F1 | GP AUSTRIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI DEVE TROVARE COSTANZA PUNTANDO AL SECONDO POSTO NEL COSTRUTTORI””

Come era facilmente intuibile, la Red Bull e Marx Verstappen hanno fatto incetta di punti con pole position, vittoria nella spint race e nel gran premio marchiando anche il giro più veloce (strappandolo a Sergio Perez) con un pit stop all’ultimo giro montando le soft.
Con questa mossa, un po’ arrogante considerando anche che il team era contrario, ha voluto dare uno schiaffo morale sia al compagno di squadra che alla Ferrari.
Ferrari che ha mostrato un miglioramento, specialmente nei confronti dei diretti avversari della Mercedes e Aston Martin (non perfettamente a loro agio in Austria). Sia Leclerc che Sainz sono stati protagonisti di una bella gara e di un fine settimana consistente, in particolare lo spagnolo che ha lottato con Perez provando a bissare il risultato conquistato il sabato.
Peccato per la penalità di 5” per il superamento dei track limit proprio mentre era alle spalle del compagno. Diversamente avrebbe potuto conservare il terzo posto. Leclerc ottimo secondo posto (pagando però una media di 4 decimi al giro da Verstappen), anche se resta la “macchia” della sprit-race, conclusa solamente al dodicesimo posto.
Ferrari deve lavorare proprio sotto questo aspetto: la costanza per evitare di incappare nuovamente nei problemi di sabato con pista fredda. Devono correre per diventare la seconda forza del mondiale. E’ inutile ed illusorio pensare ad altro.
Sergio Perez ha conquistato la terza posizione, ma non sta attraversando un momento non facile. Tra lui e Verstappen c’è un abisso, anche se qui può avere la scusante di una forma fisica non perfetta.
Si è rivista la McLaren con Lando Norris che aveva a disposizione una vettura con numerose novità, diversamente da Piastri con vettura tradizionale. Un quarto posto di buon auspicio per il futuro prossimo. Silverstone sarà un test importante anche per loro.
Prima di salutarci vorrei fare una riflessione sula regola del track limit. Forse è arrivato il momento di pensare che non tutte le regole vanno bene su tutti i circuiti. E’ veramente uno scandalo assegnare tutte queste penalità in un solo fine settimana. Bisogna ripensarla, soprattutto in ottica delle numerose penalizzazioni comminate cinque ore dopo la conclusione della bandiera a scacchi a seguito del reclamo presentato da Aston Martin che hanno successivamente coinvolto Carlos Sainz, Lewis Hamilton, Pierre Gasly, Alexander Albon, Esteban Ocon (addirittura 30”), Logan Sargeant, Nyck de Vries (15”) e Yuki Tsunoda.
Gian Carlo Minardi







Arriviamo da una settimana entusiasmante con il successo della Ferrari nella 24 Ore di Le Mans con la 499P segnando pole position, giro veloce e, appunto, vittoria con la #51 interrompendo il dominio degli ultimi cinque anni della Toyota portando a nove i successi nella categoria regina.


Neanche il tempo per metabolizzare quanto successo a Montecarlo, che è già ora di “immergersi” nel prossimo appuntamento. Il mondiale di Formula 1 questo fine settimana arriva in Spagna, al Montmelò.







“In Autodromo stiamo ultimando i lavori per accogliere al meglio tutti gli appassionati. Rispetto alla passata edizione abbiamo apportato numerose novità, iniziando da nuove tribune portando la capienza a 89.000 posti (rispetto ai 73.000 del 2022). Per i tre giorni abbiamo già superato le 170.000 presenza (30.000 in più rispetto al 2022). Sono ancora disponibili circa 10.000 biglietti per la domenica e diversi posti per venerdì, che tradizionalmente è la giornata più calma sotto questo aspetto” racconta Minardi. “Contiamo di crescere ulteriormente in questi ultimi giorni anche grazie all’apertura di tre punti vendita in loco dove nelle giornate di venerdì, sabato e domenica sarà possibile acquistare i biglietti.”
In queste settimane, ha fatto molto scalpore la notizia di Daniel Ricciardo, pronto a sostituire Nyck de Vries dopo aver fatto il sedile in Alpha Tauri. “Ricciardo è il terzo pilota sia di Red Bull Racing che Alpha Tauri. Pertanto, il sedile l’ha già fatto da un bel pezzo. La Red Bull, e in particolare il Dr. Helmut Marko, purtroppo, sono noti per mettere alla gogna i giovani piloti, ancor prima di dargli la possibilità di esprimere al meglio il loro potenziale.


