Gp USA – PRESENTAZIONE

Tra i circuiti legati alla nuova generazione il tracciato di Austin è senza alcun dubbio quello più interessante per le sue caratteristiche tecniche. Quest’anno si attendono temperature sotto la media stagionale e la scelta Pirelli di portare Hard e Medium potrebbe creare alcuni problemi a qualche team, Ferrari compresa. Stiamo assistendo a una bella lotta tra i costruttori con la Scuderia di Maranello impegnata a raggiungere la Mercedes, con la Lotus pronta a tentare il colpaccio e scavalcare il Cavallino. L’uscita di scena di Kimi – ha fatto bene a farsi operare per non compromettere anche la prossima stagione – ma soprattutto la scelta Lotus potrebbero rendere difficile la rincorsa al terzo posto.

Non da meno la lotta per il quinto posto tra McLaren e Force India. Fino a qualche Gran Premio indietro sembrava tutto già deciso, ma le ultime prestazioni targate Di Resta e Sutil hanno riportato in corsa il team che nelle ultime due uscite ha conquistato la bellezza di 15 punti. Ora il gap è di soli 18 lunghezze, quindi ancora tutto può succedere. Il cambio Perez-Magnussen potrebbe destabilizzare la serenità del team in favore della scuderia del magnate indiano Vijay Mallya

Austin sarà un week end da bollino rosso per il traffico nei retro-box in previsione non solo 2014, ma anche in ottica 2015, come ci fanno intuire le novità delle ultime ore. Era da tempo che non assistevamo ad un mercato così attivo e, forse, anche un po’ pazzo, figlio di certi regolamenti.    Ma andiamo con ordine:

– in casa Lotus, dopo aver sondato il terreno per Maldonado, Hulkenberg e Schumacher, ha puntato su Kovalainen lasciando parcheggiato nel box il suo terzo pilota Valsecchi. Una scelta che deve far certamente riflettere tutti, soprattutto quei ragazzi che si accingono a firmare dei contratti da terzo Pilota, senza avere garanzie. I dirigenti Lotus hanno preferito un pilota certamente con dei gran premi sulle spalle, ma fermo da un po’ di tempo, piuttosto che scommettere su un giovane che ha lavorato con loro un anno dimostrando di saper andare forte. La colpa però l’attribuisco a questi regolamenti, veramente demenziali che non permettono a questi giovani di mettersi in evidenza e di fare esperienza.  Scelta che certamente non condivido e che mi lascia alquanto deluso.

–  in casa McLaren arriverà invece Magnussen, al posto di Perez. Il messicano è stato più volte criticato, ma onestamente ha fatto bene mettendo alla frusta anche Jenson Button. Credo che questa scelta vada letta più in ottica 2015 (collaborazione Honda) che una bocciatura per Perez.

A questo punto ci saranno molte trattativa dietro le quinte. Abbiamo due piloti come Perez e Maldonado a piedi che possono contare su appoggi milionari. Pastor ha messo nel suo mirino il sedile Lotus, così come Perez che potrebbe guardare anche in casa Force India e Sauber tutto questo a discapito di “Hulk” il quale potrebbe restare attaccato al sedile della Sauber con la collaborazione della Ferrari.

Ci aspettano quindi due gran premi caldi per formare il puzzle della prossima stagione.

Una PS04B a Casa Ferrari Modena

Al Museo Casa Enzo Ferrari, in occasione dell’esposizione “Grand Prix: le Monoposto del Campionato di Formula 1″ ha fatto il suo ingresso la Minardi PS04B, la monoposto con la quale il Minardi Team ha preso parte alle prime gare nel Mondiale di Formula 1 2005 prima di far esordire la PS05, la ventunesima vettura del team faentino che ha corso l’ultimo Gran Premio in Bahrein con i driver Patrick Friesacher, Robert Doornbos e Christijan Albers

Nata dal genio dell’ing. Gabriele Tredozi, la PS04B è visibile all’interno della mostra che vuole celebrare i 40 anni di passione e velocità, in un inedito percorso dal forte valore culturale e sportivo che accoglie vere e proprie opere d’arte dell’ingegneria motoristica per far rivivere un Gran Premio fuori dagli schemi, una griglia di partenza che sintetizza un sogno impossibile nella realtà, dove i più grandi piloti della storia e le migliori macchine di sempre tornano a sfidarsi sul campo.

La Minardi PS04B, oggi di proprietà dell’Ing. Tredozi, è circondata da vere e proprie leggende che hanno entusiasmato migliaia di appassionati come la Ferrari 312 T del mondiale 1975 di Niki Lauda, la Williams del grande e indimenticato Ayrton Senna o la McLaren MP 4/4 che con Senna e Prost, si aggiudicò nel 1988 15 gran premi su 16, solo per citarne alcune. La mostra, situata nell’avveniristico “cofano” giallo che abbraccia la casa natale di Enzo Ferrari, resterà aperta fino al 28 gennaio 2014

Gp Abu Dhabi – IL PUNTO

La supremazia dimostrata ancora una volta dalla Red Bull è veramente disarmante. 32” di distacco tra due compagni di scuderia è qualcosa di raro e incredibile. Nonostante una gara magistrale da parte di Mark Webber, si è beccato un distacco di oltre mezzo minuto da Sebastian Vettel che continua a fare tutto quello che vuole. Ci manca che si fermi a prendere anche un caffè…. Credo che sia la prima volta nella storia della F.1 che all’interno di un medesimo team si verifichino distacchi simili, anche perché stiamo parlando di due prime guide. Nel 2010 Webber avrebbe meritato di vincere il Mondiale, perso proprio ad Abu Dhabi a vantaggio del tedeschino.

Sinceramente rimango basito da questa supremazia che andrebbe vista anche in ottica 2014. Se gli altri team non saranno in grado di trovare il bandolo della matassa, ci sarà poco da raccontare nonostante un cambiamento tecnico così importante.

Arrivando alla gara sullo Yas Marina Circuit, abbiamo assistito ad un bel gran premio giocato su strategie e tattiche, con una Ferrari in grado di ottimizzare il potenziale, supportata da un grande Fernando Alonso. Dopo un sabato difficile ha conquistato un prezioso quinto posto, portando a termine una buona rimonta su Massa, Hamilton e Di Resta, segnando negli otto giri finali costantemente il giro più veloce della gara.  Altrettanto positiva la corsa di Massa, anche se la Mercedes è stata più brava, portando il suo vantaggio a undici lunghezze su Maranello grazie al terzo posto di Rosberg e al settimo di Hamilton. Ancora una volta Nico ha messo in difficoltà il compagno all’interno del team. Ci sono ancora due gare e molti punti in palio. Pertanto la lotta al secondo posto tra i costruttori resta aperto. Con il risultato di oggi lo spagnolo ha praticamente messo in cassaforte il secondo posto tra i piloti, aiutato anche dal ritiro di Kimi Raikkonen. Il finlandese ha vissuto un week end nervoso, ma da professionista mi aspetto che porti a termine la stagione. Il team non risolverà la pendenze nei suoi confronti, ma troveranno altre strade. Pertanto vedo difficile l’esordio del nostro Valsecchi. Positivo risultato per la Force India che piazza la sua vettura tra una Ferrari e una Mercedes. Meritano certamente la posizione che occupano, coadiuvati dai piloti che sfruttano molto bene le gomme. Bravo Perez, ancora una volta davanti a Button.

Il sorpasso di Alonso su Vergne sotto investigazione? Resto dell’idea che sia fondamentale avere tra i commissari sempre un medesimo pilota che abbia un’uniformità nei giudizi. In questo week end abbiamo avuto Martin Donnelly, che ha corso solamente due stagioni in F1 tra l’89 e il ’90. In tutti questi anni il mondo delle corse è cambiato radicalmente. Pertanto mi sembra troppo forzato come arbitro. C’è bisogno di un pilota con esperienze “fresche”, in grado di interpretare e intuire al meglio le diverse situazioni. La mia filosofia è quella di lasciar correre, restando severi davanti alle situazioni di pericolo. Spettacolare il sorpasso di Alonso. Vergne non si aspettava un suo attacco, uscendo dalla corsia box. Diverso l’episodio legato ad Hulkenberg che, insieme al team, ha creato una situazione di pericolo ripartendo dai box.

Ancora complimenti a Sebastian Vettel, non soltanto per la sua vittoria, ma anche per lo spettacolo che ha regalato al pubblico. Mi auguro che a lui non arrivi una nuova multa.

Tra 15 giorni, ad Austin, assisteremo ad un nuovo capitolo nella lotta tra Ferrari e Mercedes per il secondo posto.

Gp Abu Dhabi – Presentazione

A sette giorni dai titoli di Sebastian Vettel e della Red Bull il circus della Formula 1 è pronto a tornare in pista per il terz’ultimo appuntamento al Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.

Sarà un Gran Premio prevalentemente finalizzato alla conquista del secondo posto nei mondiali Piloti e Costruttori, con piloti e team pronti a lottare per gli ultimi punti in palio, per consolidare sedili, posizioni o per aspirare a nuove avventure. Mi aspetto comunque una Red Bull arrembante, pronta a non fare nessun regalo. La vera sfida sarà alle loro spalle. Viste le alte temperature dell’asfalto e dell’atmosfera le gomme Pirelli saranno ancora una volta una componentistica importante.

Ho l’impressione che sarà un week end giocato molto dietro le quinte causa i diversi punti interrogativi che aleggiano intorno al 2014, come i sedili liberi e il numero dei motori utilizzabili. Abbiamo ancora diversi posti vacanti come in casa Lotus, attenta a trovare il sostituto di Raikkonen guardando sia il portafoglio che la tecnica e alla Williams con un  Maldonado deciso a salutare la compagine inglese per approdare alla corte di Eric Boullier. Dal Canto suo la scuderia di Grove, qualora trovasse un accordo importante dal lato economico, potrebbe ingaggiare Felipe Massa. Sul fronte propulsori, considerando le numerose novità tecniche che saranno introdotte (Motor Turbo 1.6 congelato nel numero dei giri, limiti nei consumi, nuovi “sistemi di recupero di energia” MGU-K e MGU-H), il poco tempo per provare in pista e il numero di gare in calendario, cinque unità all’anno per pilota potrebbero essere veramente troppo poche. Non sarà facile infatti nell’immediato trovare la giusta affidabilità e il giusto equilibrio. Pertanto potremmo assistere a qualche “fumata” di troppo. Il bello però di queste novità e che tale tecnologia potrà essere sicuramente trasferita alle macchine di serie.

Ci aspetta quindi un 2014 estremamente impegnativo sul lato tecnico, ma ingegneri e tecnici sapranno come sempre porre rimedio. I cambiamenti comporteranno grandi sforzi economici per tutti e i piccoli team di affideranno alla tecnologia dei grandi costruttori. Storicamente le modifiche ai regolamenti portano ad un cambio delle forze in campo. Oggi abbiamo una Red Bull inavvicinabile e credo che faranno parlare di se anche nel domani, ma potremo assistere alla crescita di qualche altro team.

Gp India – LE PAGELLE

Sebastina Vettel 9  Quattro titoli mondiali a 26 anni che rimarranno nella storia. Come al solito è stato in grado di fare quello che gli pareva. Ho apprezzato molto i burnout davanti al pubblico  (mai lo avrei moultato), per poi inginocchiarsi e baciare la sua macchina. Un gesto che l’ha reso certamente simpatico e che ha fatto capire quanto debba ringraziare la Red Bull

Nico Rosberg 8  Con il coltello tra i denti sta cercando (e per ora riuscendo) di portare via il secondo posto alla Ferrari

Romain Grosjean 9+  Il voto più alto della giornata però spetta a  lui che si è dimostrato più forte degli errori del suo muretto. Da 17esimo a terzo con una gara eccezionale

Kimi Raikkonen 8 Ha fatto una scelta particolare. Certamente il suo compagno è stato più bravo a sfruttare le gomme. Il suo capolavoro è stato vanificato con un pit stop in extremis. Resta la soddisfazione per aver segnato il giro più veloce in gara. Complimenti anche alla Lotus che sta vendendo cara la pelle. Potrebbe essere il giudice per il secondo e terzo posto tra i costruttori

Felipe Massa 8  Correre da separato in casa non è cosa facile. Certamente vorrà sia lasciare un bel ricordo in Ferrari sia assicurarsi un futuro in F.1 Il quarto posto può essere di buon auspicio per recupere il distacco dalla Mercedes

Fernando Alonso 6  “Andare al mulino ci si infarina” Molto sfortunato al via, ma non l’ho visto concentrato come in tante altre occasioni. La sequenza dei tempi ci ha fatto capire che avrebbe potuto lottare con Rosberg per il secondo posto, ma il nervosismo era notevole.

Sergio Perez 7+  Ha utilizzato al meglio la sua vettura migliorando gara dopo gara. Dopo esser stato messo in discussione in una parte di campionato ora mette in ombra Jenson Button. In casa McLaren si preparano i giochi 2015.

Lewis Hamilton 7 Un po’ in difficoltà. Non riesce a sfruttare al 100% il potenziale della sua vettura, diversamente dal suo compagno. Aveva ripreso le redini del team, ma ora è dietro a Rosberg

Force India 6 L’aria di casa gli ha fatto bene. Dopo una parentesi negativa sono tornati in zona punti con entrambi i piloti portando a termine un buon week end. Ormai il sesto posto è sicuro

Toro Rosso 6- Un punticino non è molto soprattutto considerando lo zero dei diretti avversari della Sauber. Anche se mancano ancora tre gare credo che per loro sia difficile recuperare il gap. Da faentino gli auspico un buon finale di stagione

 

Gp India – IL PUNTO

Cosa possiamo ancora dire… Abbiamo assistito nuovamente ad una supremazia disarmante, difficile anche da commentare. Ancora una volta Vettel è stato in grado di fare quello che gli pareva. Con i due titoli assegnati (Piloti e Costruttori) ci aspetta un finale di stagione Thriller per la Ferrari che dovrà lottare con il coltello tra i denti fino alla fine per conquistare almeno il secondo posto. Le prestazioni di Rosberg ed Hamilton non possono far dormire sonni sereni agli uomini in rosso. Il titolo di vice-campione resta certamente alla loro portata in quanto abbiamo ancora tre gare (Abu Dhabi, Austin e San Paolo) e molti punti in palio.

Nel caso di Webber e Alonso la sfortuna ci vede proprio bene. Ancora una volta l’australiano è stato costretto ad un ritiro in una domenica in cui avrebbe potuto lottare per posizioni importanti, mentre lo spagnolo è stato coinvolto in un contatto nelle prime curve, sprofondando nelle retrovie. Analizzando la progressione dei tempi si capisce che è stata persa un’occasione importante per mettere in cassaforte punti preziosi in ottica mondiale.

Escludendo l’extra-terrestre Seb, bisogna sottolineare la prestazione della Lotus di Grosjean, bravissimo a sfruttare le gomme, e di Raikkonen che ha fatto l’impossibile per stravolgere l’ordine di arrivo segnando il miglior giro in gara proprio sul finale dopo il pit stop. Buon quinto posto per la McLaren con Perez che si piazza davanti alla Mercedes di Hamilton. Buon week end per Felipe Massa che ha sfruttato al massimo il potenziale della sua F138 tenendo dietro Lewis, ma non Nico. Un Massa così pimpante e aggressivo, nonostante il fine rapporto con Maranello, è di buon auspicio per recuperare il divario di quattro punti che li separa dalla Mercedes. Un solo punto recuperato dalla Toro Rosso (con il decimo posto di Ricciardo) che non sfrutta il week end poco favorevole della Sauber.

Abbiamo avuto quindi la conferma che la maggior parte dei team si equivalgono, assistendo ad un buon campionato di Serie B. Tutto questo è molto preoccupante pensando a quanto poco tempo ci sia tra il 24 novembre e l’inizio del nuovo mondiale per provare a stravolgere un gap così potente. Voci da Bar danno un Newye molto attivo, pronto a stravolgere la filosofia di costruzione delle macchine. Nonostante un cambiamento tecnico così drastico i “bibitari” resteranno gli uomini da battere. Abbiamo sempre assistito a cicli vincenti da parte di team, ma quello targato Red Bull certamente è il più importante.

Tra sei giorni si tornerà in pista con un Vettel determinato a non regalare niente ai suoi avversari. Si riaccenderà quindi la sfida per il secondo posto, il primo tra gli sconfitti.

Gp India – PRESENTAZIONE

Possiamo tranquillamente ammettere che il countdown verso il quarto sigillo di Sebastian Vettel è ufficialmente iniziato. Se non dovesse arrivare in India, certamente il biondino di casa Red Bull potrà aprire le danze, sette giorni dopo, dando inizio ai festeggiamenti sullo sfondo di Abu Dhabi. Arrivati a questo punto non credo ci siano tante alternative. 90 lunghezze sono incolmabili anche se la matematica parla ancora di 100 punti in palio da qui al 24 novembre. Possiamo dire che si tratta di un capitolo decisamente chiuso. Mi aspetto un’altra gara a sè da parte di Seb.

Completamente diverso invece il discorso per le posizione alle sue spalle. Abbiamo una lotta apertissima a tre (Ferrari, Mercedes, Lotus con Alonso, Raikkonen ed Hamilton) per il secondo e terzo posto nel mondiale costruttori e piloti, racchiusi in una manciata di punti. Se abbiamo una Lotus che incalza la Mercedes, la Ferrari non può certo dormire sonni sereni, soprattutto se Felipe Massa non comincia a portare punti pesanti per consolidare il secondo posto.

Interessante battaglia anche nelle retrovie tra Sauber e Toro Rosso per il settimo posto. Nelle ultime uscite la scuderia di Faenza ha battuto la fiacca, e si è fatta rosicchiare tutto il vantaggio accumulato nella prima parte di campionato. Ora è costretta ad inseguire la scuderia svizzera con un ritardo di 14 lunghezze.

Proprio queste lotte potranno essere il leitmotiv di un Gran Premio d’India che si appresta a chiudere i battenti, dopo solo tre edizioni. Molto probabilmente non vedremo più i 5121 mt del Buddh International Circuit in calendario, soprattutto per cause burocratiche. Non sono stati risolti i problemi con la dogana e le difficoltà legate al fatto di dover effettuare anche temporanee importazioni, sarà la causa che allontanerà la Formula 1 da questa realtà.

Paesi come India, Cina e Corea sono estremamente importanti per il settore auto e commerciale e per questo è importate fare questi “esperimenti”, anche se va a discapito del “vecchio continente”. E’ chiaro però che i Governi debbano adeguarsi a determinate formalità per evitare di cadere in problematiche difficili da risolvere. Parallelamente poi abbiamo nuovi scenari che si potranno trasformare in solide realtà. Purtroppo i circuiti occidentali, oltre a soffrire la crisi economica, devono affrontare problemi di spazio e aggiornamenti alle nuove norme di sicurezza non di facile attuazione in quanto inglobati all’interno di realtà difficilmente modificabili.

Chiacchere da Box… 2014 e non solo

Tutti gli sforzi dei Motoristi sono rivolti al 2014 e non sono poche le difficoltà che stanno incontrando. E’ il momento di fare il punto della situazione con l’aiuto di amici a suo tempo vicini al alla Minardi F.1 Team ed altri che sono costantemente a contatto con la ribalta. Vorrei andare oltre i tanti articoli  molto dettagliati sotto il profilo tecnico già comparsi su molte testate sportive e fare una panoramica a ruota libera basata sulle “chiacchiere da box”.

I  principali problemi che i costruttori stanno affrontando in previsione 2014 ( Ferrari – Mercedes – Renault) sono  Consumo – Potenza – Affidabilità, ma il vero handicap è la mancanza di test in pista. Si lavora solo nelle sale prova che, pur sofisticate, non posso riprodurre fedelmente le problematiche che si potrebbero verificare sulle vetture in pista.

Con la collaborazione dei fornitore l’affidabilità sta migliorando, ma stiamo sempre parlando di risultati ottenuti al banco prova. La situazione potrebbe cambiare con l’installazione dell’unità motore nella vettura e l’uscita in pista, in quanto è veramente difficile riprodurre nel dettaglio tutte le variabili.

Le informazioni che abbiamo raccolto ci fanno intuire che i tre propulsori potrebbero racchiudersi in  una forbice compresa tra i 610-620 cv. Le attenzioni dei progettisti sono indirizzate sull’ottimizzazione dei consumi, piuttosto che  sulla ricerca della potenza massima. La vera spada di Damocle per il 2014 sarà infatti il limite imposto dei 100 Kg di carburante. Consumi eccessivi  potrebbero essere penalizzanti in gara e pare che tutti siano ancora alla ricerca del giusto equilibrio.

Voci di corridoio inoltre riferiscono che tutti i Costruttori paventano in via teorica il problema del pattinamento, in particolare,  in seconda e terza marcia (effetto coppia-erogazione di potenza-pneumatici). Con le Pirelli attuali quindi diventa importante conoscere quanto prima le specifiche degli pneumatici 2014. Non aggiungo altro, perché sulle interpretazioni regolamentari tutti stanno rincorrendo soluzioni adeguate, senza scordare che il 2014 vedrà anche il debutto di nuovi “sistemi di recupero di energia”: l’MGU-K ( in pratica il vecchio Kers) ed il neonato MGU-H, tutto nuovo e da collaudare e di non facile assemblaggio nella vettura. Non dimentichiamoci che mancano solo quattro mesi alla consegna del motore base alla FIA !

Alla panoramica 2014, unirei una riflessione sul 2015. Certo l’arrivo della Honda, cuore pulsante della futura McLaren, anche la Porsche potrebbe aprire i suoi orizzonti alla Formula 1. Nonostante non abbiano per il momento nessuna collaborazione con team, stanno provando un propulsore al banco prova (i ben informati parlano di un’unità non seconda a nessuna in termini di cavalli, consumi e affidabilità). Stiamo parlando di due Costruttori che hanno nel loro DNA la storia e l’esperienza vincente sulle motorizzazioni turbo (mi piace sottolineare anche che hanno sempre utilizzato questa tecnologia nella produzione di serie).

La Honda, da indiscrezioni, pare stia toccando i 640 cavalli, non pochi in più rispetto agli avversari, con ottimi consumi. Voci dal Giappone, danno addirittura certa la prova in pista con un telaio ibrido. L’opportunità, per la Honda, di provare per tutto il 2014  il propulsore, avvalendosi della collaborazione McLaren/Mercedes, potrà rappresentare un vantaggio tecnico eccezionale e potrebbe rivelarsi vincente per il 2015.

Sono “chiacchiere da Box”, ma è certo che molto bolle in pentola e se ne vedranno delle belle; sarà tutto da scoprire! Ci aspettano un inverno ed una primavera incandescenti.

Record di punti per Fernando Alonso

Anche se la leadership nel Mondiale è lontana 90 punti, con il quarto posto conquistato in Giappone Fernando Alonso può consolarsi con il primato nella classifica di tutti i tempi, portando il suo bottino personale a 1571 punti, contro i 1566 del sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher.

Tutto iniziò la bellezza di 213 Gran Premi fa (grazie all’intuito e all’occhio vigile di Gian Carlo Minardi), quando sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Australia 2001 faceva il suo esordio un giovanissimo Fernando (19enne), pronto a difendere i colori del Minardi Team.

In quella stagione la scuderia faentina firmò tre arrivi nella top ten, grazie a due noni posti di Marques in Brasile e Canada e al decino posto di Alonso in Germania, ma senza alcun punto mondiale (i punteggi erano destinati solamente alla top six) “Con i punteggi di oggi forse la storia del Minardi Team sarebbe andata diversamente. Il nostro bottino complessivo sarebbe stato di 446 punti” analizza Gian Carlo Minardi “Devo fare i complimenti a Fernando per l’obiettivo raggiunto. Fin dai primi giri in F1 avevo avuto l’impressione che avesse una marcia in più e nel 2001 fece una stagione bellissima con noi, prima di passare alla corte di Briatore come test driver. Immediatamente si è visto che sarebbe stato un pilota vincente” conclude Minardi “Ora raggiunge la soglia dei 1571 punti, dopo due titoli mondiali. Mi auguro che possa arrivare presto il terzo.

Complimenti Campione da Gian Carlo Minardi e Team Minardi

Gp Giappone – LE PAGELLE

Il voto più importante va senza alcun dubbio al circuito di Suzuka ed ai suoi appassionati. Ancora una volta l’organizzazione è stata impeccabile; supportata da un pubblico numeroso e ben preparato, che ha sostenuto e incitato  i protagonisti.

Dare un voto alla Red Bull è veramente difficile in quanto la loro supremazia è tale da permettergli di giocare e fare praticamente quello che vogliono. Credo che la strategia sia stata studiata a tavolino perché non vedo nessuna motivazione per giustificare la sosta in più di Webber. Possono permettersi il lusso di giocare e stabilire l’ordine di arrivo dei loro piloti. Questa volta Sebastian Vettel ha dovuto gestire qualche problematica esterna, come una partenza non perfetta e un contatto (colpa al 50%) con Hamilton. Dopo essersi assicurato che tutto fosse a posto, ha preso a spingere portandosi al comando della gara. Ad ogni week end assistiamo a due gare: la prima tra i piloti Red Bull e la seconda riservata a tutti gli altri. Dovendogli dare un voto, sono da 9.

Tutti gli altri sono da 7, mezzo punto in più o in meno. Hanno fatto il loro onesto Gran Premio, difendendo le posizioni, senza acuti particolari. Ci siamo divertiti nella battaglia tra Hulkenberg ed Alonso. Il tedesco di casa Sauber merita certamente mezzo punto in più (7.5) perché lotta con i big nonostante una vettura, in crescita, ma comunque ancora inferiore. La Ferrari dovrà fare qualcosa in più per difendere fino alla fine della stagione il secondo posto tra i piloti e costruttori. Massa merita la sufficienza perché sta lavorando da separato in casa, ma un decimo posto non può bastare. Ha rifiutato anche di far passare Fernando, ma forse sarebbe stato meglio farsi da parte piuttosto che subire il sorpasso. Per fortuna loro la Mercedes è andata a punti con il solo Rosberg (ottavo).

7.5 anche per Romain Grosjean. Bene in prova e autore di un’ottima partenza, chiudendo la gara al primo posto tra le vetture di seconda fascia. In questo finale di stagione vuole conquistarsi il titolo di prima guida in ottica 2014 che lo vedrà affiancato da “Hulk”. Sottotono invece Kimi Raikkonen che causa problemi fisici o scelte tecniche, non è all’altezza della prima parte di stagione.

Il risultato da Esteban Gutierrez  (settimo al traguardo) è la chiara dimostrazione che la politica adottata dalla FIA e dalla  F1 stessa verso i giovani è sbagliata. Dopo esser stato criticato nelle prime gare, sta dimostrando di meritare il posto occupato. Sta aiutando il team a conquistare il settimo posto tra i costruttori, cosa non da poco. Il risultato è una conseguenza anche della maturazione della vettura.

Gp Giappone – IL PUNTO

Non c’è storia. Ancora un successo per Sebastian Vettel (nove centri in quindici appuntamenti, di cui cinque consecutivi) e per la sua Red Bull che, grazie al secondo posto di Mark Webber, firma una nuova doppietta. Una supremazia inarrestabile e imbarazzante. Ancora una volta hanno giocato al “gatto e al topo”. Vettel ha dato l’impressione di girare con il limitatore inserito fin quando non ha avuto la certezza di non aver riportato danni nel contatto con Hamilton. Inserita la settima marcia si è sbarazzato della concorrenza andando a vincere l’ennesima gara, anche se con distacchi “umani”. Ora i punti di vantaggio su Alonso sono 90.

Dopo la prima pole position stagionale di Webber, l’australiano sperava certamente nel gradino più alto del podio, ma è stato penalizzato dalla strategia. Un plauso per la  Lotus che in questo finale di stagione sta facendo dei miracoli, dimostrando di avere tra le mani una macchina molto valida nonostante un budget non pari ai top team. Grosjean sta maturando, migliorando gara dopo gara. Autore di un’ottima partenza ha difeso la sua posizione conquistando un podio importantissimo sia per lui che per il team. Il quinto posto di Raikkonen chiude un week end sicuramente positivo per Enstone consolidando non solo il quarto posto tra i costruttori, ma avvicinandosi pericolosamente (per la Mercedes) al terzo gradino del podio.  Due episodi hanno marchiato il gran premio del Giappone per la casa di Stoccarda. Al via Vettel tocca Hamilton, tagliandogli il pneumatico e facendolo piombare in fondo alla classifica fino al ritiro definitivo, mentre la gara di Rosberg è stata condizionata da un errore ai box che non gli ha permesso di andare oltre l’ottavo posto.

Ferrari in grande difficoltà per tutto il week end con prestazioni altalenanti in gara. Alonso e Massa hanno cercato di portare più punti possibile a casa, sfruttando la debacle Mercedes per consolidare il secondo posto tra i piloti e costruttori. Ho notato ancora del nervosismo e certamente non aiuta. Mi auguro che il breve inverno possa portare in casa Maranello importanti soluzioni tecniche in vista del 2014 per rasserenare l’ambiente. Sorprendente la Sauber che sta dimostrando risorse inaspettate. Hulkenberg si conferma un pilota maturo nonostante la giovane età e la sua esperienza. Il primo arrivo a punti di  Gutierrez è di ottimo auspicio per il futuro. Suzuka era una pista favorevole alla C32 e sono stati bravi a sfruttare l’occasione conquistando ai danni della Toro Rosso il settimo posto tra i costruttori. I prossimi circuiti saranno per loro il banco di prova. In questo finale di stagione la TR sta battendo la fiacca. Fino a qualche gara indietro la loro posizione sembrava sicura, mentre ora sono chiamati ad una rimonta importante, considerando i premi in  ballo.

Con il quinto posto tra i costruttori praticamente sicuro la stagione della McLaren è praticamente finita. La mente è già proiettata non soltanto al 2014, anno ancora di transizione, ma in particolar modo al 2015 con il ritorno della Honda.

 

 

 

Gp Giappone – Ordine di arrivo
1 Sebastian Vettel Red Bull/Renault 53 1:26’49.301
2 Mark Webber Red Bull/Renault 53
3 Romain Grosjean Lotus/Renault 53
4 Fernando Alonso Ferrari 53
5 Kimi Räikkönen Lotus/Renault 53
6 Nico Hülkenberg Sauber/Ferrari 53
7 E.Gutiérrez Sauber/Ferrari 53
8 Nico Rosberg Mercedes 53
9 Jenson Button McLaren/Mercedes 53
10 Felipe Massa Ferrari 53
11 Paul Di Resta Force India/Mercedes 53
12 Jean-Eric Vergne Toro Rosso/Ferrari 52 1 Giro
13 Daniel Ricciardo Toro Rosso/Ferrari 52 1 Giro
14 Adrian Sutil Force India/Mercedes 52 1 Giro
15 Sergio Pérez McLaren/Mercedes 52 1 Giro
16 Pastor Maldonado Williams/Renault 52 1 Giro
17 Valtteri Bottas Williams/Renault 52 1 Giro
18 Charles Pic Caterham/Renault 52 1 Giro
19 Max Chilton Marussia/Cosworth 52 1 Giro

 

 

Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Dopo gli ultimi appuntamenti corsi sui due circuiti più moderni in calendario , Singapore e Corea, la Formula 1 si appresta ad arrivare sul tracciato storico di Suzuka, teatro di sfide memorabili tra Senna e Prost ed in molte occasioni determinante per assegnare il titolo di Campione del Mondo.

Suzuka è un tracciato “vecchio stile” caratterizzato da settori veloci e lenti con diversi spunti per i sorpassi, dove ogni errore si paga pesantemente; le vie di fuga non sono così ampie come negli impianti moderni.  Un circuito tosto per  piloti e macchine, potremmo aspettarci pertanto qualche bella sorpresa.

Il week end giapponese viene vissuto in uno scenario particolare poiché tutti gli addetti al lavori alloggiano nell’Hotel “Suzuka”, prossimo al circuito. L’arrivo in pista dei piloti avviene insieme ai tifosi, numerosi e competenti. Questo fine settimana si riaccende quindi la sfida per la classifica piloti e costruttori con Alonso, Hamilton e Raikkonen pronti a battagliare per i posti alle spalle del solitario Vettel. Sul fronte costruttori l’incertezza è ancora più ampia con un solo punto di distacco tra Ferrari e Mercedes per la piazza d’onore e Sauber e Toro Rosso appaiate al settimo. Praticamente certo il quarto posto di Lotus e il quinto di McLaren. Pertanto la scuderia di Enstone potrebbe frenare gli sviluppi dirottando le risorse al 2014. Diversa la situazione per Sauber e TR. Un punto di differenza significa settimo o ottavo posto, che tradotto in termini di entrate economiche equivale a diversi milioni.

I miei ricordi sono legati a qualche delusione di troppo;  in due-tre occasioni avevamo tra le mani un buon risultato, sfuggito purtroppo prima della bandiera a scacchi.

Ricordo con piacere una conferenza stampa (1990), durante una festa in costume della Pioneer (nostro sponsor durante il GP di Suzuka) in cui annunciava l’estensione della collaborazione per tutta la stagione successiva con il Minardi Team spinto dai propulsori Ferrari. Purtroppo quell’accordo non si concretizzò.

Nel 1992 conquistammo comunque un prezioso punto grazie al sesto posto di Fittipaldi con la M192 motorizzata Lamborghini. Proprio a questo gran premio è legato un aneddoto simpatico. Per la stagione ‘93 la McLaren era in difficoltà con la fornitura del motore e pertanto la Lamborghini diede il via ad uno sviluppo particolare in ottica ’93 di cui anche il “nostro” propulsore beneficiò. Così fu premiato il sesto posto di Christian.

Giappone, nei miei ricordi, significa  giornate piacevoli passate a Tokio con l’amico Tadashi Sasaki; insieme alla ricerca spasmodica di sponsorizzazioni  in quella che allora era certamente un Eldorado per le sponsorizzazioni.

Gp Corea – LE PAGELLE

Archiviato anche il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 con l’ennesimo sigillo di Sebastian Vettel, sempre più lanciato verso il nuovo titolo, diamo qualche voto

Sebastian Vettel – arrivato a questo punto è impossibile dargli un voto, nel senso che la supremazia dimostrata in pista dalla sua Red Bull lo rende un “fuori quota” Certamente lui la sa sfruttare molto bene, ma è altrettanto fortunato perché tutte le disavventure sono racchiuse sulla #2. Dovendo dare un voto si merita un bel 9.

Kimi Raikkonen e Romain Grosjean 8 – Kimi ha fatto una gara incredibile. Probabilmente non è un uomo da qualifica e i suoi problemi fisici lo hanno rallentato, ma ha fatto una straordinaria rimonta. Altrettanto bravo il suo compagno di scuderia. Hanno girato sempre su ottimi riscontri cronometrici e la Lotus , nonostante la perdita di pedine importanti anche in termini di tecnici, sta mantenendo un buon ritmo.

Nico Hulkenberg 9 – E’ stato autore di un week end strepitoso. Ha guidato come un pilota esperto tenendo testa a due campioni del mondo del calibro di Alonso e Hamilton. Dopo tante difficoltà il team è in crescita e proprio grazie a questo risultato la Sauber ha affiancato e sopravanzato la Toro Rosso in classifica.

Lewis Hamilton 6.5 – Se non era per il problema all’ala anteriore di Rosberg, sarebbe stato dietro al suo compagno. Rispetto ad altre gare l’ho visto meno aggressivo.

Fernando Alonso 7 – di incoraggiamento. Non deve essere facile trovarsi in queste condizioni. Di questo passo anche il secondo posto nel mondiale piloti potrebbe essere a rischio

Nico Rosberg 7.5 – solo il cedimento del musetto gli ha tolto un risultato migliore. Si è trattato di una rottura anomala. Forse era stata danneggiata lievemente durante la prima fase e il carico dell’aria, uscendo dalla scia di Lewis, le ha dato il colpo di grazia. Peccato

Jenson Button 7 – Ha fatto una gara onesta gestendo una macchina che presenta non poche difficoltà. E’ riuscito comunque a restare in scia (anche grazie a due SC) a team più in forma della sua McLaren

Felipe Massa 5 – l’errore a inizio gran premio è stato da principiante. Non doveva commetterlo. Ha privato il team di punti importanti in ottica mondiale. Dopo si è ripreso però questo errore potrebbe costare caro alla Ferrari

Sergio Perez 5 – Si è trovato in una situazione fortunata perché l’uscita di scena negli ultimi giri di Ricciardo gli ha consegnato un punto. L’ho visto parecchio incostante e commettere diversi errori con frenate al limite che hanno contribuito a sollecitare e a far saltare il battistrada Pirelli

Esteban Gutierrez 6.5 – Si è difeso molto bene con una macchina che nelle ultime uscite è crescita molto, arrivando a sopravanzare una Toro Rosso, molto più lineare per tutta la stagione

Pastor Madolando 4 – Prima di criticare così pesantemente il team bisogna battere il proprio compagno. Poi sono sempre dell’idea che i problemi vadano risolti all’interno del team, e non tramite le pagine dei giornali

Ci aspetta un finale di stagione entusiasmante con lotte molto aperte tra i costruttori. Ferrari e Mercedes si contendono il secondo posto mentre Sauber e Toro Rosso infiammano la lotta per il settimo posto che, in termine di entrate, è una voce importante. Il quarto posto della Lotus è praticamente certo, così come il quinto e sesto di McLaren e Force India. Ora tutti a Suzuka