco è sempre un fine settimana fantastico ed è molto bello correre nella città in cui vivo. Mi fa piacere che famigliari e amici possano vedermi correre. La coreografia lo rendono il miglior circuito. Ho dei bellissimi ricordi legati a questo tracciato dove nella passata stagione conquistai un bellissimo secondo posto. Al momento abbiamo una buona macchina per la qualifica, aspetto molto importante a Monaco. Mi auguro che possa esserci di aiuto, anche se ci sono tantissime incognite soprattutto legate alle gomme.”

LEWIS HAMILTON (Mercedes) “Abbiamo lavorato sodo per lasciarci alle spalle la cocente delusione di Barcellona.  Monaco è una delle mie piste preferite. E’ una vera e proprio sfida passare così vicino ai guard-rail e l’idea di essere così a contatto con i tifosi mi piace molto. Si crea un’atmosfera unica. Più di ogni altro tracciato la qualifica è determinante, ma dobbiamo rimanere concentrati sulla gara di domenica. E’ fondamentale migliorare il nostro passo

KIMI RAIKKONEN (Lotus) “Non esiste nessun altra gara come Monaco. Poter correre tra le stradine del Principato è veramente diverso da ogni altra cosa e lo aspetto con grande gioia ogni anno. E’ sempre molto difficile avere un week end perfetto a Montecarlo. Sorpassare è praticamente impossibile quindi per goderti veramente la gara devi essere davanti. Nel 2005 ho scritto il mio nome nell’albo e spero di poterlo ripetere anche quest’anno. Dobbiamo rimanere concentrati sulla qualifica. Nel 2009 sono rimasto bloccato dietro a Rubens, ma nonostante il KERS non sono riuscito a passarlo. Essendo molto difficile ricreare le caratteristiche del tracciato diventa impegnativo fare delle previsioni. La E21 i è dimostrata molto veloce fino ad oggi. Speriamo di continuare su questa strada

ADRIA SUTIL (Force India) “Nonostante gli episodi sfortunati delle prime gare resto ottimista. La maggior parte delle cose che sono successe non sono dipese da me. Resto convinto che possiamo migliorare per evitare certi errori nel futuro. La macchina è veloce e con un week end perfetto il podio potrà essere alla nostra portata. Monaco sarà il primo e vero circuito stradale. La vettura ha un buon equilibrio che la rende ben guidabile.  Il Principato è un posto speciale. Mi è sempre piaciuto correre qui. Non c’è lo spazio per il minimo errore. Devi portare un grande rispetto ai muretti. E’ una grande prova mentale. Devi mantenere la concentrazione al massimo per quasi due ore di gara

PAUL DI RESTA (Foce India) “Sono abbastanza soddisfatto dei risultato conquistato a Barcellona, nonostante i problemi accusati anche con il DRS. L’anno scorso Monaco è stata una gara positiva per noi e anche domenica cercheremo di conquistare nuovi punti. Vivendo a Monaco è molto bello vedere come si trasforma la città durante il week end. Inoltre la sera posso tornare a dormire a casa. E’ anche l’occasione per avere vicino amici e famigliari.  In questo inizio di stagione stiamo facendo un lavoro fantastico. Abbiamo battuto regolarmente i nostri principali avversari – Sauber, Williams e Toro Rosso – e siamo al quinto posto davanti alla McLaren, anche se realisticamente sarà difficile conservare questa posizione