F1 | GP QATAR, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN UNICA CERTEZZA IN QUESTO CAOS “
In questo caos di penalità l’unica certezza si chiama Max Verstappen che si prende l’ennesima vittoria dimostrando, ancora una volta, di essere un campione con una grande visuale-gara: dagli specchietti è riuscito a notare l’irregolarità commessa da Lando Norris.
Onestamente non condivido questi cambiamenti, anche se probabilmente necessari, all’interno della Federazione a poche gare dalla fine del mondiale. La FIA deve fare un ulteriore un passo in avanti nella gestione professionale della sua struttura. Nelle ultime settimane abbiamo visto diversi avvicendamenti, frutto di un palpabile nervosismo al suo interno. Nonostante alcune penalità siano state dettate dalle linee guida (siamo ancora in attesa della decisione su Piastri), altre decisioni mi hanno lasciato perplesso: la penalità a Verstappen nel post-qualifica, sia per la motivazione che per il tipo di sanzione, oppure non “chiamare” la Virtual Safety-Car per far rimuovere lo specchietto perso da Albon, successivamente colpito da Bottas che ha portato alle forature di Sainz ed Hamilton.
Sul fronte gara sia Norris che Piastri sono stati protagonisti di alcune ingenuità che fanno parte della crescita professionale, ma che dovrebbero cercare di evitare soprattutto per il bene del team. Non penso, comunque, che McLaren avrà problemi a riportare a Woking il titolo mondiale costruttori avendo ad oggi ancora ventuno punti di vantaggi sulla Ferrari.
Ferrari saluta il Qatar con un secondo posto, tanto positivo quasi insperato. Per una volta la ruota ha girato in loro favore, specialmente con Lecler che si porta ad otto lunghezze da Norris.
Tra le sorprese, anche il quinto posto di Gasly con l’Alpine e i primi punti in casa Sauber, grazie all’ottavo posto di Zhou. Gasly si è reso protagonista di un fine settimana positivo, dimostrando ancora una volta le sue qualità in un team che ha ritrovato gli stimoli e la strada per emergere consolidandosi sesta forza del mondiale.
Ci avviamo verso l’ultimo appuntamento di Abu Dhabi, già in passato teatro di stravolgimenti imprevisti, con la lotta aperta tra Ferrari-McLaren, Norris-Lecler per il secondo posto e Alpine-Haas per il sesto posto.



Il mondiale si avvia verso la conclusione col titolo piloti assegnato a Max Verstappen (il quarto) e la lotta aperta nel costruttori sia per il primo che per il sesto posto. Rispetto alla passata edizione, l’appuntamento di quest’anno è stato posticipato di oltre un mese per limitare le temperature che l’anno scorso, unitamente all’alto tasso di umidità, avevamo messo a dura prova la resistenza dei piloti.
Stiamo assistendo ad uno delle migliori, se non la migliore, stagione della storia della Formula 1. Las Vegas ci ha consegnato un gran premio entusiasmante fatto di numerosi e corretti sorpassi, che non hanno richiesto l’intervento della safety car o della virtual.

Siamo arrivati al ventiduesimo Gran Premio della stagione, a meno tre appuntamenti dalla conclusione. Si riaccende la sfida per il titolo costruttori con tre team – McLaren-Ferrari-Red Bull – in lizza. Attualmente Ferrari si trova a 36 lunghezze dal team di Woking mentre Red Bull paga un distacco di 49 punti. Considerando i punti ancora in palio, direi che tutto è ancora possibile. Fino ad oggi alla Red Bull è mancato il supporto da parte di Perez, sempre più in difficoltà. Ferrari porterà alcune importanti novità proprio per questo finale di stagione.
Fin che si continuerà a posizionare il Gran Premio del Brasile in questa parte dell’anno avremo gare e weekend fortemente condizionati dalla pioggia e dal meteo.
Per il ventunesimo appuntamento del mondiale, il terzo consecutivo, la Formula 1 arriva in Brasile, a San Paolo, su un circuito tanto storico quanto veloce la cui particolarità è il senso di percorrenza: antiorario.


Dal Texas al Messico. Stiamo assistendo ad un finale di campionato veramente entusiasmante, com’è giusto che sia avviandoci alla fine di un intenso ciclo. Abbiamo un compattamento verso l’alto, specialmente tra i quattro top-team con un spartizioni delle prestazioni altamente interessante.


Dopo tre settimana di pausa il mondiale è pronto ad entrare nel vivo del finale di stazione con gli ultimi sei appuntamenti in calendario, di cui tre consecutivi.
Bisogna fare i complimenti a questi ragazzi. In una gara così complicata, dettata soprattutto da un alto livello di umidità, ancora una volta la safety-car è rimasta ferma ai box. Solamente Norris ci ha “regalato” qualche attimo di suspense andando a toccare le barriere nonostante un vantaggio importante su Max Verstappen.
Dall’Azerbaijan a Singapore. Il mondiale di Formula 1 fa tappa al Marina Bay Street Circuit, circuito cittadino, per il diciottesimo appuntamento. Per la prima volta, dopo cinquantacinque gran premi, la McLaren si presenta al via da leadership del mondiale.
Questi straordinari ragazzi sanno come farci divertire. CI hanno regalato 51 giri corsi al cardiopalma con addirittura quattro piloti racchiusi in poco più di due secondi. Piastri, Leclerc e Perez racchiusi in meno di un secondo mezzo.