Gp Ungheria – PRESENTAZIONE

Con il Gran Premio di Ungheria ci prepariamo a voltare pagine, con il campionato pronto ad entrare nella parte calda della stagione. Dopo questo fine settimana resteranno solamente nove round, tutti importanti e determinanti. Dopo la pausa estiva, con Spa e Monza, la classifica potrebbe delinearsi.

Il tracciato di Budapest si può definire un kartodromo, in cui i sorpassi tradizionalmente sono sempre stati molto difficili, anche se avremo due zone DRS. Qui ogni piccolo errore si paga il doppio. Arriviamo dopo i tre giorni (indecifrabili) di test di Silverstone e avremo anche l’incognita delle gomme “nuove” a rendere ancora più difficile una previsione. La Pirelli fornirà a tutti i team pneumatici con spalla 2012 e mescola 2013. Non credo che cambierà qualcosa in termini di forze in campo, ma rappresenterà comunque un’incognita maggiore.

Da quello che abbiamo potuto vedere a Silverstone la Red Bull continua ad essere in grande spolvero e il punto di riferimento per tutti, anche se la Ferrari non si è risparmiata macinando tantissimi chilometri e raccogliendo dati importanti per lo sviluppo della F138. Rigon ha lavorato molto bene e Massa ha lanciato segnali positivi. La stessa Mercedes ha svolto una grande mole di lavoro e potrebbe essere un outsider in più per la vittoria.

La qualifica avrà certamente la sua importanza, ma non dobbiamo aspettarci un risultato scontato in quanto possono intervenire diversi fattori.  I giri da percorrere sono veramente tanti e sono attese alte temperature che potranno portare a diversi pit stop. Tradizionalmente si forma sempre un corridoio dal quale non bisogna uscire, per evitare di perdere aderenza e raccogliere lo sporco della pista.  La strategia avrà un ruolo importante e per ottenere un buon risultato bisognerà azzeccare la gara perfetta.

Bisognerà vedere chi sarà stato più bravo in queste tre settimane e diminuire il gap con le Red Bull, che anche al Nurburgring erano apparse in splendida forma. Andando avanti, per i team di seconda fascia diventerà sempre più difficile entrare nella top 10, come ha già dimostrato la classifica in Germania.

Gp Germania – IL PUNTO

Ancora una volta lo spettacolo non è mancato anche se troppo condizionato dagli pneumatici. Alcuni team scompaiono troppo velocemente nel buio per poi ricomparire nel gran premio successivo o, addirittura, cambiano le loro prestazione nello stesso week end al variare di pochi gradi di temperatura dell’asfalto. A questo punto mi domando cosa serve spendere tutti quei soldi in sviluppo e galleria del vento se poi basta un nonnulla per compromettere tutto il lavoro.

Detto questo non voglio togliere nulla alla grandissima prova di forza della Red bull che si è ripresa velocemente dalla debacle tecnica di Silverstone. Hanno certamente la migliore macchina guidata da un pilota che sa gestirla al meglio. Molto bravo anche Webber che ha saputo reagire al problema del pit stop entrando nella top ten e portando al team altri “punti mondiale” molto importanti.

Purtroppo al Nurburgring è mancata la Ferrari che le ha studiate tutte per ribaltare un risultato negativo. Saluta la Germania con una quarto posto di Alonso, sicuramente importante visto com’era iniziato il fine settimana, cedendo però altro terreno agli avversari.  Di questo passo il terzo posto nel mondiale costruttori sarà difficile da conservare in quanto abbiamo una Lotus che anche in Ungheria saprà farsi dare del “Lei”. Con un altro risultato importante Kimi potrebbe tentare l’aggancio allo spagnolo. Sarà importante capire anche cosa stia succedendo a Felipe Massa. Onestamente non ci sono ancora delle voci ufficiali, ma l’imbarcata presa mi sembra alquanto strana. Se fosse arrivato “lungo” la vettura avrebbe dovuto puntare verso destra, mentre il brasiliano è arrivato con le gomme bloccate per poi puntare a sinistra. Non mi sento di attribuirgli la colpa, ma purtroppo la scuderia ha perso punti anche sul fronte costruttori. Alonso non ha un valido copri spalle, diversamente dai suoi principali avversari.

Il campionato è ancora molto lungo anche se in questo momento la Red Bull è nettamente favorita. Speriamo che le tre settimane che ci separano dall’Ungheria e il mese sabbatico di agosto porti delle novità in Ferrari. Credo che l’ordine di arrivo di domenica rappresenti bene il valore tecnico attuale dei team con le prime nove posizioni occupate dai cinque top team. All’appello manca solo Massa e per questo si è inserito Hulkenberg, autore di una bellissima gara che ha regalato alla Sauber  un punto.

La McLaren è riuscita a sfruttare a suo favore il caldo, spodestando così Toro Rosso e Force India che sabato avevano portato le loro monoposto nella top 10.

Per quanto riguarda l’incidente ai box di Webber, già qualche gran premio fa mi ero voluto soffermare sulla pericolosità di questi cambi-gomme. Fino ad ora gli pneumatici si erano staccati in pista, mentre ora è accaduto in una spazio ridotto come la corsia box, dove solo per fortuna non è successo il peggio. Purtroppo un cameraman è rimasto ferito e, pertanto, dalla prossima gara dovranno stare solamente sui muretti. Anche se non è certamente facile porre dei rimedi mi pare che si “chiuda sempre il recinto quando i buoi sono ormai scappati”…

Prima di darvi appuntamento in Ungheria, vorrei parlare anche della richiesta della Mercedes di  partecipare ai test di Silverstone. Al di la delle numerose deroghe date al team tedesco, credo sia giusta la loro partecipazione in quanto è un test voluto al fine della sicurezza. Sarà importante che i commissari vigilino sul corretto svolgimento, mentre è altrettanto corretto la loro esclusione dalle due giornate aperte ai giovani

GP Germania – PRESENTAZIONE

Arriviamo al Nurburgring in un momento molto caldo della stagione e dopo troppi pochi giorni da Silverstone. Per i team sarà stato alquanto difficile portare aggiornamenti e correttivi. In Germania la Pirelli si presenterà in pista con le nuove mescole che porteranno a nuove incognite. E’ fuori dubbio che non si potesse tornare a correre con le incertezze e defaillance tecniche degli pneumatici di Silverstone e sono certo che il costruttore fornirà gomme super collaudate della passata stagione (Soft e Medium), anche se in questi ultimi sei mesi l’evoluzione delle macchine è stata notevole, anche dal punto di vista del carico aerodinamico.

Abbiamo una Ferrari che dovrà ribaltare una situazione difficile sia in qualifica che in gara in quanto, al di la del talento e della buona prestazione di Alonso, il divario da Red Bull e Mercedes era consistente come ha dimostrato la bella rimonta di Webber.  La Red Bull rimane certamente la macchina di riferimento e da battere.  Per la lotta alla pole vedo una sfida tutta Red Bull-Mercedes, mentre in gara la Ferrari potrà inserirsi.

Grande attenzione sarà rivolta ancora una volta agli outsider Force India e Toro Rosso che si sono dimostrati in grado di portare via punti importanti ai top team. La Lotus dovrà invece fare un passo indietro dopo l’introduzione della nuova sospensione, che le aveva restituito la competitività di inizio anno. Sul fronte climatico normalmente in Germania le temperature non sono molto alte.

I RICORDI Il Nurburgring mi riporta a dei bellissimi ricordi. In Formula 2 abbiamo partecipato all’ultima gara a ruote coperte sul tracciato lungo, conquistando un prezioso secondo posto con Nannini dopo una bella lotta con la March-BMW. In quell’occasione Nannini tagliò il traguardo addirittura con solo tre ruote, dopo che un contatto all’ultima curva lo portò fuori pista.

Arrivando in Formula 1, nel 1999 conquistammo con Mark Genè un sesto posto determinante in una stagione difficile.  La festa sarebbe potuta essere doppia perché grazie a strategie ottime, cambiamenti climatici e a pit stop perfetti, avevamo un Luca Badoer in rimonta e certamente da podio. Purtroppo a pochi giri dalla fine un’incrinatura nella scatola del cambio causò una perdita d’olio costringendolo a parcheggiare la sua vettura  a bordo pista. E’ stata una di quelle gare in cui passammo dalle Stelle alle Stalle. Sarebbe stato un risultato molto importante e magari avrebbe cambiato la storia del Minardi Team

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

Gp Inghilterra – UP & DOWN

Con il Gran Premio d’Inghilterra alle spalle andiamo a dare i voti ai principali attori di questa domenica

Pubblico 10 – gli inglesi sono stati fantastici tutto il week end. Credo che abbiano registrato il record di presenza stagionale. Correttissimi, applaudendo  sempre il leader della corsa.

Nico Rosberg 9 – dopo la prima fila di sabato, ha saputo sfruttare al meglio ogni occasione, dalle bandiere gialle alle safety car. Un pizzico di fortuna gli ha “regalato” la vittoria. Ma nella gare ci vuole anche questa e ben venga.

Sebastian Vettel  8.5 – fino al cedimento del cambio era stato uno degli attori del week end rendendosi autore di una bella partenza

Lewis Hamilton 8.5 – gara strepitosa per l’inglese di casa Mercedes dopo una pole fantastica. Purtroppo è stato una delle “vittime”

Fernando Alonso 8 – non si è fatto avvilire dalle difficoltà del week end portando a termine una gara corsa con il coltello tra i denti. Un terzo posto insperato dopo le qualifiche.

Mark Webber 7.5 – bellissima rimonta anche se, ancora una volta, aveva compromesso il gp alla partenza

Felipe Massa 7 – non è certamente il suo anno. Dopo una signora partenza il problema alla gomma ha vanificato tutto. Non si è demoralizzato e ha portato in seno al team punti importanti.

Piloti Toro Rosso e Force India 7 – molto bravi e costanti sia in qualifica che in gara. Si confermano ottimi outsider per tutti gli avversari e consolidano la loro posizione in classifica

Lotus 5 – ancora una volta commettono un grave errore di strategia che li priva di punti importanti. Kimi avrebbe meritato certamente un risultato più importante

FIA e Pirelli 3 – per non dare di meno. Si parla tanto di sicurezza ma in questo caso è venuta a mancare. La Federazione ha il dovere e il diritto di intervenire quando si parla di sicurezza. Domenica questa è venuta a mancare. L’incidente di Vergne a 300 km/h poteva avere conseguenze importanti. Pirelli di contro dovrebbe tutelare maggiormente la sua immagine e la sicurezza dei piloti.

 

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Se da un lato abbiamo vissuto quasi due ore intense, dall’altra è stato un gran premio condizionato dalle safety car e, soprattutto, dalle gomme. Sinceramente questo non è il modo giusto per fare le corse e la Pirelli dovrà correre ai ripari velocemente, anche per una questione di sicurezza. Mi auguro vivamente che non vengano sacrificati i rookie test, il cui significato è tutt’altro che sviluppare macchina o gomme.

Silverstone ci ha consegnato una Ferrari in grande difficoltà, anche se aiutata dalla fortuna. In un campionato così lungo gli episodi si annullano. Lo zero di Vettel annulla lo zero di Alonso in Malesia. Si devono certamente rimboccare velocemente le maniche poichè la prossima gara (Nurburgring) è solamente tra sette giorni. Ancora una volta Alonso è stato autore di una gara corsa con il coltello tra i denti, ma questo non basta nonostante la conquista di un podio e di un risultato insperato fino a sabato sera.

In questo momento la Mercedes  è in lotta con la Red Bull per diventare la prima forza del campionato. Con Rosberg hanno conquistato una grandissima vittoria, dopo aver monopolizzato la prima fila il sabato. Anche Hamilton era in grande spolvero,  ma è stato il primo ad essere penalizzato dallo scoppio degli pneumatici. Hanno certamente la miglior coppia del mondiale in quanto entrambi possono segnare pole position e vittoria. Stanno crescendo molto bene anche se la Red Bull rimane la vettura di riferimento, come dimostrano le due classifiche.

Ancora un errore di strategia in casa Lotus, nonostante la richiesta di Raikkonen. E’ stato un vero peccato perché Kimi aveva fatto una bella gara e avrebbe meritato qualcosa in più. Nuovo week end positivo per Toro Rosso e Force India che dimostrano di poter infastidire i top team. Stanno lottando per conquistare un posto importante nel mondiale. La squadra di Faenza ha distanziato ulteriormente la Sauber mentre la Force India ha guadagnato punti sulla McLaren. Un bel segnale da due team di seconda fascia.

Nel 600esimo GP la Williams ha sfiorato i primi punti mondiale chiudendo all’11 e 12esimo posto. Sinceramente ho sperato nella top ten proprio per festeggiare in modo speciale questo traguardo straordinario. Un plauso va sicuramente a Frank che ancora oggi lotta per far crescere il suo team. Gli auguro veramente di poter tornare un primo attore

 

Gp Inghilterra – Gara

1. Nico Rosberg – Mercedes – 52 giri

2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +0″7
3. Fernando Alonso – Ferrari – +7″1
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +7″7
5. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +11″2
6. Felipe Massa – Ferrari – +14″5
7. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +16″3
8. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +16″5
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +17″9
10. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +19″7
11. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +21″1
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +25″0
13. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +25″9
14. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +26″2
15. Charles Pic – Caterham-Renault – +31″6
16. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +36″0
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1’07″6
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1’07″7
19. Romain Grosjean – Lotus – +1 giro
20. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 132; 2. Alonso 111; 3. Raikkonen 98; 4. Hamilton 89; 5. Webber 87; 6. Rosberg 82; 7. Massa 57; 8. di Resta 36; 9. Grosjean 26; 10. Button 25; 11. Sutil 23; 12. Vergne 13; 13. Perez 12; 14. Ricciardo 12; 15. Hulkenberg 6.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull 219; 2. Mercedes 171; 3. Ferrari 168; 4. Lotus-Renault 124; 5. Force India-Mercedes 59; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 24; 8. Sauber-Ferrari 6.

GP Inghilterra – PRESENTAZIONE

Dal Gran Premio di Montreal, che ci ha introdotto nel secondo terzo di campionato, sono passate tre settimane. I team  quindi hanno avuto due settimane piene per lavorare sui nuovi aggiornamenti, che potranno essere determinanti per la lotta alla pole position e la vittoria.

Silverstone è un circuito vero, oltre che storico. Per di più si trova in uno Stato in cui condizioni atmosferiche e basse temperature potranno avere un ruolo determinante. Storicamente Red Bull e Mercedes sono le favorite anche se la Ferrari non può permettersi di perdere altro terreno. Proprio nella passata stagione firmò il suo sigillo con Alonso. Questi tre team sono certamente i favoriti alla conquista del gradino più alto del podio con Hamilton e Rosberg pronti a infastidire Vettel per la pole.

In casa Lotus l’arrivo di nuova linfa, derivante dalla cessione del 35% delle quote, sarà determinante per riprendere lo sviluppo, anche se dovrà essere spalmata in modo intelligente nell’arco di tutta la stagione. Saranno certamente un importante outsider insieme a Force India e, con condizioni particolari legate al meteo, Toro Rosso e McLaren.

Per la Williams l’appuntamento inglese avrà un sapore importante visto che rappresenta il 600esimo Gran Premio in Formula 1. Un traguardo straordinario anche se in questo momento la scuderia sta attraversando un anno non facile, caratterizzato da una riorganizzazione sia manageriale che tecnica. Ho grande fiducia nel lavoro di Frank. E’ sempre stato molto bravo a ribaltare le situazioni difficili e a ricreare il team.

In questi giorni di attesa è arrivato anche il responso sul “Test-gate”, che mi trova particolarmente d’accordo. Hanno fatto un test in più ed è arrivato il divieto di prendere parte alla giornata dedicata ai rookie. Un test importante in quanto, nonostante siano aperti e dedicati ai giovani, le scuderie usano quelle giornate per effettuare delle prove. Spero si arrivi alla chiusura di questa telenovela alquanto inutile sulla chiusura dei test.

Silverstone 1989 rappresenta forse la migliore gara in assoluto del Minardi Team. Grazie al 5° e 6° posto di Martini-Sala restammo nella top 10. In quegli anni l’acquisizione dei punti, e quindi dei diritti televisivi e dei trasporti, era divisi in due semestri. Silverstone era l’ultima gara del primo semestre e dovevamo conquistare assolutamente due punti. Grazie a Martini e Sala ne portammo a casa addirittura tre. Avevamo raggiunto a pieni voti un risultato di vitale importanza per noi.

Ne parlavo giusto qualche sera fa con Pier Luigi e sono convinto che sia stata la miglior gara in assoluta firmata dal binomio Minardi-Martini. Al rientro a Bologna, nonostante la Ferrari avesse vinto con Mansell, tutti i faentini ci prepararono una fantastica festa all’aeroporto. Proprio in quell’occasione nacque il primo importante colloquio con l’ing. Fusaro, Presidente Ferrari, che ci portò a “vestire” i propulsori Ferrari nella stagione 1991.

IL PUNTO di (quasi) metà stagione

Con il Gran Premio del Canada la Formula 1 è entrata nel secondo terzo di stagione. Team e piloti si avvicinano sempre di più al giro di boe e alla parte bollente della stagione che tradizionalmente segna uno spartiacque naturale tra i top team e le scuderie di seconda fascia che non dispongono delle risorse finanziarie e tecniche per proseguire lo sviluppo della monoposto lavorando al tempo stesso sul progetto 2014 che, come sappiamo, introdurrà numerose (e costose) novità.

Il campionato è ripartito da dove ci eravamo lasciati nel 2012 con una Red Bull al comando della classifica e una Ferrari che insegue, quest’anno  con qualche rimpianto, in quanto Fernando potrebbe avere più punti se non avesse fatto uno zero in Malesia e una prestazione opaca a Sakhir. La F138 si è dimostrata certamente performante nei long run, ma non ancora all’altezza dei principali avversari per quanto riguarda la qualifica.

Prestazioni altalenanti da parte della Mercedes che dopo Montecarlo ha dato un segnale importante, dimostrando di aver risolto in parte i gravi problemi di degrado che le avevano condizionato pesantemente la passata stagione. La scuderia delle Tre Stelle potrà essere certamente, per il futuro, un terzo incomodo. Per il primo terzo di campionato abbiamo avuto una Lotus in grande spolvero con un Raikkonen aggressivo e molto costante. Occupano la terza e quarta posizione nel mondiale piloti e costruttori, ma dovranno fare un grande sforzo a livello organizzativo, ma non so se le risorse economiche glielo permetteranno, per essere pronti  nel 2014. La prossima stagione presenterà numerose novità, prima tra tutto il motore Turbo, e pertanto si dovrà creare una forte collaborazione (non facile) tra costruttore e motorista.

Molto bene la Force India che si sta confermando, con il suo quinto posto davanti alla McLaren, outsider scomodo e difficile. Inizio certamente non facile proprio per la scuderia di Waking che sta attraversando un periodo di riorganizzazione interna e forse è già proiettata al 2015, quando tornerà un binomio importante come quello con la Honda.

Dopo Melbourne e Bahrein la Toro Rosso è riuscita a portarsi costantemente in zona punti conquistando l’attuale settimo posto nel mondiale, aiutata soprattutto da un grande Vergne che è tornato in lizza per un posto in Red Bull se, come è probabile, Webber prenderà altre strade a fine anno.

Stiamo parlando senza alcun dubbio di un campionato condizionato dall’interpretazione da parte dei Team delle gomme. La  situazione che si è venuta a creare per ottenere  maggiore spettacolo potrebbe anche non giovare all’ immagine della Pirelli, che quindi dovrà necessariamente intervenire tecnicamente . Quello che lascia maggiormente perplessi, in questa prima parte del Campionato, sono le differenze sostanziali di prestazioni tra i piloti  all’interno delle stesso team. A Silverstone i Team dovrebbero provare nuove gomme con costruzione della spalla diversa. Attendiamo quindi con curiosità queste prove per vedere se poi ci sarà l’unanimità dei Team per il cambiamento Tecnico.

Gp Canada – IL PUNTO

Come spesso è capitato in questa stagione abbiamo vissuto un week end a due facce per la Ferrari e ad unica linea per la Red Bull. Ancora una volta il risultato è stato deciso dal tempo e dalla basse temperature, e di conseguenza, dalle gomme.

Un sabato che potremmo definire molto difficile per la Ferrari ed eccezionale per la Red Bull, soprattutto con Vettel che ha costruito proprio con la qualifica il successo della domenica. Ha fatto la lepre prendendo subito un buon margine. Si sono dimostrati molto bravi a ribaltare le situazioni difficili, ma altrettanto fortunati perché nonostante la toccata contro il muro di Sebastian e il “lungo”, la vettura non ha riportato nessun tipo di danno. I due errori sono un segnale che anche il tedesco non è immune dalle sbavature.

Molto bravo Fernando Alonso che ancora una volta, come se ne avesse bisogno, ha dimostrato di essere un cavallo vincente conducendo una gara costantemente all’attacco. Il secondo posto vale quanto una vittoria. Rimane il rammarico per il troppo tempo perso dietro Rosberg e Webber. Positiva anche la prestazione di Felipe Massa. Dopo il brutto incidente in cui ha compromesso le qualifiche è stato autore di una buona corsa, recuperando diverse posizioni e girando su ottimi riscontri portando alla Ferrari punti importanti in ottica mondiale.

La Mercedes ha dimostrato di aver risolto i suoi problemi con le gomme chiudendo al terzo posto con Hamilton, dopo una bella lotta con il ferrarista. Potranno essere gli arbitri del mondiale. Tra i quattro team, la Lotus potrebbe essere quella meno pericolosa, in quanto dubito che potranno proseguire lo sviluppo della monoposto, nata molto bene, fino a fine campionato. Mi auguro che la prestazione di domenica non sia un primo campanello. Credo abbiano pagato le basse temperature della pista in quanto 28°C della pista sono pochi per loro. Nonostante questo Kimi ha proseguito la sua striscia positiva entrando nuovamente nella zona punti, diversamente dal suo compagno.

Da applausi la prestazioni di Vergne e della Toro Rosso. Non sono entrati solamente nella zona punti, ma hanno conquistato la Top 6 lottando ad armi pari con i top team. Nella storia della F1 la Top 6 era la linea che delimitava la zona punti mentre oggi, per fortuna di team e piloti, questa forbice è stata allargata. Oggi parliamo di un settimo/ottavo posto come un risultato importante, mentre negli anni passati era considerato di secondo piano. Proprio per questo quando un pilota legato ad un team di seconda fascia conquista la quinta posizione, lo considero ancora di più un risultato importante. Quella di domenica per la scuderia di Faenza è stato il migliori risultato dopo la vittoria di Monza e dimostra di avere intrapreso una strada interessante, supportata anche da un buon momento di competitività dei suoi alfieri.

La Force India si conferma un ottimo outsider consolidando la quinta posizione, davanti ad una McLaren che è rimasta fuori dalla zona punti.

Tra tre settimane si tornerà in Europa sui circuiti storici e i team avranno due settimane piene di lavoro per mettere a punto ulteriori aggiornamenti.

Gp Monaco – IL PUNTO

Abbiamo vissuto un Montecarlo caratterizzato da numerosi incidenti, safety-car e da una Mercedes decisamente competitiva. Nonostante “una rondine non faccia primavera” – stiamo sempre parlando di un gran premio corso su un tracciato particolare, utilizzando due mescole che difficilmente ritroveremo ancora –  hanno dato comunque una grande prova di forza e, qualora confermassero di aver veramente risolto i problemi di degrado in gara, il campionato avrà trovato dei nuovi pretendenti per il titolo.

Uso ancora in condizionale in quanto i valori in campo cambiano molto velocemente da un gran premio all’altro, anche se hanno dimostrato di essere veloci fin dal primo giorno. Un plauso bisogna certamente farlo a Nico Rosberg, non soltanto per la vittoria, ma anche perché ha dimostrato di sapere gestire al meglio, sia in prova che in gara, il binomio macchina-gomme. Questo risultato in un certo senso riabilita anche Michael Schumacher che, al di la dell’età, aveva lottato contro un pilota che non è certamente di seconda fascia, ma un validissimo driver. Oggi invece sta vincendo il confronto con un pilota emergente, campione del mondo e considerato da tutti come il migliore, che in partenza ha dormito un po’.

Se da un lato il successo della Mercedes potrà regalarci maggiore suspense rendendo questa stagione ancora più incerta, di contro un avversario un più vuol dire maggiore difficoltà nel recuperare punti. Questo aspetto mette in evidenza maggiormente il week end poco felice della Ferrari e di Alonso, caratterizzato anche dal doppio incidente di Felipe Massa. Sarà importante rimboccarsi le maniche, cercando di mettere a fuoco tutti gli errori dopo il trionfo spagnolo. In Canada gomme e meteo potranno condizionare ancora il risultato.

Giornata positiva invece per Force India e Toro Rosso con il team di Vijay Mallya che si conferma al quinto posto e outsider veramente tosto. Grande esuberanza da parte di Perez che vuole dimostrare a tutti i costi di poter avere un futuro e di non essere di secondo piano. Molto irruente, ma anche sfortunato e non trattato benissimo dai colleghi. Lo stesso Raikkonen, che ha fatto gli ultimi 3-4 passaggi tiratissimi, ha stretto il messicano per ben due volte. E’ importante che i commissari usino lo stesso metro per tutti i piloti e in tutte le gare.

E’ stata una domenica ricca di polemica dove a tener banco ci ha pensato il test Mercedes-Pirelli. Mille chilometri avvallati dalla FIA, ma che la Mercedes non avrebbe svolto nel rispetto delle regole, ovvero non utilizzando una vettura vecchia almeno di due anni. Ci sono regolamenti chiari che però vengono interpretati a seconda delle varie esigenze dei team. Questo non va bene

 

 

 

 

 

GP Montecarlo
1. Nico Rosberg – Mercedes – 78 giri
2. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +3″8
3. Mark Webber – Red Bull-Renault – +6″3
4. Lewis Hamilton – Mercedes – +13″8
5. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +21″4
6. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +23″1
7. Fernando Alonso – Ferrari – +26″7
8. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +27″2
9. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +27″6
10. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +36″5
11. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +42″5
12. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +42″6
13. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +43″2
14. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +49″8
15. Giedo van der Garden – Caterham-Renault – +1’02″5
16. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +6 giri

Mondiale Piloti:

1. Vettel 107; 2. Raikkonen 86; 3. Alonso 78; 4. Hamilton 62; 5. Webber 57; 6. Rosberg 47; 7. Massa 45; 8. Di Resta 28; 9. Grosjean 26; 10. Button 25;

Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 164; 2. Ferrari 123; 3. Lotus-Renault 112; 4. Mercedes 109; 5. Force India-Mercedes 44; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 12; 8. Sauber-Ferrari 5

Gp Spagna – IL PUNTO

La Ferrari e la F1 ci hanno fatto vivere un gran premio e una domenica pomeriggio eccezionale. Ho vissuto dal vivo i primi due giorni del gran premio di Spagna e fin dalle prove libere la scuderia di Maranello si era dimostrata molto veloce nei long run con entrambe le mescole, dando una grande sensazione di tranquillità.

La F138 deve certamente migliorare sul giro secco, che rimane il suo tallone d’Achille, anche se questa F.1 permette numerosi sorpassi grazie a Kers, DRS e al forte degrado delle gomme Pirelli. Buona parte del successo è stato costruito da Alonso alla curva tre, mettendo a segno un sorpasso da manuale che rimarrà certamente negli annuali. Sono quelle manovre che riabilitano questo sport e che ci danno la possibilità di vivere e assistere ad una stagione entusiasmante.

Il risultato di oggi è la chiara dimostrazione che i ribaltoni sono possibili e si possa passare velocemente da delusioni importanti a gare eccelse. Secondo successo stagionale per Alonso che si sta avvicinando velocemente alla vetta, ora lontana diciassette lunghezze. Ora ci aspettano due appuntamenti, Monaco e Canada, dove lo spagnolo potrà fare nuovamente la differenza. Bravo anche Felice Massa, autore di una bella rimonta. Ha saputo gestire nel migliore dei modi i problemi con le gomme posteriori portando a casa un terzo posto prezioso che lancia il team al secondo posto nel mondiale. Impeccabili anche nei pit stop. Stefano Domenicali si è fatto certamente un bellissimo regalo di compleanno e, con l’occasione, rinnovo i miei auguri.

L’ottimo week end di Maranello è stato completato dal secondo successo in Formula Renault 2.0 di Antonio Fuoco, pilota FDA. Sul tracciato di Imola, Fuoco ha bissato il successo conquistato a Vallelunga in occasione della gara di apertura. Anche le nuove leve della FDA contribuiscono a rendere ancora più bella questa storia.

Fin dalle prove libere ho temuto Raikkonen. Se la Lotus non avrà un calo di budgets, il finlandese sarà il primo avversario di Fernando. Kimi sta facendo una stagione egregia così come la Force India che, grazie al settimo posto di Paul Di Resta, si conferma quinta forza del mondiale davanti alla McLaren, che ha salvano il fine settimana con una gara chiusa a punti con i suoi due piloti. Ancora una volta Button ha fatto la differenza con le hard.

Molto bene anche la Toro Rosso che in una gara così dura con tantissimi detriti in pista e l’incognita di incorrere in un errore banale conquista un punto con Ricciardo consolidando la settima posizione.

La Mercedes si è dimostrata una vettura molto valida sul giro secco, ma con molti problemi ingara. Non erano certamente loro a far paura e i primi avversari anche se sono molto contento per Nico Rosberg che in qualifica ha messo a segno un giro strepitoso lasciandosi alle spalle Hamilton. E’ stato un osso molto duro da superare in gara e grazie al suo sesto posto la Mercedes conserva la quarta posizione. Hanno una vettura che consuma eccessivamente le gomme, ma sono convinto che da qui a qualche gran premio potranno migliorare.

Ora ci aspetta Montecarlo in cui troveremo le mescole Super Soft e Soft. Anche in questo caso ci sarà da soffrire. Nonostante i numerosi sorpassi tra le stradine del Principato la qualifica rimane molto importante.

 

 

 

 

 

Gp Barcellona

1. Fernando Alonso – Ferrari – 66 giri
2. Kimi Raikkonen – Red Bull-Renault – +9″3
3. Felipe Massa – Ferrari – +26″0
4. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +38″2
5. Mark Webber – Red Bull-Renault – +47″9
6. Nico Rosberg – Mercedes – +1’08″0
7. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +1’08″9
8. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +1’19″5
9. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’21″7
10. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +1 giro
11. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
12. Lewis Hamilton – Mercedes – +1 giro
13. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +1 giro
14. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +1 giro
15. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +1 giro
16. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1 giro
17. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
18. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +2 giri
19. Max Chilton – Marussia Cosworth – +2 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 89; 2. Raikkonen 85; 3. Alonso 72; 4. Hamilton 50; 5. Massa 45; 6. Webber 42; 7. di Resta e Grosjean 26; 9. Rosberg 22; 10. Button 17; 11. Perez 12; 12. Ricciardo 7; 13. Sutil 6; 14. Hulkenberg 5; 15. Vergne 1.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 131; 2. Ferrari 117; 3. Lotus-Renault 111; 4. Mercedes 72; 5. Force India-Mercedes 32; 6. McLaren-Mercedes 29; 7. Toro Rosso-Ferrari 8; 8. Sauber-Ferrari 5.

Gp Bahrein – IL PUNTO

Nel gran premio più tirato ed esaltante di questo inizio 2013 è purtroppo venuto a mancare uno dei protagonisti, Fernando Alonso, rallento dal primo problema tecnico. Un gran premio ricco di lotte, sorpassi e controsorpassi al limite del regolamento  dettati da una grande tenacia.

Abbiamo avuto un Perez veramente scatenato nei confronti di un Button che non voleva mollare la leadership all’interno del team McLaren e un Rosberg penalizzato purtroppo dal degrado delle gomme. Il suo giro in qualifica è stato vicino alla perfezione, lasciandosi dietro due campioni del mondo del calibro di Vettel e Alonso. In gara sapevano benissimo che la situazione si sarebbe capovolta a causa del consumo eccessivo dei pneumatici posteriori. La bagarre di inizio gran premio non lo ha aiutato. Ottima gara per Lewis Hamilton che è riuscito a risalire fino al quinto posto riuscendo a sfruttare meglio le sue Pirelli. I due/tre giri in più prima dell’ultimo pit stop gli hanno permesso di arrivare a fine gara con gomme più “fresche”, riuscendo ad avere la meglio su Webber e Perez.

Una corsa dai numerosi spunti, fin dal sabato con tutti i top driver racchiusi in pochi decimi,  ma amara per i nostri colori, con Alonso rallentato dal non funzionamento del DRS e un Massa da due forature che richiederanno un’analisi approfondita. Lo spagnolo ha messo in piazza una prova esemplare: nonostante il pit stop anticipato e la mancanza del DRS è stato autore di una corsa eccezionale e i 37” di distacco da Vettel sono veramente pochi. Visto come si erano messe le cose ad inizio corsa sono tre punti guadagnati, anche se senza dubbio la Ferrari ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Al di la dell’ottima prestazione e dalla nuova vittoria, diventa difficile giudicare Sebastian Vettel autore di una corsa in solitaria e senza pressione dopo i due sorpassi di Alonso e Rosberg. Credo comunque che abbia ancora un buon margine nonostante i suggerimenti del team di non spingere e i giri veloci segnati in gara. Al contrario Webber non è stato all’altezza della situazione. Difficile fare un’analisi, in quanto è andato in crisi con le gomme. Purtroppo per lui è rimasto immischiato in numerose battaglie che portano ad un maggiore consumo delle gomme.

Raikkonen e un ritrovato Grosjean completano il podio del Bahrein regalando punti preziosi ad una Lotus costantemente presente nelle zone alte che si conferma terza forza sia sul fronte costruttori che piloti. Dopo aver sofferto un Kimi in forma eccezionale che sfrutta al massimo un’ottima macchina, Grosjean ha ritrovato la retta via, aiutato anche dal cambio della scocca. La E21 lavora molto bene con le gomme e ha già raccolto più punti della passata stagione.

Da applausi anche la Force India con un Di Resta che chiude ai piedi del podio. E’ una presenta costante in Q3 e si sta inserendo nella lotta per la sesta posizione. Senza il contatto da inizio gara anche Sutil avrebbe potuto portare punti importanti. E’ una bella realtà che riesce a disturbare e lottare con i big.

Ora abbiamo tre settimana prima dell’arrivo del Mondiale in Europa. A questo punto della stagione team e piloti hanno il panorama completo dei compound, oltre ad aver girato in diverse condizioni atmosferiche. Si arriva su un tracciato che non ha segreti come Barcellona, essendo sede dei test invernali. Red Bull rimane certamente la macchina di riferimento con una Ferrari però più vicina, anche in qualifica. In questa lotta però ci sono outsider molto insidiosi come la Mercedes, veloce sul giro secco, e una Lotus costantemente presente nelle zone calde della classifica. Con questo livellamento delle prestazioni però ogni errore viene pagato il doppio. Bisognerà stare molto attenti. Ci sono ancora quindici gran premi e quindi tutto potrà succedere. In Spagna vedremo numerose novità .

 

Sakhir, gara

1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 57 giri
2. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +9″1
3. Romain Grosjean – Lotus-Renault – +19″5
4. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +21″7
5. Lewis Hamilton – Mercedes – +35″2
6. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +35″9
7. Mark Webber – Red Bull-Renault – +37″2
8. Fernando Alonso – Ferrari – +37″5
9. Nico Rosberg – Mercedes – +41″1
10. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +46″6
11. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +1’06″4
12. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +1’12″9
13. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +1’16″7
14. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’21″5
15. Felipe Massa – Ferrari – +1’26″3
16. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +1 giro
17. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
18. Esteban Gutierrez – Sauber – +1 giro
19. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
20. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1 giro
21. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +2 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 77; 2. Raikkonen 67; 3. Hamilton 50; 4. Alonso 47; 5. Webber 32; 6. Massa 30; 7. Grosjean 26; 8. di Resta 20; 9. Rosberg 14; 10. Button 13; 11. Perez 10; 12. Ricciardo e Sutil 6; 14. Hulkenberg 5; 15. Vergne 1.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 109; 2. Lotus-Renault 93; 3. Ferrari 77; 4. Mercedes 64; 5. Force India-Mercedes 26; 6. McLaren-Mercedes 23; 7. Toro Rosso-Ferrari 7; 8. Sauber-Ferrari

Gp Cina – IL PUNTO

Prima di iniziare una piccola premessa che mi ha fatto sorridere. Il commento di Andrea Stella verso Fernando Alonso (lo avvisa che non c’era bisogno di spingere) e la risposta dello spagnolo (Non sto spingendo)  negli ultimi giri del gran premio di Cina mi hanno riportato indietro con la mente al 1999 quando Nando provò la Minardi F1 sotto la pioggia di Jerez. In quell’occasione, dopo soli tre giri segno’ il miglior tempo dimostrandosi di 1 secondo e mezzo più veloce di ogni altro tester . A quel punto lo avvisammo di non spingere, trattandosi solamente di un test e, anche allora, Alonso rispose che non stava facendo nulla di particolare, anzi che si poteva migliorare ulteriormente …

A Shanghai abbiamo assistito ad un gran premio ricco di suspance, sorpassi, contatti e nuovi errori (anche gravi) ai pit stop. Fin dalle qualifiche le strategie e le gomme Pirelli hanno fatto la storia del terzo appuntamento. Cinque campioni del mondo nelle prime cinque prime posizioni appartenenti a cinque team diversi, guidati da un Fernando Alonso perfetto che ha attaccato dal primo all’ultimo passaggio firmando la prima vittoria stagionale. Perfetta la strategia e la prestazioni della Ferrari e degli uomini in rosso ai box e al muretto.

Week end invece non certamente privo di sbavature per Red Bull, sia per la strategia di Vettel che per l’errore di benzina sulla vettura di Webber. A tal proposito è la seconda volta che succede in due anni al team, ma la cosa più sospetta è che per la terza volta la gara di Webber viene condizionata da errori banali dopo il verificarsi di problemi tra il team e il pilota australiano nella corsa precedente…. L’episodio malese potrebbe essere anche la causa di certi errori, che sono gravi per un team che ha vinto gli ultimi tre titolo mondiali costruttori.

Ottima prestazioni per Lotus e Mercedes che con i loro alfieri Raikkonen ed Hamilton saranno certamente gli animatori del prossimo gran premio, in programma tra una settimana. Ottima anche la difesa di Jenson Button che chiude al quinto posto, alle spalle di Vettel, con una McLaren in crescita. Meno esaltante la gara di Grosjean e Massa, anche se grazie ai loro piazzamenti Lotus e Ferrari occupano la seconda e terza posizione nel mondiale.

Fantastici Daniel Ricciardo e Toro Rosso che, dopo la Q3, salutano il fine settimana con un settimo posto e nuovi punti che li lanciano al settimo posto nel mondiale davanti alla Sauber, che si è difesa con il decimo posto di Hulkenberg.

Tra una settimana, con il quarto gran premio in Bahrain potremmo avere il quadro definitivo delle mescole 2013 Pirelli. Per l’occasione team e piloti avranno a disposizione le P Zero Yellow(Morbide) e P Zero Orange(Dure).

 

 

 

 

 

 Shanghai, gara

1. Fernando Alonso – Ferrari – 56 giri

2. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +10″1
3. Lewis Hamilton – Mercedes – +12″3
4. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – +12″5
5. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +35″2
6. Felipe Massa – Ferrari – +40″8
7. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +42″6
8. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +51″0
9. Romain Grosjean – Lotus-Renault – +53″4
10. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +56″5
11. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’03″8
12. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’12″6
13. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’33″8
14. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +1’35″4
15. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
16. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
17. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1 giro
18. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1 giro

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 52; 2. Raikkonen 49; 3. Alonso 43; 4. Hamilton 40. 5. Massa 30; 6. Webber 26; 7. Button e Rosberg 12; 9. Grosjean 11; 10. di Resta 8; 11. Sutil e Ricciardo 6; 12. Hulkenberg 5; 13. Perez 2; 14. Vergne 1.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 78; 2. Ferrari 73; 3. Lotus-Renault 60; 4. Mercedes 52; 5. Force India-Mercedes e McLaren-Mercedes 14; 7. Toro Rosso-Ferrari 7; 8. Sauber-Ferrari 5.

Gp Malesia: IL PUNTO

E’ stato un gran premio all’insegna degli errori, che potrebbero diventare il leitmotiv della stagione. Quando le squadre sono costrette a fare tre-quattro soste per macchina, giocando sul filo dei decimi, l’inconveniente è dietro l’angolo. Se poi aggiungiamo anche la frenesia della strategia, il meteo e la ricerca esasperata nell’effettuare pit stop sempre più veloci (siamo nell’ordine dei 2”) il quadro è completo.

A farne le spese in Malesia i piloti della Force India, rallentati da problemi tecnici alle pistole o al porta mozzo e Jenson Button (problema all’anteriore destra) oltre ad Hamilton che ha pensato bene di fare un saluto ai suoi vecchi meccanici. Non possiamo dimenticarci di Fernando Alonso e la Ferrari. Dopo pochi chilometri abbiamo perso un grande protagonista che non commetteva un errore da diversi gran premi. Autore di un errore di valutazione, a cui però bisogna sommare anche la decisione, molto strana, del muretto di non fermarlo immediatamente per la sostituzione dell’ala danneggiata. Si sarebbe potuto giocare con una strategia azzardata, ma era fondamentale arrivare almeno in zona punti.

In un mondiale di diciannove gare i piazzamenti sono fondamentali, come il 2012 ci ha insegnato. Titolo perso solamente per tre lunghezze. A volte si esasperano le strategie o la voglia di raggiungere risultati anche davanti a realtà che sono molto diverse da quelle che si prospettano. In questo caso sono stati corsi troppi rischi. Eravamo solo al secondo passaggio e si doveva cercare di contenere il danno portando a casa punti determinanti in un campionato che si delineando come molto duro e competitivi.

Recuperare questo zero non sarà facile in quanto la lotta non è racchiusa solamente a due piloti, ma abbiamo ben cinque pretendenti, senza dimenticarci gli outsider Williams, Force India e Sauber. L’anno scorso Fernando ha perso il mondiale arrivando due volte secondo in Spagna e Abu Dhabi dietro a Maldonado e Raikkonen, due macchine che all’inizio non erano candidate alla vittoria.

La Red Bull si è dimostrata anche una volta la vera macchina da battere anche se ora dovranno risolvere un problema interno non da poco. Non sarà facile per Horner e Newey gestire i due piloti. Già al secondo gran premio si è innescato una strategia che potrà creare nervosismo. Anche in Mercedes sono state date indicazioni ben precise ai piloti. Questa è la nota stonata in un gran premio bello, ricco di sorpassi, staccate e lotte interne, combattuto molto al limite in certe occasioni.

Ancora una volta i pneumatici l’hanno fatta da padrona, grazie anche ai cambi di temperatura durante la gara che hanno modificato le forze in campo. I team stanno ancora imparando a conoscere ed interprete le mescole e così abbiamo avuto un cambio di posizioni rispetto all’Australia, dove avevamo avuto una Lotus vincente e una Mclaren indietro. Nonostante tutti dessero per morta la scuderia di Walking, Button stava lottando per le zone alte della classifica. Grazie alla sua esperienza e ad una buona gestione delle gomme hard sta facendo la differenza rispetto al suo più giovane compagno Perez, alla prima esperienza in un top team e alle prese con una macchina non ancora al top.

Buon inizio di stagione per Felipe Massa che in entrambi i week end ha segnato ottime prestazioni in qualifica portando a termine una discreta gara. La sua Ferrari è stata in difficoltà con le gomme medie. Con il bagnato non reggeva il passo degli altri e ha sofferto quando la pista era ancora fredda. Il quinto posto oggi era il massimo, vista la competitività di Red Bull e soprattutto Mercedes.

Ora ci aspettano tre settimane di stop prima di andare in Cina dove i team, oltre e portare numerosi upgrade, si dovranno confrontare per la prima volta con le gomme soft Pirelli. A quel punto avremmo il panorama completo delle compound di questa stagione

 

 

 

 

 

Sepang – Gara

1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 56 giri
2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +4″2
3. Lewis Hamilton – Mercedes – +12″1
4. Nico Rosberg – Mercedes – +12″6
5. Felipe Massa – Ferrari – +25″6
6. Romain Grosjean – Lotus-Renault – + 35″5
7. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +48″4
8. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +53″0
9. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’12″3
10. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’27″1
11. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’28″6
12. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
13. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
14. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
15. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1 giro
16. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +2 giri
17. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +3 giri
18. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +5 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 40; 2. Raikkonen 31; 3. Webber 26; 4. Hamilton 25; 5. Massa 22; 6. Alonso 18; 7. Rosberg 12; 8. Grosjean 9; 10. Sutil 6

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red-Bull Renault 66; 2. Lotus-Renault e Ferrari 40; 4. Mercedes 37; 5. Force India-Mercedes 10; 6. Sauber-Ferrari e McLaren-Mercedes 4; 8. Toro Rosso-Ferrari 1.