F1 – Gian Carlo Minardi “Mi aspetto un compattamento nelle prestazioni”
La Formula 1 ha acceso i propulsori e aperto le danze. Con le prime due sessioni di test sui tracciati spagnoli di Jerez e Barcellona le scuderie hanno iniziato il lungo lavoro di svezzamento delle nuove creature e proprio mentre stiamo scrivendo, sul tracciato del Montmelò va in scena il terzo e ultimo atto, prima del vai in Australia.
Insieme a Gian Carlo Minardi abbiamo cercato di analizzare le prime uscite per capire meglio cosa ci potremmo aspettare dal nuovo mondiale “Questa del Montmelò è certamente la sessione più importante, che dovrebbe permetterci di captare qualche informazione in più sul 2012, anche se i segnali che arrivano indicano ancora una Red Bull in vantaggio su Ferrari, McLaren e Mercede. Un velo di incertezza avvolge la Lotus (ex Renault) costretta a saltare la penultima sessione.
In Ferrari stanno lavorando su diverse soluzioni che, se indovinate, potrebbero rappresentare lo step in più per passare al comando. E’ chiaro che solamente a Melbourne potremmo vedere il vero potenziale dei team che, proprio in occasione del gp inaugurale, mostreranno tutti gli assi nella manica,” analizza il manager faentino.
“Secondo quello che si può interpretare, escludendo gli ultimi tre team reclutati per far numero, mi aspetto un compattamento delle prestazioni verso l’altro, ovvero le seconde file si sono avvicinate alle prime con outsider molto interessanti. Force India, Toro Rosso, Williams e Sauber hanno fatto un bel passo in avanti. In certe gare potremmo avere delle sorprese a livello di punti. Proprio questo scenario potrà creare dei problemi seri agli ultimi della classe. Considerando che la Marussia deve ancora superare i crash test (quindi arriverà in Australia senza nemmeno un giorno di test con la nuova monoposto) e che la HRT ha appena avuto l’omologazione, la lotta contro il 107% diventa ancora più ardua. A queste realtà bisogna aggiungerci anche la Catheram.
In termini di strategia bisognerà vedere cosa succederà, se approvato come credo, con la limitazione della velocità in corsia box, che dovrebbe passare da 100 km/h a 60 km/h. Questo aspetto però è anche legato al comportamento delle gomme: se ci sarà un forte decadimenti nelle prestazioni come nella passata stagione il passaggio più lento in corsia box non inciderà sulla strategia, conclude Gian Carlo Minardi



Mentre Piloti, Manager e Sponsor hanno sfruttato le vacanze natalizie per ricaricare le batterie, nelle sedi dei team di Formula 1 è proseguita la lotta contro il tempo per preparare le nuove vetture e arrivare pronti all’ esame di Febbraio.

Largo ai giovani. La scorsa settimana Abu Dhabi e Vallelunga si sono vestiti a festa invitando tra le loro curve i migliorri giovani, quei rookie che rappresentano la linfa vitale del motor sport del domani. Mentre ad Abu Dhabi la F1 ha aperto le sue porte per una tre giorni di test, sul tracciato romano di Vallelunga la Scuderia Ferrari ha consegnato il premio ai due talenti della Formula 3 Italia, Sergio Campana (neo campione) e Michael Lewis (miglior rookie)



Abbiamo assistito ad una bella gara con una McLaren molto forte ed è evidente che sono in crescita e che si sono trovati a loro agio su questa pista. Abbiamo avuto un Hamilton da nove per tutto il week end che, dopo aver dominato fin dalle prove libere, era stato battuto solamente sul finale delle qualifiche dal solito Vettel.
In Formula 1 si torna a parlare di vetture clienti. Questa volta ad appoggiare la proposta della Ferrari è niente meno che Bernie Ecclestone. Ad oggi però la proposta non sembra aver raccolto grandi consensi tra i team, soprattutto in casa Red Bul le McLaren che nei giorni scorsi hanno espresso il loro parere negativo.
E’ stato un gran premio, e una stagione, all’insegna di Sebastian Vettel e della Red Bull perché il suo compagno di squadra è rimasto nel gruppo. Pole position, giro più veloce in gara e vittoria. Non gli si può dire certamente nulla. Corre in tranquillità interpretando al meglio vettura e gomme, forse aiutato anche dalla tranquillità psicologica per aver vinto il secondo titolo, come dimostra il miglior giro segnato proprio all’ultimo passaggio.
Prima di commentare la bella prova di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton vorrei dedicare la prima parte di questa analisi alla Toro Rosso e ai suoi piloti Alguersuari e Buemi che si sono resi protagonisti di una grande prestazione.
Per tutto il 2011 la Red Bull è stata protagonista di una crescita esponenziale notevole che ha portato il suo pilota a bissare il successo. A mio avviso il merito principale bisogna attribuirlo al team che ha consegnato nelle mani del suo pilota una vettura competitiva e affidabile in ogni situazione.

In molte occasione abbiamo definito questa stagione come una delle più entusiasmanti e i risultati attuali ci stanno dando ragione, con cinque campioni del mondo che hanno disegnato l’ordine di arrivo di Monza regalandoci esaltanti battaglie anche al limite del regolamento, come tra Schumacher ed Hamilton prima e poi con Button.
Le reazioni del mondo dei motori alla proposta del presidente della Federazione Internazione dell’automobile di restituire le prove libere ai collaudatori non si è certamente fatta attendere, soprattutto quando si parla di una famiglia che ha scritto una parte importante della storia del motor sport puntando sui giovani piloti come la Minardi.