F1 – GP CINA: Il punto … di Gian Carlo Minardi
SHANGHAI – Il Gran premio di Cina ha evidenziato una variabile interessante legata alle mescole, in cui in una forbice di 3-4°C la prestazioni possono cambiare notevolmente rendendo il campionato ancora più elettrizzante.
Detto questo bisogna fare i complimenti a Nico Rosberg, uno dei migliori piloti della griglia e autore di un week end perfetto: dalla pole position alla vittoria. Mi fa piacere che sia stato il tedesco della Mercedes a rompere l’egemonia dei campioni del mondo. Dopo Button e Alonso, Rosberg.
Alle sue spalle abbiamo visto 6-7 macchine che hanno dato vita ad una bella bagarre. In queste condizioni è molto facile incorrere in un errore. Una piccola sbavatura viene pagata pesantemente, come abbiamo visto sia con Raikkonen sia con Alonso. Il finlandese a pochi giri dalla fine occupava la seconda posizioni e dopo essere uscito dalla traiettoria si è trovato fuori dalla top ten.
Tre vincitori diversi per altrettanti gran premi con un bel compattamento delle forze in campo. Abbiamo distacchi minimi tra le monoposto con una McLaren che si è dimostrata la vettura più preparata e completa, come lo dimostra la classifica con Hamilton al vertice. Non dobbiamo certamente sottovalutare Red Bull, Mercedes, Lotus e la stessa Ferrari.
Ci avviamo a vivere una stagione ricca di sorprese. Gli outsider sono pronti a sfruttare ogni occasione lasciata libera dai top team. Oggi la Williams ha portato via punti importanti piazzando due macchine in top ten, ieri era stata la Sauber con Perez.. Un minimo errore viene pagato pesantemente in termini di posizioni. Lo abbiamo visto anche oggi con due errori importanti ai box da parte di Mercedes e McLaren. I pit stop sono determinanti e i decimi guadagnati nel cambio gomma sono importanti. Questo aumenta la tensione. La Mercedes oggi avrebbe potuto mettere due piloti sul podio. Occasioni come questo sono da sfruttare.
Tra solo una settimana si andrà in Bahrain, pista difficile dove bisognerà vedere se le gomme saranno ancora determinanti. Avremmo temperature più alte e mescole diverse. Sarà interessante vedere se anche le due compound saranno sensibili ai cambiamenti di temperatura.
Gian Carlo Minardi




Con i quattro giorni di prove sulla pista spagnola di Barcellona è sceso il sipario sui test invernali della Formula 1. Solamente in Australia, tre due settimane, potremmo sapere il vero valore di ogni singola monoposto. I veri valori verranno messi in campo

Grande Alonso! Al di la di un leggero miglioramento da parte della Ferrari si è reso protagonista di una gara spettacolare e al limite dell’impossibile restando costantemente attaccato all’avversario senza commettere sbavature. Sia lui che il team sono stati molto bravi durante il pit stop, anche se non impeccabili con Felipe Massa. 
Uno dei migliori gran premi di Montecarlo degli ultimi anni, con tre campioni del mondo in lotta fino alla fine per la vittoria. Interessante e combattutissimo. In queste condizioni Fernando ha cancellato il disastrato di Barcellona. Questo risultato non è certo frutto del cambiamento, bensì di situazioni particolari che hanno diminuito il divario che c’è tra la Red Bull e gli inseguitori. 
E’ una gara da analizzare molto bene perché fin dalle qualifiche ci sono state delle “anomalie”. Non si sono mai visti distacchi così eclatanti: 9 decimi tra i due piloti Red Bull, 8 dec. tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton e addirittura 1.5 sec da Fernando Alonso con la prima Ferrari.
Con le quattro giornate di Barcellona è andato in archivio anche il terzo turno di test collettivi organizzati dalle scuderie in preparazione al mondiale di Formula 1 che, in seguito alle proteste antigovernative nella capitale dell’arcipelago arabo, prederà il via il 27 marzo in Australia. Di conseguenza è stata spostata anche la sede degli ultimi test collettivi: invece del caldo del Bahrein si dovrebbe tornare a Barcellona (dal 08/03 al 11/03), anche se i team principal preferirebbero una location con alte temperature per poter testare la resistenza delle gomme Pirelli.
Causa le vacanze estive la colonna firmata da Gian Carlo Minardi dedicata al mondiale di Formula 1 e al gran premio di Ungheria arriva con un leggero ritardo sulla normale tabella di marcia. Dal gran premio ungherese la Red Bull esce sicuramente rafforzata a differenza di una McLaren in leggera difficoltà, con una Ferrari che conferma il trend positivo delle ultime uscite.
Mark Webber mette il sigillo sulla terza vittoria stagionale grazie ad una manovra di forza sul compagno di scuderia Vettel alla prima curva.
Dopo aver interrotto il monopolio della Red Bull nelle qualifiche, Lewis Hamilton e la McLaren conquistano il gran premio del Canada, firmando anche la seconda doppietta consecutiva stagionale grazie al secondo posto di Jenson Button.
Era da un pezzo che non assistevamo ad un Gran Premio così emozionante. Prima del disastro tra i due portacolori di casa Red Bull avevamo quattro vetture racchiuse in appena due secondi. Dopo questo spiacevole, quanto grave episodio, la Red Bull rischia di gettare al vento un campionato che in questo momento sta dominando, per via dell’affidabilità e per la lotta interna tra Vettel e Webber.
Ancora una volta abbiamo assistito ad un Gran Premio divertente, grazie anche alle avverse condizioni meteorologiche. Per l’analisi della corsa cinese dobbiamo però fare un distinguo tra i risultati della qualifica e quelli della gara.