F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN DOMINA. FERRARI CROLLA NELLA PARTE FINALE”
All’Hungaroring la McLaren ha messo a segno la settima doppietta stagionale, la quarta consecutiva, a dimostrazione di una supremazia disarmante. Fino a questo momento sia Norris che Piastri si sono resi protagonisti di un duello molto leale, come poche volte abbiamo visto.
Hanno saputo gestire al meglio qualsiasi tipologia di strategia, diversificandole (giustamente) tra i due piloti, con Norris che si è guadagnato il successo in pista.
Ottimo il terzo posto di George Russell, che non ha mai mollato nonostante una Mercedes ancora una volta non perfetta, soprattutto nel cambio gomme di Antonelli. Quest’ultimo, però, è comunque riuscito a conquistare un punto che può fare morale. Ora ha davanti a sé un mese di vacanza per ricaricare le batterie e ritrovare la giusta serenità in vista dell’ultima parte di stagione.
Dopo il giro magistrale in qualifica di Leclerc, la Ferrari saluta l’Ungheria con un quarto posto. Il monegasco era stato molto sincero nel post-qualifica, dichiarandosi assolutamente sorpreso per la conquista della pole, in quanto il loro reale potenziale era da terzo o quarto posto. Inspiegabile, comunque, il crollo di prestazione dopo il secondo pit-stop, in cui ha pagato un dazio di oltre 37” (più penalità) da Norris in appena 30 giri, dopo due terzi di gara corsi con un ottimo ritmo che gli aveva permesso di tenere dietro le due McLaren.
Ancora un risultato positivo per la Sauber, con Bortoleto che ha lottato con il suo manager Fernando Alonso, quinto al traguardo. Il brasiliano sta mettendo in difficoltà il suo compagno di squadra, confermando il suo ottimo passato nelle formule minori. Reduce da alcuni appuntamenti negativi, l’Aston Martin è rinata, portando entrambe le vetture in zona punti. Nono posto, assolutamente anomalo, per Verstappen che, nonostante abbia lottato con le unghie e con i denti, ha tagliato il traguardo con un ritardo superiore ai settanta secondi dalla McLaren.
Ora ci attendono quasi quattro settimane di pausa prima della ripartenza con il Gran Premio d’Olanda.
Gian Carlo Minardi



Per il quattordicesimo appuntamento del Mondiale, la Formula 1 approda a Budapest, all’Hungaroring, per tagliare il traguardo della 40esima edizione – proprio come gli anni dal debutto del Minardi Team nel Mondiale di F1 – con ancora undici appuntamenti alla conclusione.
Spa-Francorchamps ci ha regalato un Gran Premio certamente movimentato, come spesso accade in condizioni di pista così bagnata, e all’insegna della sicurezza: abbiamo infatti dovuto aspettare un’ora e mezza prima della partenza. Una gara che ha confermato lo strapotere della McLaren, con un Piastri che ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a Norris. Un capolavoro il suo sorpasso, così come la gestione complessiva della corsa. Ha commesso due piccoli errori, che ci possono stare su una pista come Spa.
Dopo una pausa di tre settimane e qualche scossone – vedi casa Red Bull – la Formula 1 si appresta a riaccendere i motori per il giro di boa. Spa-Francorchamps si preannuncia come una gara importantissima sotto molti aspetti. Come già detto, sarà la prima senza la presenza di Horner al muretto Red Bull, mentre in casa Mercedes si dovrebbe essere arrivati a una soluzione definitiva sul fronte piloti.
Silverstone ha regalato una gara tanto folle quanto spettacolare, segnata da numerosi errori da parte di team e piloti, con Ferrari e Mercedes tra i principali protagonisti in negativo.














Con il Gran Premio si sono conclusi tre giorni fantastici all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, sia per le ottime condizioni climatiche sia per le 242.000 presenze che hanno invaso non soltanto l’autodromo, ma anche la città di Imola. Come Formula Imola siamo molto soddisfatti per questo incredibile risultato che ripaga nove mesi di intenso lavoro. L’invasione di pista finale è stata uno spettacolo indescrivibile.