Minardi “Red Bull non si svincola da Renault? Anno sabbatico per Newey”

Tradizionalmente con il Gran Premio di Montecarlo i team iniziano a gettare le basi per il nuovo anno, in particolare sul fronte propulsori.

Il leitmotif del week end monegasco è stato la debacle dei propulsori Renault, che hanno messo KO le gare di Vettel-Kvyat-Vergne-Maldonado. Solo Daniel Ricciardo ha tenuto alto l’onore transalpino, grazie al terzo posto e secondo podio consecutivo. Nonostante una power-unit con un deficit di circa 80-90 HP, nelle fasi finali l’australiano ha lottato al pari della Mercedes di Hamilton.

Come dicevamo, nei vari motor-home, sono iniziate le trattative in ottica 2015, sopratutto in casa Red Bull. “I campioni del Mondo non riescono a svincolarsi dal contratto per la forniture del prossimo anno”, commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it. “Questo potrebbe dare inizio a forti movimenti sia sul fronte dei tecnici che dei piloti. Adrian Newey potrebbe prendere un anno sabbatico, per tornare nel Circus nel 2016 con una casacca diversa. Lo stesso discorso potrebbe valere quei piloti non più disposti a perdere”, prosegue il manager faentino.

Diverse case costruttrici sarebbero interessate ad entrare in F1 – BMW e Toyota in primis – a patto di trovare un partner tecnico valido. “I team poco soddisfatti della loro situazione hanno sondato scenari alternativi, per valutare nuove forniture. I nuovi motoristi sono interessati a trovare un partner tecnico valido, che consenta loro di vincere fin da subito. Pertanto, se i top team dovessero confermare le attuali partnership, il loro ingresso potrebbe venire posticipato”, conclude l’ex costruttore faentino.

Gp Monaco – IL PUNTO

Si è chiuso anche il sesto Gran Premio di Formula 1 con l’ennesima doppietta Mercedes. Il vero leitmotif del week end però è la debacle dei motori Renault, che hanno accusato diverse rotture. Proprio su questo fronte, la Red Bull non riesce a svincolarsi dal contratto per la fornitura dei motori per la prossima stagione. Questo potrebbe aprire nuovi scenari, sia sul fronte dei tecnici che dei piloti. Per Adrian Newey si prospetta un anno sabbatico, in attesa di rientrare nel Circus nel 2016 con un’altra casacca. Questo rumor potrebbe far cambiare i piani di rientro anche da parte di altri costruttori – BMW in primis – interessati a fornire la loro Power-Unit a partner tecnici forti.

Complimenti comunque a Nico Rosberg, che bissa il successo della passata stagione dimostrando di avere un qualcosa in più su questa pista rispetto ad Hamilton, che ha chiuso al secondo posto, regalando alla Mercedes la quinta doppietta su sui gare. Lasciando da parte le polemiche, con questa vittoria Nico ha dimostrato di aver meritato la pole, essendo stato l’unico pilota a scendere sotto il muro di 1’16”.

Come abbiamo detto, è stata una gara caratterizzata da numerosi abbandoni, con solamente quattro vetture a pieni giri (Rosberg, Hamilton, Ricciardo e Alonso). Un plauso bisogna farlo alla Marussia, che nonostante le difficoltà ha conquistato il nono posto, e due punti Mondiali, con Bianchi. Due punti che saranno vitali per il proseguo dell’avventura. Da ex Team-Principal di un piccolo team so cosa voglia dire questo risultato.

Molto bravi anche in casa Red Bull, in costante crescita. Daniel Ricciardo conquista il suo secondo podio consecutivo ed è l’unico pilota a tenere alto il morale in casa Renault, con un ottimo ritmo. Nonostante una power-unit con 80-90 CV in meno, è riuscito a battersi alla pari con un Mercedes.

Piccolo plauso alla Ferrari che ancora una volta ha portato entrambe le vetture al traguardo. Il risultato di Fernando Alonso evidenzia ancora i problemi in casa Ferrari. Peccato per Kimi Raikkonen che, dopo un week end travagliato da problemi fisici, era stato autore di una bellissima partenza e di una bella gara, rovinata purtroppo solamente da contatti di gara. Purtroppo in un tracciato come Monte-Carlo bisogna metterli in conto.

Gp Monaco – PRESENTAZIONE

La Formula 1 arriva a Montecarlo, nell’appuntamento più glamour della stagione. Sarà un Gran Premio interessante sotto vari aspetti, essendo la prima gara su un tracciato cittadino con le nuove Power-Unit.

Il problema più grande, per alcuni team, sarà quello di scaricare correttamente tutta la potenza a terra e trovare l’ottimale trazione, che potrà fare la differenza.

Sarà anche la prima volta con le Supersoft 2014, insieme alle Soft, che potrebbero condurre verso una strategia di una sola sosta. Non mi aspetto grandi stravolgimenti, con una Mercedes pronta a fare nuovamente la lepre. Proprio l’anno scorso si era dimostrata imbattibile con Nico Rosberg, autore della pole, giro veloce e vittoria in gara. In questo appuntamento Nico si gioca una grande carta per il campionato, in quanto dovrà provare ad interrompere l’egemonia di Hamilton, autore di un bel poker, prima che all’interno del team vengano decise le gerarchie.

Sarà interessante capire chi sarà l’antagonista di Hamilton e Rosberg. In questo senso vedo molto bene la Red Bull. Ricciardo e Vettel potrebbero infastidire maggiormente le W05, in quanto potenza, cavalli e consumi cadono in secondo piano, in favore di trazione e telaio. Montecarlo potrebbe dunque essere una gara in cui si potranno stravolgere un po’ le forze in campo.

Storicamente l’appuntamento tra le stradine del principato rappresenta anche il momento in cui i team iniziano a gettare le basi per i programmi 2015, in particolar modo sul fronte motore.

All’interno dei Motor-home inizieranno riunioni interessanti, soprattutto per quei team non completamente soddisfatti della loro attuale situazione. Come sappiamo ci sono diverse case costruttrici pronte ad entrare nel Circus, ma anche in cerca di un partner tecnico forte. Sarà interessante vedere chi riuscirà a svincolarsi dagli accordi in essere.

A Ruota Libera, Monaco – On-line la nuova video-clip

La Formula 1 è arrivata a Montecarlo, per l’appuntamento più glamour della stagione. Gian Carlo Minardi, con la sua video-clip per SkySport.it, ci presenta attraverso la sua rubrica “A Ruota Libera” una delle tappe più affascianti del Circus “Caccia alla Mercedes, ma anche il weekend in cui si deciderà che F1 sarà nel 2015

E’ tra i GP più attesi dell’intera stagione di Formula 1. E’ uno dei tracciati (cittadini) storici, ma anche di quelli che rischia di ridurre al minimo lo spettacolo. Eppure Montecarlo è sempre Montecarlo. Con le  sue curve insidiose, la larghezza limitata, i tombini e soprattutto il suo glamour… Che Gran Premio sarà ce lo spiega Gian Carlo Minardi. Come sempre “A ruota libera”.

La sesta puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Buona visione!

Gian Carlo Minardi “Concentriamoci sulla competitività e non sul rumore”

Archiviato il Gran Premio di Spagna la Formula 1 ha prolungato il soggiorno a Barcellona per due giorni di test collettivi.

A guidare le classifiche delle due giornate ci hanno pensato Max Chilton su Marussia e Pastor Maldonado con la sua Lotus “Non dobbiamo farci ingannare da questi riscontri cronometrici in quanto trarre conclusioni è praticamente impossibile, non conoscendo i programmi di lavori dei team. Probabile che qualcuno abbia lavorato in ottica Montecarlo” commenta Gian Carlo Minardi al portale www.minardi.itNon possiamo neanche fare un confronto con i riscontri cronometrici delle qualifiche in quanto le mescole erano diversi” I due migliori tempi sono stati segnati con le supersoft.

La Pirelli, portando mescole diverse dopo un gran premio, avrà voluto fare delle verifiche sia in ottica 2015, ma anche per definire i set per i prossimi appuntamenti” prosegue il manager faentino “Un dato importante che salta all’occhio sono i numerosi chilometri coperti dalla maggior parte dei team che stanno concentrando l’attenzione sia sugli sviluppi sia sull’affidabilità. Un plauso bisogna farlo a Susie Wolff che ha coperto 55 tornate, un impegno fisico e tecnico importante restando davanti a piloti che hanno una maggiore confidenza con la macchina” L’ex costruttore pone la sua attenzione anche verso quei team che hanno puntato sui giovani “E’ positivo vedere che alcuni team abbiano deciso di appoggiarsi a dei giovani piloti. Alcuni lo avranno fatto per esigenze economiche, ma non tutti come la McLaren che   ha puntato su Stoffel Vandoorne per le prove di pneumatici. Auspico sempre che nel prossimo futuro possa diventare una regola fissa e importante per la Formula 1”

Nella giornata di mercoledì ha fatto il suo esordio il “megafono” per migliore il rumore dei V6 Turbo “Trovo assurdo che ci si debba concentrare sul rumore, quando certamente non è il problema primario. Sarebbe più opportuno se si arrivasse ad una maggiore competitività tra i top team. In Spagna abbiamo avuto un distacco di 49” tra la Mercedes e la Red bull, i primi degli inseguitori. Un abisso”

GP Spagna – PAGELLE

Quinto successo in altrettante gare per la Mercedes, con il primo podio ufficiale di Daniel Ricciardo. Partiamo con i voti.

Lewis Hamilton e Nico Rosberg – 9 Dal venerdì alla domenica sera sono stati in grado di dominare in lungo e in largo.

Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel – 9 Mentre Ricciardo conquista il suo primo podio ufficiale, Vettel conclude una bella rimonta (dal 15esimo posto) fermandosi ai piedi del podio, nonostante una vettura non ancora al top e in continua evoluzione che prova a sfruttare al meglio il suo punto di forza nel telaio.

Valtteri Bottas – 8 Ha fatto un ottimo lavoro portando la sua Williams tra le RB e le Ferrari, cosa che non è riuscita al compagno. Grazie alla power-unit tedesca, il team inglese riesce a sopperire a qualche problema di telaio.

Romani Grosjean – 8 Primi punti in questa stagione per lui e per la sua Lotus che chiudono alle spalle del duo-Ferrari.

Fernando Alonso e Kimi Raikkonen – 7 Hanno lottato con il coltello tra i denti per portare una vettura nella zona punti.

Nico Hulkenberg e Sergio Perez – 6 Un voto di incoraggiamento: ancora punti per loro e per la Force India.

Tutti gli altri sono sollo stesso piano, con Button e Magnussen che pagano lo sconto di una stagione di passaggio. La McLaren non è aiutata dalla Mercedes e paga dazio. Nel futuro sarà una macchina che farà parlare di se. Magnussen ha la possibilità di fare la sua esperienza in vista del 2015.

In questo momento la Classifica Costruttori rispecchia le forze in campo con Mercedes davanti a tutti, con un vantaggio tecnico  tale che sarà difficile per gli altri colmarlo. Da quello che si intuisce non sfruttano ancora al 100% la loro power-unit. Alle loro spalle troviamo poi Red Bull, Ferrari, Force India e Williams. La RB sta provando a sfruttare al meglio il suo telaio, nonostante qualche problema di affidabilità, provando a sopperire ancora ad un Renault non al top. La Ferrari è la terza forza, però hanno molto lavoro da fare.

Come detto prima, la Williams beneficia del miglior motore del lotto, così come la Force India che centra con costanza la zona punti.

Gp Spagna – IL PUNTO

Cinque su cinque per la Mercedes che continua la sua cavalcata in solitaria, grazie anche al poker calato da Lewis Hamilton che chiude davanti – per mezzo secondo – a un Nico Rosberg agguerrito sino all’ultima curva.

Il Gran Premio di Spagna ha sottolineato nuovamente la grande forza della W05 e le differenza sul giro di oltre 1” tra Mercedes e Red Bull e 1”5’0/1”80′ tra Mercedes e Ferrari, con due squadre come Williams e Lotus – che segna i primi punti – che si inseriscono come outsider di seconda fascia.

Dalle prove libere alle qualifiche, fino alla gara, la superiorità Mercedes è talmente elevata che danno l’impressione di giocare con gli avversari, come abbiamo potuto vedere nelle strategie in gara. Non sarà certamente una missione facile recuperare un gap di questo genere, in quanto parliamo di un distacco pari a 49” tra le Mercedes e il primo degli avversari, la Red Bull di Ricciardo.

In questo week end abbiamo visto il frutto del grande lavoro svolto nelle tre settimane da Red Bull, Lotus e Williams, cosa che non si può dire per Ferrari, con Alonso primo tra i non doppiati e Raikkonen che apre le danze tra i distaccati di 1 giro e le McLaren, ancora fuori dalla zona punti.

La superiorità Mercedes mi fa tornare indietro fino agli anni ’80 e primi anni ’90 quando la McLaren conquistò la bellezza di 15 vittorie su 16 partenze, alle cui spalle si piazzavano, a coppie, gli altri team, proprio com’è successo in Spagna con due Mercedes, due Red Bull, una Williams, due Ferrari, una Lotus, una Force India e due McLaren.

La gara è stata movimentata dal recupero di Rosberg, che ha chiuso a poco più di mezzo secondo dal compagno, e dai numerosi sorpassi di Sebastian Vettel, aiutato anche dalle strategie, che ha chiuso ai piedi del podio dopo esser scattato dalla quindicesima posizione.

A Ruota Libera – On line la nuova video-clip di Gian Carlo Minardi

A tre settimane di distanza dal Gp della Cina e dal podio di Fernando Alonso, la Formula 1  pronta a tornare in pista, e con lei anche Gian Carlo Minardi, nella sua consueta rubrica  “A Ruota Libera” all’interno di Sky.it

Difficile credere che dopo tre settimane di sosta, gli avversari di Hamilton e Rosberg abbiano colmato il gap dalla Mercedes. Ma cercheranno di tenere la partita aperta”, racconta. E il ricordo all’amico Senna: “Arriviamo a questo appuntamento dopo le celebrazioni del 1 Maggio per Ayrton. L’evento di Imola, al quale hanno partecipato 32mila persone, dimostra che l’affetto del pubblico è per il pilota non per il sound dei motori“.

La quinta puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, sulle colonne dei sito www.minardi.it Gian Carlo Minardi aveva scritto la sua Presentazione al Gp di Spagna, quinto appuntamento del Mondiale e prima tappa europea

Buona visione e buona lettura!

Gp Spagna – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati ad un quarto del Mondiale e ci apprestiamo ad entrare in Europa, campo di gara fino all’estate, Montreal esclusa.

I team si preparano a tornare in pista a tre settimane di distanza dalla tappa in Cina. Sarà interessante vedere cosa saranno stati in grado di produrre in termini di sviluppo. Fino ad oggi il Circus, tappa dopo tappa, ha compiuto passi da gigante sul fronte della tecnica. Difficilmente i rivali diretti della Mercedes riusciranno a scalzare Hamilton e Rosberg in quanto, al momento, la lotta è tra Ferrari, Red Bull e Force India per il terzo posto.

Indubbiamente il Gran Premio di Spagna sarà un week end all’insegna dell’incertezza. Alle spalle della W05 abbiamo visto grande movimento e vivacità. Voci di corridoio parlano di una Red Bull caratterizzata da numerose novità, così come in casa Ferrari, anche se quant’anno abbiamo una Formula 1 poco loquace. Si parla più del domani, che di quello che succede oggi. Si sente spesso parlare di regolamenti futuri – con proposte non molto azzeccate – cercando di distrarre l’attenzione dalla voce Ricerca e Sviluppo.

A proposito di questo silenzio e distacco, apro una parentesi. Nei giorni scorsi a Imola è andato in scena uno spettacolo sensazionale con oltre 32.000 appassionati che hanno letteralmente invaso l’Enzo e Dino Ferrari non per assistere alle gare, ma per ricordare l’uomo e il pilota Ayrton Senna. La cosa bella è che abbiamo avuto un pubblico composto principalmente da giovanissimi, che non hanno vissuto l’epoca di Ayrton. Imola è l’esempio che i tifosi hanno piacere di stare a contatto con i loro beniamini e, di questo, la Formula 1 dovrebbe fare tesoro. Il sound non c’entra proprio nulla sul calo di interesse. In questo la Ferrari merita un 10+ perché si è mostrata sensibile avvicinandosi al pubblico. Io stesso sono stato oggetto di simpatie, amicizie, contatti, richieste di  autografi e fotografie come non mi era mai capitato durante la mia carriera in F1.

Tornando alla Spagna, arriviamo da un anno in cui la Ferrari aveva dominato con un primo e terzo posto, mentre quest’anno si trova a rincorrere. Andiamo a vedere cosa succede. Io stesso sarò a Barcellona per toccare con mano questa nuova Formula 1, per documentarmi al meglio e affrontare insieme a tutti voi questa nuova era.

Gp Cina – PAGELLE

Abbiamo salutato il quarto Gran Premio e la Formula 1 si appresta ad arrivare nel Vecchio Continente. Ancora una volta il Circus ci ha positivamente sorpreso in quanto sono arrivate al traguardo praticamente tutte le vetture, ad eccezione della Lotus di Grosjean e della Sauber di Sutil. Tutti i team stanno raggiungendo un livello di affidabilità estremamente valido. Ora ci aspettano poco meno di tre settimane di grande lavoro e sono curioso di vedere in Spagna cosa potrà accadere di nuovo.

Ad oggi darei un bel Sette pieno a questa Formula 1, nonostante gli allarmismi sul calo dell’audience. Non dimentichiamoci che era parecchio tempo che non si correva nel week end di Pasqua. La F1 è partita in salita, ma molto velocemente sta mettendo sul piatto tutte le sua qualità e sono certo che a breve rivedremo duelli e lotte.

Lewis Hamilton – 9 Sarebbe certamente da 10, ma con la macchina che si trova tra le mani si ferma un punto sotto. Ha fatto tutto perfetto, a differenza del suo compagno.

Fernando Alonso – 9 È stato autore di una gara e di un week end fantastici, nonostante la F14-T non sia ancora da terzo posto. Dal 44mo passaggio fino alla fine ha girato in tempi da qualifica, martellando costantemente e cercando di sfruttare al meglio la macchina, diversamente da Kimi.

Nico Rosberg – 8 Ha commesso qualche errore a partire dalla qualifica, col risultato di partire dal lato sporco della pista, anche se poi è stato bravo a recuperare. Forse ha sofferto la pressione di Hamilton.

Daniel Ricciardo – 8 Meritato in pieno per la gara. Dall’inizio della stagione ha mostrato doti che non gli attribuivo ed è giusto premiarlo.

Kimi Raikkonen – 7 In questo momento lo vedo in difficoltà e forse soffre l’agitazione di casa Ferrari.

Nico Hulkenberg, Felipe Massa, Daniil Kvyat e Romain Grosjean – 7 Soprattutto per il pilota Lotus, per quanto ha fatto vedere fin quando la sua vettura non lo ha abbandonato.

Sebastian Vettel – 6 Di incoraggiamento. Sta vivendo un momento poco felice.

Gp Cina – IL PUNTO

Al di là della supremazia Mercedes, gli avvicendamenti alle loro spalle rendono questa Formula 1 sempre più bella. È chiaro che in questo momento fare delle previsioni è impossibile. È molto più facile essere smentiti che trovare delle conferme, dopo ogni GP.

Se i primi due posti sono prenotati da Hamilton e Rosberg, i giochi sono aperti per il terzo gradino del podio e per la piazza d’onore nella classifica Costruttori. Al momento, salvo debacle, la Mercedes è imbattibile e vedere i camera-car è qualcosa di eccezionale.

Il risultato in casa Ferrari deve far riflettere perché ha tra le sue fila veramente il n.1 come pilota. Alonso si è reso protagonista di una gara fantastica, culminata con il primo podio per Maranello. Dal 44mo passaggio ha inanellato dodici giri con un gap di appena 4 decimi, tenendo un ritmo da qualifica. Solo lui può fare veramente la differenza, conquistando un risultato che difficilmente sarebbe arrivato. La vettura di Maranello è migliorata decisamente nel consumo e si cominciano a vedere i risultati dell’intenso lavoro al fianco di Shell. Come già annunciato all’inizio del mondiale, quella dei carburanti sarà una costante del campionato. Il merito di questo podio va diviso decisamente tra Alonso e Stefano Domenicali, che in un momento poco felice ha avuto la forza di farsi da parte.

Il Gran Premio di Cina ha segnato delle forti gerarchie all’interno dei team. Hamilton ha messo insieme il terzo successo di fila, anche se Rosberg mantiene la leadership in campionato. Se in casa Ferrari non ho mai pensato che Fernando potesse patire Raikkonen – non me ne voglia il finlandese – la stessa cosa non la posso dire per la Red Bull, dove troviamo un Sebastian Vettel in difficoltà nei confronti del compagno. Ricciardo ha dimostrato di saper gestire molto meglio sia le gomme Pirelli sia la power-unit Renault. Si inizia ad intravedere anche un certo nervosismo di Vettel, che ha digerito non bene la comunicazione del suo team. In casa Force India, che mantiene la terza posizione tra i Costruttori, Hulkenberg ha ripristinato la situazione in suo favore, chiudendo alle spalle delle due RB con il sesto posto. Ancora una bella prestazione per il russo di casa Toro Rosso, che ha ripreso le redini del team di Faenza.

In casa Williams, giornata poco fortunata per Felipe Massa che con quell’errore ai pit stop ha vanificato tutto il lavoro del sabato e dei primi giri. Avrebbe potuto lottare certamente con “Hulk” e forse infastidire anche Vettel. In casa Williams dovranno riflettere molto, per evitare ulteriori errori in futuro.

Tre settimane ora ci separano dall’arrivo in Europa della Formula 1. Tre settimane in cui potrà succedere veramente di tutto. Vedremo chi sarà più bravo a sviluppare e migliorare la macchina. Si arriverà in Spagna con Red Bull-Force India-Ferrari racchiuse solamente in cinque punti.

A Ruota Libera – La nuova video-clip è in onda

La Formula 1 è arrivata in Cina per il quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1 dopo il terremoto che ha sconvolto i corridoi di Maranello. Puntuale, come ogni giovedì pre-gran premio, sul canale Sky.it la rubrica “A ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi.

Il fondatore del Minardi Team, nonché scopritore di numerosi talenti, e oggi Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI, ci racconta nel suo video-clip cosa aspettarci dal GP di Cina: “Mercedes pronta a una nuova battaglia, speriamo ci sia ancora spettacolo. La Ferrari non risolverà subito i suoi problemi: settimana movimentata, Domenicali ha mostrato attaccamento ai colori”.

La quarta puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, tramite il nostro portale www.minardi.it Gian Carlo Minardi ha presentato il Gran Premio che si correrà a Shanghai senza dimenticarsi di spendere alcuni passaggi per Stefano Domenicali

Buona visione e buona lettura!

Gp Cina – PRESENTAZIONE

Come sappiamo il pre-Cina è stato certamente scosso dalla decisione lampo in casa Ferrari, con le dimissioni di Stefano Domenicali. Sinceramente non pensavo arrivassero così velocemente e a questo punto della stagione. Al di là che Stefano sia un amico e una persona che stimo in particolar modo, con i suoi 23 anni a Maranello è stato un aziendalista contribuendo attivamente alla crescita del team. Per dare uno scossone ad una stagione che ha mostrato diverse criticità ha voluto metterci la faccia.

Ora il testimone passa a Marco Mattiacci che dovrà risolvere non poche problematiche, anche in termini di uomini. Dovrà fare certamente un reset. Non essere mai stato coinvolto nel Mondiale di Formula 1 potrebbe agevolarlo in questa decisione, anche se la situazione non è facile, visto l’imminente weekend cinese dove nella passata stagione trionfò Fernando Alonso. Ora bisognerà vedere come tutto il team reagirà a questo cambio della guardia.

Il Circus arriva a Shanghai, su una pista di 5,451km e un rettilineo di 1,3 km che non mette particolarmente sotto stress l’impianto frenante, anche se l’anno scorso le Pirelli avevano sofferto di un forte greening. Quest’anno il costruttore italiano metterà a disposizione mescole P ZERO WHITE MEDIUM e P ZERO YELLOW SOFT. Tra le due mescole c’è una differenza di oltre 1”. Pertanto le strategie diventano importanti. Un anno fa Fernando aveva portato al successo la Ferrari con una strategia di 3 soste.

Sono passati solamente quindici giorni dall’ultima gara in Bahrein e non credo che avremo sorprese sui vincitori. Mi aspetto ancora una bella lotta tra Hamilton e Rosberg, soprattutto se il team continuerà a lasciarli liberi. A questo punto sarà interessante capire chi si aggiudicherà il terzo gradino del podio. I pretendenti al trono saranno ancora i team motorizzati Mercedes con Force India e Williams in pole. Il bello della Formula 1 è anche vedere un team con risorse limitate, come la Force India, lottare per posizioni importanti con l’obiettivo di portare a casa più punti possibili.

Per la McLaren è una stagione di transizione visto il passaggio nel 2015 alla power-unit Honda. Da tenere d’occhio ci sarà certamente la Red Bull di Vettel-Ricciardo che resta la vettura con il miglior telaio. Proprio nel tratto misto potrebbero mettersi in evidenza, per poi cedere qualcosa sul lungo rettilineo. Il tallone d’Achille resta il propulsore Renault e quei 40 CV he Horner continua a chiedere.

E ora andiamo in Cina con la speranza di vedere presto una Ferrari pronta a lottare per il secondo posto.