F1 | Gp Spagna – Presentazione

Questo fine settimana il Circus arriva in Spagna, Barcellona, pista che team e piloti conoscono molto bene in cui saranno portate numerose novità tecniche frutto dell’esperienza acquisita nei primi quattro Gran Premi.

Sarà un appuntamento importante per capire il livello tecnico di ciascuno. Ancora una volta il riferimento sarà la Mercedes che, nonostante un dominio disarmante, non ha mostrato tutte le sue carte. La Ferrari avrà il doppio onere di provare ad avvicinarsi alla “creatura” di Aldo Costa e di guardarsi le spalle da Red Bull e Williams, in forte ascesa.

A Milton Keynes è arrivato Max Verstappen, promosso in prima squadra al posto di Daniil Kvyat, che ritorna alla Toro Rosso, squadra che conosce molto bene avendo ben figurato all’esordio in Formula 1 tanto da meritarsi l’anno successivo la promozione proprio al fianco di Daniel Ricciardo. Come ho già avuto modo di sottolineare, credo sia stata una mossa presa d’impulso. Il russo, come ha già dimostrato, non è un pilota da “archiviare”

Sul fronte gomme, la Pirelli porterà le mescole Hard, Medium e Soft. Durante i test invernali la Mercedes aveva impressionato, dimostrando un ottimo feeling proprio con le “bianche” medie. Hamilton e Rosberg avranno a disposizione cinque set ciascuno di “bianche” e sette di “gialle” soft. In casa Ferrari, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen puntano con decisione sulla mescola più morbida con otto set di soft e quattro medie.

Sul fronte dei regolamenti, siamo in attesa di decisioni importanti che dovranno delineare il futuro della Formula 1. Da quelle che sono le mie conoscenze, c’è almeno una casa automobilistica fortemente interessata ad entrare nel Circus in qualità di motorista, ma servono regole chiare e puntuali. Non dimentichiamoci che a fine anno la Red Bull sarà nuovamente senza motore. Nelle ultime settimana la Renault si è fatta avanti, mettendo da parte l’ascia di guerra, per provare un avvicinamento ed un rinnovo del contratto di fornitura. Ad Enstone si sono accorti che servirà del tempo per tornare ad essere competitivi e la struttura di Horner potrebbe essere un importante partner

F1 | Gp Russia – L’analisi di Gianluca

Puntata n. 4 – Conferme russe di Gianluca Medeot

…  perché di conferme il weekend del Gp di Sochi ce ne ha date molte: partendo dal giovane Kvyat che ha confermato e aggravato il periodo di crisi che sta passando, provocato dall’alta pressione che il team ha esercitato su di lui. Passando poi per la conferma del periodo di grazia in cui sta vivendo Rosberg, ma anche per le sfortune di Hamilton e delle rosse, concludendo con i rapporti di forza fin ora evidenziati da questo mondiale.

Ma andiamo ora ad inquadrare il quadro tecnico (scusatemi il gioco di parole) evidenziando come prima cosa le caratteristiche del circuito di Sochi.

Quello russo è un tracciato molto particolare, quasi anomalo, e molto severo per i propulsori.

In particolare risulta importantissimo il recupero di energia che qua può essere molto ben sfruttato (quasi 4200 KJ a giro in totale).

Il primo settore è molto veloce, quindi contano motore e Cx con l’eccezione del lungo curvone centrale, più tecnico invece il secondo settore, dove oltre alla potenza necessaria per l’allungo di curva 11, c’è anche bisogno di carico e di un buon bilancio aerodinamico.

Si conclude poi con un terzo settore, dove risultano fondamentali gli sforzi di trazione e un buon comportamento della vettura sui cordoli.

L’effetto peso è di 0″14 ogni 10 Kg al giro, mentre l’effetto potenza è di -0″11 ogni 10 cv al giro (dati Magneti Marelli).

Passando ora ai numeri, diamo un’occhiata al grafico in cui viene messo a confronto il tempo sul giro in Q3 e il giro ideale dato dalla somma dei migliori settori. Salta subito all’occhio come solo Massa sia riuscito a centrare la migliore performance durante il Q3, con tutti gli altri piloti che in media avrebbero potuto limare circa 2 decimi ognuno (Raikkonen sarebbe potuto essere davanti a Bottas).

Molto importante sottolineare che anche il tempo di Rosberg non corrisponde alle sue effettive potenzialità avendo fatto un solo giro in Q3 (tra l’altro più lento di quello in Q2), dopo aver commesso un errore nel secondo giro lanciato. Dunque il gap con la Ferrari poteva essere ancora più grande.

Passando al grafico con la posizione in qualifica in relazione alla velocità massima registrata alla speed trap, notiamo un evidente superiorità delle vetture motorizzate Mercedes e possiamo avere conferma della necessità di alte velocità di punta per eccellere su questa pista.

Risulta anche molto significativo notare come ormai la Williams abbia perso quella sua grande superiorità velocistica che tanto aveva contraddistinto le sue precorritrici ponendosi ormai agli stessi livelli delle sue “compagne di motore”.

Ma passiamo ora all’analisi degli intermedi, partendo dalla Rossa.

Senza girarci troppo attorno quello della Ferrari è stato un weekend abbastanza negativo dal punto di vista prettamente prestazionale in quanto anche togliendo tutte le variabili che hanno portato a penalità, ritiri ecc bisogna riconoscere che la Rossa ha molto sofferto durante questo appuntamento.

Infatti una pista che premia il recupero dell’energia non poteva che sancire il dominio Mercedes e sottolineare così il gap ancora esistente con la Ferrari in questo ambito, anche se questo è un fattore che si nota di più in gara.

Per quando riguarda il giro secco le considerazioni da fare sono altre..

Infatti calcolando la percentuale di distacco della SF16-H dalla W07 in ogni settore (così da rendere il tutto ancora più evidente) risulta:
0,7 % in S1
0,6 % in S2
1,3 % in S3

Dunque a parte le zone più veloci del circuito, dove come si nota anche dalla speed trap, la Ferrari soffre ancora un po’ (proprio in termini di potenza più che di aerodinamica), la vera batosta è arrivata nel terzo settore.

Infatti come ho già scritto in queste pagine sembra che la Ferrari soffra ancora nell’erogazione della potenza e nel comportamento della vettura sui cordoli.

Chiaramente parlo di una “sofferenza” rispetto alla prima della classe, che nel terzo intermedio ha rifilato una bella lezione a tutti i competitors. Ma del resto già l’altr’anno si vedeva come i Mercedes (ma Hamilton in particolare) “tagliassero” le curve passando sopra ai cordoli con una notevole nonchalance.

L’unica pecca della Mercedes per ora può forse essere l’affidabilità… ma questo non è un appiglio solido su cui attaccarsi per aspirare ad una vittoria.

Passando alla Williams, tornata finalmente competitiva su una pista che premia le caratteristiche di questa vettura (ma soprattutto della PU che monta), non c’è molto da dire.

Dai grafici si nota che i settori in cui ha relativamente avuto più problemi sono il secondo e il terzo, anche se in realtà nel terzo è riuscita a tenere testa alle Ferrari, con dei piccoli passi avanti dal punto di vista della motricità come si nota anche dalle velocità raggiunte in uscita dall’ultima curva. Un po’ diverso invece il discorso sulla gara dove si è presa ben 20 secondi di distacco dalla Ferrari, a causa dei ben conosciuti problemi nella gestione delle gomme.

Situazione quasi opposta per la Red Bull che dopo l’euforia in Cina si è ritrovata in una pista poco favorevole, ma soprattutto ha avuto troppi problemi in gara. Ha infatti sofferto in particolare nel primo settore, per l’appunto quello più veloce, a causa di una PU non realmente competitiva, recuperando un po’ nel terzo grazie alle riconosciute doti telaistiche. Ma non è di sicuro un weekend da ricordare..

Buono il weekend per la Force India che piazza di nuovo una vettura in Q3 e porta a casa dei punticini importanti con una vettura abbastanza “neutra” ma che ha saputo ben sfruttare il vantaggio di PU che i motorizzati Mercedes avevano su questa pista.

Per concludere un accenno alla Toro Rosso che di fatto esce dal primo weekend stagionale senza punti, e che credo stia incominciando a soffrire una PU datata dovendo così andare a lavorare sull’efficienza in rettilineo perdendo forse perfomance in termini di carico.

Per il momento è tutto ci vediamo in Spagna, ciao !!

Grafici della gara

F1 | Aria di tempesta?

Il terzo posto conquistato da Kimi Raikkonen al Gran Premio di Sochi non è bastato alla Ferrari per vedere il bicchiere mezzo pieno. La nuova doppietta Mercedes e i problemi di affidabilità della SF16-H stanno creando tensione nel reparto corse col Presidente Marchionne, neo Amministratore Delegato del Cavallino, che si è detto amareggiato “Mi rompe l’anima vedere soffrire così la Ferrari

Dopo appena quattro gran premi la Mercedes ha messo insieme 157 punti, doppiando la Ferrari ferma a quota 76, causa anche i tre ritiri accusati da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen tra Australia, Bahrain e Russia (per colpa del doppio tamponamento subito da Kvyat, che dal gran premio di Spagna sarà retrocesso in Toro Rosso al posto di Verstappen, promosso al fianco di Daniel Ricciardo). Solamente a Shanghai le due Ferrari hanno visto la bandiera a scacchi chiudendo in seconda e quinta posizione.

Fin dai test invernali la Mercedes aveva mostrato uno strapotere disarmante, confermato nei primi appuntamenti con quattro vittorie di Nico Rosberg e due doppiette “I primi segnali di un nuovo strapotere sono arrivati fin dai test, dimostrando una realtà diversa dalle dichiarazioni. Non è facile recuperare durante la stagione, soprattutto senza i test. Nonostante qualche problema di affidabilità anche in casa Mercedes, il miglior tempo segnato da Rosberg al penultimo giro è l’ennesimo segnale del loro potenziale. E’ la dimostrazione che fino al quel momento aveva gestito la corsa” commenta Gian Carlo Minardi “I problemi accusati da Hamilton potrebbero anche esser figli di sviluppi proiettati verso il futuro” prosegue il manager faentino impegnato nell’organizzazione della 100esima edizione della Targa Florio in programma questo fine settimana.

Concluso il gran premio di Russia, Maurizio Arrivabene, Managing Director & Team Principal del Cavallino, ha fatto mea-culpa “Quando le cose non funzionano c’è sempre un responsabile. L’affidabilità può risentirne quando sei costretto a rincorrere cercando  il massimo da ogni componente. Di conseguenza, anche lo sviluppo della vettura viene rallentato” aggiunge Minardi “Purtroppo in alcune circostanze è mancato l’uomo di punta, che riesce a limare 3-4 dec”

Come da tradizione, con l’arrivo in Spagna, i team porteranno numerose novità frutto dell’esperienza e dei dati acquisiti durante le tappe extra-europee. Il Circus prolungherà il soggiorno a Barcellona per due giorni di test, in programma dal 17 al 18 maggio. Con un tweet la Sauber (in forte difficoltà economica) ha fatto sapere che non saprà presente, non avendo nuove soluzioni da provare e nessun giovane pilota a disposizione come prevede il regolamento, secondo il quale ogni squadra deve dare spazio ad un giovane in almeno una delle due giornate.

F1 | Verstappen in Red Bull al posto di Kvyat. Minardi “Decisione presa d’impulso”

Gli ultimi errori commessi da Daniil Kvyat non sono passati inosservati in casa Red Bull. Helmut Marko, nel post-gp, aveva fatto intuire che qualcosa sarebbe potuto cambiato e proprio in queste ore è arrivata l’ufficializzazione da parte della squadra di Milton Keynes.

A partire dal Gran Premio di Spagna ci sarà l’inversione di abitacolo tra il russo e Max Verstappen che saluta la Toro Rosso per accasarsi in Red Bull al fianco di Daniel Ricciardo. Kvyat è stato così retrocesso, tornand proprio in Toro Rosso dove al debutto si era messo in mostra, procurandosi una promozione-lampo in un top-team dopo una sola stagione in Formula 1

Ho l’impressione che si sia agito troppo di impulso, nel bocciare un pilota che aveva fatto molto bene al debutto in F1 con la Toro Rosso e l’anno successivo in Red Bull (ndr concluso davanti a Daniel Ricciardo in classifica) Oltretutto in questi primi quattro gran premi ha conquistato anche un podio” commenta Gian Carlo Minardi, facendo riferimento al terzo posto conquistato da Kvyat in Cina “Di contro, si stanno bruciando le tappe per Max Verstappen che avrebbe bisogno di crescere a maturare senza troppe pressioni” prosegue il manager faentino “Il rischio è di rovinare, in un colpo solo, due giovani piloti.

F1 | Gp Russia – Le PAGELLE

Nico Rosberg – 10 pole position e vittoria. Non concede nulla ai suoi avversari. Il giro più veloce in gara segnato al penultimo giro è la dimostrazione di quanto sia superiore la Mercedes

Lewis Hamilton – 9 nonostante il problema di affidabilità nella Q3 che lo ha costretto a scattare dalla decima posizione, ha rimontato fino al secondo posto dimostrando di essere un pilota che non molla

Fernando Alonso – 9 un sesto posto che vale quanto una vittoria considerando l’attuale livello della sua McLaren-Honda. Lo classifico tra i primi della serie B. Importante la sequenza dei tempi segnati in gara

Jenson Button – 7,5 ha completato la bella domenica della McLanren-Honda portando anche la seconda macchina in zona punti

Sergio Perez 7,5 – ottima gara per il messicano di casa Force India. Peccato per la foratura ad inizio corsa che lo ha costretto ad un pit stop non preventivato.

Valtteri Bottas – 7,5 non è riuscito a sfruttare bene la prima fila, risultando poco aggressivo. Ha portato alla Williams punti importanti per il campionato

Felipe Massa – 7,5 ha lottato per stare vicino al compagno. Un quinto posto prezioso

Kimi Raikkonen – 7 un terzo posto importante per la Ferrari, ma ha commesso troppi errori sia in qualifica che in gara.

Kevin Magnussen – 7 regala alla rientrata Renault i primi punti mondiali col settimo posto

Romain Grosjean – 7 ancora punti per lui e la sua Haas

F1 | Gp Russia – Il PUNTO “Rosberg Zar di Russia”

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Quarto successo per Nico Rosberg e per la Mercedes che ha dimostrato, ancora una volta, tutto il suo strapotere facendo risalire Hamilton dopo i problemi accusati nella Q3. Un Nico Rosberg certamente in grande forma che ha ottimizzato al meglio lo stupefacente giro realizzato in qualifica. Non concede nulla ai suoi avversari come dimostra il giro più veloce segnato al penultimo passaggio, a distrazione che fino a quel momento aveva gestito la corsa.

In questo inizio di stagione la fortuna ha voltato le spalle a Lewis Hamilton, che si conferma comunque un pilota tosto che non molla mai, supportato da una Mercedes di categoria superiore. Ennesima dimostrazione di strapotere demoralizzante per gli inseguitori, Ferrari in primis che sta affrontando un periodo poco felice.  In Russia si è potuta difendere solamente con Kimi Raikkonen. Con gli errori in qualifica e alla ripartenza dopo la safety-car, il finlandese non ha dimostrato di essere un campione del mondo. In qualifica Sebastian Vettel aveva agguantato la prima fila, privata dalla penalità per la sostituzione del cambio, rendendosi protagonista anche di una buona partenza, purtroppo vanificata da un Kvyat sottopressione. Il russo risente dei risultati di RIcciardo e delle voci che vorrebbero Verstappen promosso in Red Bull dal prossimo anno.

In questo fine settimana la Red Bull ha certamente deluso anche sotto l’aspetto della strategia, decidendo di montare le gomme medium.

tra quindici giorni si arriverà in Spagna e, come tradizione vuole, tutti i team porteranno importanti novità frutto dei primi GP. Anche le forze in campo si stanno delineando con una Ferrari davanti ad una Williams in crescita che ha chiuso la trasferta con due macchine in zona punti, così come la McLaren-Honda con sesto Fernando Alonso e decimo di Button

 

 

 

F1 | Gp Russia – Pole di Rosberg, Ferrari seconda ma retrocessa

E’ Nico Rosberg il poleman del Gran Premio di Russia, quarto appuntamento del Mondiale di F1, che bissa il risultato dell’anno scorso, firmando la 24esima pole della sua carriera e la seconda stagionale. Con l’incredibile crono di 1’35″417 il leader del mondiale, reduce da tre successi consecutivi, è riuscito ad abbassare di quasi due secondi la pole della passata stagione, lasciando a sette decimi Sebastian Vettel che chiude la Q3 al secondo posto.

Per aver sostituito il cambio, il tedesco di casa Ferrari sarà retrocesso al settimo posto, consegnando la prima fila a Valtteri Bottas (Williams). Dal terzo posto scatterà invece la Ferrari numero 7, quella di Kimi Raikkonen (1’36″663), davanti all’ex-ferrarista Felipe Massa (1’37″016) e alla Red Bull di Daniel Ricciardo (1’37″025).

Tutti si aspettavano la pronta risposta di Lewis Hamilton, costretto invece ad alzare bandiera bianca all’inizio della Q3 per un nuovo problema alla power-unit. Il Campione del Mondo in carica sarà chiamato all’ennesima rimonta, dovendo partire dalla decima posizione,  alle spalle anche di Sergio Perez, Daniil Kvyat e Max Verstappen.

Carlos Sainz, con la seconda Toro Rosso, no è riuscito a superare la Q2, fermandosi all’undicesima posizione, davanti alla McLaren-Honda  di Jenson Button e alla Force India di Nico Hulkenberg. Quattordicesimo posto per Fernando Alonso

Domenica, alle 14,00 il via del Gran Premio

F1 | Gp Russia – Presentazione “Ferrari e Lewis Hamilton osservati speciali”

Dopo Shanghai, le Ferrari e Lewis Hamilton saranno gli osservati speciali del Gran Premio di Russia, quarto appuntamento del Mondiale di F1. Per la terza volta il Circus arriva a Sochi, su un circuito che fino ad oggi ci ha regalato pochissime emozioni, che ha visto sempre il dominio delle Mercedes.

Coi suoi tre sigilli in altrettanti appuntamenti, Nico Rosberg guida in solitaria la classifica ed Hamilton dovrà dimostrare di non essere appagato dai numerosi successi conquistati negli anni. La lotta in famiglia potrà farci divertire con Lewis a caccia del terzo sigillo a casa di Putin e Nico del poker in campionato.

La Ferrari è chiamata a reagire per provare a mettere un po’ di pressione ai campioni del mondo, anche se dispongono di un’importante margine. In Cina i piloti del Cavallino non sono stati esenti da errori che hanno inciso sul risultato finale anche se i 37” di distacco da Rosberg sono un segnale importante. Kimi Raikkonen ha saputo reagire molto bene alle problematiche iniziando la stagione in modo decisamente più aggressiva e veloce, anche se soffre il confronto con Vettel, che deve recuperare la posizione in classifica nei confronti di Daniel Ricciardo.

La SF16-H dovrà guardarsi le spalle da una Red Bull in forte ascesa. Senza la foratura capitata a Ricciardo quindici giorni fa, il secondo posto sarebbe stato più difficile da agguantare per Sebastian. Dispongono di un ottimo telaio, anche se concedono qualcosa sul fronte Power-Unit. Sotto questo aspetto, sono convinto che siano già iniziate le manovre in prospettiva 2017, e mi auguro di essere più preciso nei prossimi giorni.

Le temperature esterne incideranno ancora una volta sulla scelta delle strategie e dei pneumatici. La Pirelli ha portato mescole Medium, Soft e SuperSoft. Anche questa volta ci sono vedute diverse all’interno dei team, soprattutto sul fronte delle “gialle” e “rosse”. Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat puntano con decisione sulle mescole più morbide con 10 set di SuperSoft (2 Soft e 1 Medium) a testa contro gli 8 di casa Mercedes e 6 di Vettel e Raikkonen. La Williams cambia strada “abbandonando” le Medium per puntare sulle SuperSoft, con 9 set per pilota, e tre set di Soft, contro i quattro di Hamilton/Rosberg e sei per Maranello.

Coi suoi 309 km sarà un gran premio impegnativo soprattutto per cambio e trazione. Inoltre alcuni motori entrano nella quarta gara e l’affidabilità potrebbe giocare un ruolo importante. Da quello che si legge, il motore sostituito in Cina da Hamilton è stato recuperato.

F1 | Gp Cina – L’analisi di Gianluca

Gioie per Rosberg e le Red Bull, dolori per le Ferrari ed Hamilton, così si può riassumere uno dei Gp più rocamboleschi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi.

E se rocambolesco è stato il gran premio, lo stesso si può dire del quadro tecnico emerso dal weekend di Shangai, con risultati falsati da errori e problemi ma anche squadre quasi rinate dopo i primi due GP.

Dunque questa volta eviterò di andare troppo nel profondo in attesa di qualche riscontro più interessante dalla Russia, in quanto i puri dati, senza prendere atto di altri diversi fattori, a volte, possono portare fuoristrada,

Ma per prima cosa andiamo ad analizzare le caratteristiche del circuito di Shangai: è un circuito da medio/alto carico aerodinamico e di media severità per i propulsori (si viaggia a gas pienamente aperto per il 56% del giro ).

Il primo settore è molto lento e risultano fondamentali gli sforzi di trazione. Il secondo, è invece un settore veloce con due curve ad ampio raggio in cui c’è bisogno di tanto carico, ma soprattutto un corretto bilancio aerodinamico in modo da evitare nocivi fenomeni di sottosterzo. Il terzo intermedio è formato invece da un rettilineo di ben 1,3 km dove c’è bisogno di potenza, con una sezione finale (ultima e penultima curva) in cui sono di nuovo molto importanti gli sforzi di trazione. Inoltre l’effetto peso è di 0″32sec ogni 10kg (al giro), mentre l’effetto potenza è di -0,”19 sec ogni 10 cv (al giro). (Dati Magneti Marelli)

Passando dunque al grafico in cui viene messo a confronto il tempo in Q3, con il giro “ideale” dato dalla somma dei migliori intermedi, e’ fondamentale ricordare che le Ferrari hanno sbagliato il giro nel Q3, con diversi errorini che hanno eliminato la ghiotta e perfettamente abbordabile opportunità della prima fila.

Però non solo le rosse non sono riuscite a dare il massimo nel Q3. Infatti, solo Ricciardo e Bottas sono riusciti a tirar fuori il giro ottimale nel momento più importante.

Il grafico in cui viene messa a confronto la velocità massima in qualifica con il risultato in Q3, non ci dice niente di particolare questa volta. Possiamo però notare dei distacchi abbastanza ristretti, dunque una tendenza dei non motorizzati Mercedes ad “alleggerire” aerodinamicamente le vetture per non soffrire troppo nell’allungo, un chiaro vantaggio per i Mercedes che possono correre più carichi senza soffrire in queste sezioni.

Dunque cosa ci dicono i grafici sui tempi e le velocità nei vari settori?

Beh cominciando dalla Ferrari, vorrei di nuovo sottolineare gli errori dei due piloti (con Vettel che non ha nemmeno migliorato dal Q2 al Q3), specialmente, come si è visto in TV, nel terzo settore.
La Ferrari si è infatti rivelata molto competitiva su questa pista, confermando le caratteristiche già evidenziate nei precedenti articoli.

La prima fila in qualifica sarebbe stata quasi scontata, mentre per la gara è un po’ diverso, li bisogna ancora lavorare (specialmente sulle parte elettrica della PU).

Però credo che la rossa sarebbe potuta essere abbastanza vicina da approfittare di un qualsiasi sbaglio in Mercedes.

Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte… Quello che posso dire con certezza è che la Ferrari è stata molto competitiva nei settori più tecnici ( il primo e il secondo), ma in particolare nel secondo, confermando così l’ottimo rapporto della SF16-H con le curve ad ampio raggio, dato da un ottimo bilancio aerodinamico.

Quei 4 decimi di distacco nel terzo settore si possono spiegare con la maggior lunghezza dell’intermedio in questione, ma anche forse con il non aver segnato il miglior tempo in S3 con la mappatura più aggressiva da Q3, viste le velocità massime quasi uguali qua però non è il caso di sbilanciarsi troppo.

Risulta invece più interessante parlare della Red Bull, che dopo un avvio di stagione un po’ sottotono, in Cina ha dato una grande prova di forza sia in gara, sia in qualifica.

Non si tratta di migliorie alla Power Unit Renault.. pardon.. TAG Heuer, viste le prestazioni della “casa madre”, ma di pura bontà del telaio della RB12.

Il mix di un circuito più completo, che premia molto l’efficacia in curva ed evidentemente un corretto set up della vettura, che nonostante l’alto Cz (che da sempre caratterizza le Red Bull) e una PU non competitiva come quelle dei rivali, è riuscita a contenere il gap anche in rettilineo.

Forte anche la performance in gara, con Ricciardo con un terzo stint di gara molto vicino a quello di Rosberg ( anche se lui stava gestendo la gara), come potrete notare dai grafici in fondo.

Di fatto la Red Bull dopo questo Gp ha messo ben in chiaro di essere la terza forza del mondiale, e la più diretta avversaria della Ferrari, visto che l’ormai plafonata Williams dubito che possa recuperare.

Una Williams che rispetto allo scorso anno ha sacrificato un po’ del grande Cx che la caratterizzava in favore di un guadagno in Cz, seppur abbastanza minimo. Vediamo infatti dai grafici che le velocità massime non sono così alte come una volta, e a conferma dei piccoli passi avanti in quanto a downforce notiamo un secondo settore abbastanza competitivo.

Prestazione forse scaturita anche a causa di un buon bilancio aerodinamico che non preclude sempre un alto livello di Cz.

Per quanto concerne Toro Rosso e Force India, che paiono entrambe avere un buon telaio (specialmente la Toro Rosso), mi riserbo di aspettare i prossimi Gp per stabilire un quadro tecnico più completo. Con una Toro Rosso che si trova a gestire il difficile rapporto tra una PU 2015 e una vettura molto carica.

Per il momento è tutto, ci vediamo a Sochi, anche se, come direbbe il buon Stefano Nicoli, già so-chi vince

I Grafici della gara

100 anni per “Targa Florio”

E’stata presentata oggi, martedi 19 aprile 2016, a Roma presso la sede dell’Automobile Club di Italia la 100th edizione della Targa Florio alla presenza del Presidente dell’ Aci Angelo Sticchi Damiani, di Gian Carlo Minardi (impegnato attivamente nell’organizzazione),  del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando,  del Sindaco di Cefalù Rosario La Punzina, del Presidente dell’Automobile Club di Palermo Angelo Pizzuto e del Direttore Generale di Aci Sport Marco Rogano.

Dal 5 all’8 maggio 2016  Targa Florio Rally,  Targa Florio Historic Rally, Targa Florio Classic e Historic Speed con la prestigiosa cornice del Ferrari Tribute attireranno l’attenzione di migliaia di appassionati siciliani lungo le strade che hanno visto cimentarsi nella storica gara di velocità i più grandi artisti del volante.

Non si può parlare della Targa senza pensare ai territori, in cui si svolge, e alla cultura di un’isola che ha dato tanto all’Italia ed al mondo. In questa simbiosi, tra l’evento sportivo e la cultura della terra in cui è nato, sono racchiuse le fortune di una manifestazione che ha potuto continuare nel tempo e raggiungere le 100 edizioni proprio in questo 2016”- Così il Presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani ha voluto fare gli onori di casa – “Da sempre l’Automobile Club d’Italia è stato vicino a questo evento, accompagnandolo nella sua crescita, e portando avanti un articolato lavoro che, negli ultimi anni, si è sviluppato anche attraverso una stretta collaborazione con l’Automobile Club Palermo.

Una grande gara che racchiude in se quattro appuntamenti esclusivi, quelli con la Targa Florio rally Internazionale di Sicilia, la Targa Florio Historic rally, la Targa Florio Classic e la Targa Florio Historic Speed. Dal 5 all’8 maggio potremmo essere tutti protagonisti di una  manifestazione unica, che ripercorrerà le più fastose tappe della corsa nata nel 1906.

Un impegno enorme che vede Automobile Club d’Italia, le sue donne ed i suoi uomini, impegnati al massimo per fare in modo che tutto si svolga al meglio e che tutto renda degnamente omaggio a quell’idea folle, a quel progetto lungimirante ma anche estremamente moderno e rivoluzionario di Vincenzo Florio” ha concluso il Presidente Sticchi Damiani.

La Targa Florio 100^ è un evento di caratura mondiale – ha affermato oggi il Presidente dell’ Automobile Club di Palermo Angelo Pizzuto – non soltanto perché la corsa più antica del mondo segna l’evoluzione di un secolo di automobilismo, ma perché celebra il fenomeno “Targa Florio”, che oltre al lato sportivo ha caratterizzato un’epoca dal punto di vista culturale, storico e sociale. Da una intuizione del magnate Vincenzo Florio, che nel 1906 decise di seguire la sua passione organizzando la prima edizione, è nato un movimento culturale che ha portato le teste coronate e la nobiltà di tutta Europa al traguardo della Targa, mischiando l’aspetto agonistico di una gara dura e difficile, all’aspetto di socialitè che promuoveva mostre di pittura, grandi balli, uno stile inconfondibile che ha influenzato l’opera di architetti ed artisti intorno al mondo” ha concluso Pizzuto.

Presenti in Conferenza il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ed il Sindaco di Cefalu Rosario La Punzina hanno voluto portare il saluto di due tra i luoghi che da sempre rappresentano  la Targa Florio e la Sicilia nel mondo. Le due località sono inoltre entrambe insignite del titolo di sito UNESCO. Palermo e la sua storia, Cefalu e i suoi meravigliosi panorami sono pronte ad accogliere e celebrare a dovere la 100th edizione della Targa Florio.

Targa Florio Rally, La 100th Targa Florio è terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally, con validità per il Campionato Regionale, ma anche terzo round stagionale del campionato Italiano rally Autostoriche, che riporterà sulle strade siciliane quelle auto che hanno fatto grande la Targa degli anni ’70 e ’80, gli anni dell’epopea dei rally.

Targa Florio Historic Rally, La prova speciale “Targa 100” per entrambi i Rally da Floriopoli a Cerda, riporterà le auto da gara a passare in corsa dinnanzi il tempio dell’automobilismo, ovvero le Tribune di Floriopoli, fulcro dei quattro eventi della 100th Targa Florio. Palermo, Campofelice di Roccella, Cefalù, Cerda, Collesano, Gratteri, sono centri dove la Targa è nata e cresciuta e continua a vivere guardando con lungimiranza al futuro.

Targa Florio Classic, l’esclusiva competizione di regolarità riservata alle auto di particolare prestigio storico e sportivo, rappresenta l’appuntamento di riferimento per gli amanti delle auto d’epoca. La “Classica” sarà l’occasione per ammirare le Auto d’Epoca più belle dei marchi più prestigiosi, costruite dal 1906 al 1970, che si esibiranno lungo le strade delle Madonie e della Sicilia tutta.

Historic speed è l’evento che sotto la sapiente regia di Giancarlo Minardi, regalerà alla 100th   edizione di Targa Florio l’opportunità di riammirare i campioni che hanno fatto la storia di questa corsa lungo lo storico percorso da Floriopoli a Cerda; da Jacky Ickx a Nino Vaccarella, da Arturo Merzario a Gijs Van Lennep poi ancora Sandro Munari, Carlo Facetti, Nanni Galli, il pilota austriaco Helmut Marko e tanti altri nomi eccellenti. Le vetture presenti non saranno da meno. Dall’Alfa Romeo T33 alle Porsche Carrera Slr del Museo Storico fino alle Ferrari”.
Ad arricchire la schiera di ospiti illustri alla Targa Florio saranno presenti anche il Presidente della Fia Jean Todt e Muthar Kent Ceo di Coca Cola.

Per celebrare le 100 edizioni della Targa Florio ci sarà inoltre un eccezionale incontro a Palermo con i piloti e i personaggi che hanno scritto pagine indelebili nella storia della corsa più antica del mondo.

A partire dalle ore 16:00 di sabato 7 maggio 2016 al Teatro Al Massimo di Palermo il Passion Day con il pubblico degli appassionati.

Mauro Coppini direttore di FormulaPassion.it insieme ad Ezio Zermiani intervisteranno i grandi nomi dell’automobilismo che hanno partecipato negli anni alle edizioni della Targa Florio.

Ninni Vaccarella il “preside volante” mitica figura legata alla gara sulle Madonie, Mauro Forghieri, Jacky Ickx, Helmut Marko, Hans Hermann, Vic Elford, Andrea de Adamich, Arturo Merzario, Sandro Munari, Nanni Galli e Carlo Facetti rappresentano solamente una parte degli ospiti che interverranno all’evento di Palermo che rientra nel programma ufficiale per le celebrazioni delle 100 edizioni della Targa Florio organizzato da Aci Sport. L’ingresso è libero.

La 100th edizione di Targa Florio sarà impreziosita dalla presenza di prestigiosi marchi che assoceranno il loro nome “a cursa”. Alfa Romeo e Abarth che legano a questa gara importanti vittorie sportive saranno Main Sponsor dell’evento.
Eberhard & Co. sarà per la prima volta Sponsor in qualità di Official Time Keeper e presenterà un modello speciale dedicato alla 100th Targa Florio e ai concorrenti che avranno l’opportunità di vivere questa straordinaria esperienza.

Altro Official Sponsor di Targa Florio sarà Ma.Fra, azienda leader nel settore dei cosmetici per auto che nella cornice delle strade siciliane delle Madonie, tra una tappa e l’altra, offrirà alle pregiate carrozzerie e ai delicati interni delle auto storiche un trattamento particolare.

Anche Poste Italiane sarà Official Sponsor  della manifestazione arricchendo oltremodo la presenza di marchi di prestigio a fianco della Targa Florio.

Per l’occasione Targa Florio offrirà il suo sostegno ad ANT che da anni si occupa dell’assistenza domiciliare per i malati di Tumore.

Per tutte le informazioni sulla gara consultare il sito www.targa-florio.it.

F1 | Gp Cina – PAGELLE

Il Gran Premio di Cina ci ha regalato la terza vittoria, in altrettante gare, di Nico Rosbergdavanti a Sebastian Vettel e Daniil Kvyat. Insieme a Gian Carlo Minardi andiamo a dare i voti ai protagonisti

 Nico Rosberg – 10 tutto perfetto. Pole position e vittoria con un ritmo eccezionale. E’ in grandissimo spolvero e sta facendo di tutto per provare a vincere il Mondiale. Terzo successo in altrettante gare

Daniel Ricciardo – 8,5 qualifica eccezionale, ma purtroppo molto sfortunato in gara con la foratura. Avrebbe potuto contrastare a Vettel il secondo posto.

Daniil Kvyat – 8 bella gara portando sul podio una Red Bull con un ottimo telaio, ma una power-unit non ancora all’altezza. Non sono d’accordo con quanto dice Vettel sul contatto ad inizio gara.

Sebastian Vettel – 7,5 secondo posto importante anche se ha commesso piccoli errori sia in qualifica che in gara col contatto ai danni di Kimi Raikkonen. Ha sbagliato ad arrabbiarsi con il russo.

Felipe Massa – 7,5 riesce a stare costantemente davanti a Bottas. Ha riportato in alto la Williams

Carlos Sainz e Max Verstappen – 7,5 hanno confermato le posizioni della qualifica, anche se in posizioni invertite restando nella zona punti per tutta la gara

Lewis Hamilton – 7,5 nonostante le condizioni precarie si è reso autore di una bellissima rimonta. Peccato per l’errore ad inizio gara che ha condizionato il risultato finale

Kimi Raikkonen – 7 come Sebastian, in qualifica non è stato perfetto, ma è stato bravo a rimontare le posizioni fino alla quinta posizione finale

Jenson Button e Fernando Alonso – 7 nella prima parte di gara hanno combattuto. Si intravede un piccolo spiraglio di crescita per il binomio McLaren-Honda

Valtteri Bottas – 6 continua a non essere all’altezza delle aspettative. Inizio di stagione sottotono

F1 | Gp Cina – IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

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Il Leitmotiv è stata la partenza. Gli errori delle Ferrari, che hanno compromesso il risultato della gara, i numerosi incidenti e l’ingresso della safety-car hanno movimentato la corsa regalandoci sorpassi molto belli, da parte di Ricciardo, Vettel, Kvyat, Massa, che ha difeso il sesto posto, ed Hamilton, costretto a partire dall’ultima fila.

Come già anticipato la scelta dei pneumatici condiziona le strategie permettendoci di vivere gara decisamente più vive rispetto alla passata stagione, anche se resta salda la supremazia Mercedes. Nico Rosberg ha messo a segno il terzo successo stagionale in altrettanti week-end, relegando Sebastian Vettel a 37”. Non condivido l’attacco del ferrarista nei confronti del russo di casa Red Bull, poiché non ha responsabilità nel contatto al via. Rosberg ha gestito molto bene la corsa aumentando il suo vantaggio in classifica, anche se la stagione è molto lunga con ancora diciotto appuntamenti in programma. Può essere il suo anno. Lewis Hamilton, scattato dal fondo per i problemi in qualifica e nonostante i danni riportati al fondo della vettura dopo il contatto alla prima curva, ha rimontato fino al settimo posto, chiudendo davanti alle due Toro Rosso. Un segno di grande forza da parte del team, poiché avrebbe potuto lottare per il podio, anche se non sono esenti da qualche problema di affidabilità.

Red Bull in crescita. Hanno un ottimo telaio e una macchina estremamente competitiva anche se non ancora supportato al meglio dalla power-unit. Ricciardo è stato decisamente sfortunato nella foratura a inizio gara, che gli è costatata il podio in favore del compagno di box.

La Williams ha recuperato il trend negativo di inizio stagione, supportata da una vettura che può lottare, con la Red Bull, per il terzo e quarto posto nel mondiale costruttori. Sul finale Bottas è stato beffato dai due giovani Tori, Verstappen e Sainz.

Tra quindici giorni si arriva in Russia, tracciato anonimo rispetto a Shanghai. Le scelte dei pneumatici potrebbero renderlo più vivace.

F4 | Schumacher mattatore a Misano. Minardi “Format molto apprezzato”

Dal Misano World Circuit è partita la terza stagione della Formula 4 Italia. Un fine settimana che ha visto al via 20 team, 41 piloti provenienti da 21 nazionalità diverse. Sette i piloti italiani ai nastri di partenza che si sono difesi contro un Mick Schumacher che ha dominato la scena con due successi e un quarto posto in Finale, vinta da Siebert davanti a Vips e Guzman.

L’elevata adesione ha costretto gli organizzatori a modificare il format del Campionato, creando le manches di qualificazioni per accedere alla Finale. In vista delle qualificazioni i piloti vengono divisi, tramite sorteggio, in due batterie, e successivamente in tre gruppi A, B e C.), in base alla classifica generale. Ognuno di questi Gruppi disputa due gare di qualificazione (A contro B; B contro C; A contro C che assegnano punti validi per le classifiche di campionato), concluse le quali viene stilata una classifica determinata dalla somma dei punti di ogni pilota. I primi 36 classificati entrano in Finale

Un format kartistico molto apprezzato soprattutto dai team stranieri e dai piloti stessi. Tutti hanno la possibilità di correre minimo due gare, visto che alla Finale accedono 36 dei 41 piloti. Nonostante un meteo molto variabile tutti i piloti si sono dimostrati all’altezza, con Schumacher mattatore del week-end di apertura, nonostante la forte pressione mediatica. Nei prossimi appuntamenti dovrà confermare le sue qualità velocistichecommenta Gian Carlo MinardiAbbiamo avuto tre gare intense e combattute, soprattutto in Finale con 36 monoposto in pista. Come Aci siamo molto soddisfatti di questo esordio di Campionatoconclude il manager faentino

Il cammino del Circus proseguirà tra Adria ( 8 maggio) Imola (29 maggio e 25 settembre) Mugello (17 luglio) Vallelunga (11settembre) e Monza per il gran finale il 30 ottobre.

In classifica Mick Schumacher (Prema) guida il gruppo con 60 punti, davanti a Guzman Marchina Raul (58) e Siebert Marcos (56)