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F1, Legends Parade – Pierluigi Martini “Il tempo è come se si fosse fermato”

Le Legends Parade è un appuntamento che sta entrando nel cuore di tutti gli appassionati che si affacciano a vivere il Gran Premio d’Austria di Formula 1.

Dopo l’appuntamento inaugurale dell’anno passato, con il ritorno del Circus nel cuore verde della Stiria grazie alla Red Bull e al suo proprietario, anche quest’anno l’evento legato al passato ha attirato su di se tutta l’attenzione dei fans grazie alla presenza delle monoposto turbo targate anni ’80 e dei piloti che hanno fatto grande questo sport. Insieme a Ferrari, McLaren, Renault e Lotus coi protagonisti assoluti di quel tempo (Niki Lauda, Alain Prost and Nelson Piquet, Riccardo Patrese, Gerhard Berger, Christian Danner  e Jean Alesi), non potevano mancare i colori del Minardi Team. Pierluigi Martini,  al volante della Minardi M186 del collezionista Frits van Eerd, ha ridato vita ad un binomio storico coi colori del team fondato da Gian Carlo Minardi e durato per oltre 100 Gp “E’ stato un evento fantastico e fin dai primi passi ho avuto una sensazione bellissima. Una volta entrato nell’abitacolo è come se il tempo si fosse fermato. Mi sono sentito nuovamente giovanecommenta entusiasta Pierluigi MartiniMi sono sentito subito a mio agio. Peccato non averla potuta mettere alla frusta visto che dopo pochi chilometri abbiamo regalato uno spettacolo pirotecnico con l’esplosione del nostro propulsore turbosorride PierluigiE’ stato anche molto bello tornare a ridere e scherzare con tutti gli altri piloti rievocando episodi del passato. Anche la risposta del pubblico è stata fantastica. Un’esperienza da ripetere più spesso. Sono iniziative che il pubblico e i fans apprezzano

Ancora una volta devo fare i complimenti alla Red Bull per l’organizzazione e per la riuscita di questo evento che sta entrando di prepotenza nel cuore degli appassionaticommenta Gian Carlo Minardi, di ritorno dall’AustriaHo avuto la possibilità di rivivere momenti stupendi del mio passato, rivedendo alcune vetture che hanno colorato gli anni ’80 coi loro  piloti, insieme a quei personaggi che hanno fatto la storia dell’automobilismo come la Sig.ra  Brenda, Segretaria del Commendatore Enzo Ferrari, o Paul Roche, il “babbo” dei motori BMW. Un grazie particolare lo voglio rivolgere all’amico e collezionista Frits van Eerd per aver messo a disposizione di Piero e di tutti gli appassionati la sua Minardi M186conclude il manager faentino

#ARuotaLibera – Gp Austria

Dopo il tradizionale appuntamento con “Road to….arriva puntuale la nuova video clip di “A Ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi, in collaborazione con SkySportHD, dedicato al Gran Premio d’Austria e alle sue numerose insidie “Una pista che richiede un buon motore e non sarà facile lottare contro le Power-Unit Mercedes” analizza il manager faentino all’interno dell’officina dello splendido Relais Villa Abbondanzi a Faenza. Un week end che vedrà tornare in pista la Minardi M186 con alla guida Pierluigi Martini durante la Legends Parade

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F1 – Antonio Fuoco debutta sulla SF-15T nei test austriaci

Nella sessione di test che avrà luogo sul circuito di Spielberg la settimana successiva al Gran Premio d’Austria, il pilota della Ferrari Driver Academy Antonio Fuoco firmerà il suo debutto al volante della Ferrari SF-15T. Per il 19enno calabrese, impegnato in GP3 col team Carlin, si tratterà del debutto assoluto in un test ufficiale di Formula 1.

Antonio si calerà nell’abitacolo martedì 23, per poi cedere il volante al terzo pilota della Scuderia Ferrari, Esteban Gutiérrez, il giorno successivo “Sono molto contento di questa notizia. Il programma FDA è molto ambizioso. Sono convinto che il prossimo compagno di Vettel arriverà proprio dall’Academycommentava Gian Carlo Minardi qualche settimana fa durante l’intervista rilasciata al sito www.minardi.it Sarebbe interessante appoggiarsi ad un giovane da far crescere, che non richiede grandi investimenti, dirottando questi ultimi sullo  sviluppo di tutto il complesso tecnico“.

Da tempo il manager faentino auspica un ritorno ai test aperti ai giovani piloti, magari durante il venerdì dei gran premi stessi, proprio come succedeva qualche anno “Non dimentichiamoci che dalle prove libere del venerdì mattina aperte ai rookie sono emersi piloti del calibro di Sebastian Vettel – quattro volte campione del mondo – e Robert Kubica, solo per citarne due. E’ la dimostrazione che quando le regole sono proposte da persone che conoscono l’ambiente F1, qualcosa di buono viene fatto. Per questo insisto sul fatto che all’interno della Federazione debbano intervenire tecnici competenti non coinvolti nei team.  La Formula 1 deve essere gestita dalla FIA, per la stesura dei regolamenti sportivi e tecnici, e dalla FOA, per quanto riguarda la comunicazione e la promozione. Oggi invece abbiamo uno Strategy-Group composto direttamente dai team di F1 dove ognuno, giustamente, tira l’acqua al suo mulino”.

 

F1 – In Austria torna a rombare la Minardi M186 con Martini

Arriva il Gran Premio d’Austria e torna la Legends Parade a fare da contorno all’ottavo appuntamento stagionale. L’anno scorso i protagonisti sono stati i nove piloti austriaci con un passato nel Mondiale, tra i quali anche Patrick Friesacher al volante della Minardi PS04B del 2005. Quest’anno il filo conduttore saranno le monoposto motorizzate turbo degli anni ’80 e, ancora una volta, i colori Minardi saranno presenti in pista sia con una vettura che con un pilota.

Insieme alle McLaren ’84 e’85, Ferrari F1-87/88C, Renault RE50-03 e Lotus 98T sfilerà anche la Minardi M186 motorizzata Motori Moderni di Andrea de Cesaris e Alessandro Nannini. Per l’occasione si calerà nell’abitacolo Pierluigi Maritini che con il team di Gian Carlo Minardi ha coperto oltre 100 Gran Premi  in otto stagioni (dall’esordio nel 1985 al 1995) “Sono onorato che ancora una volta sia stata scelta una vettura del Minardi Team per la parata e devo ringraziare anche l’amico Frits van Eerd per aver messo a disposizione la vettura. Sarà bello rivedere anche l’accoppiata Minardi-Martini. Per me tutti i piloti sono stati importanti poichè hanno contribuito a scrivere la storia del Minardi Team, ma certamente “Piero” ha un posto particolare avendo corso con me oltre 100 gpcommenta Gian Carlo Minardi.

Per Pierluigi Martini sarà un ritorno nell’abitacolo di una monoposto dopo l’esperienza targata 2006 nella Gp Masters. Ci piace ricordare che nel palmares del campione romagnolo spicca anche la vittoria nella 24 Ore di Le Mans (1999) al volante della BMW V12 LMR “Non so veramente cosa aspettarmi. Sarà senza alcun dubbio una bellissima esperienza potermi calare nuovamente in quelle vetture. E’ dal 2006 che non guido una vettura a ruote scoperte. Sarà l’occasione per capire quanto fossi folle a correre in quegli annicommenta un sorridente Pierluigi Martini.

Pierluigi ci ha promesso che ci racconterà tutte le sensazioni ad esibizione conclusa. Appuntamento quindi dopo il Gran Premio d’Austria.

F1 – Vendita in calo per il Gp Austria “Biglietti troppo cari”

Siamo entrati nella settimana che ci consegnerà il Gran Premio d’Austria, ottava prova del mondiale. Tornato l’anno scorso nel calendario, la F1 visse in Stiria uno dei gran premi con la migliore organizzazione ripagata con gradinate e prati gremiti di pubblico, grazie anche alla presenza di nove austriaci in pista per la Legends Parade. Anche quest’anno l’iniziativa sarà riproposta, ed il filo conduttore saranno le monoposto motorizzate Turbo degli anni ‘80

Nelle settimane precedenti però Helmut Marko, braccio destro di Mr. Red Bull, aveva lanciato l’allarme sul forte calo nella vendita dei biglietti nonostante le numerose iniziative messe in atto, puntando il dito verso il momento particolarmente difficile che sta vivendo la Formula 1 “Oltre alla mancanza del sound tradizionale dei motori, le macchine sono troppo facili da guidaredichiarava Marko portando la stoccata finale verso quelle Power-Unit che stanno creando tanti problemi alla Red Bull “Tutto è iniziato con l’introduzione delle power-unit. Non sono sostenibili per questa Formula 1, e tanto complesse da non poter essere introdotte nelle auto di serie

Capisco la difficoltà di confermare il successo di vendita 2014 anche perché, a quanto pare, Berni Ecclestone ha imposto di mantenere i medesimi prezzi degli altri circuiti” commenta Gian Carlo MinardiSinceramente lo trovo veramente assurdo poiché in qualità di organizzatore dovrei decidere come organizzare il Gp e quanto rimetterci, soprattutto se ho versato la somma richiesta per la corsa. Evidentemente il caro biglietti imposto sta incidendo sulla prevendita, considerato anche il momento economico poco felice dell’Europa. L’anno scorso è stato uno dei gran premi meglio organizzati, grazie anche alle numerose iniziative di contorno come la Legends Parade, confermata anche per questo week-end. Auspico che la vendita dei biglietti possa riprendersi con l’avvicinarsi dell’eventoconclude il manager faentino che sarà presente a Spielberg

Un segnale in più che qualcosa deve cambiare in questa Formula 1, e anche velocemente.

F1 – Road To Montreal

La Formula 1 saluta l’Europa e vola oltreoceano, fino in Canada nella terra di Gilles Villeneuve, a Montreal. Un gran premio particolare, che si corre su un circuito mezzo cittadino e mezzo permanente dove le insidie non mancano. A partire dalle condizioni meteorologiche, con vento e temperature pronti a cambiare velocemente, mettendo a dura prova strategie e gomme. L’asfalto presenta poco grip e la Pirelli porterà le Soft e SuperSoft. Inoltre la Safety car è una presenza praticamente costante, visto che ha fatto il suo ingresso in pista nell’82% dei casi (il dato più in  un circuito di F1).

Altre variabili non di poco conto. Il layout richiede un basso carico aerodinamico coi motori costretti ad avere la farfalla aperta al massimo per il 60% del tempo, grazie al secondo rettilineo più lungo del mondiale nel quale si toccano i 350 km/h, prima di una frenata brusca che mette a dura prova tutto l’impianto frenante, insieme ad altre cinque dislocate lungo i 4361 mt. A proposito di motori: dopo aver firmato il nuovo record di durata portando a termine la bellezza di 6 GP consecutivi con la medesima PU, la Mercedes si prepara a portare in pista una nuova unità con l’aggiunta di 50 cv.

Occhio anche ai cambi e consumi. Tradizionalmente Montreal è uno dei tracciati con il più alto tasso di consumo. Rispetto all’anno scorso, anche in questo settore, è stato compiuto un bel salto in avanti, ma resta un bel banco di prova

Insomma, le incognite non mancano. Sarà un gran premio certamente da vedere, anche in funzione di quanto successo a Montecarlo. Già due volte la Mercedes ha sbagliato strategia pagandone dazio, anche se nel Principato gli è andata comunque “bene”

Ancora una volta il dietro le quinte sarà animato da riunioni, così come successo quindici gironi fa. Carlos Ghosn e Berni Ecclestone si sono trovati a discutere non certamente del Festival di Cannes o sul Casinò, ma certamente di un futuro che non si presenta così roseo, poiché coinvolge anche due team coi conti a posto come Red Bull e Toro Rosso. Si parlerà di come porre rimedio a decisioni che potrebbero rivelarsi eclatanti

#ARuotaLibera Speciale piloti spagnoli – L’asse Faenza-Spagna

Con le prove libere  è entrato nel vivo il Gran Premio di Spagna, che per oltre 20 anni è stata anche la gara di casa per il Minardi Team, insieme a Imola e Monza.

Da Faenza infatti sono partiti tutti i piloti iberici che si sono poi affermati nel mondo a quattro ruote, ad esclusione di Pedro De La Rosa. L’asse Faenza-Spagna ha visto il suo via nella stagione 1987 con l’ingaggio di Adrian Campos fino ad arrivare ad oggi con Carlo Sainz Jr portacolori della Scuderia TR, passando per Sala, Marc Genè, Fernando Alonso, Antonio Garcia e Jaime Alguersuari nel 2009. “Un grande in bocca al lupo a Sainz per il suo gran premio di casa, ultimo spagnolo arrivato a Faenza

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#ARuotaLibera – Gp Spagna

A tre settimane dall’ultimo Gran Premio, la Formula 1 fa finalmente il suo ingresso nel Vecchio Continente col Gran Premio di Spagna, sul tracciato di Barcellona. Puntuale come sempre arriva la nuova puntata di “A Ruota Libera” a firma di Gian Carlo Minardi e in collaborazione con SkySportF1 girato nella spendila location di Relais Villa Abbondanzi a Faenza

Come da tradizione sono attese numerose novità, soprattutto tra i Bug che hanno lavorato duramente sia sull’aerodinamica che sulle Power Unit per provare a contrastare lo strapotere Mercedes

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F1, Minardi “Macchine più semplici e duelli, altro che 1000 cv”

Dall’analisi dei primi quattro gran premi della stagione (leggi qui) è emerso un forte rimescolamento delle forze in campo rispetto solamente a dodici mesi fa: + 55 punti in casa Ferrari – passata da quarta a seconda forza del Mondiale, i  +19 Sauber e +12 Lotus compensano i segni negativi in casa McLaren (- 43 punti), Red Bull (-34) e Force India (-43), dettati dalla crisi tecnica di due costruttori come Renault e Honda, ma non solo come nel caso del team di Vijay Mallya.

Nonostante la conferma della line-up e del fornitore della power-unit (Mercedes) sono scivolati all’ottavo posto con solamente undici punti all’attivo. La colpa è da ricercare nella crisi economica che però sta toccando gran parte dello schieramento di partenza “Ad oggi si salvano finanziariamente solamente cinque  team e questo non può e non deve passare inosservato. E’ veramente inutile e ridicolo parlare di propulsori con 1000 cv o reintrodurre i rifornimenti di benzina, che complicherebbero solamente di più la lettura della gara oltre ad aumentare nuovamente i costi. Per uscire da questa crisi servono programmi ben definiti che intervengono sui regolamenti tecnici e sportivianalizza Gian Carlo Minardi ai microfoni del portale www.Minardi.it

Accetto, anche se non condivido, l’utilizzo di queste complicate e costose Power-unit nella Formula 1, poiché credo che lo scenario più corretto sia il Mondiale Endurance WEC. Fare un passo indietro verso i propulsori aspirati lo vedo complicato poiché il futuro delle auto di serie, a partire dal 2020, sarà rivolto verso l’ibrido, il recupero di energia, motorizzazioni turbo sempre meno inquinanti. Quello che non funziona sono gli elevatissimi costi che i team privati devo sostenere. Una PU assorbe praticamente 1/3 dell’intero budget per la maggioranza dei Team. Un sistema veramente insostenibile, che oggi stiamo toccando con mano” prosegue il manager faentino, la cui ricetta per curare il Circus è rivolta verso macchine con un’aerodinamica più semplice che metta in risalto le qualità del pilota, senza troppi aiuti

Il DRS è inutile poiché è una tecnologia che non troverà mai uno sbocco nelle auto di serie. Vogliamo poi parlare di quanto siano diventate complicate e onerose le ali? Oltre 100.000€ per una sola ala anteriore non è un costo spropositato? Sarebbe meglio avere un’aerodinamica più semplice che permetta sorpassi in pista, e non solamente attraverso le strategie dei box o l’uso delle due mescole obbligatorie. Se ora reintroduciamo anche la variabile del rifornimento, siamo veramente a posto… Oggi ci troviamo a guardare macchine che “soffrono” quando si avvicinano troppo a chi gli sta davanti. Non è normale”.

E’ giunto il momento di correre al riparo con soluzioni serie e veloci. Bisogna far innamorare gli appassionati, attirandoli con gare ricche di sorpassi e controsorpassi senza inventare chissà quali diavolerie tecnologiche. Bisogna trovare i nuovi marchi di fabbrica. Oggi tutti rimpiangono duelli alla Villeneuve-Arnoux oppure, andando più avanti nel tempo, al duello Schumacher-Hakkinen di Spa-Francorchamps. La F1 deve tornare ad essere la macchina da gara dei sogni, magari attraverso gomme più larghe, aerodinamica che permetta di sfruttare la scia e perché no, anche usando meno meccanici durante il pit stop. Una sola persona per gomma potrebbe creare più suspense.

Invece di sentir parlare solamente di strategie e gomme, non sarebbe meglio raccontare i duelli facendo stare il tifoso con il cuore in gola? “Si deve correre ai ripari. Non dimentichiamoci che i problemi di casa Renault stanno toccando due team finanziariamente solidi, come Red Bull e Toro Rosso. Non oso pensare come sarà il futuro per quei Team che già oggi sono in debito di ossigeno..” E ci siamo lasciati solamente alle spalle quattro dei diciannove appuntamenti… Una atmosfera quasi alla Alfred Hitchcock!

F1, #ARuotaLibera – Bahrain

Gian Carlo Minardi, attraverso la nuova video-clip di “A Ruota Libera” realizzata in collaborazione con SkySportHD, nella splendida location del Relais Villa Abbondanzi di Faenza, ci presenta il prossimo appuntamento del Mondiale di F1 sul tracciato di Sakhir in Bahrain. E’ la quarta tappa del campionato. Un quinto della stagione è già passata.

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F1 – Road to Bahrain

Ci avviciniamo velocemente al Bahrain, quarta tappa del Mondiale. Un quinto della stagione è percorso. Come sappiamo sarà una gara in notturna e questo potrebbe penalizzare la Ferrari togliendo una parte del vantaggio derivante dall’uso delle gomme Soft e delle Medium, anche se le temperature dell’asfalto resteranno comunque calde (ovviamente non ai livelli di Sepang). Arriviamo sul circuito che ha dato inizio, nel 2014, alla ristrutturazione Ferrari. Lo scorso anno a fine di una gara Fernando Alonso chiudeva nono e Kimi Raikkonen decimo. Quest’anno si arriva con uno spirito ben diverso.

La Ferrari si presenta come seconda forza del mondiale, prima tra i terresti. Un risultato che fa morale soprattutto dopo un 2014 ricco di tensione. Il cronometro, vero giudice imparziale, è però impietoso nei confronti di tutti. La corazzata tedesca in Cina ha dimostrato ancora una volta il suo strapotere soprattutto nei giri veloci, dettando legge dall’inizio alla fine. Lewis Hamilton ha giocato non solo con gli avversari, ma anche con il compagno creando qualche scaramuccia. Come abbiamo sentito nel post-gp da un Rosberg fra l’arrabbiato ed il frustrato.

Una Formula 1 che ci fa riflettere e ci preoccupa, soprattutto per quanto successo a Shanghai in casa Renault. La disastrosa domenica non è passata certamente inosservata, creando non poche perplessità e preoccupazioni. Kvyat e Verstappen si apprestano già a montare il terzo motore dei quattro disponibili. L’olandese della Toro Rosso è stato costretto a buttare via un ottavo posto conquistato sul campo a tre giri dalla fine. Fonti attendibili ci anticipano che prima del Gran Premio di Spagna si terrà un Consiglio di Amministrazione Straordinario indetto direttamente dal Chairman and CEO Renault, Carlos Ghosn, che tratterà proprio della situazione Renault in Formula 1.  Non è certamente un buon segno. Un Consiglio di Amministrazione finalizzato può aprire a due scenari: l’impegno diretto con un proprio team (ne abbiamo già parlato) o ad altre “situazioni” più drastiche. E’ vero che ci sono dei contratti fino al 2016 con Red Bull e Toro Rosso, ma non sarebbe la prima volta che un costruttore prende strade negative per il nostro sport. Non dimentichiamoci che c’è anche un altro colosso in grandissima difficoltà, la Honda. Navigare nelle retrovie, quando solamente dodici mesi fa la McLaren occupava saldamente la zona punti non è uno spettacolo appassionante.

Ritornando all’imminente Gran Premio del Bahrain: la Ferrari ha compiuto certamente un passo in avanti rispetto alla passata stagione. La vittoria e i due podi fanno morale e creano entusiasmo, speriamo sia utile a superare il divario che ancora esiste. La classifica attuale (1-Mercedes, 2-Ferrari, 3-Williams, 4-Sauber, 5-Red Bull, 6-Toro Rosso, 7-Force India, 8-Lotus, 9-McLaren, 10-Marussia) vede in difficoltà Red Bull, Force India, e soprattutto McLaren. La Sauber, approfittando delle difficoltà altrui, ha conquistato punti pesanti. Quanto alla Toro Rosso, ci auguriamo una conferma di uno stato positivo che la vede costantemente all’altezza ed anche superiore, sul campo, della stessa Red Bull.

Sarà comunque un weekend caldo nel retro box, tutti ad osservare i movimenti ed i contatti dei Team Principal e non solo, per intuire le possibili evoluzioni

F1, Gp Cina – IL PUNTO

Il Gran Premio di Cina ha evidenziato le forze in campo attuali, con Mercedes-Ferrari-Williams. Alle loro  spalle una bella lotta per il quarto posto Costruttore con Sauber-Red Bull e Toro Rosso. Una Sauber che sta sfruttando al meglio un buon inizio di stagione portando due vetture in zona punti. Molto sfortunata la Toro Rosso che ha accusato un doppio problema tecnico alle sue macchine con il ritiro di Verstappen. L’obiettivo di conquistare nuovi punti si è infranto a due giri dalla fine con il ritiro per problemi tecnici a Verstappen, privandoci di un possibile duello Vettel-Raikkonen e chiudendo la gara in regime di safety-car. In precedenza anche Sainz Jr. aveva accusato ad un problema tecnico perdendo diverse posizioni, zona punti compresa.

La Mercedes ha dimostrato tutta la sua forza con una nuova doppietta e senza commettere errori di strategia. Il giro veloce di Hamilton appena prima di cambiare le gomme è un segnale importante. L’inglese ha giocato con i suoi avversari e con il suo compagno dimostrando tutta la sua forza anche all’interno del team. Ha gestito come voleva la corsa tirando e mettendo in difficoltà Rosberg, segnando quando serviva una serie di giri veloci.

Dopo la vittoria di quindici giorni fa è arrivato il terzo podio consecutivo per la Ferrari e Sebastian Vettel. Una SF15-T che con le Soft si difende meglio, grazie anche alla tipologia di asfalto. Con una partenza stupenda Raikkonen ha conquistato il posto ai piedi del podio, mettendosi fin da subito alle spalle le due Williams. Un podio che certamente fa morale.

Completano la Top-ten  le due Sauber e, in mezzo, la Red Bull di Daniel Ricciardo che ha lottato con le unghie e i denti per conquistare la posizione e Grosjean, che regala alla Lotus un settimo posto molto prezioso.

Una gara normale, con qualche bella lotta nelle retrovie con bei sorpassi tra Toro Rosso e Sauber. Mancando team importanti come Red Bull e McLaren, per i team di seconda fascia diventa più “facile” segnare punti. Devono cercare di sfruttare ogni occasione per aumentare il bottino. Non è detto che questi team a breve possano ritrovare competitività. La McLaren giro dopo giro compie dei passi in avanti, anche se sono ancora molto lontano

Tra otto giorni ci sarà un’altra gara importante in Bahrein dove la temperature dell’asfalto sarà determinante. La Pirelli porterà nuovamente Soft e Medium e, correndo in notturna, le temperatura saranno più basse. Pertanto la Ferrari potrebbe diminuire leggermente il suo gap

F1, Minardi “Il Gp d’Italia come Olimpiadi, Mondiali di Calcio e Nuoto. E’ un evento nazionale”

Sono giorni difficili per il Motor-sport nel Vecchio Continente. I Paesi emergenti – il nuovo – si stanno facendo strada velocemente e così, dopo aver perso negli ultimi anni la Francia, quest’anno è arrivato il turno della Germania che  non avrà il suo gran Premio di Formula 1. Hockenheim e Nurburgring si sono fatti da parte “Parliamo di circuiti facenti parte di una nazione all’apice dell’automobilismo, non solo sportivamente parlando. Nonostante questo non avranno un Gran Premio. Questo deve far riflettere” commenta Gian Carlo Minardi

Purtroppo anche sul nostro Bel Paese pende la spada di Damocle. Nel 2016 scadrà il contratto tra la FOA e Monza. Il Gran Premio d’Italia è fortemente a rischio. In questo momento il tracciato brianzolo, Tempio delle Velocità, è chiamato ad uno sforzo su due fronti: rinnovamento delle proprie strutture per adeguarsi alle necessità sportive delle due e quattro ruote, e trovare le risorse necessarie (22-24 milioni di euro) per prolungare il contratto con Mr. Ecclestone. “Fino ad oggi Monza ha goduto di un trattamento privilegiato rispetto alla media delle realtà europee ed extra-europee” prosegue il manager faentino. Con gli attuali contratti, l’unica fonte di guadagno per l’organizzatore dell’evento deriva dalla vendita dei biglietti “I diritti pubblicitari e la logistica fanno capo alla FOA. Troppo poco per la sopravvivenza e per rientrare delle spese.” Minardi pone però l’attenzione su un aspetto importante “In sette-dieci giorni un Gran Premio di Formula 1 muove, nelle zone in cui si svolge, un volume di affari pari a 100-120 milioni di dollari, raggiungendo centinaia di milioni di persone ad evento attraverso televisioni e giornali di tutto il mondo.” Numeri da capogiro “che solo le Olimpiadi e i vari Campionati del Mondo raggiungono, però con cadenza quadriennale. La Formula 1 rappresenta quindi un vero vantaggio economico anche per le casse dello Stato. Proprio per questo motivo deve ricevere lo stesso trattamento dei Mondiali di Nuoto, delle Olimpiadi o dei Campioni del Mondo di Calcio, manifestazioni per le quali  non interviene solamente la Federazione Sportiva, ma anche il Governo. Non dimentichiamoci che l’Italia ha il patrimonio culturale Numero Uno al mondo, invidiato da tutti. Pertanto bisognerebbe utilizzare la Formula 1 come calamita per attirare turisti studiando pacchetti, Pre e Post-Gp, coi Tour Operator mondiali. Oltretutto parliamo di una città facilmente raggiungibile con gli aerei e coi treni ad alta velocità”

La politica messa in atto dalle nazioni emergenti come Malesia, Qatar, Abu Dhabi, Singapore, Russia ecc è andata proprio in questa direzione “Hanno puntato sulla Formula 1 per far crescere il settore turistico-commerciale-industriale. Malesia e Kuala Lumpur sono stati i primi, tra le new entry degli ultimi anni. La stessa Petronas ha sfruttato l’immagine del Motor-Sport per diventare un colosso mondiale. Il medesimo discorso vale anche per città come Imola o, tornando indietro di diversi anni, per Adelaide. Prima della F1 chi le conosceva?”

Non dimentichiamoci che il Motor-sport non è solo “Sport d’élite” Alle spalle di ogni vettura ci sono milioni di posti di lavoro nel mondo e certamente centinaia di migliaia nel nostro Paese. Un indotto che genera un volume d’affari non indifferente. “Proprio per questo voglio fare un grande in bocca al lupo al Presidente dell’Automobile Club Milano, Ivan Capelli, per l’inizio delle trattative con Bernie Ecclestone e al nostro Presidente dell’ACI Sticchi Damiani, che ha a cuore l’esistenza del Gran Premio d’Italia e la salvaguardia di Monza. Farà di tutto per trovare i giusti finanziamenti e accordi.” Conclude Gian Carlo Minardi “Monza, insieme a Silverstone e Montecarlo, è la Formula 1